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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
1
1912
resto riscontrasi in tutti i tempi quasi una somiglianza
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1912
in una prova titanica i più eletti cuori d
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1912
Cavour, Napoleone e tutti i generali piemontesi, sotto il
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1912
dicevano per ischerno, e i frementi, di rimando, appellavan
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1912
di rimando, appellavan malvoni, i moderati monarchici che volevano
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1912
e ponderato. Moderatissimi erano i professori universitari, e perciò
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1912
dei tempi. Del resto i più di quei giovani
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1912
con l'Abba, parevano i tredici di Barletta. Non
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1912
Italia, e di tutti i popoli. Andava a visitarlo
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1912
noverati da me fra i meno vani della mia
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1912
poi rimpianse, forse perchè i dolori giovanili, accompagnati dall
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1912
quei giorni di Pisa, i funerali nel suo poema
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1912
in battaglia gli premeva i lombi. ¶ Eran le esequie
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1912
giovane, della gloria fra i lampi. ¶ Io non potei
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1912
non vorrei morir! ¶ Paurosi i crepuscoli di questa età
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1912
a caricare alla baionetta i nemici d'Italia. ¶ I
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1912
i nemici d'Italia. ¶ I più forti e i
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1912
I più forti e i più gentili poeti l
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1912
il Foscolo erano stati i suoi padri intellettuali, e
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1912
di giustizia; tanto che i martiri italiani che si
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1912
quello dei sommi intelletti, i quali, nella sintesi del
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1912
con quelli che direi i fratelli d'Amleto, e
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1912
d'Amleto, e sono i Werther, i Fausti, i
24
1912
e sono i Werther, i Fausti, i Manfredi, i
25
1912
i Werther, i Fausti, i Manfredi, i Consalvo. L
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1912
i Fausti, i Manfredi, i Consalvo. L'Abba patì
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1912
poco le gioie materiali. ¶ I più invece se ne
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1912
dice nelle milizie, accantonati i due primi squadroni dei
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1912
ne fu data per i miei centesimi, e rinvigorito
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1912
mio Padre, e vidi i suoi capelli che avevano
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1912
reggimento, il quale, come i cavalli dell'epopea, ha
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1912
al paese, e più i ricordi lo commuovono. Si
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1912
quell'assenza sì perigliosa, i suoi cari! La sorella
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1912
nel focolare, e conta i minuti al vecchio padrone
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1912
e la blandisce per i suoi fini. Il che
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1912
dott. Crisante, con tutti i suoi figliuoli dell'amore
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1912
robusti come quercioli," per i quali alacremente lavora; è
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1912
ecco che egli ode i soldati, richiamati sotto le
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1912
della sciagura. ¶ Nella novella: "I baffi e il cuore
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1912
Venite avanti voi e i vostri baffi! chi siete
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1912
fate entrare il barbiere. ¶ I baffi del sig. Saul
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1912
Tali penitenze erano tra i modi (e chi scrive
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1912
in terra. Sopraggiunge Nerina. I due ragazzi sentono a
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1912
indignazioni, e più frequenti i sospiri penosi e profondi
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1912
penosi e profondi, con i quali le rivelava piuttosto
