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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «hai»

nautoretestoannoconcordanza
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prima età. Poi ne hai messi al mondo troppi
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rigenerati. Ma tu non hai che da intonare il
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chiuse gli occhi. ¶ — Tu hai sonno, — disse quella che
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cinquanta lire. ¶ — Per quelle hai la cambiale, che non
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una sciocchezza grave. ¶ — Cos’hai fatto? — interrogò la Mercedes
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Queste cinquecento lire le hai o non le hai
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hai o non le hai? ¶ —... naturalmente. ¶ — Naturalmente cosa? Le
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naturalmente. ¶ — Naturalmente cosa? Le hai o no? ¶ — Per ora
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soldo! Pifferi! Quando le hai, vieni da mamma Gilda
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sia, visto che non hai voluto continuare gli studi
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terrete conto. ¶ — Da birbante, hai parlato! Da malandrino! Da
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più caldo respiro: ¶ — Che hai? che hai? Perchè non
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respiro: ¶ — Che hai? che hai? Perchè non vuoi dirmi
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tanto tempo, ma tu hai preteso darmi anche questa
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da te, sapendo che hai buon cuore e che
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sarà da combattere, perchè hai suscitato molte invidie... A
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mano. ¶ — Dunque? — fece. ¶ — Che hai? Non stai bene? ¶ — Sto
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domestico se ne andò. ¶ — Hai sonno ancora, forse? ¶ — No
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appartamento? ¶ — Certo. ¶ — Quante camere hai? ¶ — Sei, ed una camera
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scendiletto. ¶ — Che lotto grande, hai, per bacco! ¶ — Si sta
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ella disse ridendo. ¶ — Cos’hai capito? ¶ — Mah!... ¶ E volse
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Un braccialetto d’oro! Hai un braccialetto d’oro
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con voce canzonatoria. ¶ — Vediamo; hai forse qualche piccolo intrigo
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risata. ¶ — Loretta, sii sincera... Hai qualcuno che ti corre
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dimmi la verità: tu hai fatta qualche sciocchezza con
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suo. ¶ — Di’... raccontami... Non hai commesso nessuna sciocchezza... davvero
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Sciocchezze! Di cosa dunque hai paura? Che ne parli
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Ecco, Lora, quello che hai fatto! ¶ Pensa un po
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e tu non ne hai saputo nulla. Vuol dire
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nemmeno. ¶ — Che nome gli hai dato? ¶ — Un nome a
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con l’esperienza che hai, mi sentirò sicura. E
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Di’, Rigo, — ella fece, — hai pensato a Rafa? ¶ Egli
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ci sei riuscito come hai potuto... anch’io sono
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della camera. ¶ — Forse non hai torto, — disse Arrigo,dopo
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Pensavo a quello che hai detto. ¶ — Ecco, dicevo che
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Ma che buon profumo hai! Dammene una goccia sul
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ma non ho fretta. ¶ — Hai pranzato, Rigo? ¶ — Non ancora
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poi ella domandò: ¶ — Non hai un corno per le
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che bel tipo! Cos’hai stasera? È sua sorella
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rispose il Giuliani vibratamente. ¶ — Hai avuta forse un’avventura
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faccia era mutata. ¶ — Che hai, Rigo? — mormorò, allungando una
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braccia al collo. ¶ — Che hai? Cosa ti ho fatto
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Io so bene cos’hai... — disse, inarcandosi ancor più
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un poco, adesso ne hai abbastanza; hai paura, e
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adesso ne hai abbastanza; hai paura, e nulla osi
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tutto il giorno... ¶ — Perchè hai tremato? ¶ — Pensavo che tu
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ancora: ¶ — Le amanti che hai avute eran gelose di
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sia una differenza. Tu hai avute tante altre amanti
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cerco, non tu. Se hai paura del rimorso, io
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contro di sé. ¶ — Che hai, Lora? ¶ Non rispose; le
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tremava. ¶ — Lora! Lora! Che hai? ¶ — Nulla... — balbettò, — passa... ¶ Non
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il petto. ¶ — Ma che hai? — diss’egli, smarrito; — perchè
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io; so che mi hai fatto morire. ¶ — Bah... Non
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color d’ambra. ¶ — Che hai dunque? — domandò con paura
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e devo ancora… ¶ — Perchè hai fatto questo? — ella mormorò
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Che peccato! — fece Loretta. — Hai perduto allora? ¶ — Ho Domino
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ne spiava l’occasione. ¶ — Hai vinto, Arrigo? — gli domandò
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il fratello tornava. ¶ — Cos’hai giocato ancora? — domandò Loretta
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lo strinse furtivamente. ¶ — Che hai? — gli domandò sottovoce. ¶ Egli
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esclamò Arrigo. ¶ —Perchè non hai giocato Gabriel allora? — ripetè
