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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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una parola d’italiano. I genitori di Rosalinda, che
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la fattoria di allora, i volti giovanili dei genitori
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dei genitori di Rosalinda, i miei capelli e la
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fra le labbra e i pantaloni senza cinta che
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In effetti.» ¶ «Mai disturbare i ricordi d’infanzia» commentò
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un gatto stava spazzolando i resti di cibo da
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da sempre con tutti i bambini. Quasi non potessi
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non sono portato per i bambini.» ¶ «Se ti comportassi
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andare bene, ma per i tuoi figli forse ti
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vecchio. Guarda, ho anche i peli che mi escono
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Anche a loro crescono i peli nel naso e
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noi un vecchio con i capelli bianchi che gli
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gli ricadevano sulle spalle, i sandali, la camicia di
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estate da trascorrere fra i lidi della periferia napoletana
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da sole, e fra i denti stringeva un sigaro
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e Vittorio erano proprio i capelli, e anche lì
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li leggessimo insieme, nonostante i miei sbadigli. E se
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naso e sussurrava fra i denti: «Lo farete diventare
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ogni modo, diceva che i bambini devono imparare a
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era la sua. Quando i miei si erano sposati
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dell’82 tornò in Italia, i due quasi vennero alle
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lui. Che in genere i «fuori di zucca» sono
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sguardo. Fu un istante, i nostri occhi si ritrovarono
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con il sigaro fra i denti e lo sguardo
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e l’infanzia, quando i due fratelli se ne
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calcolo: sono quasi cinquemila i giorni trascorsi assieme. Ognuno
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ne sei stato per i fatti tuoi tutto il
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fa mia madre, che i silenzi non li ha
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Giovanni non aveva tutti i torti, quella sera. Insieme
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di Clara ¶ Clara interrompe i miei pensieri. «Non trovi
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ha più spazio per i sogni. ¶ «Erri» dice, e
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non intendevo che tutti i figli di genitori separati
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gli aveva detto che i Gargiulo sarebbero rimasti a
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erano ottime probabilità che i miei trascorressero la vacanza
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mia preoccupazione durò solo i primi due giorni, durante
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primi due giorni, durante i quali vagavo per casa
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disteso sulla rena, con i piedi nell’acqua. ¶ Era
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la sera dipingeva con i pennarelli alla luce della
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lei e Mario con i miei genitori. Ai miei
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riccio. ¶ Eppure, più passavano i giorni e più la
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Per la verità, mamma i primi giorni aveva tentato
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e restavo a fissare i loro corpi immobili, soprattutto
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di mettere da parte i loro rancori, almeno il
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treno il giorno seguente. I due figli, per fortuna
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sotto un autoarticolato e i tre morirono sul colpo
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solo due giorni, per i funerali, e negli anni
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straccio: lo afferrava per i due angoli ed eseguiva
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concentrata e silenziosa, con i capelli neri che le
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la schiena alla parete. I miei occhi indugiano sui
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vero, però in alcune i giorni di festa sono
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contro te stesso, contro i demoni del tuo passato
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non dico una parola, i peli ritti sulle braccia
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provocarlo. Mi piaceva vedere i suoi occhi famelici su
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me, lo facevano anche i ragazzetti ai quali mostravo
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pizzicavo quasi a sangue i capezzoli e nel bagno
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quel giorno. «E poi i ragazzi a tredici anni
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Ma avevo tredici anni, i baffetti neri, i brufoli
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anni, i baffetti neri, i brufoli sulla fronte, ero
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mio padre) e con i piedi piatti, portavo l
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allungò la mano verso i miei genitali. Io chinai
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era abituato a passare i pomeriggi per strada, forse
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giro, suo padre, con i figli, non era cordiale
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tata Luisa giocava con i miei fratelli in cucina
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sua mano. Mi slacciò i pantaloni e mi abbassò
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fuori. Mi abbottonai veloce i pantaloni e la seguii
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Era un pazzo, ma i suoi piani senza senso
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lo graffiavo, gli tiravo i capelli, urlavo. A un
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un certo punto bussarono i vicini e mi inventai
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inizia presto. Già con i genitori. Un domani ti
