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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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1965
a dire?” ¶ “Hai tutti i nomi scritti, con gli
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con gli indirizzi e i numeri di telefono, non
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bianco, mi pare.” ¶ “E i nomi dentro sono in
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ne sono di tutti i generi. Alcune fanno impazzire
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amato. Tu vivi per i vestiti e ti sembra
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1965
per altro che per i vestiti. Dirò di più
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vestiti. Dirò di più: i vestiti, il vestire, il
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ho spazzato via tutti i soprammobili, come se fossero
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1965
come se fossero davvero i feticci di una idolatria
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1965
con agra serenità: “Tutti i miei poveri soprammobili, chi
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vita reale che aveva i caratteri ineffabili dell’inautenticità
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per una coincidenza singolare, i personaggi sembravano gli stessi
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ma questa volta con i capelli spettinati, le spianava
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un fatto di sangue. ¶ I due cartelloni descrivevano insomma
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contrasto. Naturalmente, in ambedue i cartelloni dominava l’irrealtà
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la rivoltella spianata erano i simboli della stessa inautenticità
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presentarsi al pittore con i caratteri dell’inautenticità. ¶ Mi
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vuota ma portava tutti i segni della cena che
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1965
dell’insalata di lattuga; i bicchieri da acqua e
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qui c’erano tutti i segni della fretta: le
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1965
fretta: le lampade accese; i cassetti del comò aperti
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1965
del mio romanzo. Ma i miei pensieri hanno preso
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1965
del lampadario centrale. Tra i tanti articoli, ne avevo
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1965
equipaggio e agli ufficiali, i familiari del capitano, cioè
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1965
accostata, erano stati fatti i segnali, erano anche stati
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scomparsi. Ma dovunque erano i segni di una interruzione
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1965
era ancora apparecchiata con i cibi nei piatti e
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1965
il pasto a metà, i convitati se ne erano
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1965
ma illuminato e con i segni della vita quotidiana
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1965
cercando una preda tra i cespugli; nella pianura, altrettanto
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1965
massicce, colossali. E tra i colonnati, disposte alte e
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1965
l’incendio aveva consumato i soffitti di legno e
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1965
rovine sulle quali volavano i soliti avvoltoi gracchiando ogni
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1965
e insieme lasciava intravedere i motivi del delitto. Attirate
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1965
allo stesso modo che i clienti di Cora avevano
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era stata trascinata per i capelli attraverso il corridoio
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1965
per disegnare e tagliare i vestiti. Sopra questo tavolo
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quali le sarte provano i vestiti; il giornale, a
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preso la testa per i capelli ed era andato
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lavarsi le mani e i panni sporchi di sangue
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in cui si mettono i cappelli. Conteneva invece nastri
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era esposta in tutti i particolari; e si parlava
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1965
Ho ripreso in mano i fogli, li ho riletti
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1965
come, a suo tempo, i clienti di Cora avevano
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1965
vita quotidiana. In tutti i casi il delitto non
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1965
mi aveva svegliato erano i passi di Baba e
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1965
si chinava su Cora. ¶ I singhiozzi, come ho capito
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1965
in questo modo; tra i singhiozzi mi giungevano frasi
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che serve a infornare i cadaveri, metà dentro e
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1965
braccia conserte sul petto, i capelli penzolanti dalla barella
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agli architetti per stendervi i fogli dei disegni. Baba
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1965
in una lezione per i bambini delle scuole elementari
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1965
pensavo e sentivo per i miei genitori. In altri
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1965
e sviluppo della verità. I miei genitori erano stati
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1965
guardata con attenzione. Aveva i soliti occhi così belli
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1965
sarebbe molto sgradevole e i nostri rapporti risulterebbero decisamente
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1965
a scassinare una cassaforte. I casi sono due e
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ma gli ho descritto i sintomi.” ¶ “E lui cosa