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vi pare? ¶ — In questo hai ragione. Ma perchè rifiuti
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d’incenso evaporato. ¶ — Perchè hai voluto entrare in questa
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Parti? ¶ — Forse. ¶ — Come forse? Hai già i bauli pronti
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della gioia non goduta. ¶ — Hai paura forse? Hai paura
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goduta. ¶ — Hai paura forse? Hai paura?... — ella domandava. ¶ — Ho
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ancora una volta, come hai fatto prima... Così… Così
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con rapidi arcobaleni. ¶ — Che hai? Perchè ti stanchi così
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poi disse: ¶ — Perchè mi hai fatta quella domanda, Rigo
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una lunga pausa. ¶ — Mi hai resa trista... Che peccato
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tu non parli... Che hai? ¶ Egli aveva bevuti tre
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si mette ogni mattina... » ¶ — Hai pensato, — egli riprese, — hai
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Hai pensato, — egli riprese, — hai pensato a quello che
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Tu sì, forse, perchè hai vent’anni ed un
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Là, nel giardino, m’hai dette cose talmente gravi
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Che bizzarrìa! ¶ — Del resto hai ragione: mi devi trovare
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Come da voi? ¶ — M’hai detto una volta, nel
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troppo difficili a dirsi. ¶ — Hai ragione, Loretta, — egli ammise
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Ma cosa dici? Non hai compreso ancora che ti
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mi piaci. Sei bella. Hai una tal grazia indefinibile
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il cappello, ma lentamente. ¶ — Hai un profumo che dà
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è vero! Tu non hai i denari, noi non
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alto, vorticando. ¶ — Certo ne hai ammazzata qualcuna... — ella disse
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con gli occhiali? ¶ — Sì, hai ragione. ¶ Il vento le
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pipa. ¶ — Gesummaria, che faccia hai, Rigo! — esclamò la madre
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molti giorni. ¶ — Ma l’hai ancora... Se ti vedessi
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con un balzo. ¶ — Cos’hai detto!? ¶ L’altro fece
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nella tua casa non hai portato altro che malanni
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malanni? Tu, che ci hai lasciati soli quando avevamo
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bisogno di te? Cos’hai fatto nella famiglia, tu
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giudicare di noi? Ci hai voltato le spalle: ecco
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spalle: ecco quel che hai fatto! Nè più nè
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Sei tu che l’hai portata fuori di casa
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il primo, che le hai insegnata la via del
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Di’ un po’!... Cos’hai tu per la Loretta
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tu, proprio tu! Cos’hai? ¶ Arrigo girò intorno uno
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voce) : « Tu me l’hai presa, è vero? Tu
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è vero? Tu le hai fatto gridare il suo
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primo grido…Tu l’hai avuta, nuda, fra le
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stato tu che l’hai portata fuori di casa
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dove sei fuggito, che hai fatto? ¶ Egli diede una
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che rimaneva inginocchiata: ¶ — Non hai orrore di me? — chiese
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disperato calore. ¶ — E tu hai sonno, Lazzara? ¶ — L’estate
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chiami? ¶ — Lazzara. ¶ — E che hai fatto sinora? ¶ — Nulla: ho
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più forte. — Vedi cos’hai fatto di me? ¶ Buttò
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paga i tuoi lussi, hai pensato ¶ menomamente a quello
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parevi esserlo, e mi hai mostrato un braccialetto d
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notte sola; tu ne hai perduta forse la memoria
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verità. ¶ — Quand’ero, come hai detto, una bambina, quando
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bocca. ¶ — Ed allora perché hai fatto questo? ¶ — lo stessa
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disse: ¶ — Tu non m’hai voluta... Non m’hai
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hai voluta... Non m’hai voluta nemmeno quando ne
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riflessione: « Tu non mi hai voluta, dunque... » ¶ Ed egli
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ti avevo molto martirizzata... Hai detto martirizzata?... — bene, sia
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le pene del martirio; hai voluto in cambio qualche
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e tutto questo lo hai! ¶ — Ho voluto, — ella spiegò
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quella pausa, — dunque non hai nulla a dirmi? ¶ — Sì
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paura di te. ¶ — Ed hai ragione, — disse il fratello
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fece due volte, — no. ¶ — Hai paura? ¶ Non rispose; ma
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che per tuo conto hai già dimenticato. ¶ Ella non
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fuggente. ¶ — Lora, tu mi hai detto che non ami
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è la verità. ¶ — Mi hai detto pure che ti
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tu stessa forse non hai sognato ancora. In questo
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anzi troppo spesso, come hai detto, noi siamo vili
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collo. E, vedi? Non hai che una vestaglia tenue