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vanno in giro con i pancioni, fiere e orgogliose
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un senso al tutto.» ¶ I suoi discorsi mi fanno
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E smettetela di portarvi i figli ovunque! Ma, scusa
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piccoli, mica uscivamo con i nostri genitori! Quante sere
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le baby sitter e i nonni? Adesso è diventato
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una gravidanza a tutti i costi denota altri problemi
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si mettono al mondo i figli per dare un
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la testa per incontrare i miei occhi. «Davvero lo
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di quanto abbiano fatto i tuoi genitori con te
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che mi fa venire i brividi. «L’incidente di
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sigarette accese e spente, i cazzotti allo zaino, la
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Io, il buio e i Pearl Jam ¶ Nel silenzio
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io, il buio e i Pearl Jam. Ricordo la
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di sole. ¶ «Sono stati i tre giorni più brutti
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Di averti fatto vivere i tre giorni peggiori della
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graffiarlo e a tirargli i capelli proprio come avevo
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accadrà più». ¶ «Sono stati i tre giorni peggiori che
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deve vincere da solo i propri demoni. Tu hai
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propri demoni. Tu hai i tuoi e io i
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i tuoi e io i miei. Si tratta solo
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bene.» ¶ Ci abbracciamo e i suoi capelli quasi mi
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cerco di dimenticare che i due hanno avuto un
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un bravo nonno.» ¶ «Ho i miei dubbi. Non lo
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il tuo tempo con i Ferrara. Sono nocivi per
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puntuali, pensando di essere i primi, e invece c
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quale non avevo fatto i conti. ¶ Per anni avevo
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grosso di me, con i capelli ispidi, il naso
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rate e a comprarmi i libri. Io, invece, mi
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mi occupavo di trascorrere i pomeriggi a giocare alla
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con gli occhiali tondi, i brufoli e l’alito
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con mio padre, nemmeno i figli, come ci era
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che giaceva morto mentre i suoi nemici continuavano ad
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suo sorriso perenne. ¶ Entrambi i miei fratelli evidenziano un
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tu parli di figli? I figli possono aiutare una
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pupille nere e profonde, i capelli che quasi gli
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lui, fra me e i tanti uomini che tradiscono
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inutilmente di ricordarmi che i giorni a disposizione andavano
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sono altre: la famiglia, i figli, una casa dove
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oggi ti tocca fare i conti con i tuoi
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fare i conti con i tuoi desideri inconfessabili, gli
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ha consigliato di seguire i miei sogni. Di Giovanni
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pensarci, credo siano pochi i genitori che spingono un
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a guardare dove mette i piedi. Sei sempre con
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Erri, vorrei poterti prestare i miei occhi per farti
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del complesso, aprendo tutti i tovagliolini che trovavamo, mentre
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invece di zittirla, scartocciava i tovaglioli unti della gente
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famiglia felice poteva ingannare i nostri fratelli, non me
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ma lui rispose che i titoli servono a chi
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costretto a parlare con i suoi soliti modi, ma
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preferito usava per confezionare i pacchi. Afferrai il regalo
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inizi a dividere tutti i pezzi uguali in mucchietti
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della serata, mentre dividevo i pezzettini di legno, non
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progetto. Sei furono, invece, i mesi trascorsi prima che
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per capire che anche i padri degli altri, se
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rapporto era quasi inesistente. I primi giorni furono traumatici
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tutti?» Poi mi scompigliò i capelli, mi schioccò un
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continuava a scrutarmi, e i nostri amici erano ormai
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tolta il pensiero.» ¶ «E i miei fratelli?» ¶ «Non lo
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Niente» risposi mentre porgevo i tagliandi al bigliettaio, «mamma
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palpebre e si strofina i palmi sulle guance. «Credevo
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dolcezza, mentre le accarezzo i capelli, e il pensiero
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non basta tenere chiusi i ricordi per sperare che
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che ha sempre protetto i nostri sentimenti. Siamo di
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di nuovo insieme, abbracciati, i nostri respiri che si
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gli altri, mamma, Mario, i miei fratelli, pensano si
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mentii. ¶ Aveva le occhiaie, i capelli arruffati trattenuti da
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uno scheletro coloratissimo che i messicani preparano per il
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nulla di attraente, eravamo i classici ragazzotti che non
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tempo ad aspettare che i giorni scorressero, così da
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che Mario potesse intuire i miei sentimenti se facevo
