parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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Il problema è che i suoi lavori non mi
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imbottitura che ti ghiacciavano i piedi. ¶ Quel giorno indossavo
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me ne stavo con i piedi a mollo e
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porta. Capii subito che i suoi occhi si stavano
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immobilità, nei quali anche i nostri respiri smisero per
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verità!” urlai, e cacciai i piedi fuori dal bidè
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corridoio che tremano sotto i piedi, e pure di
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a furia di bloccarmi i polsi, e a furia
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potuto avere. E allora i miei occhi tornarono a
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occhi il solo tufo, i basoli, le pozzanghere, i
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i basoli, le pozzanghere, i tubi dell’acqua che
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perché mi ero portata i libri e i quaderni
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portata i libri e i quaderni per i compiti
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e i quaderni per i compiti estivi, anche se
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sembravo un peperone, con i capelli arruffati, scalza e
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filato, le caramelle e i palloni alle persone che
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preso anche lo sgabellino, i vermi, e poi guarda
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aspettare... mah...”. ¶ “A me i pesci fanno pena...” dissi
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minuti avevo già terminato i soldi. Mi misi perciò
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in bagno, mi lavo i denti, mi pettino, mentre
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infilo un top sopra i jeans, anzi no, mi
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rifletto troppo mi vengono i movimenti di panza, e
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nella vita di tutti i giorni, e questo suo
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femmena addà tené sempre i tacchi, questa è la
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la sua bellezza, con i riccioli biondi a cingere
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fa il mazzo tutti i giorni per cambiare il
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di volte a cercare i suoi occhi. Dannata me
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faccia proprio per scompigliarmi i capelli e i pensieri
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scompigliarmi i capelli e i pensieri. Tento di riprendermi
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uno scoglio a mangiare i taralli. E, in effetti
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stessero di botto crescendo i capelli, lo avrei già
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fin troppo educato per i miei gusti e se
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sue luci gialle e i pontili sembra tagliare in
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viaggio, della passione per i travestimenti, della vita da
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la terra da sotto i piedi e mi ha
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ridere, perché fanno ridere i genitori, che iniziano a
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animali, o proprio come i neonati, che sono svincolati
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capelluto, e poi sento i peli delle braccia sollevarsi
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Insomma, mi sono lavata i denti, ho evitato di
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ho evitato di sgranocchiare i taralli, mi sono pettinata
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porto che gli rischiara i boccoli biondi scompigliati dal
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il suo dito fra i denti. ¶ “Tu est très
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anche una stangona con i capelli a carré biondi
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e un criminale con i tribali che giocano e
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mi sembra evidente che i due si vogliano bene
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piano e aspetto che i tre salgano su una
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ragazza precedente e passo i miei pomeriggi con lui
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ha particolare confidenza con i legami. Eppure siamo stati
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fiducia. Eh sì, perché i tipi come Pasquale, i
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i tipi come Pasquale, i martoriati dall’esistenza insomma
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da chi ha sostituito i sogni con le certezze
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di uno sguardo, gira i tacchi e porta il
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vanno le cose, spesso i tipi come Pasquale si
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simili esemplari di donne, i tanti Pasquali che ci
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Geronimo, infatti, è che i suoi occhietti vispi arrivano
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fa perdere tiempo con i tuoi giochini. L’umanità
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inizia a giochicchiare con i pollici. Nella stanza scende
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a me non interessano i soldi, io ho una
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chiamo l’ambulanza, giro i tacchi e me ne
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situazioni e gli faccio i complimenti, per poi sviscerare
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ha la carnagione scura, i capelli pieni di gel
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vai!” ¶ Il ragazzino digrigna i denti e risponde: “Mò
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della scena. Volevo farle i miei complimenti, sa... qui
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e passa a elencarmi i moltissimi pregi di Kevin
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e dice: “Devo farle i complimenti, il ruolo di
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e non farsi calpestare i piedi”. ¶ “Guardi che si
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bella e sportiva, arruffa i capelli a Kevin, che
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quello che le dicevano i professori. Ma tanto anche
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Significa splendente, luminoso, come i raggi del sole.” ¶ “Come
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rispondo. “Nonna mi accarezzava i capelli e mi ripeteva
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se le avessero pronunciate i professori: ‘Nenné, ti aspetta
