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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «guardare»

nautoretestoannoconcordanza
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senza serramenti, riuscii a guardare per un po’ certi
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giravo ogni tanto a guardare l’uomo con gli
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a fumare. Evitavo di guardare il Gatto, ma sentivo
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avevo neppure bisogno di guardare per rendermi conto che
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non potevo trattenermi dal guardare ogni tanto verso il
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priore aveva ripreso a guardare severamente l’uomo con
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alcuni rubinetti. Continuavo a guardare il volto del Gatto
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di braccia, restavo a guardare per un po’ la
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in qualche modo a guardare anche me, che continuavo
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tutt’intorno per poter guardare. Un’altra coppia era
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mani, mi fermavo a guardare dentro, prima di ogni
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Pesca avevano cominciato a guardare verso il cielo. La
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e nello stesso tempo guardare con la coda di
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vecchie si fermavano a guardare dal centro del cortile
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mia stessa altezza. Pareva guardare solo me, che stavo
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dove è impossibile non guardare da tutte le parti
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moltissimo la testa per guardare, Lenìn raccoglieva con la
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villa. Mi girai per guardare. I tonfi crescevano sempre
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stesso. Quando tornai a guardare verso il letto la
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volta che tornavo a guardare verso l’altra stanza
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i piedi, corsi a guardare nella stanza di Lenìn
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nuovo piatto. Continuavo a guardare il cerchietto dalla circonferenza
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suoi occhi riuscisse a guardare nello specchio, e nel
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e là, continuando a guardare in silenzio il ventre
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terra.» ¶ Mi girai a guardare verso l’alto, mi
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entrarci dentro e poi guardare da quel punto tutti
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dal bagliore. Si poteva guardare tra le ossature ridimensionate
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scendere dalla sella e guardare fuori dall’interno del
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se fosse diventato impossibile guardare. ¶ Mi girai di nuovo
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sasso. ¶ Quando riuscii a guardare ancora nella camerata era
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sul cuscino, provai a guardare dalla parte del Gatto
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immobile, non poteva che guardare la mia testa un
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dal gioco continuavano a guardare da una zona un
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fredde, non si potevano guardare le colline perché i
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e si affacciava a guardare dentro col cappello velato
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finale...” pensavo senza neanche guardare, senza respirare. ¶ Il tempo
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istante dagli usci per guardare, continuando ad arrotolarsi il
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corsa. ¶ Mi girai a guardare con stupore, verso il
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volto...» ¶ «Che cosa potrà guardare?» ¶ «Ha azionato il metronomo
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in dormitorio. Lo vedevo guardare fuori tranquillamente da uno
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di vetro. ¶ Provai a guardare ancora una volta verso
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padre priore continuava a guardare con ansia l’orologio
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salire, non si poteva guardare dalla parte di Betania
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il Gatto restava a guardare corrugando la fronte. Mi
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Gatto si girò a guardare quanti lo salutavano da
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accesa, non si poteva guardare il suo filo incandescente
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mi dicevo turibolando senza guardare, “e camminato avanti e
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scendeva dall’altare a guardare, risaliva per correggere anche
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per entrarci. ¶ Evitava di guardare verso di me, mentre
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inclinazioni. ¶ Mi girai a guardare, ormai contro la rete
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piano dal traliccio, senza guardare in giù. Mi tenevo
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chiesa. ¶ Mi fermai a guardare, mentre il padre celestino
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cominciò a vibrare. ¶ Potevo guardare solamente il mantice. Le
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a suonare senza neanche guardare più i tasti, lo
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guidando si girò a guardare chi gli stava a
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per qualche istante a guardare le luci dell’auto
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viaggio, esasperato. ¶ Riprendeva a guardare fuori dalla cornice dell
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testa, si girava a guardare verso la piccola fila
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solo un istante per guardare. Acceleravo di colpo, mi
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stava già sporgendo a guardare di sbieco, contro il
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a sua volta per guardare. ¶ «Lascia stare, la cosa
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tanto in tanto a guardare, da lontano. ¶ «Ecco, finito