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1912
voluttuosa; si comprende come i suoi personaggi migliori siano
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1912
e per esse tutti i personaggi delle sue novelle
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1912
suonavano che parevano sgomente; i versi del Miserere cantati
49
1912
a farci balzare innanzi i fatti e le cose
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1912
ai giovani che videro i tuoi costumi, e udiron
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1912
ogni giorno; per dormire, i fienili e i boschi
52
1912
dormire, i fienili e i boschi erano aperti e
53
1912
e grandi; e finiti i quattrini, la Provvidenza avrebbe
54
1912
fatta in lingua, e i superiori avrebbero capito lo
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1912
mucche, una donna; poi i suoi pennelli, la sua
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1912
la neve ha chiusi i passi? Se lo terranno
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1912
mangiano le galline e i birbanti vengono quando vogliono
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1912
lì come stavano bene i riflessi di bronzo dei
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1912
cosa, ci capitano mai i carabinieri quassù? ¶ - Ci capitano
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1912
gran fame; ma dopo i primi bocconi si volse
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1912
che non furono abbattuti i castagni vi stettero di
62
1912
Gli anni che battevo i boschi, come adesso voi
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1912
a ogni poco tra i piedi. Mi davano da
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1912
da pensare più che i gendarmi. Di quei francesi
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1912
diavolo anche lui. Sentiva i gendarmi a un miglio
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1912
mi si caccia tra i piedi. Non guaisce, dunque
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1912
guaisce, dunque non sono i gendarmi, pensai. Tira via
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1912
eccolo lì ancora, tra i piedi. Lo tocco; tremava
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1912
cani. Scagnavano, schiattivano, e i cacciatori con delle voci
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1912
Passano porti e mari i nostri senza tante carte
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1912
avevano potuti guastare nè i macereti nè gli spini
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1912
sì, se avesse avuto i suoi pennelli! ¶ - Nunzia, sono
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1912
la carbonaia e sino i boschi! Ecco che ho
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1912
Badia. ¶ Presero le marre, i roncoli, le scuri e
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1912
Certi tronchi dovevano passare i mille anni! avevano addosso
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1912
la torta Pasqualina? E i malefiziati? Ce n'erano
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1912
a cavallo spariva tra i faggi. ¶ - Tempi disgraziati, - seguitava
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1912
tra sè; - neppur più i preti credono a nulla
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1912
Teobaldo! Quando si dice i preti!... - E parlando, Biagio
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1912
dire delle facezie, facevano i conti sul cammino di
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1912
su nelle faggete cominciavano i gufi a chiamarsi; e
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1912
voi. Ma prima, mentre i miei figli danno un
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1912
Tempi antichi, vi portavano i morti, quelli che non
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1912
era uno in tutti i dintorni; peccato che non
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1912
se per caso capitassero i carabinieri: intanto copritevi bene
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1912
li lascia a fare i poveri diavoli come me
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1912
se avessi addosso tutti i peccati mortali? Mi avete
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1912
verrai con me. ¶ - Fuggi, i carabinieri! - disse Nunzia tra
89
1912
carabinieri! - disse Nunzia tra i denti, come se un
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1912
casa tra sè e i carabinieri; si imbucò nelle
91
1912
senso di nulla; e i carabinieri entrarono come in
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1912
tranquillo. ¶ Nunzia notava che i carabinieri non parevano neppur
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1912