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Cora non ha tutti i torti.” ¶ “E cioè?” ¶ “Di
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1965
cane fedele. Ora, sotto i due cespugli aggrottati delle
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1965
transistor. Ho notato che i suoi gesti avevano un
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1965
tempo e fatica. E i tuoi articoli, infatti, fanno
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1965
e fatica ai lettori. I quali, per così dire
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pareti delle stanze e i cui progressi si possono
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abitare, macchine per fare i lavori domestici, macchine per
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ci vogliono articoli come i tuoi. Tu hai capito
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di aver letto. E i tuoi articoli questa impressione
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giudizio,” ¶ “E cioè?” ¶ “Cioè: i miei articoli sono delle
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in epoca industriale e i tuoi articoli, grazie a
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1965
e per un momento i nostri sguardi si sono
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fusi come si fondono i raggi di due riflettori
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sue pupille e che i miei occhi si perdessero
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1965
si sono baciati sotto i miei occhi e ho
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1965
cose che succedono tutti i giorni.” ¶ “Infatti, succedono tutti
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1965
giorni.” ¶ “Infatti, succedono tutti i giorni.” ¶ “E quanto all
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1965
invenzioni, con le statistiche, i luoghi, i nomi, i
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1965
le statistiche, i luoghi, i nomi, i fatti, e
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1965
i luoghi, i nomi, i fatti, e così via
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1965
guardato. Si è lisciato i baffi e ha soggiunto
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1965
un mezzo sorriso sotto i baffi spioventi. Ho detto
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1965
del tempo per cercare i mezzi che gli permetteranno
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1965
fenditura dei pantaloni spingendo i bottoni fuori delle asole
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così?” ¶ “Sì, è così.” ¶ “I suoceri dunque debbono odiare
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1965
suoceri dunque debbono odiare i generi come le suocere
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1965
oppure vuoi che lasciamo i pacchi dal portiere e
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1965
con precisione insolita tutti i particolari della scala che
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e due bidoni per i rifiuti; i pavimenti erano
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1965
bidoni per i rifiuti; i pavimenti erano fatti dello
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1965
nero, caldo e asciutto i cui orli, però, si
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1965
Perché?” ¶ “Oh, eccoti con i tuoi perché. Perché voglio
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1965
c’era, abbiamo lasciato i pacchi in portineria e
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1965
e accanitamente a strapparmi i capelli e a schiaffeggiarmi
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1965
commettere con tranquilla coscienza i crimini più orrendi, e
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1965
da portare a domicilio i vestiti a andare a
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1965
ho vista di profilo, i capelli neri pendenti in
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1965
di dentro.” ¶ Parlava tra i denti, con tono sprezzante
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1965
non riconosci più neppure i tuoi parenti?” ¶ “Io non
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noi abbiamo visto, attraverso i vetri, scomparire prima le
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Vuol dire, credo, che i motivi per cui ogni
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il bisogno di cambiare i fatti via via che
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1965
o omesso qualche frase) i nove decimi della visita
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1965
a strigliare con forza i capelli arruffati. Dopo un
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ha ripreso a strigliare i capelli con energia quasi
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qualche consiglio per investire i tuoi risparmi in maniera
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bene?” ¶ “Sì, grazie. E i tuoi?” ¶ “Mi sono separato
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1965
A me no.” ¶ “E i tuoi figli?” ¶ “Quelli poi
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1965
di automobili parcheggiate lungo i marciapiedi, ai due lati
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ci stavamo noi, cioè i miei genitori, mio fratello
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padre.” ¶ Siamo andati, attraverso i marmi neri e rossi
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1965
oggetti; o forse erano i grandi specchi dalle luci
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1965
che ripetevano all’infinito i divani e le poltrone
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1965
e violette Luigi Filippo, i lumi di opalina celeste
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1965
lumi di opalina celeste, i tappeti cinesi blu e
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crema, le maschere negre, i fiori finti sotto le
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1965
appartamento, si è tenuta i figli, ha voluto una
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1965
le nuvole, io ho i piedi piantati in terra
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1965
sempre in giro con i pantaloni?” ¶ “Sì, quasi sempre
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1965
comodi.” ¶ “Ti stanno bene i pantaloni, non c’è
