Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

sedere. ¶ «No, avvocato. Non ho finito. Nello stesso pomeriggio

da qualche tempo…» ¶ «Io ho una registrazione in cui

le loro risposte. Comunque ho risentito le registrazioni, sei

Gilardi, e non l’ho mai dimenticato». Riuscì a

grazie, ora dobbiamo lavorarci». ¶ «Ho parlato con Silvio Bertolasi

Accidenti ammé, ma dove ho la testa? Domani quello

me, prima o poi… Ho vissuto fin troppo a

Guarda, papà, questo l’ho fatto io…» ¶ «Suono la

non può lasciare. Io ho una famiglia e uno

che per te…» ¶ «L’ho scelto io». ¶ «C’è

No, Max… Con te ho avuto due bambini stupendi

e importante… Ma non ho mai avuto te». ¶ «Mi

te… È allora che ho capito perché mi avevi

di lei… Vedi? L’ho sempre saputo». ¶ «Fantasie, Paola

dubbio… capisci che ragazzi ho? Apre la porta. L

faccia… come gli infermieri». ¶ «Ho capito. Quindi non sapresti

hai la macchina?» ¶ «No, ho preso un taxi, ho

ho preso un taxi, ho il posteggio sotto casa

non fare storie. Non ho sonno e sono anche

impacciato, quasi vergognandosi. «L’ho conosciuta e me ne

ritorno da Milano vi ho visto insieme da Gilla

detto, per spaventarla: ‘Io ho un cattivo carattere’. ¶ ‘Anch

e fare la coda. Ho sempre viaggiato così». ¶ «Stravagante

Due sacchetti. «E non ho fatto la coda, capisci

poteva significare: e qui? ¶ «Ho parlato con Paola, va

vuoi fare?» ¶ «Io non ho mai portato la fede

Il letto è nuovo». ¶ «Ho capito». Intanto aveva preso

loro futuro. ¶ «Io non ho casa». ¶ «Ma come? E

bambino. Soltanto io non ho una casa mia. Dormo

abbiamo dormito insieme, altrimenti ho una stanza sopra l

che gioca a scacchi. Ho trovato una donna che

Come è successo?» ¶ «Non ho molte risposte da darle

palpebre? Io non l’ho visto». ¶ «Sì. Ha abbassato

a vederla, non gliel’ho mai detto, ma ogni

anche in America, ma ho poche speranze». ¶ «Lei è

sono pazzi di lei! Ho fatto due chiacchiere con

dappertutto, poltrone e tende… Ho dato una mano di

storia molto importante. Non ho mai avuto una storia

lei, e io l’ho rispettata. Ora ti prego

qui a Roma? Io ho un busto, una vecchia

signore, subito». ¶ «Mi scusi, ho già provveduto io alla

disse la ragazza. «Scusate, ho avuto telefonate e grane

vogliono, avvocato, dicono che ho un cattivo carattere. E

Milano, al suo collega, ho mentito». ¶ «Lo sapevamo». ¶ «Come

ascolto, invece». ¶ «Allora… Io ho conosciuto quella…» disse in

entra». ¶ «Mi dispiace, non ho tempo. Non ho mai

non ho tempo. Non ho mai conosciuto questo barone

è sua figlia, io ho le prove. Ora quest

vuoi stare a Firenze?» ¶ «Ho una prenotazione in sospeso

in Francia per affari. Ho parlato con la figlia

tutte le carte che ho richiesto, sul computer ci

gentile. A un tratto ho visto sul cruscotto un

a mascherina, e li ho sollevati». ¶ Gilardi allungò le

sono messi quando l’ho salutato a Napoli per

che stavo piangendo… Li ho messi e tolti subito

la sappiamo tutti. Io ho parlato un paio di

moglie, Margaret Scotti, e ho anche conosciuto la figlia

alto. La figlia… io ho molti dubbi su tutta

tesoro, mai più». ¶ «Vieni, ho messo la macchina male

miei sentimenti. Quindi, sì. Ho avuto questo dubbio, l

