Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

di quella che ti ha fatto invaghire te. ¶ Il

mani in capo, l’ha presa la demonia per

vedovi: per uno che ha la moglie inferma. ¶ Quando

facendo le madri singhiozzavano: — Ha firmato, ha firmato... firmato

madri singhiozzavano: — Ha firmato, ha firmato... firmato, o gente

gli dissi — che chi ha guercito lui potrebbe far

vedovi, per uno che ha la moglie inferma, — uscivano

bocca sul suo conto. ¶ — Ha un letto di quelli

Ci vorrebbe per chi ha la lingua lunga. ¶ — O

cataletto!... ¶ — E chi t’ha mentovato? ¶ — Tu strega! ¶ — Due

un corvo. ¶ — Buzzone, t’ha piantato la falce sotto

come una vela che ha strappato i rastremi. ¶ — Gente

la barca che mi ha condotto al porto sognato

come un corvaccio. ¶ — Cos’ha detto il negromante? — gracchiò

Chiamo i gendarmi, egli ha da finire in un

le dita — lo sacchettano! ¶ — Ha firmato?... ¶ — Il vostro fratello

quelli che il fato ha voluto sospendere sull’abisso

quel berretto. ¶ — Che significato ha la tua rappresaglia? ¶ — Allora

di quelli che non ha nè re nè regno

rovine: chi delle ruine ha paura non comprende la

in trionfo. ¶ — Suda diaccio. ¶ — Ha le palpitazioni. ¶ Appena in

umili esulteranno: l’Oceano ha lo strepito dell’ossario

ossario rimosso. ¶ Il salmastro ha mangiato la pittura e

Tarmito aveva trovato ricetto — ha molinato intorno alle pareti

rispose l’Argene. ¶ — Qui ha sudato sangue. ¶ — Di pena

Ne consegue ch’egli ha fatto la fine di

vicino a quello che ha camminato in falsetto, le

Il rettile che l’ha sul dorso è velenoso

disse: La pietra che ha messo Niccolao sull’anello

dai pesi che ci ha portato sopra, le gambe

tanto carico che le ha aggrevite, ha i piedi

che le ha aggrevite, ha i piedi geli da

geli da tanto che ha bozzigliato nel fiume quando

pesca, le mani l’ha tagliuzzate e recise da

il mio sangue. ¶ — Se ha cuore nel petto lo

nella terra che mi ha spinto qui. Voglio togliermi

del suo corpo vivente, ha voluto stabilire una signorìa

del recado. Il tempo ha franto la mia carne

Sotterrati. ¶ — E chi gli ha dato sepoltura? ¶ — I Ciamocochi

lapidari due massime: Chi ha del ferro ha del

Chi ha del ferro ha del pane. La rivoluzione

è un’idea che ha trovato delle baionette. ¶ — Rivoluzione

col tono pauroso che ha la voce del sordo

come colui che vi ha sepolto un sì e

grande e terribile. Egli ha detto: ¶ — Combattere anche bendati

norme direttrici di chi ha cuore italiano debbono essere

rovine. Chi delle rovine ha paura non comprende la

stillata la formula: Chi ha del ferro ha del

Chi ha del ferro ha del pane. ¶ Mentre Cesare

sconfitti perchè la necessità ha soffiato nelle vele. Le

si morirà? ¶ — Tutti s’ha da morire. ¶ — Lo dicono

corsi sulle frontiere: chi ha del ferro ha del

chi ha del ferro ha del pane. Quelli che

dissanguato adagio adagio. ¶ — Non ha sofferto niente. ¶ — Sempre più

lezzo del suo alito. Ha lasciato ciocche di capelli

sangue sopra i sassi, ha battuto la testa sul

pesanti come la bombarda. Ha lasciato i pidocchi sullo

stampo dei piedi scheletriti, ha digrumato i bovi, ha

ha digrumato i bovi, ha lasciato le cervici risucchiate

delle midolla sulla sassaia, ha intriso riso e sterco

è satollata sul pastone. Ha scarnato i muli, ha

Ha scarnato i muli, ha dormito sulle strade, ha

ha dormito sulle strade, ha digrumato l’erbe, le

digrumato l’erbe, le ha rifrante in reciticcio. La

marinaro, — disse il soldato — ha da morire sul suo

E che vento ti ha spinto sulla sassaia? Perchè

vento che ti ci ha spinto te. ¶ — La rivoluzione

è un’idea che ha trovato delle baionette, — rispose

un popolo armato: Chi ha del ferro ha del

Chi ha del ferro ha del pane. ¶ — Lo sai

incenerito, il pensiero non ha ricetto sicuro nel teschio

a noi ce lo ha mangiato la vita, ora

che questo pietraio ci ha da seppellire anche noi

alla terra. ¶ Lì, dove ha diluviato tutto l’inverno

Sconosciuto! ¶ — Anche il nome ha inghiottito la sassaia. ¶ Qualcuno

peccato mortale, una che ha centoottanta mesi e una