loro girano per pigliare i birbanti; nevvero? Ah! ah
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1912
Ah! ah! alle volte i birbanti... Che sanno loro
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1912
non mandate pel medico? ¶ I figli, la nuora guardavano
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1912
a tutti! - risposero ridacchiando i carabinieri; e pigliata la
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1912
È fuggito quando comparvero i carabinieri: - rispose la povera
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1912
di nulla. E ridono i carabinieri...! Dovrebbero esser buoni
99
1912
del deserto, ai quali i poveri uccelli portavano da
100
1912
volgersi per tornare, scosse i cespugli. Al frullo, Pellegro
101
1912
disse Nunzia. - E sa? i carabinieri non cercavano mica
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1912
canzoni che immalinconichivano fino i tronchi; ma ora, se
103
1912
dunque facevi le Madonne, i Santi, e anche gli
104
1912
quella maniera. Solo quando i due figli di Biagio
105
1912
lettuccio, e ne tenne i piedi in un secchio
106
1912
era corso a riporre i bovi che non pigliassero
107
1912
aver trovato tante volte i cavalli del marchese con
108
1912
tutti. Biagio dava già i tratti. Non valse che
109
1912
intorno, che accendessero tutti i ceri della candelora, serbati
110
1912
piglia la sega e i chiodi. ¶ - Che volete fare
111
1912
in casa tre giorni? ¶ I due fratelli si guardarono
112
1912
vengon mica a veder i morti... ¶ - Allora si può
113
1912
lanterna. Arrivavano da tutti i sentieri dei boschi, alla
114
1912
ultimi della fila tra i faggi; poi col cuore
115
1912
adosso qualcosa, come se i boschi mandassero vento, e
116
1912
gola al lupo, che i carabinieri l'avrebbero preso
117
1912
uscì franco col morto. I carabinieri, un po' stizziti
118
1912
forza per avventarsi, ma i carabinieri lo menavano via
119
1912
uscivano dal Cimitero, interrogando i figli di Biagio, ai
120
1912
ma Pilo, richiesto, faceva i misteri, sapeva lui: immaginassero
121
1912
che diceva: mangia; sviavano i pensieri da lui. L
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1912
loro, maliziose e contente. I due figli di Biagio
123
1912
si intenerivano, si sentivano i lucciconi, manco potevan mangiare
124
1912
pose sulla tavola tra i bicchieri. ¶ - Comincio io. Dio
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1912
chi in Russia! ¶ - Diceva i primi che dai nostri
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1912
Pilo. Sapeva costui che i carabinieri lo avevano chiuso
127
1912
troverò sai; le porterò i tuoi saluti, e le
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1912
le mucche libere tra i cespugli, là, intorno al
129
1912
braccia, la sua voce, i suoi baci. Le passavano
130
1912
visti nei sogni passar i Re Magi. S'inginocchiò
131
1912
avrà imparato a ammazzare i superiori! - seguitava Farinello. - Oh
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1912
patire. Ma nelle primavere i mandorli in fiore le
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1912
altra mezza l'altro, i villani della valle avevano
134
1912
non l'avevano aiutata i parenti! Anzi, i loro
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1912
aiutata i parenti! Anzi, i loro figlioli l'avevano
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1912
parlava le si gonfiavano i gozzi venosi, e mandava
137
1912
urlato, aveva cacciati via i biricchini, aveva levato dal
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1912
mondo v'erano già i figli dei figli di
139
1912
avesse quest'altro, e i soldi da comprare il
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1912
no, anzi vado io. ¶ I quattro giovani figlioli di
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1912
una febbre che manco i cavalli. Ma ora sono
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1912
vestire. ¶ Fuori c'erano i figlioli di Micco che
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1912
porta a mandar via i quattro gallioni. - Date retta
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1912
discendendo la ripa facevano i conti che, al vedere
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1912
un giovinottaccio che portava i venticinque anni, con certa
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1912
che toccano a tutti i poveri del Comune, la
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1912
vi ha risanata? ¶ - Così i miei parenti avranno voglia
148
1912
per fare, lui e i testimoni non sentirono che
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1912
altare quel matrimonio, mugulò i nomi per modo che
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1912
al priore; e, piantati i tarocchi, corse. ¶ - Arcangela? Ma