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foto a ogni cosa, i miei due fratelli approfittavano
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Mario faceva scrocchiare sotto i denti quel che rimaneva
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preoccuparti! Arianna, con tutti i suoi limiti, è una
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uomo barbuto che infilava i suoi lunghi peli fra
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e mi sono goduto i suoi occhi che mi
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seno un po’ cadente, i capelli cotonati e le
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disonorando mia madre. Nonostante i miei dubbi, il nostro
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al mio ritorno iniziava i suoi sproloqui sull’inettitudine
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buono con cui nutrirsi. ¶ I sogni costano ¶ Finimmo di
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era stancato. ¶ «Con tutti i suoi limiti, è stata
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una buona madre, nonostante i suoi numerosi limiti. Migliore
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padre o seguire, finalmente, i tuoi desideri.» ¶ Rimasi a
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qualche secondo per ribattere: «I sogni costano, e io
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quanto sono stati importanti i miei genitori per la
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cura di me tutti i santi giorni, quando papà
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domanda su Kant. ¶ Nonostante i suoi innumerevoli difetti, Renata
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facevo bene a inseguire i miei sogni e bisogni
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essere gentile, che sono i Quartieri? Non potevi restare
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spartano, però di gusto. I mobili vecchi e un
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la matita sul foglio. I portacenere erano stracolmi di
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cibo e discutevo con i nuovi vicini, pensavo a
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che ti passerò con i miei comportamenti quotidiani. ¶ L
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Mi consola che, almeno, i cattivi esempi possono essere
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della quale io e i miei amici africani non
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Riesci a dormire?» ¶ «Sì.» ¶ «I vicini come sono, rumorosi
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a mettere in pratica i suoi consigli e se
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evento è che anche i piccoli traumi, i colpi
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anche i piccoli traumi, i colpi che sembrano solo
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storia di sesso fra i miei due fratelli era
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proruppe lei e puntò i gomiti sul materasso. ¶ «Già
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che si arrampicavano lungo i muri del palazzo e
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A proposito, potrai vendere i miei romanzi?» ¶ Annuii e
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aria sembrava immobile e i nostri respiri si intrecciavano
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strato di follia – aveva i capelli rasati su un
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andasse in giro per i settanta metri quadrati del
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borchiata. A sconvolgermi furono i suoi disegni, che Flor
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strappò la camicia e i bottoni schizzarono come schegge
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le sue fiamme ardenti i capezzoli rosa completi di
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a dilatare di molto i miei normali tempi. ¶ Il
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riuscii a resistere oltre i quattro minuti, per l
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il petto, mi morse i capezzoli, mi schiaffeggiò il
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volto e mi strappò i pochi capelli sulle tempie
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maglietta a rete e i capelli a spazzola. Aveva
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È bellissimo, Erri, ha i capelli lunghi e biondi
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aprì la porta Valerio. I suoi occhi si posarono
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Flor rise. «Certo che i tuoi fratelli sembrano proprio
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risposi e le accarezzai i capelli. ¶ «Tu hai Arianna
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hai la tua famiglia, i tuoi fratelli, io non
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dormire da te tutti i sabati» mi chiese. ¶ «Tutti
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sabati» mi chiese. ¶ «Tutti i sabati?» ¶ «Prometti.» ¶ «Promesso.» E
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stare senza di te.» ¶ I suoi occhi verdi si
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e mi fissa con i suoi occhi neri. Sono
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coppie resta insieme per i figli. Sono un collante
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le vedi aggirarsi fra i divani con aria felice
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un posto dove sistemare i trovatelli. E a farne
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farne le spese erano i familiari dei soci. ¶ Quella
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non so quanti tatuaggi, i dread e parecchi piercing
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mondo, di lottare per i propri spazi o le
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noi guardavamo un film. ¶ I primi giorni se ne
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si ripresentò Flor, con i capelli rasati dietro e
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neri attillati, gli anfibi, i piercing lungo tutto il
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pancia pelosa e aveva i capelli unti che gli
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Stavo cucinando e, poiché i due se ne restavano
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tavola e io riempii i piatti. Per tutta la
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Così possiamo accogliere tutti i cani che vogliamo. E
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E mica ha tutti i torti» intervenne Matilde, che
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è matta, dovresti fare i conti con questa cosa
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orecchie per non ascoltare i dettagli, ma c’era
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al fianco del Cavaliere. ¶ I giorni che seguirono furono
