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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
I ¶ Da una domenica all
2
1934
muro dipinto di rosa, i due si fermano. Luigi
3
1934
queste vasche si preparano i bagni di soda e
4
1934
denso vapore salgono verso i lanternini: sembra fumo d
5
1934
una goccia d’acqua. I muri dietro le caldaie
6
1934
per la prima volta i suoi principali, tornati appena
7
1934
un lungo viaggio; e i suoi principali non si
8
1934
cortile dove s’incontrano i diversi rigagnoli di tinta
9
1934
La lavanderia è vuota, i tubi ebollitori, che fanno
10
1934
bisolfito danno nausea. Eppure i due odori si avvertono
11
1934
nell’aria greve appannando i vetri del lanternino. Il
12
1934
in sottanina. Si lava i denti, facendo gargarismi. Teodoro
13
1934
si sforza di fissare i mobili, la cucina, ma
14
1934
anche la sua miseria, i suoi abiti goffi e
15
1934
che fa più lunghi i suoi capelli biondi: e
16
1934
le connessure dei mattoni, i pizzi delle tende, senza
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1934
strada è grigia, e i tram passano con le
18
1934
porticato. Davanti gli passano i carri avviati verso il
19
1934
che lo spia attraverso i vetri opachi. Prima di
20
1934
inni proletari. Dove sono i nostri inni proletari? Non
21
1934
Dove s’erano cacciati i suoi propositi, i suoi
22
1934
cacciati i suoi propositi, i suoi progetti di un
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1934
s’accorge che attraverso i vetri ondulati, spostando leggermente
24
1934
vita, perché si hanno i pantaloni bagnati e le
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1934
pioggia e serrande abbassate. I fanali sono accesi uno
26
1934
tre quattro, conta perfino i passi che corrono tra
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1934
gocciolante a lato: prova i lucchetti delle saracinesche. Debbo
28
1934
d’acqua. Dove trovo i soldi per vivere? Si
29
1934
delle bronzine consumate. Rivede i mattoni rossi che cingono
30
1934
bianca e ne sale i tre scalini: sul portale
31
1934
torna a dondolarsi fra i tetti; di là la
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1934
è in casa? ¶ Durante i primi giorni della sua
33
1934
in quei momenti, con i soldi in saccoccia tutti
34
1934
e non ti danno i soldi. ¶ Riducendosi il suo
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1934
quei giorni di pessimismo, i caratteri più dolci e
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1934
tu le tue occupazioni, i tuoi lavori in casa
37
1934
che stringono in pugno i due fianchi della veste
38
1934
in quell’attimo. E i loro sguardi s’incontrano
39
1934
ginocchio tondo e bianco, i fianchi perfetti... Gira per
40
1934
angolo di strada dove i cartelli pendono dai muri
41
1934
Maria, «io sono per i soldi. Mi piace di
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1934
due, che fate sempre i moralisti.» ¶ «Ma lo facciamo
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1934
sala da pranzo, con i suoi libri, nella speranza
44
1934
un po’ a caso i libri che gli erano
45
1934
danaro... Allora, sfiduciato chiudeva i libri e si buttava
46
1934
fabbrica. L’aspettava sotto i gasometri alti e neri
47
1934
più movimento nelle strade. I venditori ambulanti, coi visi
48
1934
e zucchero, nutriente per i bambini. A ogni angolo
49
1934
deve pur esserci, pensano i due giovani e volgono
50
1934
giovani e volgono altrove i loro sguardi afflitti. ¶ Dopo
51
1934
suo crescente disinteresse sono i segni evidenti che una
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1934
licenziamento. Ed ecco che i sacrifizi e le ristrettezze
53
1934
fronde, aprendole alla luce; i cui riflessi cadono sul
54
1934
seduta tra due uomini, i quali con le voci
55
1934
scendere dalla carrozza, ma i due uomini la trattengono
56
1934
via di fronte: solo i due cerchioni si vedono
57
1934
ancora piacere a qualcuno: i seni flosci, le gambe
58
1934
apprezzare la povera Anna ¶ I rapporti tra Anna e
59
1934
malgrado il tempo ed i fatti trascorsi. Teodoro ha
60
1934
scorticata in più punti. I barattoli di caramelle sono
61
1934
caramelle sono ombrati; e i vetri del cassetto con
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1934
