Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910
concordanze di «ho»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1910 | stesso con grande rassegnazione: « Ho avuto un grave torto | ||
2 | 1910 | con voi mia figlia, ho dieci altri amici che | ||
3 | 1910 | e rispose: ¶ — Anzi non ho sonno. Discorriamo, se vuoi | ||
4 | 1910 | guardandolo con civetteria. ¶ — Non ho tempo. ¶ — Ve’, il moscardino | ||
5 | 1910 | a Mamma Gilda: ¶ — Ti ho pagata finora o no | ||
6 | 1910 | dov’era il giovine. ¶ — Ho fatta una sciocchezza, — egli | ||
7 | 1910 | diavolo! — interruppe Arrigo levandosi. — Ho resa incinta una ragazza | ||
8 | 1910 | che sto benissimo — ne ho sopportati cinque o sei | ||
9 | 1910 | sua spalla. ¶ — Povera me, ho paura!... ¶ — Vedrai, non sarà | ||
10 | 1910 | una risposta ben recisa. ¶ — Ho passato i ventun anno | ||
11 | 1910 | giorno, francamente, non vi ho per ora nemmeno pensato | ||
12 | 1910 | pensare insieme che vi ho pregati di venir qui | ||
13 | 1910 | amici, con semplicità. Finora ho evitato di venirvi a | ||
14 | 1910 | sprecare molte parole inutili. Ho commesso una sciocchezza, ed | ||
15 | 1910 | da voi, che non ho alcunissima voglia di lavorare | ||
16 | 1910 | Dunque, concludiamo, — fece Arrigo. — Ho abusato di vostra figlia | ||
17 | 1910 | ricorderò della promessa che ho data. Ma fino a | ||
18 | 1910 | un po’ grossa! ¶ — Vi ho parlato da galantuomo, signor | ||
19 | 1910 | vi riconfermo quel che ho detto e vi auguro | ||
20 | 1910 | qualche speranza veramente ambiziosa. ¶ — Ho vinto al giuoco, — questi | ||
21 | 1910 | sapere nulla di voi, ho provato qualcosa di così | ||
22 | 1910 | prima sera che v’ho intesa cantare... ¶ — Ma voi | ||
23 | 1910 | che con altri. Non ho passioni; non ne ho | ||
24 | 1910 | ho passioni; non ne ho avuta alcuna, finora. Sì | ||
25 | 1910 | po’ ridicole che vi ho dette oggi, e raccontarvi | ||
26 | 1910 | pieni d’inquietudine che ho vissuti nell’attesa di | ||
27 | 1910 | vuoi sapere, ecco... Non ho più denaro, affogo nei | ||
28 | 1910 | un modo singolare. ¶ Eppure ho dovuto attendere fino ad | ||
29 | 1910 | che si ripreparasse. ¶ — Insomma ho promesso: canterò. ¶ Ed eccoli | ||
30 | 1910 | Al momento non le ho, ma prima del pranzo | ||
31 | 1910 | obbligo di qualche spiegazione. ¶ — Ho presa una batosta la | ||
32 | 1910 | in questo momento che ho la carica di segretario | ||
33 | 1910 | bene. Ed io, naturalmente, ho accettato. Firmerò oggi stesso | ||
34 | 1910 | con Rafa Giuliani. L’ho veduta una sol volta | ||
35 | 1910 | ora. ¶ — Io delle vergini ho paura, — disse gravemente Giannetto | ||
36 | 1910 | appena furono seduti.— V’ho aspettato ieri e l | ||
37 | 1910 | Se mi pare? T’ho messa in carrozza di | ||
38 | 1910 | ammise ridendo la Tita — ho sempre avuto un tenero | ||
39 | 1910 | mi piace. ¶ — Non l’ho veduta, — rispose Arrigo. — Non | ||
40 | 1910 | essere... insomma io v’ho visto bambino, e certe | ||
41 | 1910 | vocazione. Io non l’ho. E triste, ma non | ||
42 | 1910 | triste, ma non l’ho. Non me n’ero | ||
43 | 1910 | finora, ma non l’ho! ¶ — Che c’è di | ||
44 | 1910 | altra volta? Non l’ho! Anzi vorrei darvi un | ||
45 | 1910 | no? — fece Arrigo. — Non ho pranzato; ho fame, e | ||