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io dovremo solo dividerci i milioni di libri che
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molto folta, proprio come i suoi capelli, che avevano
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lui: «Pa’, ma tu i capelli a che età
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secondo te sto perdendo i capelli?» ¶ Per fortuna il
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un appuntamento fisso per i napoletani. ¶ Il motivo del
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momento simile per allontanare i fantasmi e gettarsi nel
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sorrido e ribatto fra i denti: «No, ma quelli
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La userò per scrivere i nostri pensieri, per far
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andava in giro per i corridoi dell’ufficio con
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grande enfasi, ridendo sotto i baffi della mia sventura
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Poi iniziai ad aprire i cassetti alla ricerca di
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in comunicazione via chat i diversi computer dell’azienda
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ne stavamo in silenzio, i nostri corpi intrecciati e
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altro come paracadute per i nostri insuccessi mensili, come
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volta giusta». Perché passano i mesi, e poi gli
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più di un’occasione i diversi medici ai quali
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tremilacinquecento euro, dopodiché ripartirono i colloqui, stavolta con l
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il mio seme per i laboratori clinici della città
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E siccome per Renata i passi indietro non sono
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di qualcuno. Non esistono i superuomini. Nietzsche diceva una
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di spogliarsi di tutti i suoi beni e chiudersi
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raggiungere la perfezione. Visti i suoi risultati, a me
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molto prima di lei. ¶ I segreti troppo segreti ¶ Due
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meriti di restare sotto i calcinacci. Io una scossa
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quale proveniva sua moglie. I giorni trascorsi a staccare
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da fare e spazzolai i tre piatti. Erano tutte
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non mi dava più i brividi da tempo, perciò
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le mie passioni, per i miei genitori, invece, non
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poi capito, è che i desideri più segreti col
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il momento di scontare i miei debiti con te
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Rosalinda, come la chiamano i suoi clienti, oggi ha
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oggi ha cinquantasette anni, i fianchi larghi, il seno
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il buco a entrambi i lobi, un tatuaggio vero
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privato. ¶ Ma doveva fare i conti con papà, e
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avrebbe contribuito ad allargare i miei orizzonti e a
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la sua rivincita con i miei fratelli, che fecero
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animali. Non aveva fatto i conti con Raffaele Gargiulo
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neanche lui aveva fatto i conti con la tenacia
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posto sperduto dell’Irpinia. I tre giorni più brutti
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e condivisibili, che, spesso, i ricordi dei bambini travisano
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che è inutile temprare i bambini alle prove, tanto
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pallone, finché si può. ¶ I fanti contro tutti ¶ La
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per genitori nostalgici. Oppure i cartoni animati. Negli anni
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giocato con il Commodore, i Playmobil e i Lego
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Commodore, i Playmobil e i Lego. Soprattutto, non hanno
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fianco e mi leggeva i fumetti di Paperino, Nonna
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oppure inventava storie fantastiche i cui protagonisti erano i
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i cui protagonisti erano i miei giocattoli, che di
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racconti più strampalati riguardava i soldatini, fanti, cowboy e
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esseri di notte combattevano, i cowboy contro gli indiani
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contro gli indiani e i fanti contro tutti. Si
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la mia passione per i fumetti, i disegni, la
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passione per i fumetti, i disegni, la letteratura, il
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la mano mi accarezzava i capelli. ¶ È da allora
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senza la mia stanza, i giochi, gli album, le
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gli album, le matite, i pastelli. Senza mia madre
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dei fumetti, in realtà, i genitori non esistevano proprio
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l’americano fissato con i rodei e con sua
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poi si è sbottonato i pantaloni e mi ha
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mi lascia solo con i miei ricordi. ¶ Piccola riflessione
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profondo, ma sono sempre i felici quelli che ti
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com’era. ¶ «Come tutti i bambini piccoli» risposi. ¶ «È
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similpelle del dottor Iazeolla ¶ I primi tempi dopo la
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a qualcuno che ascoltasse i miei sfoghi contro Matilde
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alle spalle, poi, superati i quaranta, si ritrova a
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piccoli. Di come erano i nostri genitori. Il solito
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meno disponibile ad ascoltare i miei sfoghi, disse: «Se
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carità, ogni famiglia ha i suoi problemi, solo che
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proprio lì, a trovare i suoi genitori. Papà per
