Luigi Pulci, Morgante, 1483

Orlando a obedire? ¶ Io ho creduto mille volte dirti

Di quel ch'io ho, volentier ti daremo, ¶ poi

ch'un pilastro ¶ lasciato ho Passamonte e 'l tuo

con umil voce: ¶ - Io ho fatta una strana visïone

ringraziato sia: ¶ sentito t'ho nomar, baron perfetto, ¶ per

questo deserto, ¶ tanto v'ho posto in picciol tempo

che ciò ch'i' ho fatto è stato poco

e quel ch'io ho fatto, corrier, per costui

E di' ch'io ho sol con meco un

questa spada; ¶ altro non ho se non questa armadura

e di' ch'io ho Cortana e 'l corridore

vituperato sono ¶ e messo ho la speranza in abbandono

ben vero ch'io ho qui tanta gente ¶ che

ricomperrollo ciò ch'io ho nel mondo: ¶ ché basta

sorella ch'io v'ho prima detto, ¶ per cui

sare' villania ¶ Più tempo ho fatto in Levante dimoro

Dicea Morgante: - Io non ho mai veduto ¶ provare Orlando

dicendo: - Traditor, ch'io ho adorato ¶ a torto sempre

son colui che Lïonetto ho morto. - ¶ Disse la dama

messaggio disse lacrimando: ¶ - Io ho trovato il tuo cugino

là rappresentato, ¶ ch'io ho de' traditor sempre sospetto

ferir pronti. ¶ Io t'ho fatto piacer: se non

avete, s'io v'ho inteso bene, ¶ che combattete

e preso ¶ l'abate ho qui, da cui mi

vogli offendere: ¶ onor t'ho fatto aspettando buon merto

ma s'io n'ho due, andrà diritto il

ragione. ¶ Disse Brunoro: - Io ho detto a costui ¶ l

oltraggio che da te ho ricevuto: ¶ contato gli ho

ho ricevuto: ¶ contato gli ho come diserto fui ¶ pe

questo caval ch'io ho, coperto a maglia, ¶ vo

siete cugino, ¶ se bene ho inteso tal ragionamento, ¶ d

dicea l'abate ¶ ed ho veduto il mio famoso

nome di Dio: ¶ io ho a Parigi mie gente

poi ch'io t'ho veduto: ¶ so che questa

dragon crudele, ¶ e liberato ho questo mio compagno ¶ che

rovinassi, ¶ ond'io n'ho quasi pagato lo scotto

Disse Dodone: - Io t'ho inteso, Rinaldo: ¶ il gorgozzul

per compassïone ¶ ch'io ho di voi per Macometto

cerco reame: ¶ io n'ho lasciati sette in mio

contento: ¶ s'io t'ho campata da sì rea

Doman ci partirem, preso ho partito. - ¶ Lasciàn costor, nel

Caradoro si battezeràe ¶ come ho fatto io, e Cristo

ne son contento; ¶ ed ho speranza, e così gli

ch'a peggior tela ho stracciate le fila. - ¶ Intanto

presto rispose: - Io t'ho inteso ¶ che 'l vecchio

S'avessi Vegliantin come ho Rondello, ¶ partito non saria

ti dia conforto? ¶ Io ho paura indarno avere spese

ne duole; ¶ io n'ho già gastigati più d

questa, ch'io t'ho qui trovato! - ¶ Poi domandò

tornerai nel campo: io ho timore ¶ che Manfredon non

disse: - Morgante, io t'ho inteso, ¶ e del tuo

figliuola, ¶ ch'io n'ho sentito anco io qualche

dirimpetto alla dama, ¶ donde ho perduto il suo amore

la Fortuna crudele. ¶ Cercato ho quel che cercar suol

suol chi ama: ¶ trovato ho tòsco per zucchero e

per forza di volerla ho il torto; ¶ so che

ricordanza ¶ ch'io t'ho donato, sempre in Orïente

