Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

esclamai stupefatto. — Tu lo hai liberato? ¶ — Io, disse, io

Tu Sterpoli sei giovane. Hai buon tempo. ¶ — Ahi! Ah

braccio, — senza volere tu hai umiliato quella donna... Con

semplicità (troppa semplicità) l'hai toccata nella sua piaga

ed offesa. Così l'hai ferita nel suo orgoglio

si mise a ridere. ¶ — Hai udito? Hai veduto? — esclamò

a ridere. ¶ — Hai udito? Hai veduto? — esclamò. — Tu puoi

ho detto — tu mi hai acciecato! Non posso più

pagai. Gli dissi: — Ora hai bevuto. Ora, lasciami stare

parlare.... subito... Tu mi hai quasi acciecato. Domani sarà

me? — grido io. Non hai pietà, non hai cuore

Non hai pietà, non hai cuore? Ella ride: — Domani

e di baciarmi. ¶ — Che hai? — mormorò al mio orecchio

piaci, perchè tu solo hai avuto pietà di lei

sei curvato e le hai detto una parola buona

ricordo bene, ma le hai detto qualche cosa che

Cioè, non è strano. Hai veduto Daria? Tu la

fiore. ¶ — Tu non mi hai mai domandato, — soggiunse, — perchè

a bruciare, — perchè mi hai rimproverato d'aver tentato

la mano e disse: ¶ — Hai ragione... Appunto per ciò

possibile! ¶ — E di che hai dunque paura, stupido? — domandò

un buon ragazzo. Soltanto hai una cravatta orrenda, veramente

sogno incerto e intricato. ¶ — Hai veduto come sotto la

peso. Strana, strana cosa! Hai veduto? Chi ti ha

occhi sono neri? Come hai potuto sbagliarti? Sono azzurri

domandò ancora: ¶ — Quanti anni hai tu? ¶ — Vent'anni, — risposi

rincasava. ¶ — Ohè! — gli dissi. — Hai più veduto nessuno? Com

ammiccando soggiunse: ¶ — Anche tu hai bevuto. Ti si vede

lacrime. ¶ — È vero... — sospirai, — hai ragione. Non sai quello

casa mia. E come hai potuto entrare? ¶ Dai suoi

Scommetto, disse, che l'hai pagato più di quattro

una bambina, eppure non hai fiducia che in te

questa lettera che tu hai perduto, oggi, rientrando in

lettera tu non l'hai mai veduta? Non sai

le domandai, neppure ora hai nulla da dire? ¶ — Sì

tu non sai, non hai mai voluto sapere il

Ma credimi: tu non hai e non avrai nella

le domandò: ¶ — Tu non hai sorelle? ¶ Silvina rispose: ¶ — No

Soave. E quanti anni hai? ¶ — Diciotto anni, rispose Silvina

di Silvio. E tu hai rifiutato? Soltanto Odette può

continuò: ¶ — Tu sì, mi hai abbandonata qui, sola, senza

per tre giorni. Non hai mai pensato, tu, che

fame? Credimi, Silvio, non hai sofferto tu solo. È

orrenda sciagura. ¶ — Ma come hai potuto spendere tanto denaro

questi fiori dove li hai presi? ¶ Silvina aveva affondato

corruccio. E dove lo hai pescato? ¶ — Veramente, rispose Silvina

di talpa... Dove l'hai presa? ¶ — Oh! rispose Silvina

era. ¶ — Ma dove l'hai perduta? domandò Silvio. ¶ — Se

Tu! tu me l'hai presa! gridò soffocando d

l'avrei uccisa, che hai fatto? Non ti vergogni

grosso, manco male, l'hai lasciato a casa. Ma

sul mio tavolo. Non hai da fare altro che

qui non saresti rimasto. Hai dei poderi, tu. Te

solo sguardo. «Tu mi hai affascinata come il serpente

dobbiamo parlare! Tu l'hai nascosta qui... Tu lo

lo sapevi... Ecco perchè hai tardato tanto stamani! Tu

tanto stamani! Tu l'hai nascosta, e hai rovinato

l'hai nascosta, e hai rovinato me, e tutti

mai più... Infine, l'hai disonorata... Poichè Luisa è

Ebbene: ora che l'hai disonorata, ora la sposi

anche domandarle: — Luisa, se hai sposato me, perchè non

sposato me, perchè non hai sposato quell'altro? Se

sposato quell'altro? Se hai sposato me senza amore

di fiori... Brava piccola! Hai fatto bene a comprare

Povera piccola! Anche tu hai diritto alle tue illusioni

pausa, tu per esempio hai freddo: ecco un dolore

che servono? Quando li hai ben bene tenuti in

avvicina, mi dice: — Non hai bisogno di nulla? Dunque

sei uccisa? Luisa perchè hai voluto morire? ¶ Non ero

amore che tu non hai mai veduto... ¶ — Luisa? gli

poco... E tu l'hai uccisa! ¶ Isacco chiuse gli