avuto questo dubbio, l’ho ragionato, a prescindere da

Lo so, scusa… ma ho avuto paura». Gli diede

parlare degli occhiali. «Comunque ho chiesto alle mie sorelle

a mia madre. Io ho preso più da mio

è niente di straordinario, ho avuto una vita da

mai fatto. Da allora ho studiato, e poi Londra

poi Londra, come sai. Ho lavorato, l’azienda è

i miei amori. Non ho avuto altro. Quando ho

ho avuto altro. Quando ho incontrato te, non ci

non so come, ti ho riconosciuto». ¶ Cefalo in graticola

più grande. Non l’ho mai vista piangere…» ¶ «Questo

La conosci?» ¶ «Sì, ci ho passato due anni da

è morta. Come ti ho detto, non si ama

tornato a Napoli e ho ripreso a fare l

duro, è stato difficile… ho dovuto imparare a vivere

lì. Tornato a Napoli ho ripreso a vivere, anche

Dovevo riadattarmi. Dovevo riconoscermi. Ho fatto qualche errore, mai

grave. Con prudenza. E ho sposato Paola, perché aspettava

alcuni amici, che io ho conosciuto ragazzi e ho

ho conosciuto ragazzi e ho visto sposare. Vorrei che

Che cosa c’è? Ho letto il tuo messaggio

necessaria». ¶ «Naturalmente. Allora, se ho capito bene, Amanda Scotti

chiarimenti». ¶ «E che cosa ho da chiarire io?» ¶ «Provi

polizia?» ¶ «Nient’affatto. Gliel’ho detto, ma perché non

del bar…» ¶ «Sì, gliel’ho detto. Mi ricordo, ma

so più quello che ho detto». ¶ «Vuole risentirlo? Le

idea mia, io le ho raccontato ’ste cose che

Fame… Comunque io non ho detto niente, neh? Giratevela

signora scosse il capo. «Ho detto che non lo

di qualcosa che non ho trovato tra le carte

Mi chiami Gloria». ¶ «Grazie. Ho bisogno di un favore

all’evidenza. Ma io ho il compito di raccogliere

di cose che non ho trovato tra gli appunti

Gloria…» ¶ «Ci provo. Comunque ho capito. Noi abbiamo sempre

fosse stata la figlia… Ho capito, avvocato. Spero di

riuscirci, mi muovo immediatamente: ho qui un paio di

E così non l’ho mai detto in vita

tè? I biscotti li ho fatti io stamattina». ¶ «Grazie

darmi pace. E gliel’ho dato io quel pacco

ma che cosa vogliono? Ho chiamato i carabinieri, qui

pistola maledetta… Te l’ho detto che non la

in casa. Te l’ho detto che avrebbe portato

da tanti anni, le ho detto, quando è stata

voleva in casa. Allora ho chiamato Gilla, che ci

il ricordo… e le ho detto che lo volevo

non lo sa. L’ho richiuso e ho aspettato

L’ho richiuso e ho aspettato Gilla. Lui gliel

padre davvero. Io non ho figli, non posso giudicare

era piccola, io l’ho vista fino a quando

mia nipote, io l’ho conosciuta poco da grande

oggi?» ¶ «E che cosa ho detto?» ¶ «Del pacco e

marito…» ¶ «Dai dati che ho ricevuto da Laura, suo

e tette finte?» ¶ «Non ho detto che impazzirò. Ma

mi preoccuperei. Dormi, tesoro. Ho voluto dirtelo per farti

fiori, li curo io…» ¶ «Ho sentito la novità! Allora

vetro?» ¶ «Piccole cose, sì. Ho imparato, guarda…» ¶ Gilardi l

hai detto?» ¶ «La verità. Ho soltanto omesso di dire

una cosa non ti ho detto. Non sono mai

letto quello che ti ho inviato sulla tizia con

polizia non avremo problemi, ho tastato il terreno con

ci ha detto perché». ¶ «Ho parlato stamani con Paola

che produciamo noi, l’ho portato io in macchina

salutare i bambini, ma ho detto a Liciuzza che

