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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017

concordanze di «ho»

nautoretestoannoconcordanza
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si trovò sopra. ¶ «Ti ho preso!» gridò e cominciò
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mondo, povera picciridda. L’ho tirata fuori a forza
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lo so, io non ho parenti.» ¶ «Magari zia Ninetta
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quello sporcaccione! Non ne ho più notizie da allora
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luci della giostrina. ¶ «Vi ho notata subito, sapete» le
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mi avete manco salutato.» ¶ «Ho visto sulla tua faccia
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sono presa d’invidia. Ho pensato che mi stavo
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loro mani si inseguivano. ¶ «Ho sempre desiderato una donna
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sciocchezze, da quando ti ho conosciuta non ho fatto
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ti ho conosciuta non ho fatto altro che pensarti
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Che succede?» chiese Antonio. ¶ «Ho paura che tu possa
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quello che vuoi. Sai, ho avuto un uomo prima
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te tanto che ti ho dato la casa per
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a me» lo rassicurò. «Ho dei risparmi da parte
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le racconta le favole?» ¶ «Ho capito, sempre tu» la
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lo sa che non ho avuto figli, però sono
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e stammi a sentire. Ho un amico, un pezzo
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Aldo Moro, ¶ dai giornali ho appreso dell’incarico di
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mia madre neanche l’ho conosciuta.» La voce del
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della tua famiglia?» ¶ «Sì, ho nostalgia, ma di mia
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mia madre, che non ho mai conosciuto, delle carezze
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dei baci che non ho ricevuto; di mio padre
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apostrofò brusca Melina, «non ho sordi.» ¶ «Nemmeno io» rispose
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mondo.» ¶ «Che fai qui?» ¶ «Ho bisogno di soldi.» ¶ «Con
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chiese Melina sospettosa. ¶ «L’ho comprato al mio Paese
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a parlare senza reticenze: «Ho preso un aereo fino
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allora via di corsa; ho preso un biglietto per
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nei Paesi caldi, così ho proseguito verso sud.» ¶ «Come
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gli suggerì. ¶ «Io non ho bisogno di elemosina. Ho
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ho bisogno di elemosina. Ho studiato, parlo tre lingue
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fatti tuoi.» ¶ «Non ti ho spiata. È che le
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finestre sono sempre aperte, ho dovuto ascoltarti per forza
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Ah, tanto finché non ho una vera casa, non
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sotto» indicò la botola «ho tutto quello che mi
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detta, “e per costruirlo ho bisogno di soldi.” L
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fatto uno strano effetto. Ho una cosa che non
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toccandosi il petto, «e ho voglia di piangere.» ¶ «Ah
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il mio piatto preferito, ho scoperto che mi fa
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pollo, senza bruciarlo? Gliel’ho detto al macellaio, che
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abbraccio. ¶ «Resta» la supplicò. ¶ «Ho del lavoro urgente da
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come carabiniere semplice: ti ho proposto per la promozione
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del resto pure io ho capelli corti. Le femmine
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luna di miele. “L’ho defraudata di un pezzo
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in una mortificante sequenza. ¶ “Ho sbagliato a sposarla” si
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gli scappò da urinare. ¶ «Ho un bisogno impellente» sussurrò
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stato je. Ce l’ho detto je al generale
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solo il tuo corpo, ho bisogno di molto di
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profondo della parola “Stato”. Ho anche fiducia che lei
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Tenga conto che l’ho già proposta per un
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padre. Ora vada, che ho da fare.» ¶ Mario sbatté
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non fare quella faccia! Ho detto proprio minchiate! Lì
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con nessuno. Come le ho già detto, il comandante
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di lasciare il quartiere. «Ho trovato un lavoro e
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momenti arriva Mario.» ¶ «Ti ho portato un elefantino, non
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e a quando gli ho sorriso. Possibile mai che
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era cambiato. ¶ «Donna Melina, ho fatto le polpette per
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larga sulle zampette. «Ti ho preparato la cuccia nel
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so che vuole, l’ho pure portato in bagno
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gli scappa la pupù, ho pensato.» ¶ Mamma Africa si
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colore nero. ¶ «Anch’io ho leccato mia figlia appena
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passavo per la piazzetta, ho sentito frastuono, la porta
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leggere né scrivere, eppure ho già messo da parte
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intervenne Mamma Africa, «l’ho fatta fresca questa mattina
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nulla. Da qualche mese ho notato che c’è
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alla finestra e piange. Ho cercato di parlarle, ma
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glielo porse. ¶ «Senti, io ho lezione adesso, perciò me
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Vai piano, che stanotte ho fatto sogni brutti!». ¶ «Fanculo
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tra le mani: «L’ho appena fatto» le disse
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E voi, niente ancora?» ¶ «Ho conosciuto uno» sussurrò Caterina
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devi raccontare.» ¶ «Niente, l’ho conosciuto, m’è piaciuto
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m’è piaciuto, c’ho fatto l’amore.» ¶ Le
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baciata sul collo. Io ho fatto la mossa di
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di un pavone. Non ho capito niente. Mi sono
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la camicetta e l’ho baciato. È stata una
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a raccontarcelo?» ¶ «Non vi ho detto niente perché non
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niente perché non ci ho pensato prima.» ¶ «Bugiarda» la
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a me, io non ho fatto altro che pensarci
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che la verginità l’ho persa senza accorgermi di
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pagliuzze d’oro. ¶ «Non ho avuto il coraggio» confessò
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di vederla piangere non ho cuore» tagliò corto quella
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anche guidarlo. Al Collettivo ho passato tante di quelle
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questi problemi non li ho mai avuti e ti
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urla. ¶ «Mario, io non ho mai litigato con te
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litigato con te, ti ho sempre lasciato fare quello
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stata ubbidiente. Non ti ho mai risposto male, ho
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ho mai risposto male, ho cercato con tutte le
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Il fatto è che ho sempre avuto paura di
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No, non quando ti ho conosciuto. Al mercato, quel
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sei ripartito per Roma, ho avuto ancora più paura
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Enza… Sai quante volte ho pensato di ammazzare nostra
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Moro, Moro, Moro. L’ho odiato quell’uomo!» La
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repressa. «Ora sono grande, ho i capelli bianchi e
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che eri questo, e ho fatto male a fidarmi
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nella notte più cupa ho la certezza che la
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avevi alternative?» ¶ «Al contrario, ho dovuto litigare con la
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ritorno. ¶ «Non ce l’ho mica scritto in fronte
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mai stati. Io non ho conosciuto i miei genitori
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i miei genitori e ho sempre avuto un gran
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legati quand’era piccola. Ho paura che, con quello
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sono sposato e le ho già detto quanto ho
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ho già detto quanto ho sofferto; nel ’68 è accaduto
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madre: Attenta che stanotte ho fatto sogni brutti. ¶ «Di
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è neanche mezzanotte…» ¶ «Non ho più voglia di divertirmi
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una fetta di dolce. ¶ «Ho una notizia da darvi
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una notizia da darvi: ho fatto i piccioli» annunciò
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tutti questi soldi?» domandò. ¶ «Ho aperto un ospedale al
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è neanche mia. L’ho occupata e ora la
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pistola. ¶ «Questa volta non ho vie di fuga» rispose
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di fora? Ora che ho bisogno, che fate? Vi
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abbandonarono alle confidenze. ¶ «Ti ho portato un regalo» disse
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con tutto quello che ho da fare…» ¶ «Scrivi» ripeté