Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

audaci come io li ho sentiti palpitare in me

sarà, quale io l'ho voluto, schietto, nostrano, soffuso

ostinarsi nella menzogna. ¶ - Non ho dormito perchè non avevo

egli confessò - e allora ho fatto il cane. Ho

ho fatto il cane. Ho fatto il cane qui

e le disse: ¶ - Io ho pregato tutto. ¶ - Prega ancora

nascosto tra le palme. ¶ - Ho già domandato le grazie

cagnolino e io non ho niente da regalarti. ¶ Ermanno

diceva ridendo: «Io non ho niente da regalarti» voleva

lo scosse tutto. ¶ - L'ho vista poco fa; era

onestamente vantaggiose e io ho consigliato il Ranieri di

la cassa. ¶ - Io ti ho salvata la vita - egli

questa azìma, che io ho visto intridere, può scendere

lo interrogò: -Dimmi, se ho bene parlato di te

farfallina? - Domitilla Rosa interrogò. ¶ - Ho dormito da Villa, che

in negozio, e l'ho tenuta con me. ¶ Domitilla

poco fa, quando l'ho vestita. Gridava più forte

il barbiere e non ho tempo da perdere sulle

quasi mezzogiorno e io ho la brutta abitudine di

in tasca con giovialità. ¶ - Ho già il fatto suo

fatto suo, stia tranquillo; ho già provveduto. Lei è

la mia salute. ¶ - Andiamo; ho il fatto suo. ¶ E

piroscafo tu? ¶ - Per servirla; ho attraversato in piroscafo la

sua dolcezza. - ¶ - Io l'ho rapita la mia bella

mia bella regina, l'ho fatta prigioniera - Fritz Langen

di sapone, te l'ho già detto - Bindo Ranieri

dell'eccidio. ¶ - Grazie, non ho fretta. Preferisco aspettare Bindo

sono un barbaro, non ho le tue squisitezze. Perdona

vai parlando? Io non ho confetti. ¶ - Sì, sì, lo

lei, signora Vanna, non ho forse ragione di parlare

ragione. Domani saprai cosa ho deciso. - E, poichè nell

il signor professore? ¶ - L'ho acompagnato adesso alla funicolare

cuore trabocca di amarezza; ho bisogno di guida, bisogno

ella ripetè, singhiozzando - io ho peccato senza che il

Questo sognavi, quando ti ho svegliato? ¶ - Sì, mi pareva

le insidie del nemico. ¶ - Ho sonno, voglio dormire - Ermanno

avremo il dolce; l'ho saputo da don Eliseo

stessa. ¶ - No, no, non ho veduto niente - Ermanno ripeteva

Vorrei confessarmi - egli disse. - Ho paura di essere in

non di paure. ¶ - Non ho veduto oggi tremare la

e s'inchinò. - L'ho imparato a memoria per

vestito da secolare? Ti ho visto lì, da quella

del mio parere, non ho tenute inoperose le eccedenze

le eccedenze; ma le ho investite e rese fruttifere

eccedenze e relativi frutti, ho tenuto a parte una

suo alito potesse nuocergli. ¶ - Ho sofferto - egli le diceva

altro. Si figuri, che ho intenzione di prender moglie

Desidera lei sapere cosa ho fatto in queste due

in queste due ore? Ho bussato al portone di

buon vecchio Titta; poi ho invocato schiarimenti da Bindo

e mi segue; poi ho requisito tre animali, due

e un cocchiere, poi ho adoperato la frusta io

impazienza, e allora io ho riconosciuto le quattro colonne

mio paese sono professore, ho moglie e quattro figli

uomini; ma io, sventuratamente, ho quattro donne. Bellissime del

la chiamo monna Vanna. Ho raccontato tutto a mia

le disse umilmente. - Non ho intenzione di offenderla. Ho

ho intenzione di offenderla. Ho sempre pensato a lei

a lei; non l'ho dimenticata mai; bellissima nel

gita etrusca di Settecamini? Ho viaggiato molto, ho visto

Settecamini? Ho viaggiato molto, ho visto i panorami più

mai niente di simile ho potuto rivedere. Quando ci

riconoscenza. ¶ - Prego! Prego! Tutto ho scritto in italiano sopra

Prego! Prego! Ripartirò subito. Ho compreso Orvieto fra le

morire e io non ho il tempo di andare

muricciuolo. ¶ - Che cosa cerchi? ¶ - Ho perduto il fazzoletto. ¶ Ermanno

so ancora, non ci ho pensato bene. Ci rifletterò

Non so bene ancora. Ho qualche migliaio di lire

voglio sposarmi a Firenze. Ho già risposto di no

corruccio. ¶ - Quello che ti ho detto. ¶ - Hai detto un

ventidue anni, io ne ho diciotto. Il nostro avvenire

interruppe con violenza. ¶ - Io ho per me la mia

come scrutandosi - ma io ho dovuto capire che Iddio

voglio più insulti. Non ho niente da rimproverarmi con

Scendiamo in giardino, monsignore. ¶ - Ho bisogno di parlarvi da

larghezza di censo. ¶ - Non ho la pace dell'anima

vi ostinate. Io vi ho abbandonato per due mesi

signor rettore; da lei ho avuto esempio di tutte

Perdonami - egli le disse - ho mancato verso di te

parola e raccogliendo ossequio. ¶ - Ho sentito che lei ci

nero. - Sto male anzi; ho la tosse. ¶ Ermanno prese

assurdità. ¶ - Parla, parla pure. ¶ - Ho pregato appositamente monsignore di

e l'ossequio simulato. ¶ - Ho avuto un'idea, figliuolo

di nuovo più brevemente: ¶ - Ho osservato che in questi

nel calore della discussione ho alzata la voce. Mi

pastore, e io non ho creduto porre indugio, molto

sia benigno, monsignor vescovo. Ho l'animo turbato; la

tre anni. Con sincerità ho voluto credere tutto, con

credere tutto, con fervore ho voluto annichilirmi.... ¶ Il vescovo

spirituale. ¶ - Per meglio affermare ho voluto scrutare, per meglio

saldezza delle verità rivelate, ho voluto ricercarne le basi

della vostra mente circoscritta. ¶ - Ho voluto, ho voluto, ma

mente circoscritta. ¶ - Ho voluto, ho voluto, ma inutilmente. ¶ - Non

signora. ¶ - È freddo. Io ho la tosse - Vanna rispose