vetri del cassetto con i dolci hanno impronte di
63
1934
vapore della macchina inumidisce i vetri e gli specchi
64
1934
madre; è necessario visitarli i due vecchi; forse per
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1934
in ferro del porto: i cilindri dei silos bianchi
66
1934
di mare, chiusa tra i due battenti. ¶ La madre
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1934
non s’alza; pleurite. I medici hanno detto pleurite
68
1934
vie in fretta e i palazzi gli si allontanano
69
1934
con santa pazienza, punto i piedi a terra e
70
1934
dice Marco, guardando, attraverso i vetri appannati del bar
71
1934
a Roma, e conosce i ladri dei poveri ¶ Alla
72
1934
terribile complesso d’inferiorità. ¶ I primi contatti con Roma
73
1934
belle feste, ai divertimenti. ¶ I veri disagi e i
74
1934
I veri disagi e i veri sacrifici cominciarono quando
75
1934
cominciarono quando ebbe consumati i pochi risparmi che aveva
76
1934
di niente. E più i giorni passavano e più
77
1934
a quando avesse posseduto i soldi per il tram
78
1934
accompagnare le signore ed i signori alle poltrone), ma
79
1934
di Trastevere. S’accendono i fanali, ed operai rincasano
80
1934
respiro; e al buio i letti si distinguono appena
81
1934
segno la donna, intascando i soldi. «Non fate rumore
82
1934
dove dormono le donne: i letti sono messi in
83
1934
sono messi in tutti i sensi. Un po’ di
84
1934
e pesanti minuti, durante i quali ella fa le
85
1934
dell’uomo riemergere fra i letti. Trattiene il fiato
86
1934
mettono a frugare tra i loro panni. «Aspetta, cretina
87
1934
nella stanza, come se i vetri fossero di carta
88
1934
tal copia da svellere i ciottoli delle strade, e
89
1934
taglio perfetto che formano i nuovi quartieri. È un
90
1934
nel sole scialbo. Oltre i binari della ferrovia, spuntano
91
1934
terraferma riprendono a guardare i numeri della via Archita
92
1934
Marco. «Io vado per i bagagli e ripasso di
93
1934
smaltati in bianco con i tondi di vetro. Si
94
1934
stancarsi col silenzio, prende i ferri del manicure e
95
1934
guarda il seno pingue, i capelli d’oro e
96
1934
che non escono o i carri che non entrano
97
1934
mestiere.» ¶ La sera stessa i due stabilirono di tornare
98
1934
è pure malato, e i principali non vogliono saperne
99
1934
bisognerebbe farli trottare diversamente i principali, voi mi capite
100
1934
politica. «Vedete voi; tra i vostri clienti... Può capitare
101
1934
sterco e di manifestini. I suoi manifestini: indosso ha
102
1934
agenti inseguono e disperdono i dimostranti. Tutti i negozi
103
1934
disperdono i dimostranti. Tutti i negozi hanno chiuso le
104
1934
e tirerebbe un colpo: i dimostranti guardano lui e
105
1934
accodano; ed egli dispensa i manifestini che ha un
106
1934
Per semplice misura prudenziale i due agenti lo conducono
107
1934
le due rivoltelle ed i manifestini. Il Commissario non
108
1934
papà scrisse quando chiedeva i soldi, e poi ci
109
1934
meno mi faccia ottenere i viveri per me. Ora
110
1934
E ogni tanto anche i canti e le grida
111
1934
un corpo immoto con i soffi regolari della locomotiva
112
1934
alla guerra. È stanco. I canti e gli strilli
113
1934
tanto cade nel silenzio. I carabinieri coi fucili in
114
1934
alla porta degli opifici. I più, assillati dalla malaria
115
1934
vennero qui ad impiantare i loro opifici. ¶ Quasi tutta
116
1934
altre città ad iniziare i nuovi operai era generalmente
117
1934
situazione, delle loro paghe. I tardi pomeriggi si spegnevano
118
1934
canzoni, sulla spiaggia, dove i bambini si stendono con
119
1934
dove egli doveva muovere i primi passi per promuovere
120
1934
affidato non sia tra i più semplici. Ma nei
121
1934
concluso molte cose, sebbene i risultati non siano sempre
122
1934
trovate in tutti coloro i quali dalla recente fine
123
1934
caratteri minuscoli, poverissimi, attraverso i quali il deputato socialista
124
1934
senza nemmeno salutare. Attraversa i reparti di fusione, quelli
125
1934
come per attendere che i gridi si risollevino al
126
1934
il cielo terso attraverso i fili elettrici che dalla
127
1934
premendolo contro il cinturone, i numeri che i due
128
1934
cinturone, i numeri che i due finanzieri gli dicono
129
