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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
1
1910
fa visite in tutti i palchi; la notte gioca
2
1910
ma sorrise. Restò dietro i loro passi un lungo
3
1910
cessava dal bestemmiare tra i denti. Piano piano, su
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1910
sul fiore della bocca i riccioli della sua fronte
5
1910
qualche prato là intorno; i mucchi dalla fienatura odoravano
6
1910
mozzicone di sigaro fra i denti e prese a
7
1910
aver conosciuta mai per I’addietro, gli entrava sin
8
1910
voleva non guardarla, ed i suoi occhi, senza volerlo
9
1910
glicine tutto fiorito. Fra i densi grappoli turchini i
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1910
i densi grappoli turchini i lampioni elettrici divampavan d
11
1910
arrampicava intorno a tutti i tronchi, si addentrava nel
12
1910
dei rami, correva per i pergolati, si lanciava da
13
1910
un bosco incantato. ¶ Sotto i pergolati erano in un
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1910
scoppiava in risate sonore; i camerieri affaccendati passavano portando
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1910
passavano portando piatti fumanti; i bicchieri e le posate
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1910
raccolti in gruppo, commentavano i colpi. Al primo piano
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1910
ondata d’allegria pervase i loro giovani cuori, perchè
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1910
dei semplici, che sono i più comunicativi. ¶ Eran un
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1910
una tentazione, che superava i loro pavidi sensi; — ed
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1910
la luce aveva abbagliato i loro occhi un po
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1910
delle vivande aveva solleticato i loro stomaci sani, e
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1910
il braccialetto di Rafa; i suoi due polsi nudi
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1910
si misero a guardare i loro vicini e riderne
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1910
mise a correre fra i tavolini per acchiappare una
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1910
che pioveva dall’alto, i suoi lineamenti si avvolgevano
26
1910
un contorno quasi vaporoso, i capelli biondi le facevan
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1910
pranzo era finito: portavano i dolci; il caffè versato
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1910
risate stridule che ferivano i timpani altrui come la
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1910
per le bottiglierie malfamate. I sopraggiunti sedettero ad una
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1910
di lui. Arrigo, intuendo i loro discorsi, per la
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1910
con alti gridi sotto i pergolati; uomini e donne
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1910
pepe della barzelletta grassa. I mariti, gli amanti, gli
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1910
si affacciava, tutta accaldata, i capelli in disordine, con
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1910
su la campagna imbiancata; i fossatelli ne tralucevan a
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1910
quasi violette. ¶ Presero fra i campi. Il grano verde
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1910
per la campagna rorida, i gelsi torti, gli albicocchi
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1910
nel sangue, indistruttibile tra i suoi fantasmi, una immagine
38
1910
tenui braccia odorose, con i polsi azzurri ¶ di vene
39
1910
Non rispose; le battevano i denti; tremava. ¶ — Lora! Lora
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1910
rose di Maggio aprivano i lor calici gonfi di
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1910
bianche di luna. Ora i grilli eran cento, eran
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1910
Nè la figlia nè i domestici si meravigliavan ormai
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1910
faccia era pallida, concitata, i suoi occhi pieni di
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1910
guardarlo, a fissarlo, con i suoi dolci occhi pieni
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1910
guardava ogni tanto con i suoi occhi violenti come
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1910
oggi, forse domani, perchè i padrini hanno cercato di
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1910
ne dice di tutti i colori? ¶ — Beve molto, è
48
1910
è vero, gli farò i miei augurii. ¶ — È verissimo
49
1910
un angolo, e, poggiando i gomiti su le ginocchia
50
1910
In quel silenzio torbido i rintocchi parvero quasi un
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1910
