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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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1902
metà del secolo scorso i romanzi famosi di Giulio
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pure conta già, tra i suoi cultori, dei giovani
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per lanciarsi audacemente fra i misteri che si nascondono
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Plinio, XI – 3. ¶ PARTE PRIMA ¶ I ¶ Ero a Parigi sul
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della folla e invitavano i buoni borghesi, gli smilzi
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cosa.... ¶ — Ti ascolto. ¶ — Tra i beni immobili che il
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è deciso. ¶ — La neve, i ghiacciai! il divino candore
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misteriosa quiete della montagna! i burroni, la tormenta!... ¶ — E
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chilometri all’ora, verso i confini della Francia e
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molto obligeante in tutti i suoi atti, e, purtroppo
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s’era compiaciuta dargli i mezzi per soddisfare la
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lampadina invitava a chiudersi i miei poveri occhi.... ¶ E
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profondamente. ¶ II. ¶ Sognava Parigi, i boulevards, mi pareva di
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profumava, le casette rustiche, i contadini vestiti de’ loro
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e là le casupole, i fitti degli alberi, i
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i fitti degli alberi, i corsi d’acqua che
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il buon signor Tommaso.... ¶ — I1 mio buon zio. ¶ — Lo
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vostro signor zio, dicevano i nostri vecchi ch’esso
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Ma quello che proprio i nostri vecchi hanno veduto
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vecchi hanno veduto, con i loro occhi, in carne
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anzi era buono con i pochi poveri che avevano
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la notte, lo dicevano i vostri nonni che l
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volle saperne di spendere i suoi denari in quelle
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altra cosa che tutti i viaggiatori che arrivan là
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osservai ad Edoardo. ¶ — Sono i documenti del Diavolo, – fece
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presepi di cartoncino, che i grandi magazzini del Printemps
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quei buoni alpigiani per i loro altari. ¶ Siccome il
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suo viaggio su per i fianchi della montagna. ¶ Tutti
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fianchi della montagna. ¶ Tutti i suoi triboli furon sofferti
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lontano tonfo di caduta. I corpi che lasciavamo cadere
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parte di castellani solitari. ¶ I primi giorni passati al
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al paese quasi tutti i giorni per i pasti
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tutti i giorni per i pasti, giacchè per la
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aveva servito per cuocere i pasti degli antichi abitatori
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altre mille popolanti giù i vari luoghi della valle
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valle, invano avea spinto i suoi puri e caldi
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tutti, sino all’ultimo, i suoi abitanti! Il dannato
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in quella carta che i bibliografi chiamano bambagina, con
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Biblioteca, mettemmo sossopra tutti i vecchi libri, suscitando nembi
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Non eravamo noi dunque i predestinati lettori che Fortuna
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vivo desiderio ormai che i fatti ci dimostrassero che
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aveva talmente aggrinzita che i caratteri scolorati e alterati
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voluto.... e troverà, – ripetei. ¶ — I predestinati lettori siamo stati
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ha voluto.... ¶ — Siamo dunque i soli possessori, almeno sino
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del giorno dopo cominciammo i preparativi per la famosa
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ora non esistevano che i cardini, vecchi e arrugginiti
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di seguito finchè occorresse. ¶ I due uomini – che si
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opera. ¶ Anzitutto furono trovati i due uomini – due robusti
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minutamente istruite su tutti i particolare della nostra.... discesa
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avevamo associato all’impresa, i quali dovean tener continuamente
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ricerche nella Biblioteca, tutti i vostri assaggi, quassù, giù
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levigate, che correvano sotto i nostri sguardi. ¶ Sopra le
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profondo. ¶ La torcia mandava i suoi riflessi sanguigni sulle
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d’un attimo. ¶ Vedemmo i fili che la componevano
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che li disgregava.... ¶ Sotto i nostri occhi atterriti, mentre
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Sentii la cesta sotto i piedi mancarmi.... ed io
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vimini, sprofondavamo spaventosamente.... ¶ V. ¶ I primi istanti – fulminei – furono
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appariva eterna quella caduta! ¶ I secondi erano secoli pel
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una diafana nebbia, sfumando i contorni delle cose. Io
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questa luce? ¶ — Ecco. Dapprima i miei occhi non percepivano
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quando io ho ripreso i sensi. ¶ — Precisamente. ¶ — Sicchè, secondo
