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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

concordanze di «ho»

nautoretestoannoconcordanza
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fanciulla. ¶ Ora, anch’io ho traversato questo drammatico tratto
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pianta florida, io l’ho visto vivere, crescere, ramificarsi
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dal primo giorno che ho scritto, io non ho
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ho scritto, io non ho mai voluto saputo esser
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sopra tutto ciò che ho scritto. Ho fatto delle
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ciò che ho scritto. Ho fatto delle novelle corali
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di fabbricare una fanciulla, ho rievocato tutte le compagne
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di costruire un’eroina, ho rivissuto con le mie
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questo libro. Io l’ho scritto, e ve lo
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a voce più alta: ¶ — Ho inteso, mammà, ho inteso
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alta: ¶ — Ho inteso, mammà, ho inteso: mi sto alzando
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l’amore! Io non ho mai voluto fare all
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Scrivigli una letterina. ¶ — Gliene ho scritte tre, di quattro
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mi aiutava.... ¶ — Impostale. ¶ — Non ho soldi pei francobolli: e
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Centottanta dispacci, come niente! Ho l’emicrania, io: vedrai
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quasi ogni giorno: ne ho ricevuto anch’io, — disse
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quel registro che vi ho dato? — De Notaris, vi
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e disse severamente: ¶ — Signorine, ho creduto sempre di esser
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al silenzio! ¶ — Non gli ho risposto, direttrice. ¶ — Va bene
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sei dell’altro turno? ¶ — Ho dato il cambio a
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Figurati, cara Achard, che ho avuto appena il tempo
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alle due e mezzo! Ho pranzato sola, all’una
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sono così stanca, che ho un solo desiderio: dormire
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piangete? Dite. ¶ — Piango perchè ho il raffreddore, ecco, — fece
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ti voglio bene, non ho il coraggio di andare
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tant’aspettazione! Non t’ho fatto leggere la lettera
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e una scimmietta che ho comprato; andiamo, su, Eva
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tu a queste imbambolate; ho una carrozza fuori, ci
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abati, — spiegò lei; — li ho lasciati a metà. Mamma
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furiosa, al solito, l’ho lasciata verde. Eccomi qua
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messo, mamma? ¶ — Ce l’ho messo, ma ce ne
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Marco, il gobbo, l’ho invitato apposta: gli dirai
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nella sua prima strofa: ¶ Ho nel ciel un divin
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annoiate, filavano le parole: ¶ Ho una madre sulla terra
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fuori la voce, dicendo: ¶ Ho una patria cui sacrato
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la lezione. ¶ — Non l’ho imparata, professore — rispose costei
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rispose: ¶ — Professore, sapete, stamane ho ascoltata la vostra messa
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la parabola... ¶ — Professore, scusate, ho prima da esporre una
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anello da cucire? ¶ — L’ho perso signora ispettrice. ¶ — Lei
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fra gli schianti, — non ho mica cinquant’anni, io
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che mi riproveranno, Nannì: ho un cattivo presentimento. ¶ Altrove
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se stessa. — Non l’ho mai capita, ci ho
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ho mai capita, ci ho perduto sopra ore ed
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anche questa notte non ho dormito per ripassare tutto
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non passa mai. Io ho risposto troppo presto, ha
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il Réamur. E glielo ho anche descritto. Benissimo. Alla
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le brillavano di amore. ¶ — Ho dovuto accompagnare alla stazione
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e terribile inquisitrice. ¶ — Ti ho cercata in piazza. ¶ — Non
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stato con loro. ¶ — Domanderò: ho visto Luisa alla messa
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far sposare Antonio Piccirillo? ¶ — Ho pregato santa Emma, stamane
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per la pazienza che ho con te. ¶ L’idillio
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che bisogna aspettare. ¶ — Io ho ventiquattro anni: diventeremo vecchi
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ad aspettare. ¶ — Io ne ho sedici: mammà vuol farmi