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vecchia signora che stende i panni fuori al basso
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acchiappare lo zoticone per i capelli. Questi iniziò a
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tutti uguali, ognuno ha i suoi tempi, ognuno il
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t-shirt, e tutti i maschi impazzivano quando passava
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fosse una star per i corridoi della scuola. In
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ancora fatto conoscenza con i famosi cuscinetti, che sarebbero
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tutte uguali, ognuna ha i suoi tempi, non ti
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anch’io dondolare per i corridoi della scuola per
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gli sguardi addosso. Ma i promontori non si trasformarono
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a conosco, ma spesso i corpi assai belli dentro
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attenta a dove metto i piedi poiché stamattina è
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le preoccupazioni. Sasà, nonostante i suoi quasi trent’anni
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ti sconcica un po’ i capelli. Distrattamente allunghi una
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sono lì, a ricordarmi i tanti pomeriggi della mia
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questi aromi erano anche i miei, e quando il
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raccogliere con l’indice i tanti fili di cotone
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tazzine e glielo porgo. I movimenti consueti mi aiutano
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lo chiamano così per i suoi modi gentili.” ¶ “Ah
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nun me scuccià con i soliti discorsi. Un brav
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anni fa, non credi?” ¶ I suoi occhi si rintanano
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titubante: “Insomma, ti piacciono i maschi?”. ¶ “Sì, mamma, mi
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Sì, mamma, mi piacciono i maschi, stai tranquilla. Solo
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è detto, a volte i figli sono migliori dei
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senti a me. Perciò i genitori non li perdoniamo
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per parlarmi, avevo infilato i piedi gelati sotto l
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mai dove mettere e i piedi che a starsene
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come mi capita con i romani, che se sto
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trovai un signore con i baffi e la camicia
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sentirei appagata nell’incrociare i suoi occhi felici che
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un signore grasso con i baffi e la faccia
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già accaduto, accade tutti i giorni, dentro ogni portone
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che io potessi infilare i piedi freddi sotto le
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gambe. Chi gli infilerà i piedi sotto le gambe
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accanto alla quale riscaldare i piedi”? ¶ Si dice che
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catene che ti laceravano i polsi senza che tu
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aspettare che qualcuno infili i piedi freddi sotto le
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un posto dove bastano i nostri soliti piccoli gesti
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poi così da sfigati. ¶ I bambini sono abitudinari. E
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bambini sono abitudinari. E i cani. ¶ Il meglio che
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so come si chiamino i figli delle rondini), e
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sfilava dieci metri sotto i nostri piedi. Non avevo
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difficile...” ¶ “Va be’, ma i sogni sono fatti per
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sul mare, ma per i figli sei ancora in
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e bilanci. Quando arrivano i bilanci, giungono anche i
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i bilanci, giungono anche i rimpianti, e con questi
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nostra strada e inseguire i sogni, di vivere davvero
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accorge che sono pochi i motivi per cui pentirsi
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Lei, come avesse intuito i miei pensieri, ha aggiunto
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un’altra, e sotto i polpastrelli sentivo proprio il
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mi chiedevo come fossero i suoi capelli e di
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Asia, di quelli con i puntini rossi in fronte
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stesse lì a staccare i biglietti per permetterti di
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il bambino? Ho afferrato i soldi e ho pensato
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è curiuso, ci piacciono i documentari, figurati, e anche
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documentari, figurati, e anche i fumetti! Le maestre mi
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per aggiungere: “Domani aggia ì dall’avvocato, perciò ti
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largo con gentilezza fra i palazzi del quartiere e
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palazzi del quartiere e i basoli umidi luccicavano sotto
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un segreto da confidarti...”. ¶ I suoi occhi dolci si
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nonna, e come fanno i tuoi vicini, che si
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apparire nell’androne, o i compagni di scuola, che
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le salopette, o con i capelli con la cresta
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la cattiveria di tutti i giorni, la peggiore,” rispondevo
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madre, che sapeva rappezzare i vestiti degli altri, ma
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mia pancia, dove custodivo i sogni, le speranze, l
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di una volta misi i piedi scalzi per terra
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ragazzino che già aveva i suoi problemi, come avrebbe
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mani che mi lisciavano i capelli e prosciugavano il
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vita, embè, bisogna farci i conti con questa cosa
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mangiarmi le unghie. ¶ “Ricorda: i figli non tolgono mai
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che mi fece rizzare i peli sulle braccia. Allora
