Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

o che lo sfiorarono. ¶ Ho vissuto molti anni lontano

faccio il possibile qui: ho spazzato con le dita

dita le foglie marce; ho messo i crisantemi nei

i crisantemi nei vasi, ho acceso i lumini, ho

ho acceso i lumini, ho pregato, ho diretto l

i lumini, ho pregato, ho diretto l’alito verso

Non so se ti ho mai detto che da

una restituzione. Io li ho sempre beneficati. Cedetti a

Voi sapete a chi ho voluto bene, e chi

voluto bene, e chi ho sempre rispettato» disse mia

cugino Aurelio; ma come ho detto costui non era

per oltre dieci anni. Ho dunque molte ragioni di

Salvatore di cui vi ho parlato». ¶ «Servo vostro, eminenza

sono nati e li ho cresciuti. Per consegnarli a

grasso. «Ma io gli ho portato le caramelle...» ¶ «Non

mia madre fu, come ho detto, guardarobiera e stiratrice

non erano state, come ho detto, che una finzione

casa, le domestiche che ho detto. Rivolgeva loro, d

dissi: ¶ «Signor conte, vi ho portata un’altra poesia

un’altra poesia. L’ho scritta stanotte». ¶ Di colpo

preoccupo invece per te, ho solo pietà di te

invitavano ma io rispondevo «Ho un impegno» e mi

Napoli o ero infermo, ho dimenticato, quando Maria si

città dove io non ho mai occasione di andare

casto odore che non ho dimenticato, misero e buono

dei Padri: anzi l’ho detto, fui assolto da

questo denaro, io l’ho soltanto scoperto. Qualcuno ha

quindici soldi dove li ho presi, la punizione manca

verso il fortilizio e ho nel sangue l’odore

cucina la guardo. Carmela, ho l’impressione che standotene

su una bocca femminile ho ritrovato quel sapore di

nostro periodico letterario. Non ho mai tentato di immaginare

Ember sta dicendo che ho progredito alquanto, ma che

dettandoci un testamento che ho ancora sul petto e

lasciavo Assunta; ecco, l’ho lasciata – e muoio, senza

senza piangere – io l’ho vestito a lutto»; e

recente fascicolo di Piedigrotta, ho visto che per le

piangere. «Ma che ti ho fatto?» lei gli diceva

di marzo alla quale ho accennato in principio. Si

Siete in errore. Ne ho prese quattro e me

soverchiante voce d’uomo. ¶ «Ho visto che hai un

e sorridente diavolo che ho detto. Alla domanda «Chi

li ha inventati... ma ho combattuto per dieci anni

queste lampade Norimberga ne ho vendute già quattro a

freschi sposi. Dovete credermi, ho un cliente fisso a

perché? Io quante volte ho pregato i santi di

mondo e non l’ho potuto ottenere! Ormai se

chiaro? Io se non ho riflettuto non mangio, io

voi affacciatevi e guardate. Ho fatto una montagna senza

si arriccia e va. Ho fatto una marina a

non impegna il compratore. Ho fatto una città gobba

gobba e regina. L’ho vestita di pulitissimi stracci

coi brillanti al dito. Ho fatto i santi nelle

gli ottoni, e addio. Ho fatto la cantilena dei

sere di maggio, e ho fatto la Galleria a

portato il vento, l’ho spinto io con l

disegno, che era, come ho detto, di suscitare un

lo scarso cibo. «Non ho fame» replicava Luigi con

mi piaceva e se ho vissuto con lui cinque

anni, se non gli ho disubbidito mai, se ho

ho disubbidito mai, se ho perfino pianto mentre lo

con te. Anzi. Ma ho deciso che quando fanno

sospinse fuori dicendo: ¶ «Non ho nessuna intenzione di accasarmi

vi attecchì; del resto ho già detto che essa

fatti senza epilogo li ho trovati nell’intonaco della

che la regalasse, ma ho la testimonianza della sua

est, questo sfregio?». «Prima ho voluto sentirvi» replicava di

vi passa la paura... ho parlato chiaro?». ¶ Il consulto

indirizzo di Carluccio l’ho perduto, come uomo ho

ho perduto, come uomo ho settant’anni e sono

ricorderò finché avrò memoria, ho aspettato tanto a parlarne

annuiscono; ci credete, ieri ho proprio visto il mare

e di reti l’ho visto nella vasca presso

schiaffo di suo padre. Ho la testa piena, mentre

fin dal primo giorno. Ho avuto pazienza. Ma quando

Dove volete arrivare?» borbottò. ¶ «Ho saputo che vi sposate

È la grazia che ho chiesto a San Vincenzo

Santa Teresa, e come ho detto si fermava ogni

al giorno, quanti ne ho richiesti, in undici anni

mio, questo, quando mai ho pensato a richiederlo? Già

santa delle sante. L’ho supplicata per vent’anni

la chiesetta di cui ho parlato, coi suoi scanni

diceva agli amici: «Li ho presi morelli anche quest

questa vostra amica — che ho perduto sonno e fantasia

anch’io talora ne ho voglia e ne chiedo