parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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1949
si infilò minaccioso tra i cordoni della forza pubblica
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1949
ristabilì l’ordine. Ma i reparti che erano stati
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dire in tono minaccioso i giovani che attorniavano Michele
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noi teniamo segnalato per i vichi come Mammà e
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padre mio…» ¶ «Lascia sta’ i genitori…» fece la Cafettèra
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sogghigno, e indirizzarla verso i poliziotti, che possa passare
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in mano tutt’io i Quartieri. Parlate! Quest’affare
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qualunque sia malattia. Bastano i soldi!» disse la Pizzicatella
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stesse occhiate deve trovare i soldi che servono per
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pozzette d’acqua tra i mattoni appena annaffiati. ¶ «Sicché
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in mezzo a tutti i pasticci che combini tu
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li ho combinati, io, i pasticci?» disse la Cafettèra
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il re, come tutti i disgraziati… ?» ¶ «Coraggio? Ringrazia Dio
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comincia ora, dicono per i vicoli, e torto non
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delle informazioni sussidiarie con i vari responsi delle analisi
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te bisogna mettere tutti i punti e virgole.» ¶ «Quale
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accusati di aver falsificato i rapporti del reparto celtico
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lui; lo dicevano chiaramente i due porri con cui
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comperava da ragazza tutti i suoi nastrini per i
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i suoi nastrini per i capelli, quei due fiocchetti
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non guardare dove guardano i due uomini, meglio; com
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che s’allontana per i vichi, sempre più su
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figlio, rimasto intanto “fra i centomila che non possono
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con le scarpe sotto i bracci. ¶ Alle nove, le
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dice il proverbio: fatti i fatti tuoi e tirati
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Se ognuno si facesse i cavoletti suoi, sai quanto
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Che nessuno si fa i fatti suoi, proprio nessuno
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faccio le cose senza i finimenti. Come doveva fare
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proprio. So’ signori, e i signori so’ sempre capricciosi
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altri che per sopportare i fastidi degli altri. Da
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Nannina in quei giorni. I vicoli erano fiumi di
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ingresso, di giorno dietro i vetri del balconcino di
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calva e mormorò tra i denti: ¶ «Uh! Che guaio
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cinematografo. Ora si strappava i capelli come se avesse
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continuamente del buio, ma i suoi occhi la maggior
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della Cafettèra, scavato fra i tendini, sul filo bianco
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avete voglia!» ¶ «Ecco, anche i dolori possono essere una
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riportò la notizia che i monarchici organizzatisi in corteo
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E s’erano visti i monarchici quel giorno, di
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la bandiera rossa che i comunisti s’erano rifiutati
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udiva, ma li vedeva i fatti che si venivano
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re, ma insieme per i socialisti, trascinato da Mastrovincenzo
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Michele (Michele, addirittura, voleva i comunisti, lui, contro la
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piccolo imprenditore, mentre tutti i suoi ex operai vi
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del pensiero a fissare i contorni del tradimento. ¶ Ciccillo
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riusciva a tener lontani i curiosi. Ma si fermavano
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quel che vedeva. Ma i vicini, caparbi; e portavano
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faceva numero uno, intascando i soldi gridava: ¶ «Sciacqua bene
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una goletta, voglio dire i loro resti mortali, raccolti
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tutte le trafitture, tutti i pensieri e tutti gli
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ipnosi non davano più i risultati di pochi mesi
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nessuna femmina di sopra i Quartieri. ¶ Il Joe abbonato
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ad alta voce, perché i vicini udissero: «State sempre
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tutto il suo ventre. I cortigiani smisero di ridere
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di reclutar gente per i Quartieri. Essendo uomo obbedito
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aspetto ancora giovanile, malgrado i grigi anni alle tempie
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mano, gesto insolito per i Quartieri, specie tra i
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i Quartieri, specie tra i giovani di diverso sesso
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a chiedere mentre pulivano i fagiolini: ¶ «E tu, Nannì