nella casa che ti ho mostrato, e Paola sarà

saltato un giorno. Io ho fatto il liceo, e

a Siena, quando l’ho invitata». Carolina fece di

da mandare in onda. Ho assunto una studentessa, Giulia

presso di voi… Io ho sempre pensato a mia

molte sciocchezze, e non ho nessuna intenzione di smentirle

un tantino seccata, ma ho letto cose davvero ignobili

una storia assurda. Comunque ho pensato di incaricare Aziz

Come documentazione… Io non ho potuto fare troppe domande

casa. Io non ci ho pensato quando le ho

ho pensato quando le ho proposto di andare a

anche tuoi». ¶ «Non li ho persi, sono lì. Quando

scomoda, ma io ci ho vissuto benissimo per trent

non siamo all’asilo. Ho capito che Luciano era

d’anni». ¶ «Ma smettila! Ho parlato con un avvocato

gentile! Guarda che io ho ancora molti amici». ¶ «Lo

lo sai. Te l’ho detto anche allora. Stavo

credi davvero terapeutico? Io ho sposato una ragazza che

del tuo studio. L’ho ricevuto io perché papà

io, bontà sua… Gli ho mostrato tutti i documenti

infinito. Comunque anch’io ho voglia di vederti». ¶ Ed

grazie’. «Ora possiamo andare. Ho lo studio più efficiente

che è lui, l’ho visto in tv». ¶ «Va

bene, che cosa vuoi?» ¶ «Ho un po’ di tempo

parte. Io lavoro, insomma, ho degli amici giù di

dico… Vero che l’ho detto?» domandò, alzando il

miseria? Vero che l’ho detto? E voi mi

che non c’eri. Ho detto delle balle, forse

la macchina non l’ho vista» rispose il barista

giustizia». ¶ «Visto? Intanto io ho perso un bel po

ancora con lei. ¶ «L’ho aspettata perché volevo ringraziarla

No, niente… senza complimenti». ¶ «Ho saputo che hanno spostato

Tu hai tutto?» ¶ «Sì, ho tutto quello che mi

andiamo in albergo? Stanotte ho dormito poco e sono

un’idea ce l’ho, ma credo che sia

zona della città che ho sempre amato. Sei pronta

cellulare. Di che cosa ho bisogno se ci sei

dirò che io non ho l’età per un

come vedi fin qui ho potuto risponderti, perché riguarda

non lo merita. Se ho sbagliato, ho sbagliato io

merita. Se ho sbagliato, ho sbagliato io. Per questo

da solo». ¶ «Va bene, ho capito. Non mi aspettavo

ora so che ti ho perduto, per tante ragioni

parco. ¶ «Mi dispiace, ti ho fatto camminare parecchio. Ma

di Milano che io ho amato». ¶ «Mi è piaciuto

è piaciuto, invece. Non ho mai fatto queste cose

fatto queste cose… Non ho mai visto le giostre

le giostre, io non ho mai giocato». ¶ «Non eri

io sono nata adulta, ho avuto più responsabilità che

cavallo da addestrare. Io ho avuto soltanto questo, amore

chiamato amore…» ¶ «Non ne ho l’abitudine». Una pausa

la zia Noemi e ho calcolato che arriveremo a

con Comisso». ¶ «Sì, l’ho incontrato. Ma da te

ricordi che te ne ho parlato? Per la morte

De Brusset…» ¶ «Non l’ho conosciuto. Mio padre mi

ma io non l’ho mai conosciuto, avevo due

il suo lavoro». ¶ «Gliel’ho detto anch’io, avvocato

che ci aspetta». ¶ «Io ho un processo per omicidio

blu scuro?» ¶ «Io non ho una macchina, in Italia

se non le dispiace, ho un’assemblea…» ¶ «Sì, certo

dai una mano? Io ho bisogno di verificare tutte

le sue risposte». ¶ «L’ho fotografata, da Laura posso

passi a me». ¶ «Sì, ho capito. Ma è attendibile