1934
sta cosa, mò, pure i pidocchi ci misurate?» ¶ I
130
1934
i pidocchi ci misurate?» ¶ I bambini che alcune di
131
1934
ritornare all’appello contro i padroni che sono sempre
132
1934
che sono calunnie, perché i compagni di lavoro non
133
1934
fatto un po’ tutti i mestieri, ma alla sorella
134
1934
per scacciare dalla mente i ricordi più inquietanti, poiché
135
1934
la via è deserta: i pochi passanti hanno un
136
1934
la sera tardi, sotto i fanali già spenti, l
137
1934
compagnia solo per scoprire i sentimenti che lo sospingono
138
1934
di biscotti. ¶ «Vi porto i saluti di Giorgio» le
139
1934
Pontecorvo è finita, suonati i cinque rintocchi all’orologio
140
1934
tosse; Pippetto ha fatto i vermi; Pippetto ha la
141
1934
persona se ti dà i soldi che tu mi
142
1934
dalle onde dei vetri. I fiori del parato sono
143
1934
lui in bicicletta. Ha i baffi: sembra che corra
144
1934
mai avvenute: lui con i grossi baffi, nella fotografia
145
1934
si lagna nel sonno; i fiorellini gialli del parato
146
1934
specchio si ritrova disfatta, i capelli arruffati e due
147
1934
domenica derubata dal sonno: i figli degli operai girano
148
1934
si ravvia con calma i capelli: avvicina gli occhi
149
1934
indietro, avanti, indietro; con i suoi baffetti appuntiti, avvoltolandosi
150
1934
con una grossa pompa. I ragazzi con le maglie
151
1934
disfanno senza parola, come i brandelli di schiuma nell
152
1934
dargli da mangiare!» ¶ «E i soldi?» ¶ «Hai fatto male
153
1934
se d’improvviso tutti i ragionamenti insorgessero in lei
154
1934
mia libertà per lavarti i piatti e le camicie
155
1934
delle donne che chiamano i bambini per la cena
156
1934
messo al corrente, ma i riformisti sono più forti
157
1934
negli angoli e sotto i portoni, fino a che
158
1934
si trattava di raccoglierne i frutti, Teodoro s’accorse
159
1934
con le continue “opposizioni”. I due, è chiaro, gli
160
1934
delle loro organizzazioni. E i socialisti ufficiali hanno la
161
1934
cose. Altri due accendono i mozziconi che gli si
162
1934
perché ora ci hai i soldi nostri!» (sorriso di
163
1934
arrotola nervosamente sull’indice i filacci delle tasche dei
164
1934
suo viso rosso, sconvolto, i capelli che vanno in
165
1934
che vanno in tutti i sensi. Più indietro, sfuocata
166
1934
fitti di ciglia, e i capelli che corrono in
167
1934
E arrotola nella tasca i filacci e le carte
168
1934
a un tratto che i rumori si facciano più
169
1934
fitto della pioggia contro i vetri e sul selciato
170
1934
dalla terra e divelti i pali della rete elettrica
171
1934
l’altro. E mentre i più poveri si lagnano
172
1934
la pioggia, e sentono i tuoni abbattersi sulla capanna
173
1934
dove hai il registro, i soldi e tutto il
174
1934
hanno un cerchietto nero; i vetri che s’appannano
175
1934
guadagni niente!» Come vede i tre uomini sulla porta
176
1934
ritrovare la serenità, poiché i fatti avvenuti hanno scosso
177
1934
si dovrà regolare? ¶ Ecco i pensieri che gli saltellano
178
1934
su una tavola, mostrano i piedi avvolti nel giornale
179
1934
che gli tengono forte i polsi, «volete andar dentro
180
1934
ripresenta per sanguinare sotto i suoi pugni. Le strade
181
1934
la segua per spiare i suoi movimenti, per sorvegliarlo
182
1934
hai la colpa: lascia i brutti pensieri! Ha la
183
1934
Così, evidentemente per distrarsi, i due progettano d’andare
184
1934
sul serio: ecco, comprare i cerchietti e tirarli nei
185
1934
gli anelli cadono tra i vetri, facendoli tintinnare. ¶ Teodoro
186
1934
al giocatore perché infili i suoi cerchietti. Anche con
187
1934
risate banali gli scuote i nervi!... ¶ Il ragazzo, dopo
188
1934
è deciso a regolare i conti con Teodoro. Ordisce
189
1934
aggiusteranno come si conviene. ¶ I tre si danno subito
190
1934
o l’altra indifferentemente, i tre stabiliscono di dividersi
191
1934
se andassimo ad affrontare i lupi!» E si lasciano
192
1934
fredda della strada. Sente i gridi e le bestemmie
193
1934
capire cosa succede tra i due corpi in movimento
194
1934
scura, che gli tiene i capelli attaccati alla fronte
195
1934
respiro diventargli grosso e i battiti del suo cuore
196
1934
attorno con sospetto, perché i due carabinieri di servizio
197
1934
calmato, ma fa ciondolare i fanali, che scorrono col