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1912
una folla che parevano i giudici nel venerdì delle
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1912
di sul pianerottolo, comparvero i due poveracci spinti alle
153
1912
sposi! dàlli, dalli! ¶ Tremarono i vetri delle finestre circostanti
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1912
un'ondata; e strinse i pugni, e si volle
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1912
avventare. Ma gli urli, i fischi, il chiasso di
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1912
pieno di stelle lontane, i profili dei colli muti
157
1912
la pina del campanile, i tetti delle case di
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1912
Si levò e per i campi, camminando a salti
159
1912
così non fanno manco i Turchi. Perchè son poveri
160
1912
si fa a rovinare i poveri diavoli! Si vede
161
1912
chi me li paga i danni? ¶ E il dottore
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1912
luglio ai Santi. Passavano i giorni, come in sogno
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1912
le clavicole sarebbero entrati i pugni; la testa, tutta
164
1912
insieme colle visite, e i suoi quattro palmi di
165
1912
guardavano insieme il cielo, i monti, il borgo, il
166
1912
la processione lunga lunga, i fanciulli, le figlie di
167
1912
Maria bianche, le umiliate, i battuti, poi i preti
168
1912
umiliate, i battuti, poi i preti e la turba
169
1912
suonavano, che parevano sgomente; i versi del Miserere cantati
170
1912
cimitero, mentre v'entravano i preti e la folla
171
1912
Quella stessa notte passò i monti, calò nell'altra
172
1912
andar a dormire sotto i salici, lungo il fiume
173
1912
di mio zio buttavamo i rami d'olivo alla
174
1912
indietro, e vedendo che i due giovinetti non s
175
1912
io? Discorrete pure". Ma i due giovinetti, senza dirsi
176
1912
lui, egli non udì i passi di Foresto, il
177
1912
alle donne per lavarvi i panni. Così gli aveva
178
1912
cantar le litanie, alternando i versetti con gli accordi
179
1912
organo spaziavano a riempire i cuori di religione. Intanto
180
1912
Intanto il sagrestano accendeva i ceri, uno, un altro
181
1912
di luce; nella sagrestia i preti si paravano in
182
1912
Vanni. Foresto spuntò tra i cespugli. E proprio in
183
1912
proprio in quel momento i richiami, che mentr'egli
184
1912
canonica; e Nerina faceva i passi come una sonnambula
185
1912
dottor Asquini erano arrivati i cinquantacinque, età già così
186
1912
il dottore aveva finito i cinquantacinque. E una sera
187
1912
no son guai!.,. Ma i maschi! Intanto ecco cosa
188
1912
le palme, la campagna, i colli lontani; in tutto
189
1912
ore, fantasticando l'Oriente, i luoghi del gran poema
190
1912
dalla famiglia; ivi, certo i suoi nonni avevano ragionato
191
1912
un Cosacco, a curar i malati per la montagna
192
1912
popolandone le solitudini e i silenzi, con le sue
193
1912
figlia unica ma povera, i cui genitori vivevano alle
194
1912
avrebbe messa al mondo. "I padri d'una volta
195
1912
sa? Eppoi la salute, i difetti, le morti...". Insomma
196
1912
nozze, ringiovanite; ma quando i maschi vogliono prender moglie
197
1912
quell'età, ne animava i ritratti appesi alle pareti
198
1912
guardarono, si guardarono, forse i loro pensieri s'incontrarono
199
1912
che avrebbe potuto schiantar i loro cuori, farli divenir
200
1912
fu di patimento. Stavano i malati chi sotto le
201
1912
le zimarre turchine indosso, i berretti bianchi in capo
202
1912
ricordo. Saranno già grandi i tuoi figlioli. Quanti ne
203
1912
sorriso di buono, sotto i mustacchi ancor neri, sebbene
204
1912
Asquini. Quei vuoti tra i denti, che orribile cosa
205
1912
un ospedale... avrai intorno i tuoi figlioli... tua moglie
206
1912
tanti anni prima, tra i quattro amici l'aveva
207
1912
delle tovaglie, le stoviglie, i bicchieri scintillanti e le
208
1912
lanciavano gli occhi attraverso i grandi cristalli, nella folla
209
1912
che ricordava all'Asquini i clamori intensi del vento
210
1912
per andar a vedere i suoi ammalati. Osservava una
211
1912
veglie del campo, quando i loro pensieri tornavano a
212
1912
e par che conti i secondi, col polso sinistro
213
1912
mise a guardar intorno i quadri appesi alle pareti
214
1912
che si compiva sotto i loro occhi era di
215
1912
guardar un altro quadro: I Cacciatori delle Alpi al
216
1912
ho fatte tutte! Tutti i medici di Lombardia gli
217
1912
Già, voi medici siete i grandi ingannati che ingannate
218
1912
manda a salutare tutti i giovedì da gente che
219
1912
gli uni sugli altri, i vicini e i lontani
220
1912
altri, i vicini e i lontani. ¶ - Ah, è medico
221
1912
meglio se avessi lasciato i miei quattro amici nel
222
1912
erano ancora, e giovanili, i grandi occhi azzurri sotto
223
1912
anni sua moglie e i suoi figlioli eran venuti
224
1912
gruppo d'amici, tra i quali c'è anche
225