lo so. Ma se ho un dubbio…» ¶ «Sì, Gilardi

sei. Possiamo andare avanti? Ho incaricato Giacomo… Giacomo Cataldo

da Giacomo». ¶ «Insomma, se ho capito, lei la crede

Ravenna?» ¶ «Tra poco». ¶ «Bene, ho capito. Lascerò da parte

I mosaici bizantini li ho visti e rivisti. Cerco

Da quel momento, guardandoti, ho capito che mi sarei

Mi dispiace, avvocato. Le ho chiesto di vederla alle

undici perché più tardi ho un impegno con mia

fosse bisogno…» ¶ «No, barone, ho capito. Il padre di

figlia del barone… Venga, ho mandato l’autista a

a farmi le ossa, ho una laurea per ogni

tutto su di me. Ho una madre che non

non mi posso schiodare, ho tutto sulle mie spalle

di una donna che ho conosciuto e che invece

molto malata?» ¶ «Sì, l’ho letto. Hanno scritto ‘stato

di quei Natali. Io ho tre anni più di

La storia vera l’ho saputa molto più tardi

ferroviere, quella stessa, se ho capito bene dalle cronache

stata precisa, ma io ho bisogno di prove». ¶ Olga

non puoi raggiungerci…» ¶ «Figurati, ho voglia anch’io di

tra mezz’ora arrivo. Ho un cappello di paglia

Si abbracciarono. «Vedi che ho fatto presto? Perché devi

più». ¶ «Come vuoi. Ti ho vista in televisione, sei

zia Savina. Io l’ho sentito». ¶ «Si è uccisa

Grazie, sarebbe bello. Ma ho un piccolo programma in

e deglutì. ¶ «Perché non ho insistito? Perché non l

insistito? Perché non l’ho obbligata a dirmi di

costruito la piscina altrimenti ho minacciato di andarmene, vieni

Gilla». ¶ «Pensiamoci domani, vieni». ¶ «Ho disdetto l’albergo». ¶ «Pensi

lavoro a Napoli, io ho la mia vita e

voglio perderti, Olga. Non ho mai provato in tutta

che cercavo e che ho sempre voluto. Con te

rannicchiò tra le gambe. «Ho la sensazione di averti

risolino pieno di sottintesi. «Ho altri ricordi, io… e

dovrò salire in camera, ho del lavoro da sbrigare

è sposato?» ¶ «Sì, e ho due figli: una bimba

Paola Gretel, te l’ho mostrata… quella dei gioielli

tutto di lei, l’ho fatto vedere anche alla

vista?» ¶ «No, non l’ho vista». Le sorrise. «Altrimenti

sto facendo? ¶ Io non ho mai tradito le donne

donne con le quali ho avuto una relazione, non

importa di quale intensità. Ho sempre rispettato i patti

donne con le quali ho condiviso i momenti importanti

Paola. Perché Paola? ¶ Non ho mai avuto cinquantasei anni

provando ora non l’ho provato mai, per nessuna

nessuna delle donne che ho amato. Ma le dirò

casa dove viveva Gilla?» ¶ «Ho chiesto al mio studio

che lei sappia…» ¶ «Sì, ho parlato con Olga, ci

bacio sulla guancia. «Scusa, ho dovuto dirglielo. Ho detto

Scusa, ho dovuto dirglielo. Ho detto che ti amo

è certamente, io le ho prese ragionevolmente. Anche se

eterno nipote di qualcuno. Ho lasciato il commissariato e

fare l’avvocato quando ho deciso che quella fase

tutto finisse qui, io ho avuto l’amore più

per saperlo. Qui l’ho conosciuta, vero Iris? Io

Iris». ¶ «Sì, ma non ho fretta, posso stare aperta

i numeri del lotto, ho capito bene? Anche a

sfortuna così non l’ho mai vista, vero Iris

non la conoscevo, l’ho vista qualche giorno fa

raccontarci la sua verità». ¶ «Ho letto. L’altra sera

rivista?» ¶ «No, non l’ho vista più. Quando è

