Aldo Palazzeschi, Il re bello, 1921

quel terrore rassegnato ch'hanno i moribondi davanti al

colpa te, te l'hanno fatta così. ¶ Si alzò

venuta qua.... anzi, ti hanno portata qua, te ci

i bruni, come lui, hanno degli occhi che ti

ragione, non è pudore, hanno delle grandi sopracciglia folte

le nostre vie. Esse hanno il loro odore particolare

fra persone perbene, che hanno tutte le buone ragioni

Eppure i nostri passi hanno percosso come un martello

volgono affatto e non hanno punto l'aria di

passo, vedendosi tanto osservati hanno tutta l'illusione di

il parroco — Perchè mi hanno chiamato? Chi ha bisogno

Sì! Ho capito! ¶ — Mi hanno chiamato.... ¶ — Lo so che

Lo so che l'hanno chiamato, dica! ¶ — Sai per

Sai per chi mi hanno chiamato? ¶ — Per chi? ¶ — Se

Uh! Mamma mia! ¶ — M'hanno chiamato.... ¶ — Per pinco! ¶ — Per

matta da legare! L'hanno gabbato, siamo innocenti! — Eppoi

po' che voglia ne hanno, talune per anni.... e

ad una signora, l'hanno visto entrare in questa

chi sa come lo hanno tirato su i suoi

che tutte le madri hanno pei loro figli, senza

infelici pregano per voi, hanno fatto presso al loro

giungere a riconoscervi; gli hanno invece dato per il

razione! E le ragazze hanno bisogno del moto come

come del pane quotidiano, hanno bisogno di luce, di

Come due animali rossi hanno potuto mettere assieme questa

madre. ¶ — Ma che cos'hanno nel sangue queste infelici

qua dentro, queste spudorate hanno fatto tutte di loro

Le mie figlie mi hanno rigettato o mi detestano

genere! Ora che mi hanno lasciata sola come un

a lei poverina. — Non hanno le bestie lo stesso

il suo attaché non hanno ancora fruttificato. ¶ — Che cos