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gioia nella voce che i fili delle due coste
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e che calore!”. Ma i due ragazzi dormivano, e
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di lacrime. ¶ «Questi so’ i comunisti che l’hanno
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silenziosa e istupidita. Aveva i capelli davanti agli occhi
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non si pettinava, dietro i capelli i suoi occhi
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pettinava, dietro i capelli i suoi occhi cominciarono a
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lamentarsi la Cafettèra strappandosi i capelli. ¶ «Calmatevi donn’Elví
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così: Nu temporale pe’ i morii, uh mamma ma
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come lo chiamano per i vicoli) Parenti non voleva
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potuto finalmente annunciare per i vichi, ormai decisa ad
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stesso Mastrillo di sopra i Quartieri per i fuochi
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sopra i Quartieri per i fuochi artificiali. Ognuno venne
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1949
spuntata l’alba che i vicini cominciarono a udire
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vicini cominciarono a udire i primi scrosci d’acqua
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testa che dovesse ficcare i piedi nell’acqua ad
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sandali nuovi che aspettavano i suoi piedi lavati effondendo
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focolare, scarpe fabbricate per i Quartieri a buon prezzo
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dopo le nove infatti i vicoli già sembravano disabitati
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sbrigativamente si definivano tutti i repubblicani – in panciolle o
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Più ne trovo per i vicoli meno ce ne
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demolite dalle bombe inglesi. I più piccini come caprette
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1949
sin sulla strada. Sotto i due balconi laterali, nel
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fra la moglie e i figli, come un qualsiasi
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Ih che ti fanno i soldi, teh!» ¶ «E voi
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non lo sapete che i soldi fanno miracoli?» domandò
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Ih che ti fanno i soldi, teh!» ¶ Ma quasi
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1949
coronava le sue parole, i dimostranti la scansavano, e
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la folla. ¶ Ma già i picchetti armati erano usciti
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traverso per evitare che i dimostranti si organizzassero in
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la colonna frantumatasi per i vicoli si ricomponeva in
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Appresso a lei venivano i quattro oratori, con Elvira
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poi, per quattro, seguivano i capi dei circoli rionali
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le rappresentanze di tutti i rioni più rinomati per
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pareva. Forse non solo i soldi avevano aiutato la
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1949
E prese a risalire i vicoli deserti, come se
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udito gridare ancora tra i dimostranti. ¶ La canzone continuava
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dalla forza pubblica. Verso i terrazzi del giornale repubblicano
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questa?» ¶ «Se lo sentono i compagni miei!» ¶ «E che
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di giustificarsi Mastrovincenzo. «Richiama i denari col ritratto del
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spilli nel letto.» ¶ «Sono i pensieri» disse il vecchio
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disse il vecchio. «Sono i pensieri che ti escono
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a passeggiare sfrontatamente per i vicoli di sopra Toledo
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andava invece libero per i vicoli; e a nulla
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donne aveva piegate per i Quartieri, soffriva dell’aperta
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di sopra Toledo, per i quali la vita non
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esistenza, per uscirne con i piedi davanti. Così Michele
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per capirlo. Se infatti i due fratelli capitavano insieme
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neppure quella, ma appena i due lungheroni e la
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mezzo di trasporto per i piccoli servizi di rione
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Si vedono di qui i tre grandi cartelli che
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1949
da un litro sotto i bracci e le mani
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1949
donna di Cariati attraverso i due cugini don Ernesto
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due e che devono i titoli per cui son
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comincia a tirar fuori i soldi e “si mette
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una cosa simile, che i soldi se ne stanno
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ed ogni settimana uscivano i gridi dalle porte chiuse
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scomunicata”. ¶ Corre rapida per i Quartieri la nuova voce
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1949
giornale dice così che i meglio cardinali e i
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i meglio cardinali e i meglio vescovi so’ andati
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limitato a scendere cautamente i gradini della sua solita