198
1934
carabinieri; può avere attirato i loro sospetti; se fossi
199
1934
le quali si sentono i soffi della macchina, che
200
1934
su il figlio; e i sacrifici si accumulavano ai
201
1934
stabilito. Si riconobbero presto i due vecchi compagni di
202
1934
le loro vicende e i loro tormenti. Marco disse
203
1934
strade appena tracciate; tra i muri di fabbrica dietro
204
1934
muri di fabbrica dietro i quali si ergevano masse
205
1934
più fuori là dove i vasti terreni vuoti si
206
1934
a costruzioni appena iniziate. I due passeggiavano in silenzio
207
1934
di riscontrare in lei i caratteri della femminilità, non
208
1934
Pippetto sta male, perché i bambini del piano di
209
1934
umido nella stanza. Ma i panni, invece di essere
210
1934
una mano si ravvia i capelli. ¶ «È morto, è
211
1934
strada, mi si rizzano i capelli, credetemi!» ¶ «Scusatemi un
212
1934
il sole; qualcuno lava i piatti nella camera accanto
213
1934
attiguo e si sentono i tonfi sordi delle pietre
214
1934
abbandonarsi al riposo; lambisce i ferri, gli attrezzi della
215
1934
brevettato. A misura che i disagi sono aumentati, Marco
216
1934
disposta ad accollarsi tutti i dolori che son seguiti
217
1934
abito migliore, ne stira i pantaloni, si arrangia la
218
1934
e quest’altro; mostrandogli i vari stagni, a seconda
219
1934
sole. Gli stagni e i ritagli luccicavano come fili
220
1934
stagni che occorrevano per i diversi tipi di scatole
221
1934
tipi di scatole. Ma i compagni lo guardavano sempre
222
1934
faceva da inquisitore contro i nuovi rivoluzionari, e ne
223
1934
tutti tranne che con i veri compagni? ¶ Ma torniamo
224
1934
le sue sere napoletane. I due amanti abitano alla
225
1934
trovato la calma. Attraverso i vecchi quartieri della Torretta
226
1934
leone che sta sotto i suoi piedi. «Ti sei
227
1934
Tu invece puoi conoscere i particolari dell’amore tra
228
1934
volgono le punte contro i loro affetti. C’è
229
1934
le appaiono più evidenti i difetti di Marco, le
230
1934
come si comporterebbe tra i viluppi di quell’amore
231
1934
è pur necessario che i due facciano pace, perché
232
1934
dovrebbero mettere a nudo i suoi sentimenti e i
233
1934
i suoi sentimenti e i suoi progetti. ¶ Lo sciopero
234
1934
pensa di trovarsi tra i compagni: e la posizione
235
1934
nelle fabbriche di conserve? i conservieri? gli alimentari? mettiamo
236
1934
in mille e mille i raggi del sole. L
237
1934
Vedresti se farebbero tanto i mangiapopoli!... Lo sciopero degli
238
1934
conciliazione... Le trattative falliscono. I rappresentanti operai riaffermano l
239
1934
meravigliati e contenti. ¶ «E i soldi?» chiede Marco. ¶ «Non
240
1934
ne accorga. ¶ La sera i tre prendono il caffè
241
1934
conti, e infine cantano, i tre bravi proletari, davanti
242
1934
aver fugato così tutti i brutti pensieri, i tristi
243
1934
tutti i brutti pensieri, i tristi progetti d’amore
244
1934
asciugandosi il sudore, saluta i compagni che incontra, e
245
1934
nuovo per non sentire i discorsi dei compagni. La
246
1934
sole si perde tra i campi, su cui le
247
1934
automobile. Gli operai, per i quali erano state costruite
248
1934
stanza all’altra; e i loro gridi felici risuonarono
249
1934
di tre anni, durante i quali ha mostrato sempre
250
1934
Personale, dalle 16 alle 18 tutti i giorni feriali, escluso il
251
1934
qualche altro che legge i quadretti di morale appesi
252
1934
attraversano; le gru e i castelli delle calamite che
253
1934
inasprire ancora di più i rapporti tra i due
254
1934
più i rapporti tra i due uomini, già tesi
255
1934
minacce passino ai fatti. ¶ I tre vanno a tavola
256
1934
notte se, appena giorno, i due uomini sono già
257
1934
mettersi in luce. ¶ Durante i giorni che precedettero lo
258
1934
Teodoro il lavoro insopportabile. I compagni invece non risentono
259
1934
stesso. Direbbe a Teodoro i suoi propositi se non
260
1934
un pretesto. ¶ Anna tra i due litiganti si sente
261
1934
ne va al mare. I villeggianti sono già quasi
262
1934
nude che hanno perduto i peli, i muscoli, qualunque
263
1934
hanno perduto i peli, i muscoli, qualunque aspetto virile
264
1934
che s’apre sotto i suoi piedi in piccole
265
1934
decide di far sentire i suoi passi. Trova Anna