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caldo, mi bastava avere i miei videogiochi; avrei fatto
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rise e mi scompigliò i capelli, poi aggiunse: «E
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In quella landa deserta i miei occhi si accorsero
281
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con il sigaro fra i denti e il mento
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capivamo), disegnare o ispezionare i dintorni della fattoria. Non
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guardare il campo dove i girasoli riposavano afflosciati al
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figlio, delle sensazioni che i bambini provano nella pancia
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lo sguardo mentre compivo i pochi passi che mi
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né quel Natale, né i successivi. Dovetti attendere più
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spalle della moglie, porta i gomiti sulle ginocchia e
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torno indietro e, guardando i miei fratelli, dichiaro: «Oh
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2016
papà. Ho sperato che i miei fratelli venissero rapiti
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un piercing sul labbro, i ricci, e disegna fumetti
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prima è che tutti i miei fratelli mi chiamano
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di Tim Burton, ho i piedi piatti, i pettorali
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ho i piedi piatti, i pettorali che si fanno
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e iniziava a contrarre i muscoli. «L’importante è
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strinse il lobo fra i denti, avvolgendo contemporaneamente la
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un figlio a tutti i costi? Pensi di farlo
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sul lavandino, io con i pantaloni calati, proprio come
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come fanti al fronte. I nostri rapporti mirati si
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incontro. Dopo un mese i due piccioncini erano innamorati
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parlanti. ¶ O chi tira i dadi è profondamente ingiusto
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guardava le mani e i capelli le ricadevano davanti
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essere la mia fidanzata. ¶ I padri tornano sempre ¶ Per
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voglia sapere cosa desiderano i suoi uomini per cena
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disse: «Erri, guarda che i padri tornano sempre. Prima
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che per quella frase, «i padri tornano sempre». ¶ Già
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in tempo. ¶ Giovannino e i suoi fratelli ¶ Siamo al
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sussurra: «Non dirmi che...» ¶ I miei occhi dovrebbero puntare
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sono felice perché tutti i miei figli sono felici
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capitolo intitolato Giovannino e i suoi fratelli. ¶ Tucano ¶ Il
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fase infantile. Ho trascorso i primi trent’anni utilizzando
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davvero in comune fra i due sia questo è
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un gelato, come facevano i fidanzati delle amiche. No
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e ha poi speso i restanti cinquanta a cercare
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perché è vero che i suoi genitori erano ignoranti
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spese fossero stati anche i suoi genitori. ¶ Devo un
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si possono anche spacchettare i cartoni di un trasloco
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telefono iniziavano le urla, i rinfacci, gli scaricabarile, le
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pur di non sacrificare i propri sogni. Se Mario
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di secondo, quindi chiude i pugni e li appoggia
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bel maschio!» ¶ Infine poggia i polsi sul tavolo e
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sorpresa. Mi intrufolai fra i ragazzi e vagai nei
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con un ragazzo con i dread e una T
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paura di lottare per i nostri diritti». ¶ Io studente
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quanto al lottare per i miei diritti, be’, in
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gli amori non colmano i vuoti, semmai ne aggiungono
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E più lei riempiva i suoi vuoti di tempo
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Erri, ma stai perdendo i capelli? No, mamma mia
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casa col morale sotto i tacchi e corsi in
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passai una mano fra i capelli. Sì, ero un
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è che sono due i motivi che mi hanno
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diversità fra me e i miei fratelli è dovuta
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altro al percorso scolastico. I miei riuscirono a litigare
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avevo stretto amicizia con i peggiori elementi della classe
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peggiori elementi della classe, i più fannulloni, i più
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classe, i più fannulloni, i più maleducati, con quelli
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cerca di conquiste. Portava i capelli impiastricciati di gel
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anni di vita. Sono i primi anni che influenzano
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se non avessi incontrato i suoi occhi furenti. Fu
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serrato l’indice fra i denti. ¶ Comunque, gli anni
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le macchiava la guancia, i capelli arruffati e il
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mirati», come li chiamavano i medici. ¶ Per svariati anni
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medici. ¶ Per svariati anni i rapporti mirati hanno minato
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la cravatta, mi calavo i pantaloni e mi avvicinavo
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dalla pelle e fissavo i suoi indumenti sparsi per
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non conosco sta prendendo i piatti da un pensile
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di succhi alla pesca, i preferiti di mio fratello
