Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

che carne sono fatto? Ho girato abbastanza il mondo

dove non sono nato, ho creduto per molto tempo

che il mondo l’ho visto davvero e so

tutto il mondo che ho visto, non sappia ancora

mimetizzato anche un negro. Ho sentito urlare, cantare, giocare

sono. Io ce l’ho fatta, anche senza nome

cosí. – Serenate non ne ho mai fatte, – diceva, – una

cerca l’uomo. Non ho mai conosciuto una ragazza

quel vino? ¶ – Te l’ho già detto, – dissi a

si levasse quel peso. Ho sempre visto che la

Nuto. ¶ – Della miseria ne ho vista dappertutto, – dissi. – Ci

Sanno che a Genova ho dei soldi. Magari c

che i concimi li ho venduti all’ingrosso, taglio

hai voglia di lavorare. Ho conosciuto dei bastardi che

a piantarci dei ceci. ¶ – Ho piantato degli alberi, – disse

si pensa con fiducia. – Ho fatto molti stupidi errori

al pomo del bastone. – Ho piantato questi alberi, – disse

si vedeva un pino. – Ho voluto che qui in

se bombardavano Canelli. L’ho sentita anch’io e

sentita anch’io e ho visto gli aeroplani… ¶ – Ma

per parlare, per dire «ho fatto questo» «ho fatto

dire «ho fatto questo» «ho fatto quello» «ho mangiato

questo» «ho fatto quello» «ho mangiato e bevuto», ma

ancora nel giardino l’ho inserito io sulle prugne

un pezzo non le ho piú viste e chi

si possono accorgere che ho tenuto la zappa. Ma

tenuto la zappa. Ma ho imparato che le donne

guardavo dritto in faccia – ho sempre fatto cosí – non

un mestiere ce l’ho, ma a Genova nessuno

due che ti manca? ¶ Ho pensato sovente che razza

corrugando la fronte. ¶ – Ci ho pensato, – disse, con quella

voce rauca. – Non serve. Ho perduto. I’ve lost

XXII. ¶ Di donne ne ho conosciute andando per il

e di brune – le ho cercate, ci ho speso

le ho cercate, ci ho speso dietro molti soldi

ma non importa – e ho capito che le figlie

Santina, ma non l’ho veduta grande – avevano la

le piante da frutta. Ho anche capito che non

era adesso Santina. – Non ho mica ammazzato nessuno, – diceva

era niente, ma quand’ho fatto il soldato e

i cantieri a Genova ho capito cosa sono i

ammazzarmi ma non l’ho lasciato… Poi ha dato

parlato. ¶ Io ridevo. – Ti ho perfino trovato un altro

volta conoscevo qualcuno e ho fatto la matta, anche

il mio lavoro l’ho sempre fatto, nessuno mi