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1965
che dire, perché hai i fianchi stretti e le
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1965
stanno male, perché ha i fianchi larghi.” ¶ Popi ha
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1965
preso la pipa tra i denti e ha insistito
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1965
questo ti stanno bene i pantaloni.” ¶ Popi ha gridato
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1965
come una donna, ma i pantaloni sono ben tagliati
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1965
quale, la pipa tra i denti, rosso e congestionato
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1965
stringeva la pipa fra i denti forti, regolari e
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1965
Nella luce senza sole i colori spiccavano con gessoso
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1965
un tempo erano disposti i pezzi di un magnifico
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1965
spalancato, e allineate sopra i ripiani di acciaio, diverse
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1965
starebbero bene.” ¶ Ho guardato i ritratti. Erano stati dipinti
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1965
madre avevano ambedue passato i cinquant’anni. La borghesia
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1965
e ha probabilmente tuttora i suoi poeti, i suoi
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1965
tuttora i suoi poeti, i suoi romanzieri, i suoi
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1965
poeti, i suoi romanzieri, i suoi scultori, i suoi
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1965
romanzieri, i suoi scultori, i suoi musicisti e i
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1965
i suoi musicisti e i suoi pittori del tutto
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1965
pittore, dunque, della borghesia, i miei genitori, come tanti
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1965
gli anelli al dito, i braccialetti ai polsi e
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1965
ad essere ignobile oppure i miei genitori. E ricordando
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1965
poltrona, smaniando e torcendosi, i seni all’aria uno
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1965
fra le lacrime con i tondi occhi di uccello
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1965
ha ricomposto alla meglio i capelli. Poi si è
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1965
sai, che va contro i miei veri sentimenti.” ¶ “Ma
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1965
e magico che hanno i giardini creati con grande
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1965
a mezz’aria, tra i tronchi degli aranci, corrono
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1965
color verde pistacchio, con i capelli lunghi sciolti sulle
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1965
a sinistra, che, secondo i miei calcoli, doveva essere
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dall’alto, pareva avere i piedi incollati sotto la
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1965
incollati sotto la testa; i soffitti lisci, ovali delle
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e sul marciapiede dirimpetto, i negozi ai pianterreni e
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1965
dell’appuntamento, poi chiudeva i libri, usciva di casa
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1965
casa, dove Baba ritrovava i suoi libri e la
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quartiere della Roma antica, i miei occhi sono stati
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della lampada tascabile. Appena i tendaggi dell’ingresso si
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fumo vecchio e freddo, i piedi nella segatura, la
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una matta, e con i matti, si sa c
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casa, per farsi dare i soldi dal mio papà
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di colpa, come tutti i sensi di colpa, mi
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serio tutto questo. Smettere i viaggi, vivere con Cora
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gli occhi; risponde tra i denti: “Non ci penso
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mani la bocca mentre i suoi occhi, al di
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autunno, rannuvolata e temporalesca. I travertini dei palazzi, i
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I travertini dei palazzi, i lastroni dei marciapiedi scuriti
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poltrona accanto al letto, i piedi in pantofole scarlatte
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ho guidato in silenzio. I genitori di Cora abitavano
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posto della società mondana i disoccupati, le prostitute e
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disoccupati, le prostitute e i ladri; al posto della
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ma perché l’avevi?” ¶ “I miti si hanno perché
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maldipinta fascia bianca e i tetti di lamiera ondulata
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1965
e gonna verde. Aveva i capelli neri e gli
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mai voluto presentarmi.” ¶ “E i nonni, li andavi a
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1965
di casamenti popolari. Ecco i pianterreni sotto le facciate
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1965
bianca delle vetrine; ecco i bar, i cinema, le
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1965
vetrine; ecco i bar, i cinema, le latterie, le
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latterie, le pasticcerie e i portoni. Baba mi ha
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1965
qui?” ¶ “No. Quando frequentavo i tuoi nonni, abitavano alla
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1965
baciata. Quindi sono seguiti i ringraziamenti per la scatola
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1965
tempo che li frequentavo, i genitori di Cora mi
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1965
nuova, grassa e lustra, i lineamenti del volto della