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e neanche le merendine, i biscotti o la Nutella
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nuovo superiore, come se i miei primi ventisei anni
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tavolo della cucina, con i piedi su una sedia
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che continua a impilare i piatti per la cena
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madre. In genere sono i padri a essere omaggiati
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era figlio di entrambi i miei genitori. ¶ Quell’albero
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il Sant’Uffizio scomunicava i comunisti, il secondo è
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mi aiutava a fare i compiti non era il
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io un battesimo come i miei fratelli. ¶ Fu Mario
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essere battezzata come tutti i compagni di classe. ¶ «Anche
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oggi mi fa venire i brividi. Avevo quindici anni
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aprire bocca e per i miei fratelli ero l
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mio padre. ¶ Mario e i superpoteri ¶ Ma torniamo al
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detto di non mettere i piedi sulla sedia? Le
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padre possa aver intuito i miei pensieri indecenti, e
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per fortuna non ha i superpoteri e non può
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essermi sbagliato: Mario ha i superpoteri. ¶ «Ciao, amore!» grida
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con le iniziali e i primi due bottoni aperti
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con il viso fra i capelli della madre. Non
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sono molto bravo con i bambini, lo ammetto. Con
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che sembro finto, e i bambini se ne accorgono
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problema è relativo, tanto i bambini nella mia vita
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l’unica a sopportare i suoi ordini, l’unica
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sua volontà di tramutare i figli in bruti soldati
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mondo col coltello fra i denti e prendono a
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inutile prepararsi, che tanto i guai quando arrivano ti
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quando mi illudevo che i miei la smettessero di
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per la letteratura, fra i tanti autori che amava
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al secondo posto fra i lavori papabili c’era
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di scorta da rincorrere. ¶ I Cavalieri della Tavola rotonda
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per riempire di spumante i bicchieri, mentre Giovannino e
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tutti in piedi, con i calici in mano, pronti
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masturbarmi in giro per i laboratori di Napoli nella
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che prima o poi i miei spermatozoi riuscissero nell
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sensi di colpa con i quali giustificava gli insuccessi
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sensi di colpa con i quali conviveva mia madre
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un po’ incavati e i capelli rossicci tagliati a
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aveva le braccia lungo i fianchi e lo sguardo
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in bagno, mentre lavavo i denti, a volte mi
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parasole o si legava i capelli con le due
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che sono proprio loro, i piccoli gesti di ogni
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osserva con attenzione, tutti i giorni. Sono il grande
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lei esclamò: «Credo che i tuoi siano ancora svegli
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rise e domandò: «E i tuoi fratelli? Dormono anche
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e iniziammo a esplorare i nostri corpi con grande
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letto e ci scambiammo i corpi, il respiro, il
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divertirsi e a rovinare i suoi già poco fiorenti
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Penseranno che sono stati i ladri a ridurla così
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che si sta lavando i denti. ¶ Lui fa cenno
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lì che mi lavavo i denti e ho visto
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a eliminare qualcosa: prima i baci, poi le carezze
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chiedesti di dividere tutti i legnetti della confezione?» ¶ «Mmm
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Mi dicesti di dividere i pezzi, così il giorno
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vorrai starmi addosso per i prossimi cinque anni?» ¶ «Può
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biglietti, le telefonate e i messaggi continui, cose così
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campo da gioco, dove i calciatori si stavano scambiando
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grande del mondo? Anche i Ferrara si tradiscono, come
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considerai fortunato: nonostante tutto, i litigi e la separazione
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come mi avrebbero accolto i miei ex colleghi, quale
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principessa, che vagava per i corridoi dell’azienda in
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sbatterlo fuori. Con tutti i soldi che si prendono
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alcuni particolari lo smascherano. I baffi gialli, appunto, e
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e le unghie smangiucchiate, i peli sulle orecchie, i
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i peli sulle orecchie, i denti rovinati dal fumo
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in questione non superasse i trentacinque anni. Sotto questa
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la signora aveva fra i trentacinque e i quarant
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fra i trentacinque e i quarant’anni, allora dipendeva
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sorbirti la ramanzina. Sopra i quaranta, infine, era meglio
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si gettano a mare i matrimoni. A te non