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è buo buona, ma i clienti?…» ¶ Su quell’interrogativo
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1949
la fornitura per tutti i rest camps e gli
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gran trofeo di utensili, i due si erano guardati
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e seggioloni, fate sedere i vostri ragazzi!» era una
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una voce nuova per i vicoli, una voce da
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l’ora in cui i venditori ambulanti attraversavano la
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sempre disposto a comperare, i prezzi dei generi raddoppiavano
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le scale di tutti i partiti.» ¶ «Uh, non sapevo
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un amico mio che i comunisti volevano denunciare, perché
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la bella figura, portandogli i soldi… No, questo a
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come, noi dobbiamo dare i soldi al re, noi
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siamo poveri? Se leggi i giornali dice che è
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Me’, so dove metto i piedi. E buona giornata
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una faticosa astinenza, con i numeri del lotto della
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di quell’indumento, regolati i conti ad otto, rimane
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di S. Antonio. ¶ Con i gomiti sulla spalliera della
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appoggiata alle mani conserte, i pollici ripiegati come due
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parrocchiano non può assolvere i suoi parrocchiani da ogni
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Ora, quando seppe che i tre fraticelli di S
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Don Tremendina parlava come i suoi parrocchiani, senza sforzo
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fioriranno» dicevano in coro i suoi parrocchiani. ¶ «…Fioriranno. Ma
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altre cose, come sarebbero i comizi… Anche i comizi
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sarebbero i comizi… Anche i comizi, se li sentite
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noi sappia dove stanno i nemici di Cristo per
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dove doveva andare, mentre i fraticelli se ne tornavano
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vado a Roma farò i miei passi… E poi
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fare delle bandiere per i nostri comizi che devono
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fesso… Mi sto mangiando i meglio milioni… Ne ho
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un traditore: e pure i traditori aiutiamo noi, perché
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ne ho visti, sapessi, i meglio maganzesi di comunisti
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ce li compreremo. E i soldi ci stanno, hai
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il re di tutti i monarchici, un babà, quello
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quel coro, che accompagnò i primi anni del suo
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otto giorni di delusioni. I panni sporchi dell’intera
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a fare la fame!» «I figli sulle mie spalle
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figli sulle mie spalle, i debiti sulle mie spalle
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quasi per fissar meglio i contorni del suo ironico
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altra pudicamente si regge i pantaloni. ¶ Ma durò poco
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assiduità al talamo, perché i vicini fossero avvertiti, non
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don Ciccillo, hanno avviato i ragazzi a comperare il
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noi, mia signò, facciamo i conti dopo.» ¶ «Dunque, si
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conosci nessuno di sopra i Quartieri? Niente leva niente
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Beato chi si piglia i guai miei! Ma tu
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si mise a fissare i tre. ¶ «Meglio, se l
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portato in tavola. Puntò i tacchi sulle traverse ai
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bianchi, quella inglese con i berretti rossi, la polizia
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la polizia italiana con i bracciali azzurri sul vestito
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pare di sì, attraverso i tetti, la polizia ha
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degli americani, erano spariti i berretti rossi degli inglesi
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1949
degli inglesi, erano spariti i bracciali azzurri dei poliziotti
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che ognuno poteva come i due ragazzi lasciare una
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osservò il chiromante. ¶ «Sono i nervi, professò.» ¶ «Appunto. Sono
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nervi, professò.» ¶ «Appunto. Sono i ne ne nervi che
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l’altro si svolsero i fatti, e lei tirava
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cercare a fatica, fra i brandelli di frase che
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Mi stanno venendo tutti i pruriti di chi gli
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gemè quasi Michele. ¶ «Sono i pensieri. I pensieri corrono
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Michele. ¶ «Sono i pensieri. I pensieri corrono per tutto
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l’occasione di penetrare i sentimenti del ragazzo. ¶ «Esagerare
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affrettò a dire Michele. I proverbi del vecchio lo
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avvertimento in fine per i pericoli e le insidie