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1965
che non aveva più i capelli tirati e riuniti
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1965
che camminava faticosamente, trascinando i piedi in due enormi
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1965
avete?” ¶ “Cinque stanze, più i servizi. Ma c’è
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1965
vengono alcuni vicini, guardiamo i programmi, mi piace soprattutto
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1965
banco; e di paragonare i frutti carnosi, nutrienti, tutti
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preceduto nel vestibolo, trascinando i piedi nelle pantofole. Ha
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stato.” ¶ “E come stanno i russi? È vero che
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vero?” ¶ “Ma in Russia i negozi ci sono, professore
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ci hanno anche loro i soldi?” ¶ “Si capisce.” ¶ “Sa
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1965
dico. Che se hanno i soldi, mi sa che
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1965
vedere le cose con i propri occhi.” ¶ “Arrivederci nonna
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vedono ancora oggi tra i contadini del Lazio. Ma
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anche il rapporto fra i lineamenti, così che adesso
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lucida e paonazza; sotto i baffi spioventi, la bocca
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vestiti con rifinita eleganza, i volti atteggiati ad espressioni
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un certo punto, tra i due, si interponeva una
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1965
che la porta, tra i due globi luminosi, era
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lo spiazzo, ho spinto i battenti e sono entrato
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1965
larga e insomma tutti i tratti grandi e semplici
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1965
la maschera lì, tutti i giorni, salvo la domenica
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del resto in tutti i riti, religiosi e non
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1965
di fare bene facilitando i rapporti sessuali altrui, anche
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quando, per avventura, erano i rapporti della propria figlia
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perché sono solito scrivere i miei articoli a partire
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pelle rude e turbata; i suoi capelli mi solleticano
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trasparente, un po’ come i sogni che si fanno
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1965
braccia alzate a cingerle i fianchi e le palme
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1965
metallo; e poi ecco i pantaloni si aprono come
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1965
Sinceramente?” ¶ “Sì, sinceramente.” ¶ Prendo i due lembi del pantalone
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1965
negre e indiane durante i tuoi viaggi in Africa
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1965
potresti certamente, come facevano i romanzieri tradizionali, trasformare il
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1965
casta e sottile, soltanto i sentimenti, anzi, tra i
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1965
i sentimenti, anzi, tra i sentimenti, soltanto quelli più
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1965
Ma tra te e i romanzieri tradizionali c’è
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1965
dunque ti regolassi come i romanzieri tradizionali ossia trasformassi
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1965
ritto presso la porta, i piedi nudi sul pavimento
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1965
è venuta a farmi i soliti auguri, o forse
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1965
e ha detto: “Guarda i miei stivali, non sono
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1965
padre? È giusto che i conti li paghi tu
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1965
fumando e guardando, attraverso i vetri, alle nuvole del
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rossa a chiazze tra i capelli neri come l
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1965
Ho molto da fare. I medici sono tutti uguali
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1965
ha detto parlando tra i denti: “Non ho bisogno
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1965
con l’agitazione e i latrati del cane che
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1965
È stato allora che i suoi occhi sono cambiati
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1965
cambiati, non è vero?” ¶ “I suoi occhi, come sarebbe
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1965
come sarebbe a dire i suoi occhi?” ¶ “Io ho
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1965
prima di marzo, e i suoi occhi erano diversi
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1965
mani. Mi hanno colpito i suoi occhi.” ¶ “Com’erano
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1965
suoi occhi.” ¶ “Com’erano i suoi occhi?” ¶ “Erano lucenti
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1965
tra se stessa e i mobili non ci fosse
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1965
ha raccolto in terra i pezzi di carta della
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1965
piene di sabbia e i denti gialli tuttora serrati
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1965
e quali ne sono i motivi e quali il
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1965
nudo di Baba e i suoi occhi nello specchio
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1965
le gambe accavallate e i gomiti sui braccioli. Pensava
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1965
faccia. Cora sa nascondere i propri sentimenti.” ¶ “E poi
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1965
vuole concludere a tutti i costi un affare.” ¶ “Ho
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1965
le compagne, tutto. Persino i voti che Baba aveva
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1965
far fare a Baba i gesti dell’amore, e