46 | 1910 | Arrigo. — Non ho pranzato; ho fame, e la minestra | ||
47 | 1910 | rispose il figlio.” — Non ho fastidi in questo momento | ||
48 | 1910 | quel battibecco, — per te ho portata una pipa di | ||
49 | 1910 | voglioso e triste. — Non ho abiti e non posso | ||
50 | 1910 | vengo a trovare, perchè ho voglia di discorrere con | ||
51 | 1910 | ridendo. ¶ — Allora io gli ho detto: « Sono sua sorella | ||
52 | 1910 | più comodi. ¶ — Eh, già, ho capito... — ella disse ridendo | ||
53 | 1910 | Non temere: non gli ho mai detto chi sono | ||
54 | 1910 | E tu? ¶ — Io?... Niente. Ho tirato innanzi. Mi ha | ||
55 | 1910 | levarmelo d’attorno, gli ho detto che mi scrivesse | ||
56 | 1910 | fermo posta e gli ho dato, un nome falso | ||
57 | 1910 | riprese il racconto. ¶ — Sai: ho visto ch’era una | ||
58 | 1910 | e dove sto, gli ho dovuto dare un appuntamento | ||
59 | 1910 | si fosse più nascosti. Ho rifiutato. Allora cominciò con | ||
60 | 1910 | modi, ma io l’ho tenuto a bada. Ossia | ||
61 | 1910 | sai, tentava... Qualche volta ho dovuto minacciargli di gridare | ||
62 | 1910 | E tu? ¶ — Io gli ho detto di no. Gli | ||
63 | 1910 | detto di no. Gli ho detto di no chiaro | ||
64 | 1910 | dire la verità. Poi ho rifiutato, pensando che a | ||
65 | 1910 | una volta sola. Ne ho vedute ben altre, io | ||
66 | 1910 | gran merito non l’ho. Se mi fosse proprio | ||
67 | 1910 | appunto su questo che ho contato, — ella rispose con | ||
68 | 1910 | bottegaia? E non ne ho voglia, sai! Tu solo | ||
69 | 1910 | ne abbia voglia… Senti: ho pensato qualche volta di | ||
70 | 1910 | due soli... Perchè, vedi, ho per te un sentimento | ||
71 | 1910 | sfuggire ¶ — Per questo l’ho tenuto a bada. ¶ Nel | ||
72 | 1910 | donna? — domandò Arrigo. ¶ — Bah!... Ho molte amiche; le vedo | ||
73 | 1910 | bell’abito. ¶ — Non ne ho. ¶ — Va da una buona | ||
74 | 1910 | l’oro, finissime. Le ho vedute in una vetrina | ||
75 | 1910 | Non c’è male; ho visto Rafa adesso adesso | ||
76 | 1910 | sua lettera disperata. Non ho potuto evitare di vederlo | ||
77 | 1910 | quel che debbo faticare! Ho un grosso conto dalla | ||
78 | 1910 | papà molto spesso, ma ho dimenticato il suo nome | ||
79 | 1910 | giarrettiere. ¶ — Sì, Lora, vi ho pensato, e molto. Ho | ||
80 | 1910 | ho pensato, e molto. Ho anche abbozzata la trama | ||
81 | 1910 | Ma, ragiona: che avvenire ho io davanti a me | ||
82 | 1910 | n’andrei via. Ti ho già detto che i | ||
83 | 1910 | i, che te ne ho dato l’esempio. Certo | ||
84 | 1910 | noioso! Io, ti dirò, ho avuto la fortuna che | ||
85 | 1910 | Va bene; ma non ho fretta. ¶ — Hai pranzato, Rigo | ||
86 | 1910 | Dei resto anch’io ho mangiato pochissimo questa sera | ||
87 | 1910 | da visita. Vedi, le ho detto che sei mia | ||
88 | 1910 | risoluzione e disse: ¶ — L’ho veduta molte volte per | ||
89 | 1910 | Che hai? Cosa ti ho fatto, Rigo? — disse con | ||
90 | 1910 | cominciare il discorso. ¶ — Vi ho veduta in teatro sere | ||
91 | 1910 | Loretta? ¶ — Ma, Dio buono! Ho finto di non vedervi | ||
92 | 1910 | nel senso che vi ho finora conosciuta sotto un | ||
93 | 1910 | non vi pare? Così ho preferito lasciarvi credere che | ||
94 | 1910 | Loretta, questo non l’ho pensato mai. ¶ — In modo | ||