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regola e norma tua i mestieri non sono mai
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Ora che ci sono i vapori al porto… Anzi
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fessi.» ¶ «E chi sarebbero i fessi?» ¶ «I fessi so
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chi sarebbero i fessi?» ¶ «I fessi so’ tre: il
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Gente che litiga per i vicoli di sopra Toledo
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e a questo pensavano i due, ciascuno per proprio
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1949
comando. Michele trascinò quasi i suoi piedi nudi frusciami
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1949
ma non aveva capito. ¶ «I veri signori» s’affrettò
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cuscino è buono. Mentre i veri signori e i
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i veri signori e i veri pezzenti sono come
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1949
del cuscino; solo che i veri signori stanno di
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stanno di sopra e i veri pezzenti stanno di
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1949
s’arrampicava lentamente verso i Quartieri di sopra Toledo
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1949
con gli indici e i pollici riuniti in segno
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L’uomo si afferrò i lembi del panciotto, che
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stringerseli sul petto, agitò i gomiti e cadde a
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inondarono rosse e gialle i vicoli di sotto fino
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libera la guida. ¶ Tutti i ragazzi, che dopo aver
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come dal selciato; erano i Vincenzini, i Gennarini, i
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1949
selciato; erano i Vincenzini, i Gennarini, i Gaetanini dei
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1949
i Vincenzini, i Gennarini, i Gaetanini dei vichi, con
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1949
Gaetanini dei vichi, con i quali Nannina aveva svolto
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1949
labbra del Joe, contro i napoletani che non si
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1949
volte le spalle, o i fianchi, o tutta la
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1949
avesse comperato lei, con i suoi soldi e s
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1949
e restituendogliela disse: ¶ «Sorry… I can’t stop in
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1949
chiese Nannina. ¶ «Yes; but I am not permitted to
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1949
infatti pergolati stanchi, fra i vasi di terracotta, sui
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1949
sui muretti si affacciavano i lunghi musi dei cani
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1949
claxon, quasi per eccitare i cani di masseria ad
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1949
tu? Chissà come parlano i signori in inglese. Perché
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1949
dei fichi. ¶ Poi cominciarono i prati. Napoli era dietro
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1949
un semolino sottile tra i puntini neri della barba
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1949
pronunciava levigato e gentile; i capelli si aprivano in
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1949
ai ginocchi, che erano i più freddi. In quel
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1949
cercava qualche cosa tra i suoi bottoni, innervosito forse
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1949
tra la giubba e i pantaloni. Tremando, cominciò a
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1949
cui largamente godeva presso i pregiudicati e i guappi
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1949
presso i pregiudicati e i guappi che vivono tra
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1949
guappi che vivono tra i vichi di Cariati e
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1949
guapperia, risorta per tutti i vichi. Per questo Elvira
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1949
che; si domandava Nannina. ¶ «I’m waiting for you
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1949
moto la macchina. Accese i fari, e fece una
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1949
depositi militari, o con i suoi cento cartelli: One
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1949
indosso, come di cloro. I fari della jeep inquadravano
226
1949
perché gialle? Non portava i guanti, il Joe, questo
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1949
una persona presente fra i curiosi. ¶ «Elví» disse Ciccillo
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1949
faccio meraviglia di voi…» ¶ I presenti notarono il turbamento
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1949
disse la Pizzicatella verso i curiosi rimasti sulla soglia
230
1949
distesa per la Speranzella. I gatti s’erano appiattiti
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1949
s’erano appiattiti sotto i muri per lasciar passare
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1949
io. E se tornano i ragazzi.» ¶ A Nannina non
233
1949
Elvira che sapeva dove i suoi occhi l’avevano
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1949
avevano lasciata ordinò: ¶ «Chiudi. I ragazzi non tornano per
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1949
caso, dopo aver placato i sensi della Cafettèra, doveva
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1949
piacere… Entra.» ¶ Nannina, scesi i tre scalini che conducevano
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1949
la Cafettèra di sopra i Quartieri?» ¶ «E spiegati. Che
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1949
Cafettèra.» ¶ «No, sentitemi bene… I soldi ve li dovevo
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1949
aprire una sezione sopra i Quartieri. E perciò ha
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1949
ha sbagliato portone. Qui i soldi che ci stanno