più venuta. Dai giornali ho saputo…» ¶ «Lasci stare i

sera, probabilmente. Qui non ho più nessuno da incontrare

Domani o dopo, qui ho finito». ¶ «Tutto bene?» ¶ «Temo

sono e che ruolo ho avuto nella vita di

venuta a Milano e ho comperato la casa che

la casa che gli ho intestato perché fosse sua

di questo fratello. L’ho interrotta, mi scusi. Stava

nessuno dei due. Gli ho proposto di andarcene: io

di no. E io ho fatto l’unica cosa

sono tornata in America, ho ricucito il rapporto con

dopo qualche settimana gli ho annunciato che aspettavamo un

così, io non l’ho più cercato e non

cercato e non l’ho più rivisto. La storia

di tacere». ¶ «Per questo ho voluto parlare con lei

l’anno scorso. Non ho un’idea precisa, è

solite risate. «Torno dopodomani, ho già i biglietti. Non

trovato questo barone, le ho inviato indirizzo, numeri, località

il fenomeno. Buon lavoro. Ho parlato con Giacomo, le

Linate». ¶ «Ma no, figurati. Ho giù il taxi che

Siamo arrivati. Mi perdoni, ho chiacchierato troppo». ¶ «No, va

ricevuto. Da quello che ho visto mentre venivamo qua

avvocato di mia nipote, ho capito bene?» ¶ «È così

Vallombrosa, e io li ho fatti tornare. Soldi, fatica

il canto del gallo. Ho insegnato io, a questi

Natale da loro. Io ho tre figlie, Olga è

quando le diranno che ho rubato a mio fratello

sarebbe andata perduta. L’ho presa io, dopo gliela

mostro. Sì, è vero, ho ammobiliato parte di questa

morta secondo alcuni io ho svuotato la casa. Vorrei

la mia famiglia. Io ho dato soldi a mio

di famiglia. A Nuccio ho dato quanto mi ha

vissuto sugli altri. E ho assicurato a mia nipote

Certo, i quadri li ho tenuti io. Ho anche

li ho tenuti io. Ho anche molti mobili che

senza consultare nessuno, le ho offerto di venire a

roba sua che io ho fatto crescere, ma rimane

proprietà Allieri. Tuttavia le ho offerto di venire qui

che testa aveva? Le ho detto di fermarsi a

è ripartita. Non l’ho più né vista né

in tv, così non ho mai dovuto dire che

parlo per quello che ho letto e per un

sera, con cautela, gli ho detto della telefonata. Non

Quindi l’indomani le ho dato appuntamento per quel

alle quattro e mezzo. Ho fatto i biscotti, ho

Ho fatto i biscotti, ho preparato il tè, ho

ho preparato il tè, ho tirato fuori le tazze

non ci pensavo. Gli ho detto di stare calmo

ridere… Da televisione, gli ho detto. Da televisione. Fine

strilli! Mi sono spaventata, ho richiuso e sono corsa

Due parole, quelle che ho detto. Gentile, educata, per

ingegnere. Io non li ho conosciuti, ma se ne

la sua innocenza, ma ho bisogno di conoscere Gilla

adesso non può aiutarmi». ¶ «Ho visto le foto e

Giancarlo Rinaldi, vero? L’ho letto da qualche parte

impegnerò per farcela. E ho bisogno di conoscere Gilla

me ne parli lei. Ho bisogno di capire che

a far guai, ma ho sentito che è morto

la bisnonna. Ora non ho voglia di salire, ma

voglia di salire, ma ho ancora delle fotografie scattate

casa, se le interessa, ho qualche fotografia. Era molto

una bambina strana, le ho detto che era triste

triste ma non l’ho mai vista piangere, si

straordinario, su questo non ho dubbi. Quei due si

attaccata a suo padre. Ho sentito che strillava, che

