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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Remigio Zena, Confessione postuma, 1897

concordanze di «ho»

nautoretestoannoconcordanza
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la notte si approssima. Ho pregato e pianto ai
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soverchi esercizi di pietà: ho perfetto criterio del mio
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sgomento nuovo, forse puerile; ho perfetta memoria del mio
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da alcuni mesi, naturalmente, ho dovuto trasferire a Castelvetrano
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di servizio, della quale ho la chiave, scorgo un
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inventata lui, esiste, l'ho vista io stamattina, ne
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vista io stamattina, ne ho fatto il giro attorno
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uno squallido abbandono, ma ho constatato io coi miei
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a piuoli facilmente accessibili, ho potuto constatare certe imposte
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tranne la domenica, non ho sufficienti mezzi per appagarla
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mi chieda di piú, ho vuotato il sacco e
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dirle che non solo ho creduto opportuno per la
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la lanterna della scienza: ho paura che la scienza
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in quali circostanze gli ho parlato e mi spiegò
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ci ascolta. Non vi ho detto poco fa e
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poco fa e non ho cercato di dimostrarvi che
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per esempio, se io ho costretto madamigella Alma ad
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la notte scorsa io ho conosciuto in ispirito questi
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sarà meglio; quante volte ho da dirlo? parlo turco
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Prima di tutto, ora ho da interrogare la padrona
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te, io che ti ho amato, io che ho
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ho amato, io che ho creduto ai tuoi sorrisi
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tardi, anche tuo malgrado, ho la certezza di rivederti
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darti qualche cosa? non ho piú che il mio
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i fratelli sono legione; ho udito una voce, è
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mia vita? eccomi, ti ho dato tutto, non ho
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ho dato tutto, non ho piú che il mio