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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, 1920

concordanze di «ho»

nautoretestoannoconcordanza
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quarante». ¶ Ma questa sera ho incontrata una donna, che
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il secolo degli istrioni. ¶ Ho veduto nel mio dolce
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avere conquistate le Gallie. ¶ Ho veduto – cosa indimenticabile – nell
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d'aiutarlo a risollevarsi) – ho veduto non so bene
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non batteva più, – ed ho veduto così tributare al
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d'oppio. Quando ne ho fumate molte, incomincio a
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s'impossessava di me. ¶ Ho finito io pure con
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supplizio la pace definitiva; ho pensato che in fondo
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le violette. ¶ Sì, Madlen, ho capito. L'amore... uno
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malinconiche riflessioni scrivo. ¶ Sì, ho capito, Madlen; l'occasione
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sventura senza troppe lacrime; ho avuta la sensazione di
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l'orlo del male; ho amata la giustizia con
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non domandatemi più nulla... ho detto di sì... ¶ E
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lei per dirle: – Mammina, ho fatto l'ovo! ¶ Con
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molto spesso un disordine. – Ho ragione? Ho torto? – Non
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un disordine. – Ho ragione? Ho torto? – Non saprei. Ma
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per dormire. Qualche volta ho freddo. Qualche volta ho
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ho freddo. Qualche volta ho voglia di piangere. Non
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che nulla di durevole ho finora costrutto nella mia
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una striscia di fumo. Ho sciupato: questo sì; la
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altre creature: questo sì. Ho sciupato il tempo, il
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perché talvolta, la notte, ho voglia di piangere. Ma
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velluti. Ancora non vi ho dato mai un bacio
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Madlen. ¶ – Penso che oggi ho fatto male rifiutando a
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di sì, naturalmente. ¶ – Le ho detto di no, Madlen
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di no, Madlen. Ma ho pure soggiunto che la
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picchiare alla mia porta. ¶ – Ho supposto che fosse Pastora
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che fosse Pastora. ¶ – L'ho supposto anch'io. Ma
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sola parlerò con voi. Ho molte cose a dirvi
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per accendere la sigaretta, ho capito súbito che qualcosa
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camicia; non li toccate, ho freddo... V'impólvero con
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ancora... E poi v'ho detto: mi occorre lungo
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di me a voi. Ho sognato tutta la vita
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mia coltre, perché, diceva, ho la pelle così fina
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anzi vi confesso che ho molta simpatia per Usted
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braccetto: ¶ – Cher ami... non ho purtroppo un padre, banchiere
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giovine; per troppe strade ho trascinata questa mia deserta
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Madlen. Pur troppo non ho mai saputo far uso
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dove andremo? ¶ – Non saprei. Ho sete. ¶ Lungo la Calle
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pretendeva di essere ancora. Ho detto contessa, poiché sopra
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faccia qui ora? Non ho portato neppure una camicia
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forse che a Parigi ho un amico il quale
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son vent'anni che ho il mio appartamento in
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la cipria. Forse non ho mai veduti occhi di
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folle peccato. ¶ Forse non ho mai vedute insieme due
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sottile malinconia. ¶ Poiché – vi ho detto – non sono innamorato
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questo furore implacabile. ¶ Ne ho veduti ch'erano già
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passato per mille strade, ho veduto le piazze di
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piazze di mille città, ho inteso parlare tutti i
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umili, nelle case lucenti, ho mangiato il pane che
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una sorella... via!... ¶ – Non ho detto questo. Vi ho
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ho detto questo. Vi ho detto che non gli
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saperlo? Ebbene piangevo perché ho sentito per un momento
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sensi non vogliono esaudire. Ho atteso terribilmente questa grande
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sono stata bella, che ho avuta un'anima limpida
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come volete; io non ho preferenze; partiremo domattina. ¶ Tuttavia
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Non so quante volte ho pensato che amerei bagnare
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fontana miracolosa. Ma insieme ho sentito che ne avrei
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Inginocchiatevi! pregate con me! Ho veduta la Vergine Maria
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questa: che finalmente vi ho ritrovati. Pativo la nostalgia
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fino che mi distingue, ho benissimo inteso il principio
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Litzine? – Gli avete risposto: – Ho un amico, Jo. – Ha
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carambola. ¶ Basta, Lord Pepe. Ho perduto e basta. ¶ L
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cose vi accaddero. ¶ Non ho mai veduta una donna
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dove l'avete? ¶ – L'ho chiuso in un cassettone
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da mangiare? ¶ – Sì, gli ho dato da mangiare. ¶ – Cosa
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dato? ¶ – Sotto un vaso ho preso un verme; poi
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tempo del quale non ho memoria, poi vidi Odette
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quella notte già lontana. ¶ Ho detto innanzi che, dopo
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tu sapessi come non ho voluto, Madlen!... Era più
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Ma qualche volta l'ho veduto piangere... E tu
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da te, una sera ho chiuso gli occhi, ed
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chiuso gli occhi, ed ho sentito la sua bocca
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terra, pregavano come non ho mai udito pregare altrove
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bellezza universale... ¶ Vieni; ancora ho voglia d'immergermi sino
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sola parlerò con voi. Ho molte cose a dirvi
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per accendere la sigaretta, ho capito súbito che qualcosa
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camicia, non li toccate, ho freddo... V'impólvero con
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ancora... E poi, v'ho detto: mi occorre lungo