241
1949
creatura l’ha inchiodata. I figli sono chiodi e
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1949
età tua.» ¶ «A me i guaglioni non mi sono
243
1949
e comincia a stringere i denti che neppure la
244
1949
per Elvira: «Di’, preferisci i soldi forse.» ¶ «Per carità
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1949
tulle. ¶ Invece che fiordarancio i suoi occhi incontrarono quel
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1949
andavo per nominata sopra i Quartieri; che ci voleva
247
1949
re coi parenti e i disgraziati coi pezzenti, diceva
248
1949
guardato con eccessiva fiducia i cinquant’anni di Elvira
249
1949
occhi della figlia con i sensi sconvolti. Impossibile, sussurrò
250
1949
da anni aveva disertato i vicoli. ¶ «E allora, senti
251
1949
poi è meglio se i ragazzi ti trovano coperta
252
1949
di pelle sudata; e i piedi infilati in un
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1949
le acque superflue verso i vicoli a valle che
254
1949
Toledo. Laggiù, nel buio, i camions alleati navigavano tra
255
1949
nulla di male, ma i loro zoccoli strascicati laceravano
256
1949
sigaretta che fumava tenendo i piedi sul tavolo, poi
257
1949
il respiro affannoso fra i cinque pazienti che aspettavano
258
1949
chiromante era angusta e i visitatori si tenevano stretti
259
1949
Forse non avete tutti i torti.» ¶ «Perché, dico male
260
1949
disse don Giosuè afferrandosi i ginocchi con le due
261
1949
disse: ¶ «Avercela avuta durante i bombardamenti una comodità come
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1949
ore di luce.» ¶ Tra i peli grigi che cercavano
263
1949
affrettò a coprire stringendo i petti della sua logora
264
1949
fra gli avversari e i tiepidi come messaggio di
265
1949
vediamo un poco. Appoggiate i gomiti sul tavolo, cosi
266
1949
sul tavolo, cosi, volgete i palmi verso i vostri
267
1949
volgete i palmi verso i vostri occhi, fissateli intensamente
268
1949
sino alla porta, tra i panni di Michele e
269
1949
azzurra. Anche nel sonno i suoi lunghi alluci sbucati
270
1949
fini in singhiozzo; ritrasse i lunghi alluci neri sotto
271
1949
suo figlio di riprendersi i panni ancora umidi dalla
272
1949
mattina veniva a prendere i fondi per fare un
273
1949
l’acquaio per stringere i legacci del busto che
274
1949
vinceva; e allora consegnando i biglietti al socio sospirava
275
1949
settimana. Ma questi sono i numeri, e ora se
276
1949
la frase per scrutare i sentimenti politici della cliente
277
1949
hanno» disse Elvira raccogliendo i fondi di caffè da
278
1949
e così ti lavi i piedi e i ginocchi
279
1949
lavi i piedi e i ginocchi che ce li
280
1949
in fila indiana tutti i magliari reduci dalla flanella
281
1949
o non li avanzi i soldi?» ¶ «E come sarebbe
282
1949
per nominato per tutti i paesi, e vengono loro
283
1949
E che dovevo mettere i manifesti?» ¶ «Ma a una
284
1949
Vi ho fatto venire i soldi a voi e
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1949
era un’altra. Sentiva i suoi fianchi spostarsi ora
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così, basta così. Ma i tacchi, su cui essa
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riusciva più a trattenere i suoi fianchi; che ad
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non sa più dominare i suoi fianchi; perché la
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di replicare. Si ravvia i capelli, si ritocca le
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sa più distinguere, fra i suoi appetiti, quali hanno
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respiro più lungo, fra i due filari di panni
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fissarsi sulle sue labbra i pochi istanti necessari ad
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fermarlo: ¶ «Maestà» osò dire. ¶ I generaloni del seguito si
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di sciabole contente fra i generaloni, come se volessero
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suo passo danzante tra i generaloni più alti di
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e quando lui spiegava i suoi perché erano lacrime
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ma Monarchia sarà.» ¶ E i repubblicani erano contenti egualmente
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A questo amore mancato i Quartieri di sopra Toledo
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intorno a loro. ¶ Passati i due M.P. il
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ben pronunciata; e allora i Gennarini e i Vincenzini
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allora i Gennarini e i Vincenzini che scortavano l
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insidiosi ad ogni cantonata i Gennarini e i Vincenzini
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cantonata i Gennarini e i Vincenzini avevano dovuto affrontare
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trovarsi nella zona infetta i piedi dello straniero si
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che non sapevano raccontare. ¶ I Gennarini di sopra i
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I Gennarini di sopra i Quartieri ne ridevano. Riuniti
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fumo troppo forte per i loro stomachi vuoti, per
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Dio. ¶ La roba che i Gennarini e i Vincenzini
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che i Gennarini e i Vincenzini raccoglievano, Nannina rivendeva
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e cominciava il distacco. I signori si tenevano schivi
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portavano loro dalla strada i rifornimenti necessari alle mense
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o con le scatolette, i signori prima di decidersi
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la Nannina, sapendo che i suoi affari dipendevano dalla
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suoi clienti, a cui i bocconi non dovevano mai
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della giacca del cognato i suoi affari ne avrebbero
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creolina; gli spazzolini lasciano i peli; i dentifrici impastano