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banco, quello che prende i paccaroni dietro alla noce
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Sarà che a me i disadattati in qualche modo
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stanno anche sui coglioni i gabbiani...” ¶ Stavolta è lui
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se non ti piacciono i ricordi, perché porti la
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lentiggine qua e là. I capelli, biondissimi, sono increspati
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di me, come fanno i preti con l’acqua
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secco che non amava i bambini. Invece l’incontro
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in un primo momento: i due si sono piaciuti
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lira a casa per i suoi figli, credeva di
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paga tu.” ¶ Lui afferra i soldi soddisfatto e torna
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luci colorate, e anche i vicoli che si inerpicavano
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ad approntare pieghe, con i capelli annodati e una
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anni sono diminuiti, come i clienti, eppure i suoi
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come i clienti, eppure i suoi capelli, ora bianchi
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chiacchierare del nulla con i vicini e i passanti
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con i vicini e i passanti. Le case del
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erano tutte aperte e i suoni e gli odori
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trovarlo senza più nemmeno i due denti, che senza
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sorrideva e mi scompigliava i capelli, ma a volte
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un vecchio che tagliava i capelli a casa sua
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Vicienzo, perché per tagliare i capelli questi si prendeva
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era messo a tagliare i capelli ai creaturi della
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ai creaturi della zona, i quali, per la verità
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un brav’uomo e i bambini gli piacevano assai
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dentro casa a friggere i famosi crocchè (nonostante fuori
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fumanti all’esterno, dove i vicini aspettavano in ossequioso
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quei nastrini colorati con i quali lei mi intrecciava
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quali lei mi intrecciava i capelli, piena di Big
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quasi mi sembra che i ricordi odorino di quei
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le guance e arruffa i capelli, e ad ascoltare
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e perché sono nati i Quartieri che ci scortano
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fece costruire per ospitare i soldati che dovevano reprimere
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non faccio cadere tutti i santi del paradiso dal
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a volte, per fortuna, i genitori nulla possono. Ogni
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non riesce a produrre i suoi devastanti effetti. Parlo
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termine della sua frase, i miei occhi non si
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avrà imbrattato di verde i vestiti, e sebbene attorno
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accorgo solo adesso che i suoi occhi sono verdi
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non fa nulla, perché i bambini sentono tutto, si
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dopo giorno, per scansare i fossi che ti si
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in un mondo normale, i buchi sarebbero tappati subito
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uomo cercare di colmare i vuoti. E, invece, qui
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vuoti. E, invece, qui i buchi non si chiudono
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non tanto a schivare i fossi, quanto a saper
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dietro la mia schiena. ¶ “I soldatini, ti piacciono?” ¶ Gli
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pulisce il viso. Durante i pochi secondi che dura
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mi manca nel petto. I suoi lineamenti liberati dal
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colore sembrano scolpiti per i suoi occhi e per
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e per la bocca. I capelli sono ricci e
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restarsene in Francia, così i miei ormoni se ne
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interrogativa. “Dove hai preso i biglietti?” chiese infine, sempre
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portata da un amico...” ¶ “I migliori amici del mondo
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di baci e ripeteva: “I miei due angeli so
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E con scarsi risultati. ¶ I veri angeli riescono a
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da rachitico), avvocato sotto i cinquanta senza uno zillo
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gelosissima del nostro Manuel. I primi tempi mi fece
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degli uomini, dovrei fare i conti con la figura
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passa una mano fra i capelli, che se ci
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in stanza le verrebbero i bollori, sfodera il suo
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troppo stupido per comprendere i pensieri di una femmina
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se non fosse che i bambini mi stanno sulle
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guancia, e sembra pensare. I suoi bicipiti gonfi intanto
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nervoso simpatico che dilata i vasi sanguigni fregandosene di
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passa una mano fra i capelli. Ancora una volta
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sempre un maschio con i muscoli e senza cervello
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si è ribellata e i due sono finiti alle
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il bastardo e avevo i capelli lunghi e cotonati
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sbuco in salotto con i piedi scalzi, i capelli
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con i piedi scalzi, i capelli bagnati, e mille
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tento di elencare velocemente i possibili guai che Antonio
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conosciuto una belga con i capelli biondi e gli
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le rotture di cazzo, i dolori e le ingiustizie