morbida e lieve che i francesi chiamano « crêpe de
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1910
lentamente su l’avambraccio i guanti stretti, e ravvolta
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1910
fanciulla; per un momento i suoi occhi non videro
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1910
dama non amava che i grandi prelati, e, dopo
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1910
il busto; aveva tra i capelli un diadema, lucido
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1910
il parentorio nel buio. ¶ I Mazzoleni, che misturando profumi
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1910
ancora, con le sete i brillanti e gli sparati
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1910
esser veduto, e rapidamente i loro sguardi si evitarono
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1910
potesse, anche lontana, indovinare i suoi più nascosti pensieri
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1910
poltrone per adocchiare intorno: i galanti facevan visite, gli
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1910
guardavan la loro bella, i pettegoli ficcavan il naso
62
1910
naso nelle cose altrui, i disoccupati se n’andavano
63
1910
Dall’alto, alcuno fra i Mammagnùccoli già l’aveva
64
1910
parti ora si guardava; i commenti eran visibili, quasi
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1910
coi fiori poco. Ma i fiori non sono che
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1910
sigaretta e tornò fra i suoi amici mentre cominciava
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1910
a lei. ¶ Alcuni zittirono i ciarlieri e la conversazione
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1910
in fondo al palco, i suoi occhi eran come
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1910
poco accesa in ¶ volto; i suoi dentini scintillavano fra
70
1910
han nella nostra memoria i domini veneziani, que’ domini
71
1910
palazzo in palazzo lungo i canali taciturni. Per una
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1910
caccia economica ed accanita, i donnaioli della buona società
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1910
le cortigiane, a ingelosire i gentiluomini; un altro, che
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1910
eco ininterrotta, e rivedeva i suoi forti occhi, un
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1910
case addormentate ove brillavano i nascondigli dell’amore, e
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1910
dalla luna che imbiancava i gradini, tenendosi a braccio
77
1910
buio di veder tutti i colori, di respirare tutti
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1910
colori, di respirare tutti i profumi, di patire una
79
1910
Fischiettava piano piano, fra i denti, come per mordere
80
1910
cacciate le mani entro i capelli, ferita la bocca
81
1910
sole. ¶ Avevano scelto per i loro convegni un viale
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1910
un soprabito color nocciuola, i calzoni a quadrettini e
83
1910
soli, per esempio, con i discorsi che sempre mi
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1910
questo. ¶ Nella gabbia rugginosa i quattro fagiani si spulciavano
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1910
sottovoce: ¶ — La signorina ha i vapori! Ormai per lei
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1910
scherzevole, ripeteva: — Sì, ha i vapori! Ha i vapori
87
1910
ha i vapori! Ha i vapori! ¶ Li aveva un
88
1910
un’ora a lisciarsi i capelli, a strofinarsi le
89
1910
pensò Arrigo fugacemente, guardando i due poveri vecchi. ¶ E
90
1910
per quelle tre persone; i posti vuoti vi lasciavano
91
1910
ne andava, e restavan i due vecchi ad ingoiare
92
1910
appena dal rumore che i cucchiai facevano battendo lo
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1910
vaporosa pigrizia dell’aria i vasti romori delle cose
94
1910
Avevano da poco acceso i lampioni, che splendevan d
95
1910
chiuse raccoglievan nelle vetrate i fuochi e le raggiere
96
1910
si fermavano a guardare i negozi dalle mostre scintillanti
97
1910
credo che le spunteranno i capelli bianchi. ¶ Il Riotti
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1910
scena che le facevan i genitori minacciava di andarsene
99
1910
la curiosità di rivelare i parenti e sapere qual
100
1910
valeva molto poco; tutti i suoi meriti si riducevano
101
1910
capelli ben pettinati, con i suoi abiti quasi eleganti
102
1910
se la prese tra i denti. ¶ — Sembra la pipa
103
1910
pollo. ¶ Ad Arrigo diedero i pezzi migliori, gli empirono
104
1910
poggiare, se gli piacesse, i gomiti su la tavola
105
1910
e molestarsi a lungo i denti uno stecco, ed
106
1910
dà l’emicrania, fra i giovani cicisbei a’ quali
107
1910
camicetta di seta, con i capelli a riccioli e
108
1910
E allora perchè spendi i quattrini per andar a
109
1910