macchina si allontanava io ho visto ancora la sua

ultima volta che l’ho vista. Lei aveva nove

mi impegnerò. Questo l’ho promesso prima tra tutti

dieci anni». ¶ «Sì, l’ho letto. Hanno fotografato anche

dire soltanto quello che ho detto a lei». ¶ «Potrebbe

all’ascensore. «Primo piano, ho avvertito la signora». ¶ Quando

altro che avvocato. Io ho poco da dirle, cosa

niente di quella pazza, ho solo avuto la scalogna

Portaci il carrello che ho preparato io: sai fare

cominciare. Chieda pure, tanto ho poco da dire… vedrà

giorno in quello studio ho trovato lei, che era

la baronessa… Io non ho mai capito chi fosse

Io sono più brava, ho più idee e fonti

stava succedendo?» ¶ «Non ne ho idea». ¶ «Mio marito mi

Così, senza tanti complimenti, ho seppellito diciotto anni di

con il patrimonio che ho sotto il sedere. Allora

continuerò a vivere come ho sempre vissuto, che ho

ho sempre vissuto, che ho qualche lavoro in ballo

grande, ora è vuota. Ho tutta la parte degli

andare avanti così. Io ho la mia vita, lei

anni e non l’ho più rivisto’. Questo era

dalla polizia. Io non ho voluto vedere niente… Quel

andarsene per suo conto… Ho capito bene?» ¶ «Lo penso

giornalista. Hai capito?» ¶ «Sì, ho capito. Sì, veniva qui

le interessa?» ¶ «Io l’ho conosciuta solo ora che

anche in video. Poi ho capito che era meglio

alcune star… Per esempio ho sotto contratto Terry Sanchez

sua madre, e io ho sempre pensato a lei

in questo caos, l’ho portata con me a

figlia». ¶ «Da quello che ho letto, ma naturalmente approfondirò

Certo, ci proviamo. Ma ho bisogno anche di te

sé. E ora che ho conosciuto Carolina sono sicura

Rinaldi. «Intanto è qui… Ho già avvertito il professore

Di malavoglia, perché l’ho costretta. Suo padre si

un ‘de’ davanti, le ho chiesto se era nobile

viveva in America. Io ho sempre saputo che viveva

non vedeva da anni. Ho bisogno di conoscerla, di

settore diverso dal mio. Ho cominciato a seguirla quando

Della bambina? Sì, l’ho conosciuta». ¶ «Ecco, lei è

fermo qui, poi non ho saputo più niente di

aiutarla meglio di quanto ho potuto fare io». ¶ Si

capito. Io non gliel’ho mai confidato. Mi bastava

Non sa quante gliene ho dette, ma non c

chiamava più nessuno. L’ho persa di vista, e

ufficio con me, io ho un suo numero privato

abitava con lei… Be’, ho tutti i contatti, se

da allora non l’ho più rivisto». ¶ «Quanto hai

hai pianto?» ¶ «No, non ho mai pianto. Mi avevano

non sapevo piangere. Non ho mai pianto». ¶ «Accidenti che

è stato?» ¶ «Non ancora, ho appuntamento domani con l

quel poco che le ho raccontato io, dove è

l’interpretazione che ne ho fatto?» ¶ «Sì, avvocato. Lei

angolo di servizio. Comunque ho fatto avere al suo

è un testamento?» ¶ «Gliel’ho detto, non che si

momento, io non l’ho vista arrivare perché guardavo

corsa qui da lei. Ho capito bene?» ¶ «Sì, proprio

ragazza lì non l’ho capita». La portinaia si

morto. Lo so perché ho mangiato la torta del

neppure il padre, ma ho i miei dubbi. Perché

faccio pettegolezzi, neh? Le ho detto cose che sanno

so niente e non ho detto niente, per carità

lei al più presto, ho già provveduto in merito

capito bene?» ¶ «Certo che ho capito. Mi chieda quello