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Non voglio che sappia i fatti miei...” ¶ “E nonna
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giorno dopo gli diedi i soldi; lui sembrò non
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fa guardare dove metti i piedi e al prossimo
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mica c’ha tutti i torti...” ¶ “E io proprio
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la vita ad apparare i tuoi guai.” ¶ Lui si
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non è così, perché i luoghi che lasciamo cambiano
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sulla pancia, poi afferra i lembi e la piega
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Ora mi sembra che i suoi occhi si siano
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di cereali. “Tieni.” ¶ “Pure i cereali?” ¶ “Non stai a
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non lo sperava. Verso i cereali nel vasetto e
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come tutti, hai fatto i tuoi sbagli, sei stata
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peccato, ma quale peccato? I peccati sono altri, mà
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quelli che commettono tutti i giorni le persone di
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saperlo, che non sfama i cani randagi nel cortile
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don Biagio non accoglie i cani randagi...” ribatte lei
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tantino più tranquillo per i miei figli. Comunque non
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li trovi tutti tu i bisognosi”, e ha assunto
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per salvare le balene, i cani, e tante altre
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cosa dissi, però ricordo i suoi occhi di ghiaccio
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passa la lingua fra i denti e la accende
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sterrato e andarcene per i campi, nel sottobosco, fra
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vita. E questi sono i giorni migliori. ¶ “Allora lei
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Però è inverno, avete i maglioni,” fa lui mentre
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perché non ti piacciono i ricordi.” ¶ “Sì, già, forse
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quando guarda questa foto, i suoi bambini che sorridono
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vede felici, la spiaggia, i gabbiani, il mare, la
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ho deciso di chiudere i rapporti con la religione
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provato ristoranti di tutti i tipi: cinesi, giapponesi, cingalesi
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una semplice camicia sopra i jeans, penso, mentre con
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posso fare, a me i criaturi non piacciono! Vedo
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a chi dice che i bambini salveranno il mondo
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schiacciavo le lumache, davo i calci di nascosto ai
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nascosto ai cani. E i maschi facevano anche di
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a entrare. Sarà sotto i quaranta, ma è vestita
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marito è uno con i soldi. E l’associazione
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togliergli la maglietta e i pantaloni. Lui solleva le
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la mamma. Gli afferro i polsi, ma non riesco
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se si potessero scegliere i bambini da uno scaffale
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costoso e di marca, i prodotti economici sono un
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bene. Sai, a volte i grandi fanno un sacco
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testa sul bracciolo, mentre i personaggi animati in televisione
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muovere un muscolo nonostante i miei sforzi. ¶ “Kevin, dai
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un certo punto arrivano i figli: perché decorare la
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giochi è ormai finito. ¶ I cattolici della domenica ¶ Carmen
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la mia città, anzi i Quartieri Spagnoli, il posto
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che qualcuno le pesti i piedi e che il
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ne approfitta per proseguire: “I due hanno mazziato a
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gente a sapere che i gatti avevano la rabbia
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per la morte, e i problemi si affrontano quando
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intervenisse lui per punire i colpevoli. ¶ “Luce, il Signore
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erano solo gatti, e i gatti non mi stanno
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di giri che affronto i gradini del mio palazzo
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ballo che ha unito i loro corpi, quasi mi
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accarezzare anche me. Però i colori sono opachi e
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di latte caldo e i biscotti. Sapevo che mamma
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essere indipendente e chiederle i soldi per le sigarette
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il capo e incontro i suoi occhi dolci. A
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la sottoscritta, perciò spesso i miei cari colleghi dimenticano
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che non avevo fatto i conti con mia madre
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dispensa e mi offrì i soliti biscotti caldi che
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e le calze, ma i biscotti, ahimè, sono finiti
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speciale? Non ti bastano i Galletti?”. ¶ Mi girai di
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di plastica beige con i fiorellini azzurri) e la
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frega se ti piacciono i maschi o le femmine
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poco, siente a me.” ¶ I suoi occhi piccoli e
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calato sul viso e i capelli che gli spazzolavano
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e ci inoltrammo per i Quartieri, e a ogni
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ogni angolo lui posava i piedi per terra e
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dipinte con il tricolore, i gradini delle chiese verniciati
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erano addobbati a festa, i monumenti, le fontane, tutto
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mattinata in giro fra i vicoli, lì dove a
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sulle rampe che raggiungevano i vicoli più a monte