1912
perchè, a conti fatti, i birboni siam noi. ¶ - Parlammo
226
1912
tu... ¶ - Niente, niente! Beati i tempi in cui si
227
1912
maggiore a ventott'anni... i suoi compagni cavalcano col
228
1912
col re, sono tra i grandi della terra... ed
229
1912
morto; e che diede i danari a lui da
230
1912
due. E appunto come i salmi, tutto finiva in
231
1912
andò in cucina, accese i fornelli, rimestò qua e
232
1912
anche Lantieri ci aveva i suoi rami, e ora
233
1912
di rassegnata, che sconcertò i pensieri di lui e
234
1912
tutti: in quella casa i coniugi s'erano divisi
235
1912
quelle altre erano dove i maschi e dove le
236
1912
le femmine che mandano i padri e le madri
237
1912
ancora la meno peggio". ¶ I viaggiatori che lo sentivano
238
1912
il suo campanile, ecco i ciuffi di castagni sul
239
1912
cui risaltano le case, i tetti del suo paese
240
1912
casa dove l'aspettano i suoi: dolcezza infinita! Ancora
241
1912
prendila, Mario, prendi moglie. ¶ I BAFFI E IL CUORE
242
1912
la sostanza. Ed ora i nipoti fanno il resto
243
1912
non è fatto per i cani. Ma voi non
244
1912
Ma voi non avete i vostri risparmi, voi? ¶ - Questo
245
1912
dice il Parroco? Che i se e i ma
246
1912
Che i se e i ma sono il patrimonio
247
1912
cancelliere, gli uscieri, forse i carabinieri e il diavolo
248
1912
aiuterà... ¶ - Tu hai sempre i santi che aiuteranno! ¶ - Lasciami
249
1912
sig. Venanzi; mi porterò i bambini, gliene dirò tante
250
1912
dal letto, tempestò contro i birbanti che sapevano le
251
1912
quell'ora a rompergli i vetri per insultarlo. Canaglia
252
1912
proprio cinque! ¶ Egli prese i napoleoni, guardò il soffitto
253
1912
paura scappavano e piantavano i malati e i morti
254
1912
piantavano i malati e i morti, ecco, là c
255
1912
Andò persino a seppellire i morti! ¶ Ora la gran
256
1912
gran gioia faceva esagerare i meriti dell'Ebreo. E
257
1912
tutto, avevano combattuto contro i Francesi nelle Alpi Marittime
258
1912
quello degli Spagnoli contro i Maomettani. E quando il
259
1912
lasciando che essi facessero i propri interessi, era passato
260
1912
rifugiati da dodici anni i suoi Re, ai quali
261
1912
fatto tanti altri, tutti i suoi pari, sarebbe passato
262
1912
amico suo portasse baffi, i soli baffi che si
263
1912
come si è detto, i cavalli, e preferiva i
264
1912
i cavalli, e preferiva i cattivi, quelli che nessuno
265
1912
Venite avanti, voi e i vostri baffi! Chi siete
266
1912
Domani, poi, appena finiti i vostri affari, montate a
267
1912
trovato altri due sergenti, i quali gli avevano dato
268
1912
lui, ma per maledire i tempi; e se avessero
269
1912
andar a marito, e i figli a far casa
270
1912
celia aveva lasciato tornare i baffi che allora crebbero
271
1912
bianchi erano pure venuti i baffi di Carlo Alberto
272
1912
altra volta sulle reni i colpi di ciabatta che
273
1912
colpi di ciabatta che i manigoldi del Galateri gli
274
1912
mai se Colombano o i suoi avessero sentito rompersi
275
1912
Grifò ci han legna i tali, i tali e
276
1912
han legna i tali, i tali e i tali
277
1912
tali, i tali e i tali? ¶ - Mi sono alzato
278
1912
star lì a sciogliere i drammi che gli uomini
279
1912
di dov'egli veniva, i bei monti tra i
280
1912
i bei monti tra i quali, cadendo dall'opposta
281
1912
giornate intere a guardare i grandi alberi, ad ascoltar
282
1912
si sentì ne' fianchi i calcagni del padrone, affrettò
283
1912
vennero a gridargli tra i piedi i suoi figliuoli
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gridargli tra i piedi i suoi figliuoli, tre quercioli
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li vogliamo buttar noi i confetti; ce li lasci
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siamo stati ora - dicevano i due maggiori, saltando dalla
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marito era andato per i suoi malati, ci stavano
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sai? quello che trova i tartufi al fiuto meglio
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ben esser pronti per i poveretti carichi di figliuoli
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siamo contenti, noi! e i nostri figli, siano quanti
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una femmina, ma per i tempi che corrono, meglio
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In questo momento passano i soldati richiamati sotto le
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Oh! è vero, ma i pensieri gentili e buoni
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donne. Chi sa? Quando i due saranno grandi, se
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faceva il loro nonno; i bisnonni, quelli stiano nel
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Babbo, mamma! - entrarono gridando i loro tre figlioli, che
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vicina - eccoli, vengono, dateci i confetti da buttare! ¶ - Sì