che queste cose le ho già dette a…» ¶ «Non

di capelli, io l’ho vista in tv. Le

che dalle foto l’ho capito subito. Quello Scotti

E lei, intanto?» ¶ «Io ho capito che potevo sistemarmi

me, e io gli ho detto di sì. Mi

nel letto matrimoniale e ho fatto la signora. La

parlare. Un giorno gli ho mostrato delle foto di

denti. «Quando mai gliel’ho detto? Porca miseria, quando

a cena e io ho dovuto fare la parte

di nascosto, io l’ho tenuto d’occhio, non

di me, spero. Io ho sempre taciuto, mai una

sua madre». ¶ «Insomma, gliel’ho fatta breve. Ma quella

lei sospettava da anni… ho capito bene?» ¶ «Sì, il

da vivo non l’ho mai visto. Dalle fotografie

credevo mio padre. E ho fatto quattro. Ho capito

E ho fatto quattro. Ho capito che quella serva

delle sue invenzioni. Io ho un culto per quell

nessuno, perché non l’ho conosciuto, ma sapevo che

vede nessuno. Io gliel’ho lasciata aperta. Non entri

la trova lì. Io ho preparato il tè anche

Sinceramente, no. Ma non ho perso tempo a chiederglielo

ma non ce l’ho fatta. Un padre e

Sono entrata e li ho visti. Il barone era

stava piangendo e io ho affrontato lui. Gli ho

ho affrontato lui. Gli ho detto chi ero e

Mi piacerebbe, finalmente». ¶ «Non ho capito più niente, mi

niente, mi sono spaventata. Ho pensato soltanto ad andarmene

male per giorni… poi ho saputo. Ora capisco che

di essere lì. Gli ho detto di non cercarmi

però non ce l’ho fatta. Sono salita in

barone fosse ancora vivo, ho capito bene?» ¶ «Sì…» ¶ «E

so… Io non l’ho vista. C’era una

una borsa per terra. Ho pensato soltanto ad andarmene

e comunque io non ho fatto niente…» ¶ «Non le

Vuole aggiungere altro?» ¶ «Non ho altro da dire. Sì

che quello che le ho raccontato le sia utile

di me? Io non ho fatto niente! Invece sua

imbronciata. ¶ «Facciamo presto che ho il treno». Diede un

lo so che cosa ho detto. Volevo solo sapere

stessa domanda. «Ma gliel’ho già detto. Io non

in tribunale, non l’ho mica ammazzato io». ¶ «Ma

sulla fronte. «Io l’ho fatto per tenerla fuori

signora?» ¶ «Lasci stare, che ho capito. Sì, la conosco

quello. Prima… Comunque, le ho telefonato…» ¶ «Ricorda quando?» ¶ «Giorno

suo padre, allora io ho chiamato questa Amanda». ¶ «Come

cose le sapevo, l’ho chiamata e gliele ho

ho chiamata e gliele ho spiattellate, pari pari, così

lo deve, ha capito? Ho perduto lui, ora devo

Ci sono andata e ho visto la figlia… Dio

tale e quale. Gliel’ho detto che era sua

era un sabato, le ho detto che poteva andarci

in testa. Questo le ho detto». ¶ «Le ha dato

non fare pettegolezzi. Allora ho pensato alla portafinestra del

portafinestra del salone. Le ho spiegato che l’avrei

e occhiali, sì. Le ho mostrato dov’era la

era la portafinestra, le ho detto dove doveva lasciare

ero. Quando sono arrivata ho girato la chiave e

a chiudere la portafinestra. Ho sentito quella che urlava

sbagliata. Sono entrata e ho visto quel disastro…» ¶ «Ce

ci sto ancora male. Ho messo dentro la testa

dentro la testa e ho guardato da dove arrivavano

corsa alla portafinestra e ho abbassato la maniglia attraverso

di lì, e io ho chiuso la finestra. Così

perché quando sono arrivata ho visto la macchina che

