Marco Missiroli, Senza coda, 2005

la cena aiuta! Maria, hai visto? Guarda tuo figlio

padre però ieri l’hai fatto arrabbiare.” ¶ “Non lo

domandò il vecchio. “Che, hai perso la lingua?” ¶ “Oggi

ancora una volta. ¶ “Non hai capito.” ¶ Ecco, colpito. ¶ I

qui. Non ce li hai compagni di scuola antipatici

cercando di uscire. ¶ “Ci hai sentiti ieri sera, vero

a fianco. ¶ “Ce l’hai tu. Lo sapevo.” Nino

ti devi sposare mai, hai capito? Solo devi stare

Ricordati di rimanere fuori. Hai capito?” raccomandò al figlio

la voce ce l’hai!? Credevo che ti avevano

sì’ dici? Che c’hai, un disco? Scommetto che

Già, è vero. Tu hai già chi te le

Dio che ce l’hai a casa tuo padre

disse guardandolo, “…ce l’hai qualcosa per me?” ¶ Pietro

le scuole elementari. ¶ “L’hai cambiato. L’altra volta

ne andava proprio lì!” ¶ “Hai visto male!” fece Pietro

volte che ce l’hai in mano ti tremano

orecchie, visto che le hai belle grandi!” Rise di

muro. E continuò: “Cos’hai detto?” facendo dondolare tra

coda o tutte le hai tagliate?” Un sorriso era

dal taschino della camicia. “Hai fatto merenda?” ¶ “Ancora no

di crostata. ¶ “Che libri hai portato?” fece sistemando la

vediamo, questa non l’hai ancora fatta perché è

l’ho!” ¶ “Ce l’hai sempre.” ¶ Pietro si fermò

improvvisamente scoppiò: “Tu l’hai visto Augusto Mitiello alla

Luigi. ¶ “Perché non mi hai avvertito che andavi in

è vero, lo sapevi. Hai preso il treno, il

Nino sembrava strano. ¶ “Dove hai messo le mie code

il telo, fuori.” ¶ “Come hai fatto a sapere che

tu,” sussurrò. ¶ “Pietro, che hai detto?” ¶ “Non sei mio