Alberto Moravia, L'uomo che guarda, 1985

libro che per caso ho trovato sulla scrivania di

a piedi scalzi (non ho mai posseduto pigiama, vestaglia

debbo raderla o no? Ho una barba fitta e

la differenza è importante. Ho un volto dai tratti

dal giorno dell’incidente ho, per così dire, scoperto

palazzo era guasto. Così, ho preso a scendere a

chiamare per nome e ho capito che l’uomo

io, senza dir parola, ho invertito la mia direzione

mia direzione e li ho seguiti su per la

bagno e noto che ho sul viso un’espressione

colazione con mio padre, ho l’abitudine piuttosto assurda

anni dell’adolescenza, ne ho dato la colpa all

tempo fa, che film ho visto ieri sera con

non so perché, non ho potuto fare a meno

trenta. Dal bar dove ho consumato la mia brioche

ascoltatori indegni. Ma, come ho detto, non sono un

cui in passato l’ho contestato: Silvia non ha

impulso di disinteresse polemico, ho annunciato a mio padre

questo punto, indispettito, non ho più detto nulla e

nulla e così non ho mai saputo che cosa

O meglio, non l’ho saputo finché non ho

ho saputo finché non ho incontrato Silvia. Allora ho

ho incontrato Silvia. Allora ho scoperto il fatto piuttosto

fine, dopo lunga riflessione, ho deciso di andare a

era affatto contenta. Allora ho ricordato che quando gli

solo.” ¶ In seguito, come ho già detto, ho dovuto

come ho già detto, ho dovuto ripensare a quella

e io non gli ho mai chiesto di rivelarmelo

Alla fine, pian piano, ho ricordato. ¶ Bambino, mia madre

volta in più che ho creduto di vedere quello

dieci. Dopo cena, come ho già detto, andiamo spesso

quella di un impero. Ho dunque voluto descrivere la

resoconto delle mie abitudini, ho voluto accennare qua e

mio matrimonio di cui ho finora descritto la rassicurante

E potrei continuare; ma ho citato soltanto Erodoto e

autore che da ultimo ho illustrato ai miei allievi

D’altra parte, come ho già osservato, la scopofilia

cupola di San Pietro. Ho con me, appesa al

vedo una persona che ho già notato altre volte

chiaro mi appare che ho cambiato marciapiede per guardarla

protesta quasi accorata: “Ti ho visto tante volte, passi

di pensare, divertito, io ho citato Baudelaire; e lei

causa del mio popò ho dovuto smettere.” ¶ Cambio discorso

sola?” ¶ “Non sono sola, ho delle amiche. Giochiamo a

momento in cui ti ho parlato, stavo pensando a

ti faccio la fotografia.” ¶ Ho parlato per caso della

si conferma ciò che ho già intraveduto dalla strada

richiesta. Quindi spiego: “Non ho il libro qui con

sarei, secondo te?” ¶ Come ho preveduto, la sua risposta

sull’africana non l’ho scritta io.” ¶ “Sì, ma

grazie alla mia intuizione, ho, come si dice, il

con durezza: “Io ti ho soltanto chiesto di fotografarti

anche senza vestiti, non ho nulla in contrario. Ho

ho nulla in contrario. Ho fatto la modella. È

stivaletti ai piedi” ¶ “Io ho soltanto degli stivali. Come

oppure allacciati.” ¶ “Non ne ho così. Se vuoi mi

voyeur!” ¶ “Io non ti ho detto che ti volevo

con le gambe aperte. Ho detto soltanto che l

pantaloni; per un attimo ho l’impressione che sotto

Quest’è tutto, non ho bisogno d’altro.” ¶ Lei

debbo una spiegazione. “Non ho cambiato idea. Forse per

Forse per un momento ho avuto l’intenzione di

molto intelligente, e io ho un vero debole per

e intercambiabili. Intanto, però, ho respinto la proposta in

l’amassi più. Le ho risposto che, al contrario

di domicilio. Te l’ho già detto: fa conto

mi pare proprio. Ti ho persino detto che potevamo

È proprio come ti ho detto. Voglio stare per

accorata compassione, che non ho il coraggio di insistere

che senso?” ¶ “Perché nel ’68 ho fatto qualche cosa di

quando ci siamo sposati, ho dovuto pentirmi.” ¶ “E che

rappresenta ai miei occhi, ho rinunciato all’appartamento, l

rinunciato all’appartamento, l’ho lasciato a lui. Insomma

a lui. Insomma, non ho previsto te e la