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Provò a girarsi per guardare verso il baldacchino, ma
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mi chiedevo girandomi per guardare la piazza deserta, tutt
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il cieco continuava a guardare fuori come se niente
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puntellò ancora meglio per guardare. ¶ «Scappano!» ¶ «Ma perché?» ¶ «Stanno
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sollevare la testa per guardare, nella fessura tra il
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quasi di scatto, per guardare. I suoi capelli si
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a un tavolino, e guardare fuori dalla vetrina come
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tavolino, si chinava a guardare il materiale di propaganda
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la cassetta. Restavo a guardare per un po’ quelle
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fatto un saltello per guardare dentro...» ¶ «Ma allora bisogna
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tutt’intorno. Tornavo a guardare il nastro della strada
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dileguata. Mi avvicinavo per guardare allo stesso finestrino. Ma
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eccitazione. ¶ Mi girai a guardare allarmato, tutt’intorno. Sonnolenza
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punto qualsiasi verso cui guardare, uno spigolo di casa
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chinando la testa per guardare. C’erano dentro alcuni
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una delle palpebre per guardare il cieco che ancora
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fascia. ¶ Mi girai a guardare. ¶ L’operaio dalla faccia
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aggrappato come per poter guardare più da vicino ancora
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voce. Mi girai a guardare di nuovo, mi pareva
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gente si chinava per guardare dentro i finestrini, dalla
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Non mi giravo per guardare la fila di auto
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mano, si girava a guardare e mi pareva che
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incastrava. ¶ Mi chinai a guardare. ¶ Sul pavimento era infine
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di sassi tirati senza guardare, controluce. ¶ La centralinista si
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fuori dal finestrino per guardare. ¶ Mi lasciai scivolare per
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per guardarmi, e per guardare uno dei miei occhi
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arrugginisce. Mi sporsi a guardare nel gabinetto, un po
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elastici. Mi chinavo a guardare, curvandomi oltre le ante
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neri, a forza di guardare. Avevo portato nell’appartamento
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nel portafoglio. Tornavo a guardare le domande inevase, il
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delle scale. ¶ “Avrei potuto guardare prima chi era dal
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uomo si girò a guardare verso la bocca del
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ma si poteva certamente guardare come se niente fosse
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mi dicevo avvicinandomi per guardare. Mi allontanavo di nuovo
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guardavo, la continuavo a guardare all’incontrario, stentavo a
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per quale ragione di guardare. ¶ Mi asciugai la fronte
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con la testa per guardare il cannello della benzina
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girarmi indietro improvvisamente per guardare. Me li tenevo bloccati
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dell’acceleratore, per poterla guardare correndo, quando passavo a
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pavimento. Mi chinavo a guardare, seduto sui talloni. La
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cavalletto, mi girai a guardare di nuovo il numero
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assordante. Mi sporsi a guardare. Un garzone di fornaio
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donna si chinava a guardare, la vedevo arrossire all
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alto. Mi chinavo a guardare. “Eppure sarò passato centinaia
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sedia, mi accucciavo per guardare il corpo del topo
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staccavo le scarpe senza guardare, con un dito, prima
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cerchioni!» protestai chinandomi a guardare le pile di mattoni
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a sua volta, per guardare. ¶ «È vero, non c
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questi giorni.» ¶ Continuavo a guardare verso la porta smerigliata
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emozionato. ¶ Mi girai a guardare a mia volta. ¶ «Vuoi
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graspe.» ¶ Mi giravo a guardare, mentre la macchinina continuava
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più la testa per guardare. ¶ «Ma cosa sta facendo
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accostato da dietro, per guardare. ¶ «Sono pieni anche questi
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avvicinata di sbieco, per guardare. ¶ «Cosa ci fa qui
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ultimo piano per poter guardare giù in strada dal
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cubo del balconcino per guardare. ¶ Si sentiva la neve
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sopra coi piedi per guardare fuori. Ritornavo in cucina
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niente. Lei continuava a guardare in silenzio verso quel
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letto. Mi chinavo a guardare la sua bocca tirata
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po’. Mi sporgevo a guardare dal finestrino. Mi giravo
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stupore. Mi sporgevo a guardare di nuovo, vedevo con
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un piccolo sportello, per guardare...” Si alzò dalla sedia