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1965
era generosa. Si sa, i portieri guadagnano poco e
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1965
la frangetta sugli occhi, i capelli tagliati corti.” ¶ “Ah
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1965
disattenzione, origine di tutti i mali? Apollo punisce Edipo
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1965
negozi e dei fanali; i piani superiori restavano nella
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1965
bar e alcuni negozi; i platani spingevano i loro
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1965
negozi; i platani spingevano i loro rami fin quasi
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1965
di quelli sui quali i sarti tendono le stoffe
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1965
Mentre faceva questi gesti, i fari delle macchine che
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1965
soltanto che queste hanno i soldi, e il popolo
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1965
fissato un momento con i suoi spietati e inumani
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1965
detto poi, parlando tra i denti, lentamente e con
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1965
dentro, e chi erano i nostri vicini, e quali
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1965
ragazzina, andavo a lavare i panni, la fontanella dove
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1965
che ti facessi conoscere i due giovanotti che avevo
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1965
le parole del giornale: ‘i soliti ignoti’, si riferissero
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1965
assorta immobilità. Ho visto i suoi occhi brillare, le
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1965
c’è contraddizione tra i due fatti.” ¶ “Quali fatti
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1965
senti capace di favorire i nostri, per fortuna, immaginari
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1965
era un mostro ma i tedeschi gli hanno creduto
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1965
tutte le mattine, durante i miei soggiorni a Roma
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1965
ha dato di autorità i giornali del mattino, quelli
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1965
dieci anni. Ho stretto i giornali sotto l’ascella
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1965
macchina elettrica per fare i frullati; la graticola per
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1965
la graticola per arrostire i toast; la teca di
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1965
su un ripiano e i sandwich sull’altro; un
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1965
celesti, stava in piedi, i fianchi chiusi nel grembiule
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1965
di non poter leggere i miei articoli perché escono
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1965
denaro, l’atto sessuale, i biglietti di banca nella
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1965
in cui stanno rinchiusi i cani. Aspettiamo per un
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1965
lentezza. Al nostro passaggio, i cani si precipitano alle
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1965
cani puri, come mai?” ¶ “I padroni li abbandonano. Oppure
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1965
padroni li abbandonano. Oppure i cani scappano.” ¶ “Ma perché
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1965
cani scappano.” ¶ “Ma perché i padroni li abbandonano?” ¶ “Per
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1965
Ma lei crede che i cani lo sappiano?” ¶ “Che
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1965
non a questo punto.” ¶ “I più brutti sono i
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1965
I più brutti sono i più affezionati, però.” ¶ “E
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1965
di peli arruffati tra i quali spiccano la bianchezza
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1965
braccio e usciamo finalmente. I cani, quasi capiscano che
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1965
sua vita.” ¶ “Dicono che i cani hanno un’ottima
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1965
Poi magari dice che i pettini sono di un
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1965
padre, la madre e i fratelli, ha detto che
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1965
ascoltare e sa provocare i discorsi che poi ascolta
281
1965
e giallo che formavano i platani congiungendosi al di
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1965
cioè per vederla con i miei occhi, toccarla con
283
1965
pelle, lucidi e sfrontati, i capelli ricciuti sulla fronte
284
1965
Ma l’assicurazione pagherà i danni degli altri, non
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1965
danni degli altri, non i suoi.” ¶ “Eh, già.” ¶ Poi
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1965
riparata; la pioggia dietro i vetri appannati; il corpo
287
1965
una traballante tavola tubolare, i piedi nella segatura di
288
1965
dalle bocche dei personaggi. ¶ I due protagonisti, un giovane
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1965
un frantume di osso i paleontologi ricostruiscono lo scheletro
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dovuto farla in tutti i casi allorché avessi affrontato
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modo nel diario tutti i luoghi in cui l
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attenzione ¶ DIARIO ¶ Martedì 13 ottobre ¶ I miei ritorni a Roma
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cose di quando, durante i miei viaggi, arrivo nell
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raccomandate, gli espressi e i telegrammi; uno per le
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quando sentiva di avere i piedi su un terreno
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Ho riconosciuto, è vero, i mobili freddi e semplici
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con un pettine tra i capelli e uno scialle
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di quelle che contengono i confetti matrimoniali; scatole musicali
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su un altare tra i ceri e i vasi