alcun rapporto.” ¶ Ci guardiamo. Ho l’impressione improvvisa e

stata sua allieva. L’ho conosciuto prima di conoscere

Dodo, convinciti: io non ho assolutamente niente contro tuo

fisico.” ¶ “Ma se ti ho persino proposto di fare

durato anche dopo che ho preso il posto di

d’acqua. Perfino quando ho le mani impicciate con

volta. O meglio, l’ho fatta per due anni

ha proposto di sostituirla, ho accettato, perché ormai mi

infermiera?” ¶ “Per due anni ho lavorato con il mio

con me. Insiste: “Gliel’ho detto tante volte a

ci ripenserò.” ¶ Dico brevemente: “Ho capito, ma adesso devo

qualche cosa che non ho premeditato, ma che, evidentemente

affinché ne parlassi: “Oggi ho lezione più tardi. Ne

Ma di che?” ¶ Intanto ho capito alla fine di

la mia crisi familiare. Ho sognato per quindici anni

tutte le cose che ho rifiutate e a cui

rifiutate e a cui ho rinunciato. ¶ Fra queste riflessioni

che giorni fa l’ho quasi costretto ad accettare

parlarti.” ¶ “Ma se ti ho detto che non l

detto che non l’ho ancora guardato.” ¶ “Non proprio

interessavano. Adesso, che ormai ho dato addio a tutta

rendo conto che non ho più niente da dire

a quello di Silvia? ¶ Ho la stessa sensazione d

dell’atomica; adesso che ho nominato Silvia, so dove

poco fa, non ti ho detto la verità, non

nuovo con Silvia?” ¶ “L’ho rivista ieri, siamo d

dire la verità, non ho mai capito perché se

bene o male, l’ho saltato; e non mi

mai nascosto, ma io ho avuto il torto di

qui. Soltanto desidera, come ho già detto, una casa

che anni fa ti ho dichiarato che intendevo rinunziare

di rendermi l’appartamento.” ¶ Ho parlato avvertendo tutto il

venti, se mai l’ho detto. Ormai lanciato sulla

degli anni trenta che ho visto, qualche tempo fa

rappresentativo della società che ho sempre contestato. 3) Debbo minimizzare

Sì, lo so, l’ho visto nei tuoi occhi

un cliente: “Te l’ho già detto tante volte

è cambiato e così ho deciso di farmelo restituire

voce alterata: “Sì, io ho fatto questo, non c

non ci vediamo più.” ¶ Ho un tuffo al cuore

stata davvero originata, come ho sempre pensato, dal problema

più calmo: “E gli ho parlato delle nostre difficoltà

prodigo a parte, l’ho trovato incredibilmente ben disposto

sia avaro, ma l’ho sempre saputo piuttosto attaccato

esempio, l’altro giorno, ho sorpreso in lui un

Il motivo è che ho un altro uomo.” ¶ Sono

che altro, stupore: come ho fatto a non pensarci

del suo maledetto appartamento?” ¶ “Ho cercato di fartelo capire

Non so cosa succederà. Ho preso una cotta, forse

si domanda: ma come ho potuto perdere la testa

Intanto, però, ce l’ho e non posso farci

questo mi riesce impossibile. Ho fatto di tutto per

questione della casa. L’ho fatto unicamente perché eri

e confidenziale che, come ho già detto, mi umilia

uomo per il quale ho preso la cotta. Dicendo

e non te l’ho nascosto. Anche se non

dei Marmi.” ¶ Non l’ho affatto dimenticato. Anzi, lo

chiudendo le persiane quando ho notato che la finestra

nuovi forse perché li ho guardati con tanta avidità

uno squillante colore oltremare. ¶ Ho avuto come il senso

chiudere le persiane, le ho soltanto accostate e ho

ho soltanto accostate e ho preso ad aspettare ritto

dovevo più nascondermi e ho aperto del tutto le

sorpresa e perplessa e ho pensato logicamente che la

chiudere le persiane. Così ho provato in anticipo un

parte superiore del corpo. Ho capito quasi subito qual

Il giorno dopo, l’ho cercata sulla spiaggia, l

cercata sulla spiaggia, l’ho trovata e mi sono

mi stordiva. Quando ti ho visto alla finestra che

finestra che mi guardavi, ho pensato: a lui fa

ti sei fatto presentare, ho avuto una strana sensazione

maniera degli animali. L’ho letto in un vecchio

tu lo ami?” ¶ “Ti ho già detto che non

ultimo piacere.” ¶ “Quale?” ¶ “Poiché ho fatto l’amore con

Dodo di cui ti ho parlato, dagli la mano