mio core. ¶ S'io ho peccato, lasso meschinello, ¶ contra

lasso, ¶ ch'io t'ho lasciata or misero e

e per prigion l'ho messo in San Dionigi

il primo, ¶ tanti n'ho morti già con questa

sole, ¶ e zoccoli non ho sotto le piante; ¶ ma

di provarlo. ¶ Io t'ho squadrato dal capo al

Berlinghier: - Degli altri matti ¶ ho gastigati a' miei dì

Or ch'io t'ho vinto, fracassato e zoppo

Orlando; ond'io n'ho gran dolore. - ¶ Lasciàn costor

dicendo: - Lassa, io non ho meritato ¶ che m'abbandoni

Caradoro, ond'io n'ho molto duolo. - ¶ Disse Dodon

manifesto, ¶ ché di saperlo ho voglia sanza fallo. - ¶ Disse

di saper di tutti ho disïanza. - ¶ Intanto Caradoro era

O cavalier sovrani, ¶ sempre ho sentito un proverbio provato

o merzé: ¶ io gli ho veduti tagliar come cani

più oscuro. ¶ Che t'ho io fatto? Dove è

Carlo, ch'io bramato ho tanto ¶ di vedere una

le schiere passar non ho potuto. - ¶ Avea Faburro, Ulivieri

di pecchie? ¶ Io t'ho a punir di mille

antico ¶ a vendicar m'ho io de' miei parenti

Montalbano. ¶ Ma tanto attraversato ho il piano e 'l

monte ¶ ch'io t'ho trovato, e non ti

giusto martìre; ¶ a Salincorno ho spezzata la fronte; ¶ or

fatto, ¶ ché nessun n'ho danneggiato né morto; ¶ e

miei congiunti vendicati. ¶ Io ho perduto ogni cosa in

Clemenzia ¶ del suo peccato ho fatto penitenzia; ¶ ché chi

lo scudiere stupefatto: ¶ - Io ho dormito qua come un

gli altri, ch'io ho troppo errato. ¶ Ma Gesù

appruovo; ¶ alla sua figlia ho fatto giusto onore, ¶ per

so ch'io v'ho tenuto troppo a tedio

Carlo imperador, che t'ho io fatto? ¶ S'io

piatto? ¶ S'io t'ho servito sempre, assai ne

a smentire? ¶ Io l'ho a trattare un giorno

cosa giusta o buona ¶ ho fatto mentre io fui

nel Vangelo? ¶ S'io ho tre mesi assaltata la

forche ne vada? ¶ Io ho tanto assaltato il pagan

me stesso non l'ho meritato, ¶ per le sue

pel tempo passato ¶ combattuto ho nel Ponente e Levante

mano. ¶ Dond'io n'ho tutto questo giorno pianto

fra suo core: «Io ho mal fatto: ¶ ecco di

morto, ¶ ond'io n'ho tanto dolor nel mio

mie armi, ¶ ch'io ho di questo fatto maraviglia

Saracin villano, ¶ ben t'ho seguito per ogni campagna

più di sette abbassato ho l'orgoglio; ¶ e sempre

disse a Orlando: - Io ho invidia a costui ¶ che

i' godo ¶ ch'io ho col gran Soldan la

Ma perch'io t'ho già eletto per mio

e libero sarai. ¶ Io ho tanto sentito ricordare ¶ quel

il mio scuediero, appresso; ¶ ho cavalcato al sole ed

quando, ¶ ché sempre disïato ho di vederti. ¶ Ma in

ciò ch'io gli ho innanzi posto; ¶ e colpa

tu, Namo, ¶ ch'io ho già per dolor la

Noi intendiamo, ¶ s'io ho questa imbasciata ben raccolta

se' vecchio, io t'ho pur reverenzia; ¶ e 'ncrescemi

e da campagna; ¶ non ho nessun qui tra la

dirò, perch'io non ho dottanza: ¶ non guarderò s

segreto, ¶ ch'io n'ho veduto a questa volta

è ver, ch'acquistato ho il destriere, ¶ poi che

