Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

anche tu? ¶ — Te l’ho detto che vado al

lavoro? ¶ — Lavorare? Non ne ho più voglia. Perchè ricominciare

passione. ¶ — Altro che leggere! Ho riflettuto. E tutti coloro

cervello le idee che ho io. E la borghesia

fratelli e nemici? Ne ho anche qui dei nemici

Pietro aspramente. ¶ — Ma io ho ventisei anni e vivo

là, Emma. ¶ — Te l’ho già detto che cosa

Maledetto il giorno che ho dovuto lasciar questa casa

se ne avvide. – Ti ho proibito di toccare! Vuoi

a piangere, quando gliene ho riparlato. ¶ Giuliana riapparve, nude

la sua voce sonante: – Ho dovuto dare altri quattrini

in queste giornate? Io ho paura per Carlo. ¶ — Chi

trasparenza d’acquario. ¶ — Gli ho portato qui – disse Clelia

asciugandosi la fronte màdida. – Ho ancora due colpi. ¶ — Che

star loro a paro. – Ho strapazzata questa maledetta gamba

visto sparare! ¶ — Fa caldo. Ho sete – disse il toscano

il toscano. ¶ — Ottarda. Ti ho già visto al circolo

importa. La gamba che ho perduta, borghesi assassini, me

lavare. ¶ — Posso aiutarla? ¶ — Grazie, ho quasi finito. ¶ Accanto alla

e strepito di fanciulli. ¶ — Ho da parlarle di una

a torcere queste lenzuola. Ho le mani che non

di sciopero. Eppure, io ho ringraziato il Signore perchè

diverte! Il padrone l’ho conosciuto quando era un

come la penso. Gli ho detto un giorno: Appena

punto: – In una retata ho visto prendere tuo nipote

tuo nipote: Pietro. ¶ — L’ho saputo a casa sua

È tardi, – le disse. ¶ — Ho dovuto finire quello specchietto

tu sappia. E necessario.... Ho detto che andavo all

in tono più calmo: – Ho quasi trent’anni. Che

sforzo il rivelarsi pienamente: – Ho avuto la sfortuna di

legge. Aveva detto Giuliana: “Ho quasi trent’anni”. Intendeva

un passo: ¶ — Babbo, ti ho dato un grande dolore

arricchito nemmeno io. Non ho un soldo di risparmio

il denaro non l’ho mai capito.... ¶ Sebastiano Barale

esprimi? ¶ — Convinzioni non ne ho, caro Barale, – rispose adagio

chiederti notizie. Un giorno ho visto Giuliana; è sempre

disgrazia.... ¶ — Io non l’ho voluta certamente! Non vedi

vedi gli anni che ho? Con gli altri figli

cartucce e pistola le ho sempre pronte! ¶ Tutti sono

morire in un convento. Ho fatto questo voto. ¶ Disse

babbo, devo avvisarti che ho deciso d’andar a

in una volta?... Ma ho detto che di simili

mi curo! Io non ho dimenticato per che cosa

fare. Io, nella vita, ho ancora da vivere! ¶ — E

compagni. – Chi ha sparato? ¶ — Ho sparato io – rispose quegli

fermarsi il nipote risponde: – Ho cambiato il turno. – Adesso

Io bevo soltanto quando ho i denari bastanti per

e, se non ne ho, un piatto di minestra

è per tutti. Se ho i soldi da bere

Nessuno mi comanda; non ho padroni nè compagni nè

qualcuno dei nostri? ¶ — Non ho potuto aver nomi. Sono

nomi. Sono una cinquantina. Ho sentito dire che adesso

in Russia? Io l’ho vista, caro mio, la

cominci il ballo russo.... Ho già il passaporto per

intorno: – A casa io ho quattro bambini! ¶ Le componenti

gravità materna. ¶ — Te l’ho detto un’altra volta

rigato di lacrime: – L’ho veduto dalla finestra! Passa

a terra: – Io l’ho visto! È passato anche

tardò molto a riprendere: – Ho una domanda da farti

abbiamo ancora cenato! Dove ho la testa? ¶ Egli la

lo salvi lei! Non ho più altra speranza! ¶ — Mi

tiene nascosto in solaio. Ho paura di quello che

se sapesse che l’ho trovato! ¶ Un semplice quaderno

pensieri, i sentimenti che ho in me, perchè sono

doveva aver raccolto passeggiando. – Ho trovato la ricchezza – borbottò

Assai presto, io credo. Ho visto che riponeva la

disse a un tratto: – Ho finito di aspettare.... – E

domandava Lando, perplesso. ¶ — Io ho già distrutto ogni cosa

è così difficile! Qui ho trovato impiego in una

Siamo qualche centinaio! Io ho quattro bambini! Mia moglie

Davide entrando nella soffitta – ho pensato di farvi una

solo. Nell’isolamento che ho voluto e voglio, sento

che queste parole: “Oggi ho trovato. Così sarà finita

potè – Giusta o errata, ho una certezza. Non potrai

rigide, al soffitto: – Basta! Ho per te del rispetto

dirtelo? Gli anni che ho speso a servire il

Se mi volgo indietro, ho quasi vergogna di me

gemette la giovine donna. – Ho faticato tutto il giorno

tutto il giorno. Non ho ancora mangiato: non potrei

i suoi quaderni: ne ho trovata la cenere. Succede

fatto è già accaduto...! Ho domandato a tutti: nessuno