dice: “No, non l’ho letto.” ¶ “Ebbene Dostoevski amava

Esclama: “Ma io l’ho sentito nominare. Certo: Delitto

mi chiedi se l’ho letto?” ¶ “Perché se tu

il fatto che sinora ho evitato le trappole che

mi faceva l’abbé. Ho sempre l’impressione che

tè e io ti ho risposto che andavo a

a farlo e ti ho raccomandato di guardare il

sua voce agra: “Ci ho messo dentro mezza zuccheriera

vedere il suo quaderno. Ho dovuto impormi, minacciarla di

una di notte, l’ho appreso or ora dal

fondo, noiosi? Perché, come ho già detto, all’inizio

al punto che ne ho parlato a un collega

donna amata. ¶ Adesso; appena ho pensato di rileggere l

dai tempi dell’adolescenza, ho sempre saputo che mio

la vista quello che ho già intuito con l

un angolo dello studio, ho una visione parziale della

io, come mio padre, ho chiesto a Silvia di

di me che ci ho visto non mi è

di esibizionismo a cui ho poco fa assistito. Due

forse animalesca di cui ho già notato la presenza

intensità che al risveglio ho l’impressione di aver

guardo che dorme. Non ho voluto svegliarla, dormiva così

di me. Non l’ho fatto, diciamo, per interesse

diciamo, per interesse. L’ho fatto per far piacere

e continua: “E poi ho anche pensato che era

Ma lo sa perché ho accontentato suo padre? Beh

carriera come fotomodella. Così ho accettato. Ho pensato: tanto

fotomodella. Così ho accettato. Ho pensato: tanto chi mi

voluto rifare, io gli ho detto di no.” ¶ “Ma

mano la rivista?” ¶ “Gliel’ho fatta vedere io. Così

e del meno, gli ho raccontato la storia del

rivista, e io gliel’ho data, pensavo che lui

fine, questa notte, l’ho accontentato.” Esita, poi domanda

mostri la rivista? Ti ho guardata abbastanza pochi minuti

A suo padre gliel’ho detto, si accontenti che

per fargli piacere, gli ho detto che secondo me

giorni. In cucina, non ho potuto prendere il vassoio

era ancora addormentato. Allora ho deciso di lasciarlo dormire

è già avvenuto, che ho già fatto. Ma a

con precisione che cosa ho fatto e quando è

all’epoca dell’episodio, ho un ricordo preciso soprattutto

giorno è avvenuto che ho adocchiato sulla scrivania di

un contegno eccezionale. Dunque, ho bussato timidamente e, non

volta, più forte. Allora ho sentito la voce di

alla mia persona. Ma ho pensato soltanto che lei

di non entrare; così ho aspettato un tempo stranamente

di bianca stoffa spugnosa, ho capito il mio errore

troppo più forte; così, ho spiegato in fretta, con

essere disturbato.” ¶ D’istinto, ho capito che mia madre

padre. In realtà, come ho sentito, mia madre, per

appena è uscita, le ho disubbidito e, sia pure

se ne accorgesse, l’ho seguita. Mi precedeva per

riguardava. Alla fine, l’ho vista fermarsi davanti alla

dire che non l’ho più considerato come mio

come mio padre. ¶ Dunque ho trovato la porta socchiusa

e per un poco ho aspettato: mia madre mi

di là delle previsioni. Ho aspettato a lungo contando

e poi alla fine ho dato una leggera spinta

mio primo sguardo l’ho rivolto verso quella parte

ai miei francobolli. Allora ho visto una testa come

silenzioso. Con logica infantile ho pensato che mio padre

ma nello stesso tempo ho intuito in lei una

mano. ¶ Tutto questo l’ho veduto, pensato, sentito in

lei stringeva tuttora, come ho potuto vedere distintamente, la

in quel momento, non ho pensato al vero motivo

Ma poi, chissà perché, ho oltrepassato la porta di

seduto al tavolino e ho preso a sfogliare meccanicamente

vergognavo di averla fatta. ¶ Ho aspettato a lungo, poi

mi era indifferente. Poi ho sentito camminare alle mie

di mia madre; e ho udito nello stesso tempo

sono voltato e l’ho visto che, sorridendo benigno

successo in quel momento. Ho detto bruscamente: “Non li

li voglio più,” e ho dato un gran colpo

un vuoto. Che cosa ho fatto dei francobolli? Ho

ho fatto dei francobolli? Ho ripensato in seguito a

