Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

potenza delle proprie risorse. Guardava estasiata il colonnello, o

ci fa agire, le guardava con due occhi neri

possedere. ¶ Il giovane le guardava e ogni tanto guardava

guardava e ogni tanto guardava fuori dal finestrino il

orto delle monache. ¶ Le guardava una alla volta dimostrando

Remo parlava poco e guardava molto, mentre intorno si

cicalume meno parlava e guardava molto; guardava molto e

parlava e guardava molto; guardava molto e ascoltava tutto

padronanza e intimità. ¶ Egli guardava le cose col medesimo

piante, senza attrazione apparente, guardava come chi conta o

gli piacevano insieme; e guardava come due bestie rare

e con Niobe, si guardava intorno fra trasognato e

era accorsa Niobe. ¶ Remo guardava con curiosità anche Niobe

Una cosa soltanto egli guardava con diffidenza, sospeso e

al giovane che la guardava, quando non vedevano le

Aveva la finestra che guardava sui campi, ed era

a torso nudo, asciugandosi, guardava all’orizzonte cercando l

delle solennità, non le guardava più con l’interesse

alternativamente, la direttrice si guardava intorno, guardava in basso

direttrice si guardava intorno, guardava in basso, in alto

nel salotto. ¶ La direttrice guardava la stanza e pareva

e socchiudendo gli occhi guardava laggiù laggiù… non era

Quando il nipote la guardava a lungo, Teresa doveva

intrattenersi con gli altri, guardava gli altri giuocare senza

di sotto la visiera guardava l’uomo negli occhi

si va”. Palle si guardava bene dal rispondere, e

e l’altro non guardava neppure dopo averne pronunziato

diveniva evasivo, misterioso, impenetrabile; guardava lungi, come chi scruta

aria immagini suggestive. Si guardava intorno paziente, con naturalezza

orrore!”. Accendeva il lume, guardava l’orologio: “le due

sezione”. Riaccendeva il lume, guardava l’orologio: “le quattro

ben diversa da come guardava le altre. Essa lo

bilancine dell’oro, le guardava freddo e indifferente, come

poterlo vedere. E si guardava bene dal ripetere un

la signora che lo guardava con insistenza senza riuscire

nulla…» La contessa lo guardava con piglio interrogativo. «E

a interpretarli, a indovinarli. Guardava in terra al modo

sentir parlare.» ¶ Teresa lo guardava con ironia che nascondeva

durato troppo, già…» ¶ Lo guardava amara e minacciosa, cattiva

La serva una volta guardava l’uscio con perplessità

infantile, e una volta guardava Remo provandosi a sorridere

dondolandosi sull’usciolino che guardava i campi, fissando l

è altro da fare”. Guardava Remo tentando di sorridere

lavoro sgradevole. ¶ Niobe lo guardava e indicando la porticina

chiamava e doveva rispondere. Guardava Remo impaurita, impaziente, ma

Remo ascoltava e la guardava quasi non capisse il

al giovane. ¶ Remo la guardava e poi guardava in

la guardava e poi guardava in giro, la campagna

tepori e di profumi; guardava la donna senza renderle

Fiesole. La serva le guardava stentando a reggersi. ¶ «Oh

serva mortificata, annientata, sgomenta, guardava le padrone con promettente

comprendere… che bestia!» ¶ Si guardava attorno, deserta e trasognata

cosa dovevo fare?…» ¶ Teresa guardava Carolina con un raggio

nelle pupille, e Carolina guardava la sorella, riavuta, palpitante

cosa, si capiva subito, guardava le padrone sul punto

seguiva il dialogo e guardava le fotografie con uguale