266
1934
quelle parole vogliono allontanare i suoi sospetti, ma una
267
1934
scioperi da far rizzare i capelli; e qui, il
268
1934
sentire ciò che dicono i due uomini: le pare
269
1934
si sia accomodato, che i due uomini parlandosi la
270
1934
stalla si stende fra i lunghi silenzi, fra i
271
1934
i lunghi silenzi, fra i flebili respiri durante gli
272
1934
che ronza noiosa tra i vetri e le imposte
273
1934
si fanno amici, diventano i soli compagni della sua
274
1934
in mente di dirgli... ¶ I dolori s’ingrandiscono; e
275
1934
settembre 1921: occupazione delle fabbriche ¶ I nostri due bravi operai
276
1934
grande aiuto nella Ferriera. I due debbono aspettare parecchio
277
1934
pare che voi fate i rivoluzionari per modo di
278
1934
le otto ore e i cinquanta centesimi di aumento
279
1934
stanno di fuori... Vedi i comunisti per esempio... Che
280
1934
fanno? Credono di fare i rivoluzionari... Ebbene, quella rivoluzione
281
1934
urtato dalla lezione. «Combattete i rivoluzionari e non vi
282
1934
grave l’uomo, lisciandosi i baffi. «Si vede che
283
1934
mentre cercate di fottere i rivoluzionari, perdete pure gli
284
1934
la notte visitare tutti i compagni che abitano nel
285
1934
fermano fuori del cantiere, i due compagni, per studiare
286
1934
in officina senza destare i sospetti del custode e
287
1934
reparto è dalla nostra...» ¶ I due sono stati aiutati
288
1934
È vestito ancora con i suoi panni e dice
289
1934
a battere sulle pulegge, i motori prendono l’un
290
1934
sibilo generale che buca i timpani... Ma nessuno ancora
291
1934
silenzio gli pare sentirne i battiti ripercuotersi sotto la
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porta col piede, poiché i palmi delle mani ormai
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dalla notte in campagna. I colpi hanno destata l
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molle gli si inchiodano i piedi e il cammino
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un cardine. Cammina lentamente, i piedi non vogliono staccarsi
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imposte, e scopre oltre i vetri il cielo già
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fissa uno per uno i volti dei presenti; poi
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tutto sembrava compromesso, quando i carabinieri già dicevano uscite
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ogni lavoro. ¶ Gira per i posti più deserti del
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fra le braccia e i moschetti che s’alzano
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confuso. Le donne sollevano i fagotti e gridano in
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muro andranno a lanciare i pacchi di rifornimento; c
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cigolio. Si ferma tra i binari che luccicano al
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a individuare Teodoro tra i visi appoggiati ai ferri
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poco il capo, fissa i compagni, e s’appoggia
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e sopravviene il silenzio. I pochi rimasti si sono
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inoltrata, nella speranza che i carabinieri, col sopraggiungere della
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le ipotesi, alle ipotesi i fatti veri: se si
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torna a casa, attira i sospetti della morte di
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e bianca che costeggia i muri di cinta sgretolati
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più con nessuno... E i palmizi, uno due tre
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se l’è svignata, i loro sospetti diventano più
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vedere da due giorni.» ¶ I due vanno in paese
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vanno in paese, espongono i fatti al maresciallo dei
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era? Quanti anni aveva? I più coraggiosi si sono
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morta. Durante l’attesa i bambini scrivono col dito