95 | 1910 | mi divertiva, io v’ho lasciato fare. ¶ — Non dite | ||
96 | 1910 | in ogni modo v’ho rispettata, e se aveste | ||
97 | 1910 | un certo punto libera; ho anche accettato qualche vostro | ||
98 | 1910 | è più cara. ¶ — Non ho mai riso di voi | ||
99 | 1910 | silenzio! ¶ Ma egli riprese: ¶ — Ho tutto lasciato, per godere | ||
100 | 1910 | dolcezza dell’ amore che ho per te, meglio era | ||
101 | 1910 | ti sono indifferente, ti ho divertita un poco, adesso | ||
102 | 1910 | Ma io, carissimo Rafa, ho tutta la mia vita | ||
103 | 1910 | da strada e non ho, come qualche altra, uno | ||
104 | 1910 | di quel silenzio, — ti ho già parlato una volta | ||
105 | 1910 | parlo apertamente, come non ho fatto ancora. Però, se | ||
106 | 1910 | questo, v’ingannate Non ho bisogno di nulla: da | ||
107 | 1910 | fatto mia sorella, perchè ho pure una sorella. Ma | ||
108 | 1910 | non mi piace. Vi ho già detto che sono | ||
109 | 1910 | con la mia famiglia; ho preteso ad una specie | ||
110 | 1910 | strada. Eh, mio caro, ho vent’anni, ma conosco | ||
111 | 1910 | Ma io, — disse — non ho mai avute le intenzioni | ||
112 | 1910 | una pausa continuò: — Sai?... Ho tremato tutto il giorno | ||
113 | 1910 | quelle? ¶ — Amante no; ne ho conosciuta una, la mima | ||
114 | 1910 | dita nervosamente nelle sue. ¶ — Ho quasi voglia di piangere | ||
115 | 1910 | luccicava davanti, e disse: ¶ — Ho fame! ¶ Prese un pane | ||
116 | 1910 | dovresti avere tu, l’ho avuto io per la | ||
117 | 1910 | d’un uomo affranto. ¶ — Ho avuto molto a fare | ||
118 | 1910 | specchio stamattina? ¶ — Ah... Non ho avuto il tempo di | ||
119 | 1910 | mangia? ¶ — Sì, mangio; ma ho poca fame. ¶ — Forse volete | ||
120 | 1910 | le altre parlano, ascolto. Ho inteso dire, per esempio | ||
121 | 1910 | raccontato; che colpa ne ho io? ¶ — Bene; e poi | ||
122 | 1910 | parlato? ¶ — Semplicemente perchè non ho mai avuta l’occasione | ||
123 | 1910 | esclamò nervosamente ¶ — Cosa ti ho fatto? ¶ — Tu? Niente. Anch | ||
124 | 1910 | Anch’io non ti ho fatto niente, — diss’egli | ||
125 | 1910 | dunque? — domandò con paura. ¶ Ho perduto ancora, — disse Arrigo | ||
126 | 1910 | angosciosa. ¶ — Molto? ¶ — Sì, molto. Ho pagato tutto quel che | ||
127 | 1910 | quel che potevo, non ho più nulla e devo | ||
128 | 1910 | ardessero la bocca. — Ne ho pagate settantamila in tre | ||
129 | 1910 | grande aberrazione, — spiegò Arrigo. — Ho perduta la testa. Non | ||
130 | 1910 | rimedio, perdo senza interruzione. Ho lasciata la tavola poche | ||
131 | 1910 | a tutte queste cose. Ho molte gioie ancora, ho | ||
132 | 1910 | Ho molte gioie ancora, ho la casa... Dovresti aiutarmi | ||
133 | 1910 | Loretta. — Hai perduto allora? ¶ — Ho Domino piazzato e non | ||
134 | 1910 | ed impediva il passaggio. ¶ — Ho Domino piazzato, — questi rispose | ||
135 | 1910 | pronostico. ¶ — Nel Gran Premio ho già presa Arianna: ma | ||
136 | 1910 | non può far nulla. Ho visto i galoppi. ¶ Loretta | ||
137 | 1910 | con un’aria indifferente. ¶ — Ho inteso dire che Missolungi | ||
138 | 1910 | intendo affatto, sa!... Ma ho inteso dire che questo | ||
139 | 1910 | domandò Arrigo. ¶ — Sì, volentieri: ho sete. ¶ — E allora beviamo | ||