benissimo la sensazione che ho avuto la mattina dopo

si è aperta e ho rivisto, per entro la

sul costato. Ora, come ho già detto, l’involontaria

vista; di Silvia, l’ho appreso per sua stessa

Strano a dirsi, mentre ho avuto poco fa la

Silvia; adesso che non ho più dubbi, mi pare

parole di mia madre. ¶ Ho appena formulato questa riflessione

decisione della sua voce, ho avvertito non so quale

Mi sono svegliato, ti ho visto che mi guardavi

ore sono? Ieri sera ho fatto tardi con la

durante la mia infermità ho ispirato ad alcune mie

quasi un cadavere? Che ho la pelle vizza, i

quelli che pensano: non ho ancora avuto, mettiamo, una

macelleria! Mi sento, come ho detto, umiliato e per

un esperimento scientifico improbabile. “Ho proprio paura che non

ce la farò. Ieri ho provato a mettere un

è Silvia. Ma non ho tempo e soprattutto non

tempo e soprattutto non ho il tempo che ci

mio padre e non ho tempo di parlare. Gli

di dirmi.” ¶ “Io non ho niente da dire. La

dire?” ¶ Risponde pronta: “L’ho detto perché in fondo

tema che d’istinto ho cercato finora di evitare

Per carità, io non ho niente da dire, né

Io, no, perché non ho sentito nessun campanello, è

cammina; e allora?” ¶ Non ho preveduto quest’obiezione da

sera sulla scrivania, l’ho visto con i miei

Sua moglie, non l’ho nemmeno nominata.” ¶ Fausta avrà

vuole il caffè? L’ho preparato per tutti e

mia moglie e non ho nulla da nascondere: sì

per questo che non ho dormito questa notte: sentivo

studio.” ¶ “No, non l’ho vista.” ¶ “Hai sentito soltanto

moglie.” ¶ Ribatte direttamente: “Non ho sentito soltanto delle voci

sentito soltanto delle voci, ho sentito anche dei rumori

dicendo: “Ma io l’ho anche vista, sua moglie

anche vista, sua moglie. Ho sentito che se ne

esattamente le tre. L’ho vista con questi miei

morire se non l’ho vista. È uscita dal

le voglio che le ho detto di stanotte, altrimenti

occhi. A questo punto ho finalmente l’impressione di

macchina fotografica.” ¶ “Ce l’ho nella macchina. Nelle cartoline

lui.” ¶ Non dico nulla, ho l’impressione che la

orgasmo; subito dopo l’ho anch’io, nello stesso

Chiedo con voce forte: “Ho dormito molto?” ¶ Pascasie risponde

Sono andata di là, ho stirato un mio vestito

stirato un mio vestito, ho guardato la televisione, e

un sospiro: “Anche io ho una favola da raccontare

vorresti ammazzare tuo padre?” ¶ “Ho pensato di ammazzarlo questa

perché a un tratto ho provato l’impulso di

Allora e soltanto allora ho capito che mi aveva

sua guancia e allora ho provato il desiderio molto

aveva rubato la moglie, ho pensato che mio padre

amore. E allora non ho più provato nulla contro

CAPITOLO UNDICESIMO ¶ L’APPARTAMENTO ¶ Ho immaginato Silvia che si

mio padre dopo mezzanotte; ho immaginato Silvia che spiega

di non vederlo più; ho immaginato Silvia che, nonostante

a fare l’amore; ho immaginato questo e molte

irrorate di pioggia: “Ti ho guardata mentre mi venivi

finita.” ¶ Insisto: “Io ti ho proposto di visitare l

compiacimento, “senza amore.” ¶ L’ho già sentita pronunziare il

soltanto perché te l’ho detto, ti mettessi a

e così, per procurartela, ho mandato a fare in

casa di tuo padre. Ho cercato di fartelo capire

voglio farti vedere come ho arredato il nostro appartamento

il nostro appartamento.’ Ti ho seguito, mi hai guidato

Ma mi sono controllata, ho detto che era una

una camera molto bella, ho avuto ancora la forza

di mughetti in mano, ho preso la macchina e

dietro. Mentre lo facevamo, ho lasciato cadere il mazzo

giù in strada. L’ho visto cascare sul tetto

Io poco fa ti ho sfiorata per caso, non

un attimo, poi l’ho lasciato e sono tornata

due perché, come ti ho già detto, anche lui

per fargli piacere l’ho accontentato, ma per un

In fondo non l’ho fatto tanto per lui

modo di dire, ci ho dato addio.” ¶ “All’uccello

c’è più, non ho più alcun motivo di