Ma s'io t'ho fatto al campo villania

poi ch'io l'ho qui morto ¶ nella presenzia

da Montalban, che v'ho data vittoria; ¶ ed or

caro signore, ¶ io t'ho arrecato un padiglione adorno

Proserpìna, ¶ dicendo: - Io l'ho perduta, e non so

volte, ch'io gli ho fatto onore ¶ sempre dal

quello ¶ ch'io t'ho promesso mille volte e

tanta virtù si conservi, ¶ ho chiesto triegua e vo

la conceda: ¶ io t'ho donato per mia cortesia

per quel ch'i' ho da tua gente compreso

poco vino; ¶ io t'ho a dir cose che

E perch'io t'ho donato il mio amor

e poi non l'ho veduto. - ¶ Mentre che sono

o Ulivier? ch'io ho di lor sospetto. - ¶ Disse

ché sai ch'io ho fatata la ventura. ¶ Quel

Ciò ch'io v'ho detto ¶ è quel che

ogni cosa ¶ drento scolpito ho ch'io me ne

sogno quel ch'io ho udito! ¶ Più sù sta

me merzede, ¶ che t'ho pur dato il cor

andar, ch'io l'ho promesso, ¶ e porterò la

ha già vinto? ¶ Io ho la mente cieca, io

Orlando dicea: ¶ - Io gli ho a cantar poi il

sciocca, ¶ ché di piacerti ho troppo desidèro. - ¶ E l

n'avea, ¶ dicendo: «Io ho qui perduta ogni fama

terra è nostra». ¶ Ora ho temenza alfin non siàn

ancora, ¶ e molto caro ho tu m'abbi insegnato

Disse la donna: - Io ho per grande oltraggio ¶ ch

ch'io non t'ho fatto qui lasciar la

ramaricava: ¶ «Dove lasciato t'ho, cugin mio buono, ¶ nel

festa. ¶ Ora io t'ho detto più che non

son uom poveretto: ¶ non ho faccenda o roba da

ché 'l mio cavallo ho perduto, Baiardo, ¶ e 'l

odo: ¶ però quel c'ho sentito vi diròe: ¶ Rinaldo

mancherà, ¶ ch'io gli ho sempre onorati notte e

molto o lancia. ¶ Io ho parenti, amici in ogni

e ciò ch'io ho nel mondo, ¶ e s

però ch'io gli ho lasciati prigionieri ¶ al padre

della qual cosa io ho troppo disio, ¶ né insin

nobile gente, ¶ ch'io ho con meco, onesta e

di tener le lacrime ho fatica, ¶ tanto m'incresce

dello onor ch'io ho perduto; ¶ pur sempre la

ricorderommi di quel c'ho perduto. ¶ Andrai tu, Salicorno

s'al suo fratello ho tratto solo i denti

quel ch'io gli ho fatto mi pare una

stavan nel deserto; ¶ quale ho con meco molto ornata

sé disse: «Un miracolo ho veduto!». ¶ E 'l gran

signore, ¶ ch'io gli ho a punir di più

malizia il fanno. ¶ Io ho disposto in viso di

e maggiore onte ¶ mostrato ho di vederlo volentieri. ¶ Or

far non merta, ¶ c'ho dato aiuto a' prigioni

reale. - ¶ Rispose Salicorno: - Io ho combattuto ¶ tutto dì d

giorni in qua non ho beuto; ¶ e se con

oltre: io non t'ho domandato ¶ se se' cristiano

e quando io n'ho, nel mosto, ¶ e molto

tutto nel buon vino ho fede, ¶ e credo che

nello inferno: ¶ io n'ho settanta e sette de

pensa quanti io n'ho poi de' venïali! ¶ Non

commetter tanti mali ¶ quanti ho commessi io solo alla

alla mia vita; ¶ ed ho per alfabeto ogni partita

trama. ¶ Mentre ch'io ho danar, s'io sono

la fama ¶ io m'ho giucato, e' pel già

ch'io ve n'ho aggiunti. ¶ Un che ne

