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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tentazione di essere felice, 2015

concordanze di «hai»

nautoretestoannoconcordanza
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reumatismi, che sembrano artigli. ¶ «Hai deciso di andartene?» sono
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vuoi che ti dica, hai ragione, ma sai com
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apro la porta, «se hai bisogno di qualcosa, sai
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figli? Non me ne hai mai parlato! So solo
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E tu perché glielo hai detto?» ¶ «Lo ha scoperto
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sorella come sta? L’hai sentita?» ¶ Stavolta mi risponde
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a trovarmi.» ¶ «Ma non hai detto che non usciva
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miei piedi. Qui, se hai il sonno leggero, persino
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bello sentirsi ripetere che hai sbagliato per una vita
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per una vita intera, hai speso male le tue
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tre minuti precedenti li hai passati a guardarti le
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guardarti le unghie. ¶ «Marino, hai ormai ottant’anni e
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di testa non ne hai mai fatti. Sono dieci
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convinto. ¶ «Ma davvero non hai capito di chi parliamo
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chi parliamo? Non l’hai mai incontrata per le
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sapendo che altro dire. ¶ «Hai fatto proprio bene a
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è tardi...» ¶ «Sì, scusami, hai ragione. Il fatto è
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tuttora di farne. Tanto, hai voglia a dire, se
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il balcone, ma se hai la faccia ingolfata di
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piacere incontrarla e chiederle: «Hai visto? Il tuo nobile
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c’è Dante, che hai conosciuto.» ¶ «Anche lui sposato
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qualcosa? Quando mai mi hai chiesto qualcosa? Cos’è
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È in compagnia che hai qualche problema.» ¶ Mia figlia
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tempo ne rimane poco, hai voglia se diventa semplice
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si tira su. ¶ «Che hai capito?» ¶ «Dimmelo tu.» ¶ Non
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E tu che le hai detto?» ¶ «E che le
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c’è il computer. ¶ «Hai parlato con Orazio? Viene
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noi. ¶ «Grande, ma come hai fatto?» ¶ «Ho ripetuto l
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città, ancora non l’hai capito?» ¶ «Sì, invece, è
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buoni.» ¶ «Stupido, intendevo se hai passato un po’ di
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lo fa pensare?» ¶ «C’hai troppo la capa tosta
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me? Non me l’hai mai detto» incalzo. ¶ Rossana
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di me ancora non hai conosciuto? Sotto le lenzuola
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ne dovevi accorgere prima. Hai avuto due anni per
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e le chiedo: «Come hai fatto a innamorarti di
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te quella sera.» ¶ «Invece hai fatto bene.» ¶ «La vuoi
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sono giornate nelle quali hai voglia a nascondere a
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gli orribili tailleur che hai nell’armadio, vestiti più
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sai di avere torto, hai due strade davanti: ritirarti
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tremano le mani. ¶ «Pà, hai fatto un sacco di
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proprio questo. Non ci hai indicato la strada da
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da percorrere, non ci hai aiutato a scegliere, non
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a scegliere, non ci hai spiegato come va la
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vita, però, almeno, non hai mai chiesto nulla in
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il mondo solo perché hai avuto la fortuna di
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la bugia che mi hai rifilato, è che non
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comprensione. L’affetto l’hai avuto, devi solo andare
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ci crederai, ce l’hai anche adesso.» ¶ Lei si
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sai un cazzo, non hai mai saputo un cazzo
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e nemmeno di lei hai mai saputo un cazzo
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ho saliva per parlare. ¶ «Hai capito quello che ti
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ti ho detto?» ¶ «L’hai sempre saputo?» riesco, infine
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E non me ne hai mai parlato...» ¶ «Be’, se
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Perché diamine non mi hai mai tirato uno schiaffo
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stanzino. «Perché non mi hai graffiato, non mi hai
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hai graffiato, non mi hai preso a parolacce? Perché
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giusto» proseguo, «non mi hai nemmeno dato la soddisfazione
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Potevi tenermi testa, invece hai imparato a evitarmi» sussurro
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a evitarmi» sussurro, «e hai insegnato a farlo anche
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Papà, ma che fine hai fatto?» ¶ «Che fine ho
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domanda lui. ¶ «No, perché?» ¶ «Hai una strana voce.» ¶ «Sarà
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fianco. ¶ «E tu l’hai conservata? Che bel gesto
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anche per lei. ¶ «Che hai fatto, hai pianto?» interrompe
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lei. ¶ «Che hai fatto, hai pianto?» interrompe il pensiero
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lo mette in grembo. «Hai ragione» commenta mentre gli
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a sorridere. ¶ «Dove l’hai trovata?» chiede poi. ¶ «Perché
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è alquanto folcloristica...» ¶ «Sì, hai ragione, è proprio il
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sempre lo spiritoso? Non hai pensato a noi? A
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tutti, a tutti lo hai detto, persino a tua
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sono costate molto!» ¶ «Non hai nulla di cui ringraziarmi
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degli estranei, poi. Mi hai sorpreso!» ¶ «Mi sottovaluti.» ¶ «Può
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di stravaganza. E forse hai solo paura di guardare
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di abbracciarci. ¶ «Ce l’hai fatta a sgusciare fuori
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secondo calice. ¶ «In effetti, hai avuto pazienza. Ma mai
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Che bel fardello gli hai consegnato!» commenta lui, e
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po’ di vino. ¶ «Già, hai ragione!» ¶ Le risa e
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autonomia. ¶ «Di’ la verità, hai una compagnia migliore della
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dire fesserie. Ma, poi, hai visto che fine ha
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Già, mi sa che hai ragione, meglio la solitudine
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ha capito.» ¶ «Che gli hai detto?» ¶ «Di non disturbarti
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guarda stupita. «Così gli hai detto?» ¶ «Be’, non sei
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porta di Emma socchiusa. ¶ «Hai sentito?» sussurra. ¶ Annuisco, non
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bisbigliare, «aiutami tu, come hai sempre fatto!» ¶ Ma Caterina
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dico. ¶ Lei rimane immobile. ¶ «Hai sentito che ho detto
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perché se tempo fa hai deciso di farti un
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quello per una che hai. Il primo risplenderà in
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lei mi gelò. ¶ «Perché hai fatto due figli con
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sempre, da quando mi hai guardata la prima volta