140 | 1910 | lo disprezzare!... — sospirò Rafa. — Ho tutta la mia fiducia | ||
141 | 1910 | è nervosa quella bestia! Ho paura che parta male | ||
142 | 1910 | Non so, non ci ho mai pensato ancora, perchè | ||
143 | 1910 | perchè tanto non ne ho. ¶ — Bene, ci pensi. ¶ — Ecco | ||
144 | 1910 | Bene, ci pensi. ¶ — Ecco, ho trovato! — ella esclamò con | ||
145 | 1910 | che per caso t’ho chiamato io così? — soggiunse | ||
146 | 1910 | soggiunse, rivolto al Giuliani. ¶ — Ho inteso appunto che lo | ||
147 | 1910 | dirlo! Ma io non ho l’abitudine di recitare | ||
148 | 1910 | se n’avvedesse! ¶ — Che ho fatto io? ¶ — Mi siete | ||
149 | 1910 | uomo comodo... ve l’ho già detto. ¶ — Sono disposto | ||
150 | 1910 | non è possibile continuare. Ho paura; sento che corriamo | ||
151 | 1910 | posso far altre pazzie. Ho commessa una leggerezza imperdonabile | ||
152 | 1910 | forse per paura... ¶ — Certamente ho paura, non lo nego | ||
153 | 1910 | E dove allora? ¶ — Senti: ho l’automobile fuori dal | ||
154 | 1910 | Allora vattene pure; non ho più bisogno di nulla | ||
155 | 1910 | Hai paura?... — ella domandava. ¶ — Ho paura di me. ¶ — Non | ||
156 | 1910 | via con te... non ho paura, io, dell’amore | ||
157 | 1910 | aggiunse: ¶ — Per questo non ho voluto perdere di vista | ||
158 | 1910 | chi... — disse. — Veramente non ho l’aria d’essere | ||
159 | 1910 | Perchè non vuoi rispondere? ¶ — Ho più paura che mai | ||
160 | 1910 | Rigo, son io che ho paura di te. Sopra | ||
161 | 1910 | dirmi perchè mai ti ho dovuto amare! —esclamò Arrigo | ||
162 | 1910 | mancato finora? ¶ — Due cose ho pensato: o che tu | ||
163 | 1910 | sei mio fratello. Non ho mai pensato per un | ||
164 | 1910 | fra poco. Ancora non ho sonno; rimango a fumare | ||
165 | 1910 | sigaretta. ¶ — Io pure non ho sonno... — ella fece. Ma | ||
166 | 1910 | torpore, questa notte... Baciami!... Ho le mani calde, senti | ||
167 | 1910 | una cosa che non ho fatta mai: venire nel | ||
168 | 1910 | non potrò dormire... perchè ho voglia che tu mi | ||
169 | 1910 | Chinati un poco, baciami!... Ho tanto sonno... Ti amo | ||
170 | 1910 | egli è venuto, l’ho visto. Era lì, fra | ||
171 | 1910 | confusa nella tua faccia. Ho inteso che nostro padre | ||
172 | 1910 | perchè questo amore che ho per te, ricordati, è | ||
173 | 1910 | mia colpa fu grande ho anche lottato quanto un | ||
174 | 1910 | ma tu m’intimidisci. Ho sempre avuta una certa | ||
175 | 1910 | talmente al sicuro qui... ¶ — Ho sete — ella rispose. ¶ Rafa | ||
176 | 1910 | quel giorno, io pure ho fatto un sogno... Ma | ||
177 | 1910 | la pace che non ho più?... Un’ altra? Questa | ||
178 | 1910 | piace, cambieremo casa. Non ho avuto nessun amore, prima | ||
179 | 1910 | dietro e finalmente li ho veduti oggi in automobile | ||
180 | 1910 | il Vernazza. ¶ — Non posso, ho fretta, — quegli rispose. ¶ — Ma | ||
181 | 1910 | ti si vede più! ¶ — Ho fretta, — ripetè il Giuliani | ||
182 | 1910 | lo ripeto perchè l’ho inteso dire... Qualcuno lo | ||
183 | 1910 | vieni e mangia; ti ho fatto serbare il pranzo | ||
184 | 1910 | mamma! Anzi, Anzi!... Non ho fame io. Se c | ||
185 | 1910 | Grazie, grazie tanto. Non ho fame; sono qui e | ||
186 | 1910 | Comprendeva questo solo: « Le ho fatto paura; le ho | ||