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spazzolini lasciano i peli; i dentifrici impastano di gesso
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mortificati; e gli altri, i fascisti, ridevano: l’avevano
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avrebbero messo in iscatola i rifiuti della loro Prosperity
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di M.P. sottoponeva i lavoratori italiani ad un
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bassi e di grigio i panni che sventolavano alle
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come una furia sfidando i freni della lunga teoria
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il milite le afferrò i polsi e la costrinse
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ma ben eloquente per i suoi commilitoni che si
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divertiva ora ad osservare i mutamenti che si susseguivano
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gettando in un sacco i pacchetti di Lucky Strike
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in un altro sacco i portasigarette, gli accendisigari, gli
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P. metteva in fila i passanti che indossavano cappotti
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via in calzettini. ¶ Appena i cellulari si furono allontanati
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caffè clandestina poteva fare i suoi comodi. Glielo aveva
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di congiungere via via i pezzi prefabbricati nel gabinetto
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ritraendo lo sguardo tra i fumetti della sua mente
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fila di passanti rasente i muri per ripararsi dalla
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suo segreto per sparpagliarne i petali in mare cominciò
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si chiama» fece Elvira. «I guaglioni poi il chiamano
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mi vedete…» e sollevò i due piedi nudi al
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I ¶ Ne è rimasta una
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il mastino, e muove i fianchi grassi con lasciva
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che non teme più i ladri del dopoguerra e
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ad uno ad uno i vecchi clienti perduti durante
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già incorona di luce i terrazzi. ¶ «Cuccia là, brutta
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requisizione non ammettevano più i civili), gli portò a
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nuovo nella cassetta tra i trucioli di paglia, anch
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un pompiere, ad aggiuntare i fili di frodo spezzati
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cliniche, dove durerà finché i topi la raggiungeranno per
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Luigi vuole a tutti i costi allontanare dal cuore
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in fondo al vico, i gatti abbandonano in fretta
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sabato, come una volta i gatti abbandonano per una
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abbandonano per una giornata i verdi trinceroni d’immondizia
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zinco, la gelatiera per i sorbetti, una espressi a
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del Bar Babilonia fra i due specchi a tingere
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diceva sì a tutti i fedeli. Ciccillo le ha
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ha superato di poco i quarantacinque; ed è già
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risciacquando le tazze e i cucchiaini, allineando i piattini
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e i cucchiaini, allineando i piattini ciascuno con la
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e vi scola dentro i fondi di caffè caduti
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suo palato e che i pochi sorsi di vino
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tutte le ragoste e i marruffi che gli arricchiti
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di 1100 e di Artena. I nuovi ricchi che assalivano
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nuovi ricchi che assalivano i campi dell’ARAR e
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compera. Perciò sono spariti i magliari: la loro partenza
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si vedranno più per i vichi di sopra Toledo
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vichi di sopra Toledo i loro doppipetti di gabardine
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loro doppipetti di gabardine, i loro mocassini di camoscio
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La Speranzella e tutti i vicoli che le corrono
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rinvengono maliziosamente o fortunosamente i mezzi per soddisfarlo; giunti
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si tira un respiro, i polmoni nell’espandersi imprimono
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più lesto. Lo sanno i mille bottegai che il
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ad adescare il passante. I sarti approfittano del sabato
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un ritmo più veloce; i barbieri per menar di
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dei signorini alla lavanda; i friggitori per rinnovare l
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nei padelloni e caricare i foconi di legna dolce
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momenti più pericolosi, durante i bombardamenti come durante le
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ogni volta gli ricordava i buffi di caffè e
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in quei tempi compiva i diciotto anni e portava
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Ora si è tolto i chiodi che aveva piantati
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entra pallido come tutti i mortali di quel vico