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un bel tiramisù con i Plasmon, come piaceva a
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l’idea di immortalare i vicoli addobbati a festa
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tanti esseri umani con i quali mi intrattengo durante
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bene in zona e i fitti sono buoni.” ¶ “E
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delle persone che idealizza i tempi andati, come se
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di calce), con già i cinque euro in mano
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Signò, avite raggione vuie, i ricordi so’ pericolosi! Quelli
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di muovere di continuo i muscoli delle gambe e
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shopping napoletano sulla quale i vicoli dei Quartieri si
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la prova che tutti i maschi sono fatti con
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uno sbadiglio, poi, inevitabilmente, i movimenti contrari dei corpi
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sollevi lo sguardo verso i suoi occhi, lei già
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tutto il mondo, come i flash delle foto a
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costringevo davvero alla guerra i soldatini, ché a me
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mai piaciuta, e nemmeno i film pieni di sangue
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lo sono stata, almeno i primi anni dell’adolescenza
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dio, un Apollo, con i lineamenti perfetti, la boccuccia
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naso piccolo e proporzionato, i capelli biondi e lunghi
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energumeno scuro scuro, con i capelli rasati da marine
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che sul casco riverberano i palazzi del centro e
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fra lo stupore e i gridolini eccitati dei bambini
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inginocchio anch’io fra i due. ¶ Se mi vedesse
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far stare angosciata tutti i giorni? Non è la
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silenzio troppo pesante per i miei gusti. “Va be
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che puzzava di aceto, i pugni chiusi e i
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i pugni chiusi e i denti serrati, sperando che
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porta due cerchi con i quali si potrebbe giocare
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come a volte fanno i bambini, e intervenne: “Nenné
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è, vuoi farti ricrescere i capelli?” e scoppia a
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un giubbino attillato sopra i jeans e ai piedi
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piedi delle Converse; con i capelli corti e gli
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questa cosa”, e afferrò i braccioli della carrozzina, “e
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non stiro, non lavo i piatti e non vado
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da mia madre tutti i giorni, altrimenti rimarrei digiuna
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quella mica si prende i soldi. Si figuri, è
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anche il dolce tutti i giorni. Però, se decidiamo
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in volto. ¶ “Le piacciono i cani?” ¶ “I cani?” ¶ “Eh
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Le piacciono i cani?” ¶ “I cani?” ¶ “Eh, i cani
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cani?” ¶ “I cani?” ¶ “Eh, i cani. Ieri sera ne
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né salire.” ¶ “Mi piacciono i soprannomi, i diminutivi,” fa
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Mi piacciono i soprannomi, i diminutivi,” fa allora lui
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abbattersi, non mi piacciono i lagnosi, come mia madre
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insomma, che lotta contro i poteri forti per i
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i poteri forti per i diritti dei più deboli
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come diceva mia madre.” ¶ “I genitori dovrebbero insegnare a
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rincorrere le passioni, non i progetti.” ¶ Questo vecchietto piccolo
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di felicità ogni tanto, i progetti mai. Anzi, spesso
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è presente in tutti i vicoli dei Quartieri. E
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forza, con l’età i sensi si perdono per
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don Vittorio riempie ancora i bicchieri e mi invita
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femmena le rispetterebbe; qui i divieti non sono visti
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al più si accettano i suggerimenti. ¶ Siamo a Napoli
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per tutti e trentacinque i metri quadrati (compresi il
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come un iPhone), e i denti storti e gialli
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coordina e raccorda tutti i partecipanti all’attività criminosa
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iter di galoppina fra i vari studi legali di
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degli adempimenti, conoscevo tutti i tribunali della Campania, mi
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come un vip fra i corridoi dei palazzi di
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di uguale stima fra i suoi collaboratori e fra
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suoi collaboratori e fra i colleghi, alcuni dei quali
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compagno di scuola con i lineamenti di un uomo
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farmi compagnia e tutti i buoni propositi si sbriciolarono
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a pensare che anche i Fonzies facessero parte di
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puzzolente e scesi fra i vicoli silenziosi di un
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il sacchetto e girai i tacchi. Un guaito, però
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a casa bofonchiando contro i vermi che lo avevano
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come una soubrette, con i capelli gonfi di lacca
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Di sicuro le piacciono i diminutivi, infatti si fa
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mi fa compagnia tutti i giorni e si prende
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balbettare frasi senza senso), i capelli scompigliati e il
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le prime schermaglie fra i miei; nemmeno nata, già