capannucci e mille gueffe ¶ ho meritato già per questo

della vergogna, io n'ho preso partito, ¶ e torno

mille novellette. ¶ S'io ho tenute dell'oche in

dado, ch'io t'ho detto; ¶ odi la quarta

e mitere da papi ho già portate, ¶ col segno

o calici, io gli ho cari, ¶ e' crucifissi scuopro

Nunziate e' santi. ¶ Io ho scopato già forse un

a chi tocca! ¶ ed ho commesso già scompiglio e

e tutti appunto gli ho in sul calendario. ¶ Delle

nell'uovo. ¶ Io t'ho lasciato indrieto un gran

per quel ch'io ho, Margutte mio, raccolto, ¶ non

io fusse, ¶ io gli ho pagato lo scotto di

a una chiosa. ¶ Io ho cercato diversi paesi, ¶ io

cercato diversi paesi, ¶ io ho solcata tutta la marina

tutta la marina, ¶ ed ho sempre rubato ciò ch

ingannato, ti prometto: ¶ campati ho già con questi molti

stesso vorrai, pagherotti: ¶ io ho sempre calcata la scarsella

ch'io non ci ho preso, per la fede

gola io non v'ho pazïenza: ¶ chi mi toglie

riderai, ¶ ch'io n'ho degli altri gastigati assai

Misera a me, quanto ho mutato il vezzo! ¶ Esser

era! ¶ Che ricche pietre ho portate già in testa

e tutto il capo ho percosso e le spalle

sarebbe cattivo sartore: ¶ io ho tutte le rene fracassate

Diceva la fanciulla: - Io ho mangiato ¶ del tigre, del

capo e la coda ho spiccato. - ¶ Disse Margutte: - Che

riconoschi. - ¶ Dicea Margutte: - Io ho sempre mai inteso ¶ che

Morgante - pel camin gli ho fatto, ¶ per rimenarla al

primo tratto: ¶ s'io ho fallato, perdonanza chieggio; ¶ quest

capanna! ¶ ch'io t'ho a disfar le grinze

però quant'io n'ho visto: ¶ tu nascesti tra

Apponti ov'io gli ho piatti: ¶ e' son qui

signoria, ¶ e come Persia ho presa e l'amostante

di Maganza? ¶ Che t'ho io fatto o chi

ch'io non l'ho visto: ¶ di Carlo ha

tuo fratel ch'i' ho morto; ¶ ma ciò ch

Poi che la nave ho condotta ¶ insino a qui

Io so ch'io ho trascorso alquanto. ¶ Ma se

esser più lieto: ¶ io ho perduto tutto il mio

riarò però quel ch'ho perduto ¶ con tutto il

e ciò ch'io ho sia tuo sanza più

disse: - In Persia l'ho acquistato. ¶ Or ti rispondo

Del padre mio non ho i termini interi, ¶ perché

quel che inteso n'ho dalla mia madre, ¶ da

E lungo tempo n'ho cercato invano ¶ di questi

voi in persona; ¶ ed ho mandato lettere segrete ¶ a

ch'al soprassegno t'ho riconosciuto, ¶ per Macometto, ancor

reo nimico, ¶ ch'io ho a purgar più d

impossibil cosa, ¶ ch'io ho lasciato altra mogliera in

altro, ch'io n'ho voglia. - ¶ Rinaldo gli rispose

salvo ch'io n'ho pure oggi veduto uno

ti bisogna scusa? ¶ Non ho io bene ogni cosa

riguardarti ¶ com'io t'ho riguardato più d'un

e' nol sapessi, Gallïano ho nome; ¶ e ch'io

abandonasti: ¶ ognun giudicherà come ho fatto io. ¶ Ma s

sangue in Barberia. ¶ Cercato ho tutto 'l mondo, il

Or che la cosa ho intesa, ¶ tanto più volentier

questa vergogna fanno; ¶ ed ho disposto insino al mio

quasi in vïaggi: ¶ io ho al Sepolcro andar, poi

