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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

concordanze di «ho»

nautoretestoannoconcordanza
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detto, Giovanna?» chiese Francesco. ¶ «Ho detto mai.» ¶ «Mai cosa
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con sospetto. ¶ «A volte ho l’impressione che tu
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o poi, se ne ho voglia, ti sposerò. Ma
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americani. Ed io ne ho conosciuti troppi per non
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laggiù.» ¶ «Senti, Francesco. Non ho inventato un bel nulla
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soffrirne. D’altra parte, ho sempre pensato che il
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modo in cui ti ho voltato le spalle quando
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proposito, che piacere quando ho saputo che s’era
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Bill… Sì, Bill. L’ho conosciuto al solito cocktail
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mi avvicino, dico che ho visto le sue commedie
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età! Pensa che ne ho discusso anche con Bill
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mai stata? E Francesco? Ho dimenticato di parlare a
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torniamo nel mio ufficio. Ho qualcosa di molto importante
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Ma ce la farà: ho visto ieri il suo
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soggetti. «Ma non l’ho mai fatto, commendatore.» «Ci
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raccomando.» ¶ «Lo sarà. Però ho anch’io qualcosa da
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e della segretaria non ho affatto bisogno. Non avrò
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Giovanna: «Pardon, miss Talento. Ho dimenticato il suo primo
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di donna.» ¶ «Baby, t’ho chiesto d’esser gentile
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visto un amico. Evidentemente ho bevuto un po’ troppo
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ritrovi, lo ritroverai. Io ho sangue spagnolo: credo ai
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fantasmi.» ¶ «Ma io non ho perso nessuno, Gomez.» ¶ «Tanto
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Sei una donna, ormai». ¶ «Ho ventisei anni.» ¶ «E io
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quasi subito. Perché?» ¶ «Ti ho visto.» ¶ «Cristo! Dov’eri
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c’eri più. E ho creduto che tu fossi
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di me?» ¶ «Come no? Ho anche tentato di telefonarti
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il cocktail. Ma non ho trovato il tuo nome
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Cristo, che memoria! Ti ho raccontato tante bugie, vero
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New York io l’ho vista così.» ¶ Richard ebbe
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Naturalmente non voglio obbligarti. Ho detto così… Forse preferisci
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sonno, Giò?». «No, non ho sonno.» «Ti… ti piacerebbe
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Non… non so se ho il ghiaccio». ¶ Lei disse
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me buca il cuore. Ho logorato sei dischi in
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con gli occhi. Sai, ho avuto paura quando lo
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invitarti, ma dopo! Dopo ho avuto addirittura terrore. Pensavo
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diceva: «Hai visto? L’ho fatto per dimostrarti che
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strega!». «Ah, sì? Io ho rovinato te? Io che
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lasciati cosa faremo, figliolo?» «Ho deciso di arruolarmi, mammy
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la mia vita non ho mai scritto una lettera
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e per tua ne ho già assunta una gravissima
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Giò. ¶ «P.S. Non ho bisogno di medici. Non
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ancora al Park Sheraton.» ¶ «Ho distribuito mance ai portieri
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che dovevi pur toglierti?» ¶ «Ho cambiato idea.» ¶ «Perdonala, San
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il New England.» ¶ «Non ho chiamato Martine. Ho chiamato
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Non ho chiamato Martine. Ho chiamato te. Posso vederti
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con te? Oggi non ho voglia di scrivere e
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di solitudine: perciò ti ho chiamato. Sai, gli americani
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ti sembra infelice?» ¶ «Non ho detto che amo Martine
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Hallo? Hallo?» ¶ «Bill! Dammelo, ho detto! Chi è?» ¶ Con
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per dirigere il traffico. ¶ «Ho visto la tua piccola
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inquisitrice. ¶ «Ah, sì?» ¶ «Le ho chiesto se sapeva dov
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prenderti verso le sette. Ho preso due posti a
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Mi dispiace, Bill. Stasera ho daffare.» ¶ «Avanti, Dick. Non
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daffare.» ¶ «Avanti, Dick. Non ho voglia di vedere Martine
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mi faccian soffrire.» ¶ «Non ho avuto tempo, mammy.» ¶ «Partisti
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che ora diceva: «Sorry, ho fatto tardi per colpa
