Emilio De Marchi, Arabella, 1893

altro, tu di' che hai l'ordine di non

E tu, asino, l'hai lasciato passare?" ¶ "Niente passare

E tu, bestia, l'hai lasciata passare?" ¶ "Ha fatto

Posso quasi giurare..." ¶ "Non hai mai rubato un pilastro

uomo onesto." ¶ "Quando non hai sete..." insistette il padrone

cadavere, mi ammazzo." ¶ "Non hai pensato, o gola lunga

poteva farti male? non hai pensato che devi il

dava mai niente." ¶ "E hai voluto pagarti da mugnaio

non sai niente, non hai visto niente." ¶ "Niente, niente

ne' suoi pensieri. ¶ "Tu hai ricevuto del denaro" uscì

dubitare. Su, su, non hai ammazzato nessuno, perbacco! Non

e gli disse: ¶ "Perché hai permesso ad Arabella d

di meglio. Tu non hai sposato nessuno, fortunatamente, e

In questa tana non hai nulla di buono da

la mia volontà. Tu hai raggiunta l'età del

quel che va fatto. Hai studiato anche il latino

animo tranquillo. ¶ "Tu che hai studiato il latino sai

e di freddo. ¶ "Tu hai tardato più del solito

e ponderate. Sicuro! tu hai già fatto il tuo

verso le quali tu hai dei doveri maggiori? Tu

dice che tu non hai ancor detto di sì

tu vuoi, Maccagno. Tu hai bisogno della carta, o

messa cantata. E non hai schifo del pane che

della povera gente? Non hai schifo di mantenere le

come un mobile dimenticato. ¶ "Hai visto Lorenzo?" ¶ Il ragazzo

insultare dai vagabondi. Se hai delle ragioni, c'è

dei poveri, sicuro! Tu hai detto a qualcuno che

suo gusto particolare. ¶ "Tu hai detto che il signor

funerale, presente cadavere, tu hai aiutato il sor Antonino

depurare la verità. L'hai sorvegliata tu la morta

il mio buon Pietro, hai il dovere di dimostrare

e che quello che hai potuto dire a terze

suo uomo. ¶ "Che cosa hai detto al Mornigani? non

ha detto: 'So che hai parlato coi preti. Ti

per terra, finché l'hai trovato, e digli che

bene a tacere, poverina. ¶ "Hai sentito?" entrò a chiedere

che cominciasse a tuonare." ¶ "Hai trovato Giuseppe?" ¶ "Adesso ha

siori Borrola." ¶ "Con chi hai parlato?" ¶ "Ho parlato con

in piedi tutta agitata. ¶ "Hai dormito?" ¶ "Sì." ¶ "Tu sei

la testa. Tu non hai meritato questi castighi, è

fatta una delle tue. Hai giocato eh? hai giocato

tue. Hai giocato eh? hai giocato dalla zietta e

giocato dalla zietta e hai perduto ancora, malandrino. Capisco

Capisco dagli occhi che hai perduto. Quel tuo povero

tua cara zietta che hai perdute queste duecento lire

sa che tu mi hai fatto del bene molte

È sempre una disgrazia. Hai già scritto a tua

di peso a nessuno." ¶ "Hai tu abbastanza da vivere

papessa. Ma tu non hai voglia di ridere, povero

cose spaventose. Tu mi hai fatto piangere anche Napo

tanta gioia. Tu non hai sentito quel che ha

il modo con cui hai creduto di ottenere ragione

quella donna che tu hai offeso..." ¶ "Io?..." scoppiò a

che ti sei maritata hai sempre affettata una specie

lei? ¶ "Non offenderti. Tu hai troppo buon cuore e

uomo, non una banderuola. Hai la fortuna di possedere

pochettino sul letto?" ¶ "Forse hai ragione. Sono stanca..." ¶ "Venga

figliuola, e che non hai coraggio di maledire un

per qualche cosa. Tu hai visto che a questa

padre è agonizzante, muore, hai capito? vieni a casa

rivede mal volentieri. ¶ "Tu hai ben diritto di riposare

cercare un'altra casa. Hai tempo fino al Corpus

forte l'orologio che hai deposto vicino al capezzale

in prigione. Tu non hai fatto nulla di male

un ladro, tu non hai ammazzato nessuno. Hai difeso

non hai ammazzato nessuno. Hai difeso tuo padre e

stato ferito. Ecco, ci hai ancora il segno..." così

mamma in paradiso l'hai anche tu... Intanto io

tuo padre diremo che hai accettato il posto che

monachella e diceva: "Vergognati! hai lasciata la tua casa

lasciata la tua casa, hai abbracciato e baciato vergognosamente

vergognosamente un povero giovinetto, hai sgomentato la sua vergine