so ch'a Cristo ho fatto degli oltraggi ¶ e

penitenzia, ¶ dond'io n'ho in me vergogna e

ser Bellesai; ¶ io gli ho per alfabeto i tuoi

là gastigherotti; ¶ io t'ho a 'mpiccar, ribaldo rinnegato

Disse Rinaldo: - Io gli ho fatto il dovere. - ¶ Orlando

que' ch'io ci ho posto. - ¶ Diceva Orlando: - Alla

duolmi ch'io ci ho colpa in questo fatto

tanto ch'io n'ho grande odio con costoro

e buoni; ¶ altro non ho se non la mia

centomila son, s'io ho bene a mente; ¶ e

sì ch'io l'ho vendicato. ¶ Mettasi al tuo

che ciò ch'io ho detto, tra noi sia

a Monaca e Corniglia ho qualche amico: ¶ colui ch

la sua disavventura. ¶ Io ho cercato del mondo ogni

un suono, ¶ dicendo: - Io ho passato tutto il fianco

sua regione ¶ lasciata l'ho tra' saracin reina. ¶ Sappi

disse: - Ribaldo, io t'ho troppo sofferto, ¶ ché d

poltroni: ¶ con essa n'ho già desti più d

or mi perdona! ¶ Io ho perduto ogni cosa a

maladetto ch'io t'ho mai creduto! ¶ Sia maladetto

E così giuro; ¶ io ho sempre bramato di vedello

regno ¶ Carlo, e perduto ho infin ciò ch'i

ciò ch'i' gli ho fatto: ¶ come e' non

troppo amor ch'io ho portato a quello ¶ a

sono un uom c'ho in sommo della bocca

Brunetta sventurata: ¶ - Che colpa ho io di quel che

peregrin ch'io gli ho a parlare. - ¶ Rinaldo andò

me ne maraviglio; ¶ sentito ho ragionar del suo valore

orzo ch'io t'ho dato! ¶ Maladetto sia il

sia io che t'ho stregghiato! ¶ Maladetto sia il

ch'io non ci ho pan, ma e' ci

note. ¶ Ricciardetto, ove t'ho io lasciato? ¶ Tu non

si fia: non l'ho ancor detto; ¶ per molti

pensi: ¶ ch'io non ho Bianciardin per uom sì

essilio. ¶ Ora io t'ho detto il mio parer

a sofferire avvezzo ¶ ed ho fatto buon gusto e

io quel desso ¶ c'ho fatto questa volta i

le guerre fanno. ¶ Io ho di tanti paesi e

Soldan, se le parole ho intese. ¶ Io non voglio

poi che tanta gente ho qua condotta. ¶ Pertanto al

ma s'io non ho gabbato il bel pianeta

e so ch'i' ho scritto ¶ appunto i loro

sallo Iddio ¶ quant'io ho desïato questo giorno ¶ per

ciò ch'io t'ho narrato, sallo Iddio ¶ che

sai ch'io ci ho perduto il figliuol mio

da ch'io l'ho ricevuto. - ¶ Per Siragozza si

tutte le vostre astuzie ho ben notate; ¶ e ritentò

disse: «Tante te n'ho fatte omai, ¶ Cristo, che

pazzia; ¶ tanto che eletto ho solitaria vita, ¶ ché la

suoi fatti, io t'ho a dir tante cose

insino a qui t'ho detto ¶ quando altra volta

m'addormento. ¶ Chiamato t'ho sol per questo rispetto

preparato, ¶ e s'io ho la sua vita ben

rispondo. ¶ Né detto l'ho per metterti alcun dubbio

sì ch'io t'ho letto un gentil mio

Runcisvalle, ov'io t'ho detto, ¶ quanto più presto

tedio. ¶ Ma per servirti ho pensato il rimedio: ¶ io

quel ch'io v'ho condotti in questo loco

quanto tempo combattuto ¶ io ho con Carlo Magno e

de' pagani; ¶ e non ho con Orlando mai potuto

ribaldi cristiani. ¶ Io v'ho per tanti paesi menati