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proposito: scusami se ti ho fatto aspettare e non
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lei, che io non ho?» ¶ «È bella. E non
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e molto graziosa. L’ho letta più volte e
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pel cinema. Ora scusami: ho daffare.» ¶ Bevve ancora del
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ancora del whisky. ¶ «L’ho letta più volte, dicevo
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volte, dicevo, e ci ho molto pensato. Vedi, Giò
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le altre. Capisci. Così ho deciso che devi sapere
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come dicono nei melodrammi? “Ho bisogno di te.” Ecco
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bisogno di te.” Ecco: ho bisogno di te. Perciò
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disastro? Richard aveva detto: «Ho bisogno di te»: nient
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caffè?» ¶ «Non mi seccare.» ¶ «Ho capito. Ce l’hai
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Martine, io devo chiederti…» ¶ «Ho litigato con Bill. Puoi
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caro, Martine. Io non ho mai conosciuto uno come
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Richard.» ¶ «Su questo non ho dubbi.» ¶ «Oh! Ti sei
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suonando il telefono.» ¶ «L’ho sentito.» ¶ «Allora rispondi: che
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terribile fame. Ah, perché ho sempre fame? Giò, permettimi
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da te. Ciao, scusami, ho fretta». Poi incaricò la
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menu, questa sera. Non ho voglia di scegliere.» ¶ Era
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disfacendo, mi sto denutrendo. Ho fotografato tutto il giorno
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collezione di vestiti ed ho fame. Andiamo subito a
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il sistema digerente no. Ho imparato ad essere pratica
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essere pratica, io, ed ho visto troppi morti perché
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va il tuo lavoro. Ho saputo dal commendatore (non
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esattamente ciò che temevi: ho ritrovato quel morto. A
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incredibili nelle quali l’ho ritrovato. Più ci penso
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persa in un sogno. ¶ «Ho detto un paio.» ¶ «Queste
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Come ha detto, Madam?» ¶ «Ho detto che me ne
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Non mi chiedi cosa ho fatto?» ¶ «No. Sei stata
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Qui ti volevo. Dopo, ho camminato tutta la notte
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perché?» ¶ «Dovevo pensare. Giò, ho grosse novità per te
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grosse novità per te. Ho deciso di cambiar vita
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cieca. Non vedi che ho l’uniforme?» ¶ «L’uniforme
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lavorerò.» ¶ «Scusa, Martine. Non ho capito.» ¶ «Hai capito benissimo
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scioglilingua di cui non ho mai capito il significato
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in un bar e ho preso un caffè, poi
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alle nove. Alle nove ho preso un taxi e
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andata da Bergdorf Goodman. Ho lasciato il mio abito
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nero da pranzo ed ho comprato questo Chanel. Poi
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comprato questo Chanel. Poi ho preso un altro taxi
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in cinque minuti.» ¶ «Bene, ho sintetizzato un pochino.» ¶ «E
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inetta, una parassita, che ho sempre vissuto alle spalle
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lavoro. No, non scherzo: ho trovato lavoro! Hallo! Hallo
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Oh, dear! Sto benissimo: ho trovato lavoro. No, cara
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parlare di Bill. Non ho niente a che fare
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piantare quel Richard?» ¶ «Non ho nessuna intenzione di piantarlo
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Io mi diverto.» ¶ «Via, ho detto!» ¶ Uscirono. Richard a
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Cosa hai detto, uomo?» ¶ «Ho detto non lo fare
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lo sportello dell’automobile. ¶ «Ho detto che sei un
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comportata proprio benino. Ti ho visto tirare una pedata
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aggressiva. ¶ «Oh, no! Io ho la stessa teoria di
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allacciate dietro la schiena. ¶ «Ho deciso di accettare quella
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modo mio, te l’ho detto. E col tempo
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madonna, Gomez. E non ho nessuna intenzione di diventarlo
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mi merita: dalla vita ho avuto lezioni molto più
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quel che tu creda. Ho la faccia di una
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No. Non si vede. Ho osservato decine di persone
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il denaro. E poi ho fatto i calcoli: con