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tra i ceri e i vasi di fiori, le
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andata, dopo aver spalancato i vetri e avere spolverato
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e come scientifica, attraverso i grossi occhiali cerchiati di
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sfrontata. Improvvisamente ho dimenticato i miei propositi di prudenza
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e rivoltandola in tutti i sensi come si fa
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a ridere: “In tutti i casi non prima che
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e una donna, dopo i preamboli, servono a introdurre
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una donna che hanno i vincoli di parentela che
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ho detto non per i motivi che tu hai
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con me, come tutti i mariti e padri di
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Voglio dire che durante i pasti le parlerai con
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sulla seggiola troppo piccola, i piedi sulla sbarra del
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tavolino da notte, tra i tanti che vi stavano
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come Edipo, avevo interrogato i testimoni per sapere chi
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io. Soltanto, e qui i miei pensieri si imbrogliavano
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mattina, appena alzato durante i miei soggiorni tra un
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gli sfondi ben noti: i casamenti color biscotto e
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gli asfalti ancora deserti; i giardinetti municipali di cipressi
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mezzo della strada, tra i caseggiati chiari; il cielo
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davanti a me, attraverso i vetri della finestra. Mi
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appunto a cui ricorrono i romanzieri più convenzionali, nella
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riusciva a stringere dappresso i termini del problema che
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di cui sono carichi i banconi delle librerie, quando
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stai male, devi consultarlo. I dottori ci sono per
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a mettere a profitto i propri casi personali, anche
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te. Tu mi darai i soldi che ho speso
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Allora, Baba, ti faccio i miei più sinceri e
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l’orecchio e poi i capelli, in una carezza
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Tuttavia Baba sembra indovinare i miei pensieri perché dice
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rustico poco cotto. Ha i capelli bruni e folti
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in modo da ravvivare i discorsi degli altri senza
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annuncia ad alta voce i regali che ha ricevuto
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regali che ha ricevuto: i dischi di musica classica
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in quel momento con i passeggeri seduti in due
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passa a Tebe, tra i cittadini che hanno conosciuto
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era sua madre. Certo, i miti non sanno che
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nei racconti della donna i particolari precisi del proprio
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comportato come tanti ambiziosi i quali, dopo essersi messi
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insomma, funzionò come tutti i miti ossia automaticamente e
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e la vedevo tutti i giorni ma vivevo con
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Mi fu facile interrompere i rapporti con i miei
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interrompere i rapporti con i miei suoceri che abitavano
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bastarda?” Erano davvero lontani i tempi in cui la
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protagonista era mio fratello; i genitori erano i miei
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fratello; i genitori erano i miei genitori; la ragazza
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che Adamo ed Eva, i primi ad agire in
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unione; e così, poi, i loro discendenti e in
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testimoniare che pur essendo i nostri rapporti del tutto
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tra le buche e i monticelli. Presi a stracciare
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davanzale gettandone via via i pezzi che volteggiavano a
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potevo vedere d’infilata i platani del lungotevere e
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di pini e sopra i pini il cielo azzurro
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volontà e sollievo, verso i mucchi di immondizie, laggiù
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appoggiata al bracciolo, presso i miei piedi, mi contemplava
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le labbra, parlando tra i denti: “Tra poco vado
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facevamo l’amore tutti i giorni, anche due volte
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alla fine quasi tutti i giorni. Per quasi un
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faccia, il collo e i polpacci; tutto il resto
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sotto la pelle stirata; i seni non erano che
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Non dissi niente. Tra i due femori, si intravedeva
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fenditura del sesso, con i suoi bordi vivi e
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piccola mano paffuta tra i femori, lisciandosi; e poi