quel ch'io v'ho lungo tempo cognosciuti, ¶ questo

fusse: ¶ sappi ch'io ho mille demòn qui intorno

che e' fece. ¶ Io ho queste parole ritrattate ¶ ch

novella, ¶ tanto ch'io ho del suo regno sospetto

vendere. ¶ Ora io t'ho detto d'ogni cosa

per suo amor l'ho riservato, ¶ però che molto

tempo ch'io t'ho predicato ¶ ch'io avevo

a' frutti: ¶ io l'ho sempre veduto in uno

stare in punto ¶ gridato ho tanto, ch'io n

sì ch'io non ho della morte paura. ¶ La

Orlando solo. ¶ Io v'ho pur, cavalieri, a tutti

che quando io t'ho ben rimirato alquanto, ¶ io

Sappi ch'io t'ho più lettere mandate, - ¶ disse

tempo è ch'io ho dubitato. ¶ Da poi in

e poi non gli ho veduti: ¶ credo che sieno

ch'io fuggo, ed ho drieto la morte. ¶ Orlando

s'io non l'ho più detto, Buiaforte ¶ v

far grande schermaglia, ¶ non ho morto nessun nella battaglia

nella battaglia. ¶ Io t'ho tanto per fama ricordare

meschino: ¶ - Sappi ch'io ho fatto oggi il mio

è venuto. ¶ Molti pagani ho pur fatti morire: ¶ però

io, ¶ ch'io t'ho seguito con perfetto amore

cicale ¶ ch'io l'ho proprio agguagliate all'indïane

chieggio ¶ s'io t'ho ferito, o mio signore

morte vaneggio, ¶ tanto sangue ho versato e vo versando

di mia man l'ho morto. - ¶ Gran pianto Orlando

di vita avanza: ¶ io ho perduto ogni ardir, ogni

sì ch'io non ho più di nulla speranza

o falso: io l'ho pur detto. ¶ Pensa che

è ch'io ci ho trovato fondamento, ¶ tutti degni

quasi dicessi: «Io t'ho condotto a porto». ¶ Orlando

Terigi: - Io non v'ho posto cura. - ¶ E raccontò

prima ¶ com'io t'ho cognosciuta ora alla morte

questa sorte. ¶ Io t'ho più volte, operando ogni

sia; ¶ ma perch'io ho quella parola a mente

e sordi; ¶ e così ho, de' peccati mondani, ¶ non

e pochi eletti. ¶ Io ho per la tua fede

errori, ¶ ché quanto io ho nel mondo adoperato ¶ non

le tue squadre. ¶ Io ho sempre difese quelle al

a Moïsè, ¶ io l'ho tutte obedite insino a

da poi ch'io ho perduto il signor mio

sai ch'io ci ho quattro figliuol lasciati: ¶ facciàn

s'io non l'ho qui ricordato più, ¶ il

il vero ¶ quand'io ho questa istoria ben raccolta

inghiottisti! ¶ Ecco ch'io ho pur ritrovate l'orme

si rivela. ¶ Falseron, io ho pur finalmente ¶ qui ritrovati

aiuto di Parnaso ¶ non ho chiesto né chieggo, Signor

medesimo disputo, ¶ quand'io ho ben raccolta la sua

perché pur molte cose ho di lui scritto, ¶ e

onesto: ¶ poi ch'io ho collocato in tanta gloria

Or, perché molte cose ho pur lasciate, ¶ acciò che

più che io non ho detto ¶ per la fede

alcun luogo che indrieto ho lasciato ¶ de' costumi e

sua qualità, s'io ho ben raccolto, ¶ ch'egli

E s'io non ho quanto conviensi a Carlo

sarà Ciriffo Calvaneo. ¶ Io ho condotto in porto la

eletti. ¶ E s'io ho satisfatto al suo desio

girar come paleo, ¶ ed ho sempre la sferza in

come già Morgante, ¶ lasciato ho forse troppo andar la

sprazza, ¶ sì ch'io ho fatto con altro battaglio