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niente. Accidenti a me! Ho dieci telefoni sul tavolo
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più tardi del lunch. Ho qualcosa di importante da
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di morto. Così ti ho portato una cosa che
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solita voce e non ho comprato nemmeno un mattone
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reggo. Non guardare, ti ho detto. Ecco, ora. Guarda
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Gli potresti raccontare che ho avuto coraggio, stavolta: che
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Imbecille! Per un attimo ho creduto che tu ti
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il broncio perché t’ho insultato, lo so. Ma
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insultato, lo so. Ma ho avuto paura, ecco tutto
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il cervello da quando ho visto la prima cascata
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distratta. Smise di colpo. ¶ «Ho trovato!» ¶ «Cosa hai trovato
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Dio, vero?» ¶ «Dio! Non ho voglia di pormi problemi
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il visone?» ¶ «Io non ho marito.» ¶ «Lo avrai, lo
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riuscì. ¶ «Senti, Bill. Io ho fretta. E tu stai
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sono tua moglie, non ho voglia di diventarlo e
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Con questo braccio ti ho preso e con questo
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essere sciocca, Giò.» ¶ «Lasciami, ho detto!» E si divincolò
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oggi è sabato, non ho nulla da fare. Se
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disastro.» ¶ «Come hai detto?» ¶ «Ho detto che sto in
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Giovanna non sbatté ciglio. ¶ «Ho detto sposala ed hai
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quadrati costruiti sui cateti? Ho fame, io! Non voglio
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Richard, è impossibile. Io ho i pantaloni, tu hai
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poi non te l’ho detto che mi piaci
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una nuovissima impresa. «Sì, ho intenzione di preparare un
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il contratto con Hultz ho telefonato al mio confessore
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coi fiocchi, e gli ho posto il problema: come
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giustifica una vita. Ci ho messo ventisei anni a
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ma ora, perdio, l’ho capito. L’unico modo
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capiresti che anch’io ho avuto un Richard Baline
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grazie: questo bambino che ho al dito mi piace
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quel che mi riguarda, ho già dato il mio
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sé: ed io non ho voglia di perdermi in
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un poco: ti prego. Ho bisogno di prendere aria
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di te.» ¶ «Io non ho scelta.» ¶ «Io meno di
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due dita e fischiare. Ho ritrovato lo stesso metodo
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vuol dire.» ¶ «A Roma, ho detto.» ¶ «Mammy!» esclamò Richard
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soave, molto soave. «Io ho divorziato due volte, cara
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un rifugio antiatomico. L’ho già vista la guerra
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New York. E non ho nessun desiderio di rivederla
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me, vero?» ¶ «Ciao, t’ho detto.» ¶ «Richard, senti…» ¶ «Non
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Fammi entrare.» ¶ «Cosa vuoi, ho detto.» ¶ «E io t
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detto.» ¶ «E io t’ho detto: fammi entrare.» ¶ «Prego
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sua elegante arroganza. ¶ «Ti ho fatto entrare. Ora dimmi
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raffinatezza perché io gliel’ho insegnata. Racconta le storie
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divertenti perché io gliele ho raccontate. Apprezza i buoni
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vino perché io gli ho spiegato quali sono i
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e continuare ad amarlo.» ¶ «Ho udito bene?» ¶ «Hai udito
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Hai detto che vai?» ¶ «Ho detto che vo.» ¶ Bill
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Giò. Io non ti ho mai odiato: al contrario
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consegnare un soggetto, non ho nessuna intenzione di farmi
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anticipo di due giorni.» ¶ «Ho finito il lavoro un
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fatto dare le chiavi, ho dato un po’ d
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aria alle stanze ed ho scaldato l’acqua del
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in questi due anni ho creduto di dimenticarti per
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stata in America!» ¶ «Scusa, ho daffare.» ¶ Buttò giù il
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te…» ¶ «Senti, Giovanna. Io ho fame. Perché non andiamo
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una casa. E ti ho parlato come si parla
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abbia bisogno…» ¶ «Io non ho bisogno di nulla e
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stessa, e coloro che ho amato come me stessa