Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

Di lassù. ¶ – Non vi hanno mai veduto in città

Corte. ¶ – E per amore hanno voluto troncare le loro

Le guardie reali non hanno esagerato portandoci le vostre

seppi mai. Perché mi hanno voluto nascondere tutto? Perché

nascondere tutto? Perché mi hanno abbandonato? ¶ – Ma codeste tre

avranno nascosto. ¶ – Vi ci hanno messo. ¶ – Ora s’incomincia

vecchie signore glie le hanno fatte confezionare ultimamente, sono

cosa che gli uomini hanno creato e seguitano a

osservate le vie che hanno percorse strascicando ogni specie

leggi attuali, signor Perelà, hanno bisogno di innovazioni radicalissime

nel fuoco. ¶ – Con quello hanno sempre ragione loro. ¶ – Volete

millantato ingegno... ¶ – Che non hanno. ¶ – Con la loro scaltrezza

col denaro... ¶ – Quando ne hanno molto. ¶ – A noi soltanto

ogni facoltà. Noi... ci hanno rinsaccate in un unico

i signori uomini che hanno inventato la legge? Perché

sollazzi! È una tresca. Hanno il luogo di ritrovo

luogo di ritrovo, l’hanno vista entrare, l’hanno

hanno vista entrare, l’hanno vista uscire...» Sanno a

quando le fanciulle gli hanno gettato i fiori? ¶ – Che

Che bei sorrisi gli hanno rivolto. ¶ – Candidi. ¶ – E lui

Ma ora che l’hanno visto... nessuno ne dubita

vedere. ¶ – Anche i contadini hanno illuminato le loro finestre

Calleio, per questo ci hanno scritto il suo nome

vera schifezza. ¶ – Glie lo hanno affidato definitivamente? ¶ – Altro che

quello che gli pare. ¶ – Hanno detto che la Catulva

me ne parlare. M’hanno fatto impazzire, sai, morire

gli umani istinti non hanno più una loro parola

alcune rose e le hanno buttate a me: eccole

interessi, i vostri fastidi. ¶ – Hanno trovato un’occupazione anche

i signori uomini occupatissimi. ¶ – Hanno fatto per togliercelo. ¶ – Era

Questi mammalucchi ce l’hanno portato via. ¶ – E incomincerà

pigliano e insaccano, perché hanno paura che dica il

la tessera che gli hanno consegnato e che porta

più: vi amo. ¶ «M’hanno detto che voi non

essere che il nulla. Hanno voluto dare un nome

al nulla e lo hanno fatto diventare qualche cosa

Dio per gli uomini. Hanno bisogno di dare un

una volta che lo hanno fatto diventare un pidocchio

più grande. Non appena hanno un morto per le

e finché non l’hanno visto tutti non smettono

Gli uomini che non hanno la fortuna di vivere

e del vuoto che hanno nelle teste, lo stesso

irreparabile miseria che ne hanno loro. Vivano pure tranquilli

cervello, mentre essi ne hanno tanto quanto una pulce

Due torri gemelle, e hanno entrambi una chiesa d

scariche. Quelli che passano hanno tutti l’ombrello sotto

un dipiù. ¶ – Ce l’hanno messa per ripieno. ¶ – Ah

combriccola, cose che non hanno né capo né coda

tutto, dopo che m’hanno raccontato la scena ripugnante

sua devozione... «Ma allora hanno ragione di odiarmi, se

amarmi vuol dire soccombere, hanno ragione, obbediscono al loro

donne! ¶ – Le donne non hanno mai difeso nessuno! ¶ S

di Perelà. I campanelli hanno la sottana al loro

Zarlino! ¶ – Il principe Zarlino? ¶ – Hanno dato la via ai

che una parola: «Dio». ¶ – Hanno poche parole i grandi

abitando fuori del percorso hanno la fortuna di conoscervi

mangiano quelli che l’hanno fatta, e si guardano

quello della giustizia l’hanno trattato con una raffinatezza

mortale nell’aria... tutti hanno smesso di gridare per