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parte mia, – dissi io, – i vestiti, un berretto da
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in quel mare che i nostri marinai avrebbero detto
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spieghevole era passato sotto i nostri sguardi. ¶ — È il
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nè l’ampiezza nè i confini!... ¶ Però non volli
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Avverrà dunque che tutti i fenomeni che innalzano il
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in esse! Lo dicon i suoi minimi abitatori, piccoli
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poca’anzi trasvolare sotto i nostri occhi! Riassumendo: se
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Alquanto.... ¶ — Tu ricordi tra i tanti fatti ch’egli
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grande meraviglia che tutti i corpi di metallo che
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nella sua camera, come i cardini delle porte, le
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egli trovò poco luminosi i corpi fibrosi, come il
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luminosissimi di luce candida i cristalli naturali, come il
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gesso, il quarzo, ed i metalli i quali poi
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quarzo, ed i metalli i quali poi emanano ciascuno
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di noi con tutti i suoi papaveri. ¶ Quanto durò
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uno spettacolo inaudito colpì i miei sguardi. ¶ La nostra
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tutte capricciose volute – ricordavano i nostri licheni, di dimensioni
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più vasto, da tutti i lati: e le rive
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sì limpida che vedevamo i piccoli granelli di sabbia
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corsa poi in tutti i versi da esseri viventi
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di svincolarmi – o realmente i miei occhi vedevano, le
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strano mondo di cui i nostri fratelli lassù mai
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movendo le braccia e i piedi ci trovammo a
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più limpido e meraviglioso. ¶ I boschi di cui eran
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la nostra testa pendevan i rami – se così potevamo
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luminoso. ¶ La sabbia, sotto i nostri piedi, avea la
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e ci avviammo. ¶ Sotto i nostri piedi continuava la
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testa ci pendevano sempre i più strani festoni di
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Io so questo perchè i nostri Maestri ce l
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insegniamo ai nostri figlioli.... ¶ — I vostri figliuoli? avete voi
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attentissimo. ¶ Poi cominciò: ¶ — Dunque i nostri vecchi Maestri non
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vecchi venerandi e sapienti i quali insegnan ai giovani
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nostro vivere. È fra i dodici sapienti uno che
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come la nostra guida. ¶ I capelli color di neve
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Dopo un istante vidi i suoi occhi animarsi, e
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dovere, – concluse Edoardo, osservando i grossi arbusti che ho
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che si svolgeva sotto i nostri occhi. ¶ Il terreno
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un’escursioncella che sfido i più audaci sportsman avere
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intorno ad esso sono i nostri fidi Maestri. Fra
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vaporare dalla terra sotto i nostri piedi. ¶ Ad un
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ruscelli che scorrevan sotto i nostri piedi. ¶ Salivamo sempre
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siete qua, siate anche i benvenuti! ¶ — Grazie, risposi, – la
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c’è di che. I miei fratelli di adozione
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perfettamente lontana da tutti i vostri usi e costumi
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del mio corpo! Perdetti i sensi, durante la terribile
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e m’introdusse tra i Maestri.... Ed ora tranne
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parlerà e vi dirà i suoi voleri, ai quali
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di nuove fogge con i quali entrammo ufficialmente fra
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quali entrammo ufficialmente fra i.... Komokokis!... ¶ X. ¶ Gerolamo Cardano
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non lo sa dire. ¶ I modesti e laboriosi minatori
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dispongon in lunghi filoni i metalli ch’essi poi
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sole mai non arriva, i diamanti che mandan luce
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mandan luce nelle tenebre, i rubini, gli smeraldi, o
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a cui eran venuti i geologi e i naturalisti
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venuti i geologi e i naturalisti sulla fauna e
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alle cui rive erano i quattro villaggi e la
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capitale, per esprimerci con i termini del nostro.... nuovo
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altre moltissime, parecchi sono i tunnels verticali, a zig
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spazio loro assegnato, secondo i suoi alti fini, dal
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No, non abbiamo che i Maestri. E questi sono
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Maestri. E questi sono i vecchi. Quando noi, vissuti
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Kalika avea potuto raggiunger i centosettanta anni dei nostri
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della loro vita, secondo i computi del nostro caro
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si allontanava, noi due, i cui anni sommati insieme
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non riuscivano ad eguagliare i suoi, lasciandole dietro gli
