Ortensio Lando, Novelle, 1552

di Trapesonda. Ma io ho fra me stessa pensato

Lungo tempo è che ho desiderato questo giorno per

disagi, quanti sai che ho amaramente sostenuto. Or, prima

dalla vecchiaia consunto, né ho, figliuol mio, che lasciarti

indarno, perciò che non ho avuto giudice maggiore dell

cosa favolosa quanto v’ho detto del mio asino

maravigliarsene punto, perciò che ho veduto in que’ paesi

me: ma, per quanto ho finor compreso, tu mi

ne maravigliate, perciò che ho lungamente conversato co’ sarti

bei occhi? Io v’ho fatti tanti servigi, né

tanti servigi, né mai ho avuto da voi da

che, se non t’ho finor rimunerata di tanti

ostinato padre! E che ho ora guadagnato per non

trista me, che t’ho ucciso io!». ¶ Mentre così

fanciulla rispose: «Di sopra ho io dormito con vostra

dato pur troppo spesa. Ho per tanto pensato che

sola, padre, ve ne ho portato». Rispose il padre

saldo volto disse: «Ne ho serbato l’altra a

altrimenti pensate. Non v’ho io detto che chi