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lisciò di nuovo tra i femori, compiaciuta e impudica
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stringeva a me, avvinghiandomi i fianchi con i due
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avvinghiandomi i fianchi con i due femori e spingendomi
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uccello rimane impigliato tra i rami secchi e freddi
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tre viaggi all’anno; i miei soggiorni a Roma
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di due mesi, durante i quali passavo la maggior
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questi anni visitai tutti i paesi che stavano scritti
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loro, migliore, in tutti i casi diversa. Ora appunto
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sensazione che mi procuravano i viaggi: depaysement. Che cos
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scremava, per così dire, i paesi che visitavo di
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con cura, cioè percorrevo i paesi di cui dovevo
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fondo, servendomi di tutti i mezzi di trasporto e
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tutto una estrema leggibilità: i miei articoli, grazie all
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impersonalità cui tengono tanto i giornali di informazione. Leggibili
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e oggettivi come abbecedari, i miei servizi dall’estero
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viaggiavano davvero per scrivere i loro servizi non per
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aria anonima; le marine, i monti, le foreste, le
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la mia famiglia, durante i miei soggiorni a Roma
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nel quale c’erano i miei libri e le
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della vita di tutti i giorni. Nel tuo primo
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vita e ravvisai soprattutto i periodi di tran tran
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mio diario avrei riportato i fatti con assoluta fedeltà
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facessi una scelta fra i materiali che giorno per
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Cora e le ravviava i capelli sulla fronte. Alla
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aguzza dell’anca, lì i rilievi paralleli del costato
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momento, non più contenuti, i seni ricadere da una
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mia partenza. Ma se i presentimenti di Baba si
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inventati ma che, come i sogni notturni, erano serviti
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comune non ha che i sogni, sia quelli che
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dei suoi romanzi. Come i sogni, queste invenzioni non
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stessi ignorano la soluzione; i secondi posseggono invece la
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è la ragione perché i diari, giornali, autobiografie, confessioni
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Ma pur avendone tutti i motivi non mi sono
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direbbe: perché avevo accettato i suoi servizi. Dal momento
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a casa. E durante i quattro mesi a casa
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nello specchio così che i nostri occhi si sono
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nel momento in cui i nostri sguardi si sono
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così lei; io per i miei motivi, lei per
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miei motivi, lei per i suoi.” ¶ “Ma quali motivi
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che in una cosa: i suoi coetanei non sono
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tra un romanziere e i suoi personaggi. Anche il
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trovava alla clinica per i funerali. Dopo un momento
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quegli scalini, insieme con i genitori di Cora, con
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sommaria con la quale i quattro becchini, quasi correndo
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correva a perdifiato per i viali del giardino della
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rallentare l’andatura facendo i più spericolati sorpassi, strombettando
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forse era vero che i becchini avevano fretta perché
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mondo al quale anche i becchini appartenevano. Presenza disturbante
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bensì sepolto con tutti i riti della religione, questo
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l’automobile ebbe varcato i cancelli e si fu
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fianco di una collina; i loculi sepolcrali si allineavano
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quanti nello spiazzo, Baba, i genitori di Cora, Santoro
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al furgone che già i becchini aprivano gli sportelli
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scala a pioli; ecco i becchini ascendere velocemente la
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volta murato il loculo, i muratori spinsero e incastonarono
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solite strette di mano, i soliti cenni compiuti della
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nella macchina, presi per i viali molto più lentamente
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avevo riportato nel diario i particolari della vita quotidiana
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giorno, non soltanto con i pochi avvenimenti che erano
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escluso dalla realtà, neppure i sogni, neppure le menzogne
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scritto, limitandomi a cambiare i nomi alle persone e