era andata e io ho chiuso la finestra». ¶ «E

quegli strilli nella testa, ho richiuso e sono andata

capisce, vero? Ora non ho più niente da dire

di sì. A Olga ho chiesto di scegliere un

sarò, lo sa». ¶ «Io ho un brutto carattere…» le

del vostro avvocato. Non ho altri suggerimenti da darle

e anch’io. Finalmente ho trovato la donna che

non possiamo vivere insieme… Ho due bambini stupendi e

Giancarlo Rinaldi, mi piace». ¶ «Ho la stessa impressone anch

con l’alfiere ti ho messo in crisi il

lo dice lei… Non ho giocato male allora?» ¶ «Tutt

altrimenti si preoccupano. Non ho detto che venivo da

Sicilia, da quello che ho capito la gireremo tutta

e so di amarti, ho capito finalmente perché sono

di Joyce… io li ho riletti, ho cercato la

io li ho riletti, ho cercato la risposta. Hanno

sono tornato. Quando ti ho conosciuta ho dato finalmente

Quando ti ho conosciuta ho dato finalmente una risposta

di Ulisse?» ¶ «Perché no? Ho avuto le mie sirene

confuso con la tenerezza. Ho lottato contro gli scogli

essere mio padre. L’ho ingannato. Mi sono arruolato

stati alla fiera… io ho persino lavorato. È stato

Che bel nome… Io ho una bambola che si

Io non ce l’ho più la nonna». ¶ «Ma

Non eri in Olanda?» ¶ «Ho finito prima, ho telefonato

Olanda?» ¶ «Ho finito prima, ho telefonato a Paola e

proprio come mamma, l’ho pure sentita che cantava

parlare con lei che ho telefonato. Voglio mio padre

mezzogiorno, ha capito?» ¶ «Sì, ho capito. Ma lei chi

sorprendere. «Che cosa fai?» ¶ «Ho una figlia». ¶ Fece di

sì con la testa. «Ho avuto tue notizie da

mi accusava. ¶ «Non l’ho scelta. Avevo soltanto lei

Come hai saputo che ho una figlia?» ¶ «Dai giornali

bene?» ¶ «No, non dovrei. Ho il diabete, come mia

per oltre dieci anni ho lavorato in televisione. Ero

numero sulla guida e ho visto il nome di

nome di Margaret Scotti, ho tentato». Mentivo, ma quella

amandoti così disperatamente non ho voluto trovarti? ¶ Ora mi

mostro, vero?» ¶ «Non l’ho mai pensato». ¶ «Tua madre

anche da morta». ¶ «L’ho voluto io. La ragione

generoso e gentile, l’ho ringraziato». ¶ «E gli altri

tua madre». ¶ «No, guarda… ho qui la lettera che

una strada e io ho avuto la vita devastata

regali principeschi che le ho fatto? Cinque anni di

Io, no?» ¶ «Finché ti ho avuto, sì. Il miglior

sei mancato tanto. Ti ho amato disperatamente. Ero piccola

Un mito che non ho mai raggiunto». Abbassai il

e la testa. «Ti ho cercato in ogni uomo

in ogni uomo che ho avvicinato. Non ne ho

ho avvicinato. Non ne ho mai incontrato uno come

hai presente? Io non ho voluto sposarlo». Gli presi

l’America. Non ti ho cercato per pudore; forse

stati lontani, io ti ho aspettato. Sapere che ti

volerti così bene. Ti ho aspettato». Con le dita

le spalle. «Io ne ho versati a tua madre

mi ha mantenuta. Poi ho dovuto interrompere l’università

fatica. «Papà, io non ho scelto la mia vita

la mia vita, l’ho accettata dolorosamente per sopravvivere

baffi. ¶ «Davvero? Io non ho potuto rimpiazzarti, mi sei

verso di lui. «Papà, ho bisogno di te» mormorai

Vuoi soldi? Non ne ho, mi mantiene mio fratello

ti fa comodo. Io ho la mia vita, e