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Nannina. Non sfigurano affatto i suoi quarantanove anni biondi
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quarantanove anni biondi con i vent’anni bruni della
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sorrisi in fuga per i quattro specchi; irritato ma
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orazioni; ha contato invece i minuti sogguardando il precipitare
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figlio del cavalier Capezzuto: i due giovani perduti del
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dei soldati americani durante i primi traffici di sigarette
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Nannina cerca di trattenere i due giovani perduti nella
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Nannina le ebbe attorcigliato i capelli e cosparse di
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caffè disse: ¶ «Dove stanno i figli miei?» ¶ «Parli di
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serviva di Pascalotto per i minuti lavori di officina
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la vernice cieca. Spariti i nuovi mercanti, che andavano
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dall’oggi al domani i magliari – che pure avevano
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po’ di benessere per i vichi – appena riaperta qualche
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sua bianca e umida. ¶ «I figli ti escono dalle
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scosse il capo, e i suoi capelli, ancora neri
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Ma non distingueva più i volti, salutava tutti allo
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Signore con l’assistere i moribondi del rione, Diomede
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guardato uno per uno i presenti don Giosuè piegò
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tesa nel sole fra i carretti di verdura di
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canzone che passa per i vicoli. Don Luigi, la
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passato prossimo gli ricorda i suoi anni uricemici. Per
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eppure non può recuperare i suoi sentimenti, anche se
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pare mai nato per i Quartieri… Tutt’un altro
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ussa, e non di i i ice neppure pe
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e non di i i ice neppure pe ee
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chi minaccia, vuol di i i re che cerca
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minaccia, vuol di i i re che cerca coraggio
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come una volta, ora i resti servono, soldi non
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non ne girano, dicono i bottegai. ¶ A Taverna Penta
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Dentro, in ghiacciaia; ma i pensieri non stanno in
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in fondo per riporvi i pensieri. Il ricordo della
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passare fra le ceste, i muli, i banchi improvvisati
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le ceste, i muli, i banchi improvvisati, le grida
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banchi improvvisati, le grida. I gridi si ergono davanti
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fresca, zompa dalle ceste; i fagiolini zompano in bocca
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zompano in bocca, come i piselli, tanto son teneri
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chiude la Parrocchia, chiudono i portoncini, chiudono le botteghe
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a are queste brutte i i i idee. Tu
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are queste brutte i i i idee. Tu ci
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queste brutte i i i idee. Tu ci hai
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s’è pure fi i i data di farmi
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è pure fi i i data di farmi capire
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hai sentito.» ¶ Pascalotto muove i passi scontento, ma torna
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che s’è assopito, i suoi capelli a manto
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momento di farsi toccare i nervi, don Ciccì» dice
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è chiaro è che i due ragazzi si sono
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ti mando a fare i servizi e tu te
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cielo sulla Speranzella, riemergono i gatti dalle immondizie, s
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di Pascalotto, si moltiplicano i pantaloni stirati, le gonne
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le gonne a festa, i sandali nuovi, i piedi
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festa, i sandali nuovi, i piedi puliti nei sandali
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piedi puliti nei sandali, i mozziconi di sigarette finiscono
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disperazione che ci hanno i giovani, oggi, avete voglia
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più piccino, gli pialla i capelli, che corrono da
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è affondata, per piallare i capelli di Pascalotto, quei
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natura, se non fanno i portapollastri non son contenti
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sprofondata e gli pialla i capelli. Il selciato, a
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una carezza. Come fanno i cani quando porgete la
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ma è già pesto. I capelli glieli ha piallati
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segnate col gesso per i marciapiedi, con le effigi
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nel giornale e tutti i nomi erano sbagliati. ¶ «Posso
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che ognuno si fa i fatti suoi e nessuno