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costretta a incontrarti tutti i giorni e avrete modo
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davvero, ti ringrazio per i tuoi sforzi, ma tornare
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volto e si lisciò i baffi. Poi domandò: «Si
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guardarmi, le braccia lungo i fianchi e un’espressione
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in segno di saluto. ¶ I buoni vincono solo nei
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la vita con Matilde?» ¶ «I primi tempi dopo la
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piccola, quando le raccontavo i miei più inconfessabili segreti
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resto. Gli alberi abbandonano i frutti maturi al loro
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sei troppo buono e i buoni marciscono prima.» ¶ Rifletto
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anch’io alla bottiglia. ¶ «I buoni perdono sempre, Erri
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mia difficoltà a tagliare i rami. Forse...» ¶ «Forse dovresti
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La attiro a me, i nostri corpi di nuovo
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e quando mi regalasti i doppioni pensai che da
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ribattere, ma lei punta i miei occhi e dice
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un buono, giusto? E i buoni tornano dalle mogli
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fa seria e punta i miei occhi: «Erri, non
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Lei si gira. ¶ «Ma i buoni almeno qualche volta
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a una cerimonia, tutti i fratelli intorno alla stessa
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che la finissero con i grugniti animaleschi.» ¶ Lo disse
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feci a ridere, nonostante i numerosi calici di vino
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gli avrei finalmente rivelato i miei desideri, il sogno
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perseguire.» ¶ Alla parola «sogno» i miei occhi brillarono. Io
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Raffaele Gargiulo anche sgridare i figli era stancante e
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a Lettere se solo i genitori non avessero deciso
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dei primogeniti ¶ Quando tutti i tuoi amici iniziano a
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stringi mani e guardi i parenti che fanno quasi
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il piccolo dorme, perché i neonati dormono sempre, e
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al bimbo. E dopo i soliti discorsi sulle colichette
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soliti discorsi sulle colichette, i poveri nonni che vorrebbero
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vorrebbero vedere di più i nipoti, il bisogno di
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che a quel punto i poveri genitori saranno stanchi
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fa di quei sorrisi», «i capricci solo se non
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vuole arrivare, devi fare i conti con gli stessi
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di arrivare in porta, i tuoi amici in due
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ragione, decidi di salutare i tuoi vecchi amici con
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tuoi vecchi amici con i quali non hai più
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dirti (anche perché adesso i capricci, i pianti e
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perché adesso i capricci, i pianti e le cagate
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fece tornare in mente i miei fratelli. ¶ La coppia
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nascosto, e naturalmente scatenando i pianti disperati del fratellino
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non vedere, sul perché i genitori pensino che il
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fatto che, in realtà, i primogeniti sono fortunati: possono
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funziona benissimo, almeno per i primogeniti. Il problema di
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la mia rabbia verso i secondi, come da diritto
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acquisito. Quando sono nati i miei fratelli ero già
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sorriderle. ¶ «Ti sei tagliata i capelli!» esclamo invece quando
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Matilde è bella con i capelli corti e con
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capelli corti e con i capelli lunghi, con qualche
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come me, che con i lineamenti hanno un brutto
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espressione. «È grave?» ¶ «Abbastanza, i medici hanno detto che
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non sapevo.» ¶ «Come potevi?» ¶ «I tuoi fratelli come stanno
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Quindi non hai dimenticato i miei difetti?» ¶ «Sono così
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così tanti...» ¶ «Io, invece, i tuoi li ho persi
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ho persi per strada. I primi tempi me li
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e io ci scambiammo i numeri di telefono e
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il capo per nascondere i singhiozzi che la fanno
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un sorriso, ad ascoltare i miei problemi, aveva sempre
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finestra di fronte arrivano i bagliori di un televisore
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quel paese, lei e i suoi paroloni indecifrabili. Invece
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È che da bambino i miei genitori non mi
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mosse, poi mi sbottona i pantaloni e mi infila
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Valerio, uno che affronterà i suoi giorni senza troppe
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prenderà il Gaviscon dopo i pasti, non avrà rami
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vedere in profondità, per i preziosi consigli e per
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per essere madri. Tu i figli ce li hai
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mia personale ascesa fra i banchi della scuola elementare
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ero io a nominare i fortunati che avrebbero preso
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castello. Fu così che i miei compagni iniziarono ben
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lavoro di papà trascorsi i migliori anni della mia