Ermanno Rea, La comunista, 2012

proprio carino, peccato che hai le gambe corte, che

sei stata dappertutto, che hai passato in rassegna l

quella piazzetta, che l’hai ispezionata metro per metro

Un momento. Poco fa hai alluso a eventuali secondi

però che non mi hai capito. Sinora io non

dillo che quello che hai scritto è soltanto un

ritrasse. ¶ Tutto. Quello che hai dovuto patire per difendermi

e deserta. ¶ Ma tu hai la febbre! ¶ Può darsi

no. ¶ In ogni caso hai avuto una vita ricca

ad andarmene, disse, forse hai bisogno di rimanere solo

come tu me lo hai tante volte raccontato con

a dileguare. ¶ Tu adesso hai cominciato a disfarti? ¶ Disfarmi

Pian piano, come mi hai chiesto tu. Scommetto che

del professore, che cosa hai da perdere?». ¶ Costanza glielo

cane bastonato. ¶ «Va bene, hai vinto» disse ad Ammenda

Ricordati che a Cracovia hai una famiglia, coglione.» ¶ La

di ammirazione: «Ma l’hai costruita veramente tu?». ¶ «Me

veramente tu?». ¶ «Me ne hai insegnate, di cose, professor

innumerevoli lezioni che mi hai dato. Il lavoro che