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né abbiamo capito se i colpevoli siano mai stati
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che deve aver pestato i piedi a qualcuno di
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afferrò il marito per i capelli, per poi dar
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più credibile: secondo lei i due non si parlarono
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sembravo uno scugnizzo, con i capelli rasati nemmeno dovessi
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mi ritrovai a schivare i viscidi complimenti di un
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stommaco. A me piacciono i guaglioni, però quelli un
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si prendono sul serio. I Peter Pan, le cape
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o inizia a mettermi i bastoni fra le ruote
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vento che gli scompiglia i pochi capelli rimastigli, tutti
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pochi capelli rimastigli, tutti i buoni propositi se ne
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da tre anni fra i paletti di quella chiesa
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decappottabile, il gessato e i Ray-Ban a goccia
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come una zoccola, con i bicipiti gonfi e le
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con Geronimo anche cacciare i denti sembra non sortire
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fumo dal naso, come i tori furibondi nei fumetti
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fondo, Arminio Geronimo, e i compari buzzurri dei quali
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modo imprevedibile e che i bivi che ci portano
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coda di cavallo e i tacchi che sembrano dei
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dirlo? Che c’hai, i superpoteri? Luce, m’arraccumann
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buon padre?”. ¶ Geronimo stringe i denti, ora visibilmente alterato
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E noi gli daremo i risultati. È così? Ti
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e viscerale. Come tutti i sentimenti, anche la freva
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e siamo scesi fra i vichi. Sarà che alla
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fa freddo,” sembrano dire i suoi occhi. Per fortuna
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ventina di minuti fra i vicoli sotto casa, poi
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più piccolo di me, i capelli a spazzola, brillanti
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il sangue, e nemmeno i problemi. Si dice che
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dice che quando arrivano i guai, chi ti trovi
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sono solo e sempre i familiari. Sarà vero, però
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una bimba che fa i dispetti e le linguacce
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embè? È che celare i sentimenti è roba da
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meglio giocare a fare i bambini. ¶ Apro il portone
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fa, forse solo con i capelli un po’ più
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e resta a fissare i sampietrini, con le mani
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quinto piano, quello con i baffi e Dorothy al
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a lanciare dal balcone i soliti guaiti amorosi per
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ne va a metà, i peggiori...” ¶ Lui si avvicina
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sia del condomino con i baffi che continua a
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che non ci sono i presupposti per intraprendere un
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è troppo tardi e i suoi testicoli giacciono inermi
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il respiro affannoso, e i movimenti irregolari del mio
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urla sempre, è che i tuoi genitori non erano
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e poi ti comprerei i popcorn, anzi ti regalerei
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non so, ti piacciono i bambini?” ¶ “Non molto a
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sincero. Però mi piacciono i nonni!” ¶ “I nonni?” ¶ “Eh
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mi piacciono i nonni!” ¶ “I nonni?” ¶ “Eh, cioè, non
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cioè, non proprio tutti i nonni, i miei, per
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proprio tutti i nonni, i miei, per esempio, non
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chissà perché a volte i genitori e i nonni
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volte i genitori e i nonni migliori sono proprio
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Ti piace la focaccia?”. ¶ I suoi occhi si illuminano
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Io adoro quella con i funghi! Tu?” ¶ Alza gli
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con le patatine e i würstel”. ¶ “E patate e
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che non ci sono i presupposti per una richiesta
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il modo, e poi i giorni sono passati e
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sua bellezza è devastante. I capelli biondi che separano
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che separano spalle muscolose, i lineamenti spigolosi del viso
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scesi prima delle otto, i negozi erano ancora chiusi
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erano la moglie e i due figli, di cui
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essere uno gnomo, con i capelli biondi, la pelle
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gli occhi cobalto. Però i figli non c’erano
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dura realtà, quella che i bambini sono così bravi
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nostra personale caverna con i cuscini del divano, una
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necessità (che provano tutti i bambini) che avevamo di
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ragione di vita: sono i sognatori, quelli che la
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alla mattina,” confessò quindi, “i primi tempi si è
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di doversi sobbarcare anche i miei dolori, le mie
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credenza, dove c’erano i suoi ferri del mestiere
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ci sono cose che i bambini non devono sapere
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cosa strana che fanno i bambini.” ¶ Lui credo abbia
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offerta e ho preso i biglietti. Così conoscerai Arturo