187 | 1910 | ho fatto paura; le ho fatto quasi orrore... » ¶ Certo | ||
188 | 1910 | vene. Forse io stesso ho creato in me questo | ||
189 | 1910 | il cammino compiuto Non ho più alcun desiderio che | ||
190 | 1910 | braccio. — Non così presto!.. Ho paura. ¶ La strada si | ||
191 | 1910 | rispose: ¶ — No, signora, nessuna: ho guardato io. ¶ Loretta si | ||
192 | 1910 | la verità, io non ho mai compreso bene come | ||
193 | 1910 | gli occhiali? — domandò Rafa. ¶ — Ho paura che mi stiano | ||
194 | 1910 | disse con un palpito. — Ho voglia di correre nei | ||
195 | 1910 | Vieni, — disse ad Arrigo; — ho da parlarti. ¶ E curvo | ||
196 | 1910 | stato un po’ male... Ho avuta la febbre per | ||
197 | 1910 | non ascolto nemmeno. Ne ho viste tante!... ¶ Entraron Beppe | ||
198 | 1910 | So tutto... Non parlare... Ho compreso tutto... — ella rispose | ||
199 | 1910 | vita è morta, — disse. — Ho tutto perduto in un | ||
200 | 1910 | fiore dell’anima: ¶ — T’ho fatto piangere molto, non | ||
201 | 1910 | è stata mia! Non ho avuto abbastanza coraggio perchè | ||
202 | 1910 | da questo fantasma non ho avuto più pace. Quando | ||
203 | 1910 | sono fuggito, lasciandola sola. Ho lottato contro di me | ||
204 | 1910 | Bisognava osare. Invece che ho fatto io? L’ho | ||
205 | 1910 | ho fatto io? L’ho spinta con le mie | ||
206 | 1910 | d’un altro. Li ho lasciati fuggire, intendi? Fuggire | ||
207 | 1910 | felicità orrenda, sai che ho fatto io?... Sono fuggito | ||
208 | 1910 | come un agile serpente. Ho tutto scordato, fuorché lei | ||
209 | 1910 | tutto scordato, fuorché lei: ho rotta la mia vita | ||
210 | 1910 | cenere spenta. ¶ — Molte ne ho prese! — gridò verso la | ||
211 | 1910 | tardi — rispose; — ancora non ho sonno. Si rivolse dalla | ||
212 | 1910 | di te, Lazzara. Non ho sonno ed amo ascoltare | ||
213 | 1910 | hai fatto sinora? ¶ — Nulla: ho camminato. ¶ La donna stette | ||
214 | 1910 | quella casa non l’ho più, o per lo | ||
215 | 1910 | collera. ¶ — Io non t’ho fatto alcun male, — ella | ||
216 | 1910 | amavi? Lo ami? ¶ — No. Ho detto di no. ¶ Ella | ||
217 | 1910 | molto martirizzata, forse perchè ho commesso l’errore di | ||
218 | 1910 | tutto questo lo hai! ¶ — Ho voluto, — ella spiegò, — scegliermi | ||
219 | 1910 | Sì, molte cose... ma ho paura di te. ¶ — Ed | ||
220 | 1910 | ne andrò così presto. ¶ — Ho pensato, — ella fece, — che | ||
221 | 1910 | e perdonarmi se ti ho fatto male senz’alcuna | ||
222 | 1910 | di quel dolore. ¶ — Non ho dimenticato, — gli disse. — Ma | ||
223 | 1910 | tutti quelli ai quali ho fatto male. ¶ Egli la | ||
224 | 1910 | vicino, si curvò: ¶ — Senti... Ho corso paesi come un | ||
225 | 1910 | un pazzo, per guarirmi; ho sofferto tutto quello che | ||
226 | 1910 | la pena. Invece, se ho bene compreso il senso | ||
227 | 1910 | senti. La passione che ho per te supera, esclude | ||
228 | 1910 | te supera, esclude tutto. Ho mille rimorsi nel cuore | ||
229 | 1910 | maledetta. L’amore che ho per te, la febbre | ||
230 | 1910 | stato un pazzo quand’ho avuta paura della nostra | ||
231 | 1910 | risvegli logoranti. ¶ — « Io t’ho date le più lunghe | ||
232 | 1910 | un uomo; io t’ho goduta, — le diceva, — senza |