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al loro eterno riposo i buoni vecchioni che l
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vivevano altri animali oltre i bianchi pesci luminosi che
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tessuto con che formavano i manti ond’eran ricoperti
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in generale, appariva tra i due sessi. ¶ Così pure
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certo momento stabilito, tutti i giovani dei quattro villaggi
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forse a visioni che i nostri poveri occhi ignari
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di tutti averle rapiti i suoi divini secreti!... ¶ Poveri
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vostre sorde orecchie, illuminerò i vostri ciechi occhi, e
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occhi, e farò sensibili i vostri sensi ottusi. Ascoltate
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voce, – mormorò Edoardo convinto. ¶ — I vostri sensi sono ancora
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quando si saranno come i nostri affinati, sentirete ancor
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avete fatto che aprire i nostri sensi, far vedere
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nostri sensi, far vedere i nostri occhi e udire
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nostri occhi e udire i nostri orecchi.... ¶ — Sicuro: semplicemente
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altre cose insomma che i vostri organi limitati non
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vibrazioni troppo acute – e i vostri naturalisti v’hanno
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intorno a noi che i nostri sensi non possono
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una casa, vivrete tra i nostri fratelli; conoscerete i
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i nostri fratelli; conoscerete i nostri usi e li
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è con noi calmerà i vostri cuori agitati di
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ripida discendeva. ¶ PARTE SECONDA ¶ I. ¶ Edoardo, tutto chiuso nell
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di quello parlato tra i nostri fratelli. ¶ Risposi: ¶ — Verrò
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fatto compagno! ¶ Erano cotesti i miei malinconici pensieri mentre
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venivan quasi a sfiorarle i piedini di neve, Kamelia
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parlata laggiù da tutti i Maestri, anche in uno
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francese.... ¶ Kamelia era orfana. ¶ I due suoi genitori vagolavan
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al tuo piccolo amico i misteri del tuo cuoricino
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sul mio petto, come i candidi fiori della notte
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fratelli genuflessi si alzarono i Maestri – tutti vecchissimi, dall
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quali scorsi subito Kalika – i quali avvicinatisi al morto
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avanzaron quattro giovani fratelli i quali, fattisi intorno al
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ristabilitosi il silenzio profondo, i fratelli uniron le loro
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vaga penombra luminosa. ¶ E i fratelli si chinaron ad
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segno di assentimento. ¶ Tutti i fratelli si alzarono. ¶ I
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i fratelli si alzarono. ¶ I quattro più giovani, che
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semplicemente grande! – disse egli. ¶ I compagni ci sfilavano davanti
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Sì. ¶ — Come lo sai? ¶ — I Maestri, tu lo sai
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mani abbandonate nelle mie, i grandi occhi spalancati ne
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tu non eri come i miei fratelli.... ¶ E finì
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mio mondo ove tra i fiori, i più meravigliosi
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ove tra i fiori, i più meravigliosi colori e
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Alzò su di me i begli occhi che una
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maledetto Kalika, con tutti i suoi altri degni compagni
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ho ormai fin sopra i capelli.... con tutto il
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vecchio Kalika, dicevo, con i mezzi di cui dispone
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poche ore prima. ¶ Presso i suoi fratelli era nota
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male e delle tenebre”. ¶ I pochi temerari che, in
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osato avventurarsi su per i suoi aspri scaglioni, narravan
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eran scorsi sin allora i suoi giorni, ove la
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m’alzò in volto i begli occhi che una
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arcana mi aveva invaso. I miei polsi s’eran
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tenebre che ne circondavano i miei sensi acutamente tesi
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diceva!... – mormorò l’amico, – i nostri occhi, raffinati ormai
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hanno imparato a cogliere i più vaghi barlumi naturali
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pesante, tanto che riunendo i nostri sforzi ci fu
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la mano, in tutti i modi!... ¶ — Ce l’auguro
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proibisco di continuare con i tuoi dubbi di malaugurio
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nuovo in movimento. ¶ Svegliai i due compagni di viaggio
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della imbarcazione, e perdetti i sensi. ¶ VIII. ¶ Quando riapersi
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della terra, non per i nostri occhi che, avvezzi
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portarti nel museo che i tuoi buoni servizi ormai
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una pazza gioia invadere i nostri cuori. ¶ Doveano essere
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adorata. ¶ Io seguiva tutti i suoi movimenti col cuore