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oppone la rena, e i bambini possono senza correre
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e vorrebbe restare tra i compagni per attendere la
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che abbia perduto qualcosa. I muri bianchi della casina
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cantiere, la locomotiva e i carrelli, uno dietro l
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fiori colpiti dal gelo i corpi neri degli uomini
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meglio, e la gru, i castelli delle calamite, il
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rivela la sua superficie, i suoi acquitrini, i ciuffi
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superficie, i suoi acquitrini, i ciuffi d’erba... Teodoro
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tira tu, tiro io, i due cominciano a dirsi
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rigagnolo, che cola tra i peli lunghi della barba
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viso diviene rossa, con i peli in mezzo, come
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estirpati. Si meraviglia come i vuoti siano così larghi
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si diverte ad accompagnare i binari del tram, a
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Per gridare il prezzo i venditori si bagnano le
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s’avvolge in tutti i sensi, per infradiciarsi poco
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sera d’estate per i quartieri della stazione, dove
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quartieri della stazione, dove i rioni si sono estesi
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gli pare di avere i piedi appoggiati nell’ovatta
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può impedirgli di guardarsi i piedi amorevolmente. Rimette le
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senso di sollievo, appoggia i gomiti a un ormeggio
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che batte leggermente contro i bordi dei vapori. Dietro
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pestando la terra con i piedi, come ad incutergli
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dei pasti, tra cui i pezzi di pane sembrano
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olio si dondolano calmi i piroscafi in disarmo. In
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si ferma a guardare i due scafi già sventrati
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di Teodoro che vede i visi degli uomini disfarsi
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è iniziato, si sentono i colpi di martello sulle
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questi che gli parlano. I compagni; odi, che dicono
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si odono dal cantiere i forti colpi del martello
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colpo Teodoro Qualcuno sente i suoi nervi scattare; mentre
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suoi nervi scattare; mentre i compagni continuano a parlare
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Una volta, quando scavavo i fossi per il gas
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le fronde degli alberi i frammenti di cielo come
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si tocca nella tasca i soldi ricevuti dagli operai
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già!» fa Teodoro appoggiando i gomiti sulle ginocchia e
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e la testa fra i pugni. «Qui...» si ferma
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dove le automobili e i passanti si fondono in
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mattone su cui poggia i piedi traballa, spruzzando alla
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donna che s’aggiusta i capelli, dopo essersi tolta
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brucia dal sole; e i tre uomini gli sono