parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «ho»

nautoretestoannoconcordanza
1
2008
i rami del fico. ¶ «Ho vinto, ho vinto di
2
2008
del fico. ¶ «Ho vinto, ho vinto di nuovo» cominciò
3
2008
Montecatini. «Con il pallone ho stoppato per sempre. Parola
4
2008
vita: “Anna… voglio Anna. Ho dormito lì, fra i
5
2008
fragranza. ¶ «Ciao, ma’. Bene, ho preso otto in matematica
6
2008
a Firenze e, appena ho letto su «Sorrisi e
7
2008
saresti passato in zona, ho chiesto il motorino a
8
2008
vostro passaggio. Quando ti ho visto da lontano sul
9
2008
che mi sgridassi, ti ho anticipato: «Guarda che vengo
10
2008
sceso da cavallo. Ti ho regalato un foulard rosso
11
2008
dal tuo calore. Ti ho confidato che sei il
12
2008
mi sento sola e ho bisogno di parlare con
13
2008
signora Pina, vero? Ti ho riconosciuto anche se sei
14
2008
giovane, più di lui. Ho tenuto il lutto per
15
2008
grande occhio e io ho sorriso e penzavo che
16
2008
è andata. Non l’ho vista per due anni
17
2008
anni scarsi. Però le ho sempre mandato i soldi
18
2008
per tutta l’università, ho fatto il mio dovere
19
2008
e magro che non ho capito se era amico
20
2008
Rino Gaetano, quello che ho visto al festival di
21
2008
un numero di telefono? Ho bisogno di parlarle.» ¶ «Io
22
2008
e niente posso dire. Ho detto pure troppo, ché
23
2008
un LP: «Fraticè, ti ho portato un po’ di
24
2008
la tesi. Che però ho cominciato a fare. È
25
2008
Dalle cinque alle sette ho bisogno che smammi dalla
26
2008
pollastrelle della pensione. Ci ho già pomiciato un paio
27
2008
di lei. E inoltre ho seguito sui giornali i
28
2008
il recapito di Anna. Ho bisogno di contattarla con
29
2008
e nero dell’iride. ¶ «Ho saputo cosa ti è
30
2008
e qualche libro, ne ho a bizzeffe.» ¶ «Ti ringrazio
31
2008
appartengono a me, li ho comprati io, con i
32
2008
sdirrignàta del tutto.» ¶ «Però ho ancora male.» ¶ «Questa una
33
2008
serie A, ma io ho cominciato ad andare indietro
34
2008
stato solo questo, l’ho capito dopo. Tu se
35
2008
Capocolò». ¶ «Lo so, l’ho scelta io. Ero al
36
2008
al mercato e l’ho visto che girava tra
37
2008
cappello per te. Gli ho dato una mano.» ¶ Da
38
2008
evitarti gli errori che ho commesso in passato buttando
39
2008
altra volta nell’ambulatorio ho voluto prendere tempo. Non
40
2008
lontana, del passato. Basta. Ho telefonato a mia sorella
41
2008
a mia sorella, le ho detto delle tue visite
42
2008
e a me, le ho detto di questa tua
43
2008
di vista medico» le ho risposto scherzando, «a parte
44
2008
la linea. Poi però ho sentito in sottofondo delle
45
2008
prego. No. Assolutamente. Non ho nessuna voglia di sentirlo
46
2008
personalmente non ce l’ho con te. Perché dovrei
47
2008
speravo nel miracolo. Se ho deciso di riprovarci è
48
2008
riprovarci è perché oggi ho scritto di getto la
49
2008
di una storia che ho avuto con uno studente
50
2008
è che, appena l’ho scritta, la delusione e
51
2008
dico la verità: non ho sofferto molto, anzi sono
52
2008
giorno di quello. Non ho fretta, io. Prima o
53
2008
non tremano più, e ho nell’anima, in fondo
54
2008
minimo “medichessa”. Mentre io ho altri sogni nella testa
55
2008
pianti e lai che ho dovuto sorbirmi per telefono
56
2008
era aperta. ¶ Con te ho ritrovato il candore sepolto
57
2008
la felicità. ¶ In te ho scoperto le radici dell
58
2008
mio cuore. ¶ Per te ho vissuto attimi di vera
59
2008
e vedrete se non ho ragione. Me lo ha
60
2008
così bene, «io che ho bisogno di raccontare io
