Paolo Volponi, Corporale, 1974

presentazione. So che l’hai improvvisata. ¶ – Sí, doveva presentarti

i bambini. – Tu l’hai già guardata! – disse il

Non so se tu hai mai letto su Cino

buona amicizia. Tu mi hai sempre considerato calmo e

da quando tu mi hai detto che fai tre

che anche tu ne hai paura, come mi hai

hai paura, come mi hai confidato: tu temi di

tu faccia bene, se hai questo amore cosí fortunato

la pietra perché l’hai voluta come un matto

la pietra che mi hai dato e te ne

è sbagliato. Ecco, non hai mandato fiori, ecco, dovevi

è giusto quel che hai scritto nella tua ultima

un consiglio che tu hai preso come amoroso e

e anche tu mi hai lavato, mangiato e rilavato

ali dell’avanguardia schizofrenica. Hai letto dei miei studenti

novità! – disse Overath. – L’hai costretto ad alzarsi, ed

tempo in cui tu hai potuto avere dei figli

cerchi? Non me l’hai mai scritto. ¶ – Avevo solo

cerco? ¶ – Dobbiamo vedere; l’hai detto anche tu. Prova

tu stesso a rispondere. Hai la mia stessa parte

e mi disse: – Perché hai ripreso quell’aria da

buono, per carità. Non hai capito? Non fare scenate

poi domandò: – E ne hai paura? ¶ – Credo di sí

Ho letto il libro. ¶ – Hai mai visto una donna

nuda? ¶ – Sí per caso. ¶ – Hai mai avuto un incontro

con una donna? ¶ – No. ¶ – Hai mai abbracciato una tua

una tua compagna? L’hai mai baciata? ¶ – Abbracciata per

troppo. Per chi mi hai preso, per Gelsomina? Piuttosto

Compagno devi allenarti; l’hai aggredito come un dilettante

mosche. Tu non le hai mai viste le mosche

ad Overath. ¶ – Ma tu hai spesso mal di testa

l’ubbidienza. ¶ – Ma tu hai avuto delle ragazze? ¶ – Donne

italiano. Brava. Dove l’hai imparato? Vai a scuola

il risvolto della santità. Hai abbracciato piú teste che

spalle. Quante volte mi hai chiesto di fare certe

Sei tu che mi hai chiesto di farti certe

colore che s’incupiva. – Hai ragione, – disse. – È difficile

per sé a niente. Hai dalla tua una tale

in questa Italia settentrionale. ¶ – Hai scelto quello che ti

donna chiediglielo come lo hai chiesto a tua moglie

corridore. ¶ – Ma tu l’hai sposata? ¶ – In chiesa. ¶ – E

impressione d’amore. ¶ – Come hai perduto Ivana? – gli domandò

pista è smerdata, l’hai detto tu. Andremo a

dentata? Un levriero? Non hai visto com’è indifeso

al marito di Ivana. – Hai visto Maria la zoppetta

discorso per quel che hai detto al marito di

leggero strato di breccino. – Hai sbagliato la dose; l

volte che me l’hai esplicitamente chiesto e anche

volte che me l’hai comandato e anche quelle

E il resto. ¶ – Tu hai sempre pensato che io

io fossi pederasta e hai sempre goduto della convinzione

per il lavoro che hai fatto e per l

l’aiuto sconclusionato che hai dato. Ti spetterebbero poco

a prendere i soldi. ¶ – Hai ragione, – disse fedelmente il

volte che tu mi hai promesso che saresti rimasto

sono cosí mediocre mi hai aiutato e mi sei

Ti sento vuoto. Inoltre hai messo su una pretesa

suona come tu mi hai sempre detto che suonavano

sei mai arreso e hai sempre potuto guardare uno

angelo. Anche se non hai vinto sei almeno riuscito

massaggi. Tu, caro secondo, hai strappato l’uso riservato

crescita. Ancora la mattina hai un pensiero piú lungo

aspetta e ancora tu hai desiderio di aria nuova

in caso di guerra? 9) Hai personalmente paura dell’atomica

Ebbene che cosa mi hai portato nonno? Quale regalo

Tu un’altra volta hai sforzato le circostanze, per

Eccoti dunque quel che hai cercato con tanto impegno

rivoluzione, tu me l’hai impedito con il tuo

Adesso, spiegandoti come mi hai tradito, posso arrivare a

che avevi e che hai non è un sintomo

queste forze tu non hai mai voluto calcolare la

il muro. Tu mi hai dato retta fino all

eh! Tu povero cane hai quelle valigie gonfie, che

poco meglio quel che hai detto; piú accorato: melodrammatico

testa, se tu ne hai una, che posi sul

oltre a quella che hai depositata nell’alto status

stato sempre cosí bravo, hai sempre capito tutto, ma

gli domandarono perché allora hai sparato contro Ortensia e

giú! «Candido, Candido. Tu hai anche avuto la fortuna

in tutti i modi. ¶ – Hai ragione, – dissi. Imelde si

di cacca che ci hai dentro la panza accostalo

te. ¶ – Ma non ci hai già vissuto anche tu

di Ca l’ala. ¶ – Hai visto dove arrivano i

ti fa soffrire. Tu hai la vecchia smania di

produzione un bene insopprimibile. Hai la paura di non

una maschera e sorrideva: – Hai capito? Unisciti prima di

voce ciò che mi hai scritto e a sentire

che cedono senza consistenza. ¶ – Hai paura di prendere l

i sacchi: – Perché mi hai teso questo agguato? Addirittura

e parità. ¶ – Non ne hai abbastanza nemmeno per te

sopra con preoccupazione. Non hai voglia di fare un

io. Ah, ecco perché hai paura del modo. In

modo potrei torturarti? ¶ – Tu hai visto che mi ha

dell’inventario. Chissà cosa hai combinato? ¶ – Niente. E non

della nebbia, – disse Imelde. ¶ – Hai ragione. ¶ – Faremo troppo tardi

a Imelde, – ho vinto. Hai visto che ho vinto

sul comodino. ¶ – Perché l’hai fatto? – mi domandò. ¶ – Perché

tutto. E consolati, che hai rubato tutto quello che

mezzo-animale che mi hai regalato. Sai chi mi

Li becchi tutti. Appena hai paura, o pensi che

governi! Ma che cuore hai, grande piú del tuo

del tuo torace, se hai tanta paura e corri

sino al… come tu hai sempre detto? Se tu

a casa mia. Non hai obblighi; però dovresti tenermi

di tua madre? Non hai ancora provato il grande

come tu credi. Tu hai visto questo bastone da

le volte che tu hai ucciso me: ho visto

o a che longitudine? Hai dato tu un’occhiata

al libro che mi hai mandato? ¶ – Puoi avere ragione

Guarda che mani che hai. Fa’ tutte le penitenze

amico prediletto. Tu mi hai dato piú di qualsiasi

ricattatore, – corresse Gerolamo. – Ma hai visto qualcuno che sia

abiti e quanti figli hai e che rispetti tuo

a sua volta interrogò: ¶ – Hai saputo che un tedesco

sei tu che gli hai indicato di salire dal

Adesso sta a noi. Hai portato la carta intestata