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le teste per poter guardare assieme da quello spioncino
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appaiate nello spioncino, a guardare con insistenza dal fondo
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dopo un po’, «a guardare sempre e solo attraverso
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e anche Lenin sembrava guardare perfettamente tranquillo verso lo
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arrovesciava la testa per guardare. Se la toccava con
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della sala, restava a guardare basedowicamente Lenin con la
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zucchina di Lenin sembrava guardare a lungo verso il
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ritornare. Si fermava a guardare la salma, impallidiva. Lo
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si riusciva neanche a guardare, a respirare. ¶ Il professore
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volto. ¶ Non sapevo dove guardare, se guardare. ¶ L’uomo
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sapevo dove guardare, se guardare. ¶ L’uomo stava con
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La stanza si lasciava guardare, riscaldare. Sentivo dei rumorini
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vicino la faccia, per guardare. “Ma con chi ti
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Preferisco non stare a guardare tanto per il sottile
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qualcuno si ferma a guardare mentre sono intenta a
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mi chiedevo continuando a guardare dentro la finestrella. ¶ La
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loro teste fermarsi a guardare dentro le finestrelle, dalla
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Si era fermato a guardare per molto dalla finestrella
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la finestrella, restava a guardare fuori per un po
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socchiuse. ¶ Mi sporsi a guardare. ¶ «È tutto pieno di
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la testa, rimanevo a guardare per molto il firmamento
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Sollevò il polso per guardare l’ora. Sentivo frusciare
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intorno la testa, per guardare. ¶ Si vedeva una folla
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mi dissi sporgendomi a guardare dal balconcino. ¶ L’asfalto
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labbra di gomma per guardare le bottiglie andare in
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isolata. Mi fermavo a guardare la gettoniera dalla scanalatura
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senza più guarnizioni, per guardare le bottiglie che andavano
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dentro. “Come faranno a guardare?” provavo a congetturare. “Come
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isolate. Mi fermavo a guardare una fila di televisori
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Un motociclista rallentò per guardare, ripartì un istante dopo
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ferroviario. Mi fermavo a guardare una tartaruga dietro un
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cantoniera, mi fermavo a guardare i suoi muri scrostati
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solo dei gatti, a guardare bene...” mi dicevo scorgendo
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per un istante a guardare la scimmietta che cominciava
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tanto in tanto a guardare, quando la luce del
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mentre stai fermo a guardare l’interno di una
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con la scusa di guardare quei marciapiedi, quelle strade
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senza pensare, senza quasi guardare, per le strade...”.» ¶ La
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e poi oltrepassare, senza guardare in faccia nessuno, senza
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diverso!” mi arrestavo a guardare. “Come hanno fatto in
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tanto in tanto a guardare l’impronta diversa da
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quegli spinotti senza neanche guardare” mi dicevo passando “mentre
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fermandomi di colpo a guardare. “E lei porta solo
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il respiro. Non osavo guardare se un brandello di
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po’ sollevata, per potermi guardare mentre restavo in fondo
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dopo. Mi chinavo a guardare sotto le ruote dai
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tanto in tanto a guardare tra gli altri passi
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cerata. Mi chinavo a guardare sotto, quel rettangolo dove
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di persone intente a guardare un reticolo di televisori
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istante la testa, per guardare “mi pare che indossi
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girare la testa, per guardare. ¶ “E quella è Käthchen
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Non si riusciva a guardare verso le posate e
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mi dicevo senza neanche guardare. ¶ Sotto il tavolo, Buck
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a mia volta, per guardare. ¶ “Che cosa sta succedendo
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si riesce neanche a guardare quando passano proprio contro
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anche se non sembra guardare verso di me, sembrerebbe
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verso di me, sembrerebbe guardare da un’altra parte
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danzando!” ¶ La guardavo senza guardare, senza respirare. ¶ «Ti credevo
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dicevo. “Sembra intenta a guardare Leopardi che adesso danza
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un istante, adesso sembra guardare la Dickinson che ha
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la luce...” ¶ Provavo a guardare verso la Pesca, mentre
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brillare, non si può guardare... Ma è di velluto
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stava mormorando senza neanche guardare, senza respirare «non lasciarlo