61
2008
prof, buongiorno.» «Quest’estate ho vinto un torneo di
62
2008
San Francesco.» «Io non ho vinto niente, ma ho
63
2008
ho vinto niente, ma ho imparato finalmente a nuotare
64
2008
e i pregiudizi. «Come ho fatto io» dice infine
65
2008
posso fare niente: io ho preso da nonno Mariuzzo
66
2008
molto. Ha detto che ho talento. L’ho conosciuto
67
2008
che ho talento. L’ho conosciuto durante una scampagnata
68
2008
è difficilissimo. Io l’ho rincuorato: «Vedrai che ce
69
2008
Lucio Battisti». E gli ho raccontato quello che ho
70
2008
ho raccontato quello che ho letto sulla tua passione
71
2008
spesso di te, gli ho detto del mio amore
72
2008
tua voce e che ho tutti i tuoi album
73
2008
fiore all’occhiello.» ¶ «Inoltre ho saputo che va benissimo
74
2008
va? Mi hai cercata? Ho trovato una tua chiamata
75
2008
si pulisce le labbra: «Ho saputo che la stai
76
2008
quel periodo con cui ho ancora contatti.» E le
77
2008
occhi. ¶ «Non te l’ho mai detto: Anna sapeva
78
2008
ti decidevi. Confesso che ho sfruttato la tua indecisione
79
2008
ne accorge. «Basta» dice. «Ho voglia di pizza. Ce
80
2008
gare toste ce l’ho tutte davanti a me
81
2008
vada per la pizza, ho una gran fame.» ¶ «Dammi
82
2008
faccio mo’ che c’ho tempo» diceva, «quando le
83
2008
da lui e l’ho abbracciato con le lacrime
84
2008
lacrime agli occhi che ho nascosto tra i suoi
85
2008
del mondo». E io ho avuto voglia di partire
86
2008
sfogo: è l’ultimo. Ho deciso di non scriverti
87
2008
Niente, ma’. È che ho poco appetito e un
88
2008
mal di testa. Stamattina ho corso troppo sotto il
89
2008
voglia…» ¶ «Certo che ne ho voglia» rispose Nicola senza
90
2008
porcini sott’olio. «Non ho portato i bicchieri» gli
91
2008
questo momento e non ho più dubbi: ti amo
92
2008
Anna, anche se non ho il coraggio di dirtelo
93
2008
lei: «Vèstiti, dobbiamo andare. Ho il treno fra un
94
2008
occhi dicevano chissà se ho fatto bene, era la
95
2008
avevo promesso. Per Capocolò ho una stecca di sigarette
96
2008
furono le più misteriose: «Ho sentito la voce di
97
2008
di Gemma tante volte, ho cercato il suo corpo
98
2008
della guerra. Per anni ho cercato anch’io la
99
2008
colonna d’oro. Invano. Ho localizzato invece l’imbarcazione
100
2008
Io però non ci ho core di trasìre. Non
101
2008
fruttifero cadauno, soldi che ho ricavato dalla vendita della
102
2008
tutto. Da parte mia, ho un’ultima volontà: se
103
2008
occhi, leggevo e rileggevo, ho riso e pianto dalla
104
2008
e pianto dalla gioia, ho persino ballato da sola
105
2008
una pazza. Non l’ho raccontato a nessuno: questo
106
2008
è trascorsa felice. Ti ho ascoltato dalla mattina alla
107
2008
dal pullman in piazza, ho sentito la tua voce
108
2008
mio borsone a tracolla, ho imboccato la discesa verso
109
2008
spaziare con me…”. Ti ho poi ritrovato nei vicoli
110
2008
indimenticabile notte in cui ho visto migliaia di lucciole
111
2008
conoscere meglio. Al momento ho il cuore che mi
112
2008
a te, io non ho dubbi dopo quello che
113
2008
dopo quello che ti ho visto fare a Roma
114
2008
scorderà mai. Io l’ho capito appena la telecamera
115
2008
sfioravano a ogni respiro, ho allungato le mie mani
116
2008
vien voglia di baciare.” Ho cominciato a muovermi con
117
2008
aggiunge: «Prima di partire ho chiamato Anna per comunicarle
118
2008
dirle che te l’ho dato io, mi ha
119
2008
sorpreso. ¶ «Hai capito benissimo. Ho detto: il libretto. Subito
120
2008
questa tigna. Ce l’ho da qualche parte nel