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entrava nell'andito. ¶ Allora i tre fanciulli si slanciarono
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un mezzo litigio tra i signori che vi stavano
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il qual conte, strascicando i piedi, si faceva condurre
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Egli ascoltando avido, riviveva i suoi tempi di sessant
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a sera, e far i capelli grigi prima del
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tremare nelle scansie tutti i barattoli del farmacista. ¶ Il
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reggervi aveva dovuto cambiar i barattoli, far fare quella
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le teneva in serbo i salari. ¶ Il dottore entrò
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ancora il cane tra i piedi, il dottore gli
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ore in fretta: poi i convitati, tutta gente della
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ponte, incamminato a trovare i suoi ammalati. E sul
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tordi? ¶ - Che c'entrano i tordi! Ah! la pigliate
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gli altri! Ma già, i giovani non hanno più
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al Paleari esclamando: ¶ - O i tuoi figlioli? ¶ Il Paleari
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lasciò scappar detto goffamente: ¶ - I figlioli sono piaghe... ¶ Valeria
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guardai quei pini lassù, i nostri pini! vidi due
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sai quel che soffrono i vecchi, quando i figli
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soffrono i vecchi, quando i figli li privano di
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d'aria... Dove sono i vostri bambini? Andiamo a
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bambini? Andiamo a vedere i vostri bambini... ¶ Il Paleari
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a toccar col petto i fanciulli dell'altra che
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mesta dei castelli, quando i poveri guardavano in su
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per destino. ¶ - Oh beati i fanciulli! - proruppe il dottor
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giorno di domenica, dopo i vespri? Sapeva sin l
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l'era messo sotto i piedi. E subito erano
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un sopra l'altro i ricordi, mentr'egli seguitava
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s'era intavolato tra i babbi allegri certo discorso
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camminava sotto l'ombrello. "I preti vanno di giorno
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dei quali altro dicevano i libri delle nascite nel
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la voce del mondo. ¶ I fanciulli passarono. ¶ "Grullo io
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non ne ha lui! I suoi figliuoli se li
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fine, avrebbe dovuto rendere i conti a lei e
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Non erano mica più i bei tempi suoi, di
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vedo che hai ancora i calzoni con la striscia
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sapeva quasi più mandar i piedi avanti. ¶ Quelli che
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le spalle quadrate e i pugni sodi. Quello si
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in casa per avervi i suoi diritti. ¶ Ma che
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letto ne vediamo tutti i giorni, noi medici. Cosi
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usava fare quando visitava i suoi ammalati. - Sei rimasto
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stringendosi ogni poco tra i pugni le tempie, che
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gli parve che sin i muri delle case e
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poi. Vennero gli amici, i curiosi, i maligni; venne
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gli amici, i curiosi, i maligni; venne il Paleari
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che gli aveva tagliati i panni addosso cominciava a
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in ballo lui e i suoi guai. Avrebbe voluto
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verranno a accompagnarmi neppur i cani. ¶ - Faremo distribuire dei