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che sembrava tenere insieme i due palazzi che mi
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ad annodare e snodare i gomitoli per ore. Ho
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fare un giro per i quartieri nobili della città
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passata la mezzanotte e i vicoli dei Quartieri erano
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ne sta addossato per i fatti suoi a un
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rospo che gracchiava rabbia (i rospi gracchiano?). Insomma, ero
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gliel’aveva data, conoscevo i suoi amici, la gentaglia
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vennero incontro con tutti i sensi allertati. Solo quando
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accetta di farsi mettere i piedi in testa e
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per sé e per i suoi cari, allora sì
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streghe che si lavano i capelli.” ¶ “Ma come fa
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in silenzio a goderci i granelli di pioggia che
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sembrano far germogliare tutti i rumori della città prima
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quei cosi schifosi con i quali tappezziamo i nostri
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con i quali tappezziamo i nostri palazzi: i motori
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tappezziamo i nostri palazzi: i motori dei condizionatori. Fra
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pioggerellina fitta che rende i basoli scivolosi e che
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imprecando contro gli indiani, i cinesi, i napoletani e
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gli indiani, i cinesi, i napoletani e tutti quelli
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che si riparano fra i loro anfratti. ¶ “Nell’Ottocento
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venivano issati su, mentre i pescatori iniziavano a vendere
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racconta don Vittorio pensieroso. ¶ “I femminielli ce li abbiamo
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sbigottita. ¶ “No, voglio mettere i piedi a mollo, come
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zio rincitrullito che rompe i coglioni a chiacchierare di
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lo aiuto a sfilarsi i calzini. Il mare grigio
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sue polveri tossiche e i miasmi. ¶ Afferro la gamba
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di Nisida divora famelica i nostri arti e mi
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livido e rabbioso e i gabbiani che sorvolano le
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era in viaggio con i genitori e un fratello
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di suonare, per farmi i complimenti. Parlava velocemente e
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nave, per paura che i suoi ci trovassero, ci
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le nostre vite e i sogni sul ponte, la
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ci raccontammo le vite, i nostri sogni, i progetti
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vite, i nostri sogni, i progetti, ma non ci
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come te.” ¶ “Fra tutti i miei pregi, don Vittò
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e alla nostra sinistra i lidi balneari ancora addormentati
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combattere per far avverare i nostri sogni o se
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di plastilina, e ha i capelli sporchi annodati con
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elastico giallo fosforescente. Fra i singhiozzi e i singulti
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Fra i singhiozzi e i singulti, riesco a percepire
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tre volte. E allora i peli delle braccia mi
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il pianto. ¶ “Bisogna chiamare i carabinieri,” interviene don Vittorio
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stava giocando.” ¶ “Bisogna chiamare i carabinieri,” ripete allora il
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resti qua a proteggere i miei amici,” dico e
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mio parafango e incontro i suoi occhi per nulla
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testa ai piedi, con i pochi capelli azzeccati in
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a me, scarpe con i tacchi, capelli raccolti, trucco
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se il pivellino con i brufoli non si fosse
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di Centogrammi, devi rispettare i ruoli. Mò sì arrivato
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in una conversazione telefonica, i piedi sulla scrivania e
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dalla narice e lancia i piedi per terra. Quindi
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nell’aria. Anche oggi i due ciuffi di capelli
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precipita nella stanza con i suoi tre chili abbondanti
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petulante e a rompere i coglioni. Il signore non
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camminando all’indietro, tipo i giapponesi. Mi risiedo e
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inizia a rovistare fra i contatti. “E poi ti
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che io già tengo i cazzi miei e aggià
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e commento: “Quanto invidio i tuoi stupidi pensieri!”. ¶ Lui
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suo passo sicuro e i piedi un po’ a
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dico che sono proprio i tizi come lui ad
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di don Vittorio rubi i miei pensieri. ¶ “Niente, nun
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a Patty ci vengono i brutti pensieri... sarà ’stu
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sarà ’stu tiempo nir’.” ¶ “I brutti pensieri a un
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ed è lì che i piedi mi spingono, anche
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da mesi, ormai, consumo i miei pranzi, fra silenzi
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la domenica tutti insieme, i vecchi con i bambini
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insieme, i vecchi con i bambini, i fratelli e
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vecchi con i bambini, i fratelli e le sorelle
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se non fosse per i crocchè che mamma iniziava
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pronto a saper riempire i silenzi che, d’improvviso
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eri pieno di brufoli, i capelli azzeccati in capa