121
2008
borsone, se non l’ho lasciato a Messina.» ¶ «Subito
122
2008
lasciato a Messina.» ¶ «Subito, ho detto!» ¶ L’urlo era
123
2008
Niente ma né però. Ho parlato. Se non accetti
124
2008
la reazione ciotìsca che ho avuto». Intanto la guardava
125
2008
figlio. Quando me l’ho visto davanti, ho gridato
126
2008
l’ho visto davanti, ho gridato «Arrassusìa» dalla pagùra
127
2008
dalla pagùra. Non l’ho riconosciuto subito, ché lui
128
2008
Per poco non sbenìvo. Ho chiamato tuo patre: «Ernè
129
2008
penzata suicida, ma io ho insistito: «Di’ la verità
130
2008
un poco calmata e ho capito la verità. Capocolò
131
2008
è vivo. Io l’ho insognato. Se non mi
132
2008
piede da giorni. Appena ho un po’ di tempo
133
2008
correre e vincere. Ti ho portato fortuna. Accontentiamoci di
134
2008
Lei gli rispose: «Ti ho aspettato», e lo strinse
135
2008
le sue braccia. ¶ «Ti ho aspettato» disse di nuovo
136
2008
un fiore. ¶ Caro Lucio, ¶ ho scritto questi versi di
137
2008
respiriamo. Sono confusa, Lucio. Ho freddo, anche se è
138
2008
al cuore. E non ho mai capito sul serio
139
2008
la Maga Marilin. L’ho conosciuta a Crotone. Andiamo
140
2008
alla fontana del Nettuno. Ho sete». ¶ Più tardi Anna
141
2008
un angioletto che russa. Ho aperto la finestra e
142
2008
Un amico di Anna. Ho due pacchi per lei
143
2008
ha detto pure che ho i capelli ricci e
144
2008
una vittoria indimenticabile. ¶ «Non ho nessuna voglia di uscire
145
2008
Domani parto per Firenze. Ho capito più cose di
146
2008
del segreto che non ho mai avuto il coraggio
147
2008
posto. «E forse perché ho già trent’anni» disse
148
2008
parecchie, vi confesso che ho intenzione di mettere su
149
2008
famiglia, avere dei figli. Ho comprato una casa a
150
2008
con Ameliuzza. Però c’ho già un orto da
151
2008
mio caro. Comunque l’ho fatta con piacere perché
152
2008
si mangia benissimo, ci ho mangiato tante volte in
153
2008
impegnati, begli amici che ho…» Si interruppe per un
154
2008
ti farà bene, non ho dubbi: recupererai alla grande
155
2008
E io senza volerlo ho cominciato a pensare a
156
2008
Ernesto e Capocolò li ho già salutati». ¶ Fu un
157
2008
tranquillizzarla. ¶ «Guarda che non ho ucciso nessuno, non ho
158
2008
ho ucciso nessuno, non ho rubato né sono diventato
159
2008
questi anni?». ¶ «Io non ho mai smesso di cercarti
160
2008
mi avresti trovata.» ¶ «Ci ho pensato mille volte e
161
2008
gli chiede. ¶ «Te l’ho detto: semplicemente parlarti.» ¶ Non
162
2008
ora di cena. E ho pure fame. Mi dispiace
163
2008
mano per accomiatarsi. ¶ «Perfetto. Ho fame anch’io. Mangiamo
164
2008
è che a Firenze ho scoperto finalmente il nuovo
165
2008
indirizzo di Lucio, gli ho scritto e lui mi
166
2008
parte il fatto che ho ancora mille cose da
167
2008
siamo sentiti e che ho chiesto di lui. Non
168
2008
alba, sul mare. ¶ «Stanotte ho sognato che correvo con
169
2008
parlare, rattristati entrambi. ¶ «Vi ho fatto preparare il tavolo
170
2008
vorrebbe dirle, non ti ho mai chiesto perdono, per
171
2008
sincere: «Non cerco alibi, ho sbagliato, non ho voluto
172
2008
alibi, ho sbagliato, non ho voluto capire che avevi
173
2008
è morto tuo padre, ho reagito con una stizza
174
2008
E chissà quante volte ho pensato solo a me
175
2008
e olio. ¶ «Anch’io ho una cosa per te
176
2008
Giulia Ichino. Da loro ho ricevuto preziosi consigli e
177
2008
Pietro Mennea, a cui ho voluto rendere omaggio. ¶ Per
178
2008
per le notizie biografiche, ho fatto ricorso all’antologia