velluto e le rose; i suoi occhi, d’un
110
1910
Chi ti ha dato i denari allora? ¶ — Toh!... Io
111
1910
tre, quattro... una tutti i giorni alla fine. ¶ Entrò
112
1910
mi tentava in tutti i modi, ma io l
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1910
l’accento su l’i. Stanne certa. ¶ — Tu lo
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1910
Lo vedo quasi tutti i giorni. ¶ È del mio
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1910
una squisita ironia, ed i suoi occhi lo sogguardavan
116
1910
Rigo! Lascia da parte i rigori da fratello maggiore
117
1910
protezione, quasi volesse accontentare i capricci d’una piccola
118
1910
che fioriva di graste i davanzali. ¶ Filippo, nell’anticamera
119
1910
a poco rilucevano. Aveva i capelli ancor tutti arruffati
120
1910
nodo ampio di tulle. I suoi capelli riempivano tutto
121
1910
la mano s’accomodava i riccioli. ¶ — Il vento mi
122
1910
vedova? ¶ — Sì. ¶ — Dove tieni i suoi ritratti? ¶ — Nascosti, perchè
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1910
le unghie, raggruppando insieme i ditini affusolati. ¶ — Di’, Rigo
124
1910
quale vorrebbe far vivere i suoi figli lontano da
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1910
vendere la cannella ed i pani di zucchero? Poi
126
1910
ho già detto che i miei gusti sono come
127
1910
miei gusti sono come i tuoi: tu non eri
128
1910
non ti posso disapprovare i, che te ne ho
129
1910
fece la sorella, segnandosi I’ alto del petto, su
130
1910
Nella casa di Stefano i vincoli familiari s’eran
131
1910
le tracce, mal tollerando i freni della potestà familiare
132
1910
Egli peraltro, come tutti i mediocri, non evitava di
133
1910
evitava di far valere i suoi meriti mediocri, e
134
1910
in vita sua, che i suoi ventiquattr’anni parevano
135
1910
Era abile in tutti i lavori femminili, cucinava come
136
1910
fondo in fondo, per i suoi gusti un po
137
1910
po’ testardo come tutti i piccoli borghesi, s’era
138
1910
il tacco esageratamente alto. I guanti lunghi erano sul
139
1910
per non urtare contro i mobili, in quella casa
140
1910
rovesciava indietro dulia fronte i riccioli scomposti; s’era
141
1910
il cervello, gli contorceva i nervi, dolorosamente. Lo prendeva
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1910
martellarsi con le dita i ginocchi, poi gli venne
143
1910
odor femminile che turba i sensi come un forte
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1910
sembrarle naturale. Nell’accomodarsi i riccioli ella teneva le
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1910
fama dei forzieri pieni; i palazzi secolari cadevano fatalmente
146
1910
in tutte le giostre i suoi robusti campioni, e
147
1910
di prestarsi a tutti i capricci d’una donna
148
1910
suo proprio splendore. ¶ E i solitari, gli oziosi, gli
149
1910
udiva lanciare in alto i suoi armoniosi trilli, poiché
150
1910
dei pranzi familiari. Fra i crocchi di signore si
151
1910
paragone infatti egli superava i due seduttori più avventurosi
152
1910
vano. Più oltre spingeva i suoi disegni che a
153
1910
del barone Silvestro, anche i pettegolezzi ch’egli sentiva
154
1910
il più bello fra i cavallerizzi d’Ungheria, ed
155
1910
studio nello scegliere per i suoi ultimi banchetti gli
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1910
sul punto di fare i bauli e andarsene via
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1910
civettava con Arrigo sotto i lampeggianti occhi della Ruskaia
158
1910
intanto cominciò a buttare i suoi tappeti gialli su
159
1910
Donna Claudia e tutte I’altre che verrebbero in
160
1910
interessata; ma spendeva per i suoi abiti non meno
161
1910
lire all’anno; adorava i gioielli e se ne
162
1910
un anno in qua i suoi guadagni si erano
163
1910
un teatro italiano, per i suoi bisogni, erano ben
164
1910
sola nel mondo, con i suoi capricci e con
165
1910
fresca inesperienza poteva innamorare i giovini. Se il volto
166
1910
traverso la discendenza ed i casi alterni della vita
167
1910
perchè ne fosse certa, i più minuti particolari sul
168
1910
aveva libertà di suggerirle i desiderii più costosi, e
169
1910
E tutto ciò esasperava i nervi di Arrigo, tanto
170
1910
e spesso, mentre cantava, i suoi occhi lo cercavan
171
1910
stringendosi le tempie fra i pugni chiusi, e di
172
1910
rimaner secreta; troppi erano i gelosi che stavano all
173
1910
raccoltogli dal padre con i proventi d’una banca
174
1910
irritazione mal dissimulata ed i suoi gesti perdevano la
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1910
Macchi? Un ribassista fra i più smascherati, un uomo
176
1910
anno, andremo a raccattare i nostri soci nei caffè
177
1910
e d’ambiguità, durante i quali gli occhi di
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1910
provocare un uomo! ¶ Levarono i pugni entrambi, ma furono
179
1910
scambio di padrini. ¶ Tutti i telefoni sparsero la notizia
180
1910
che ancora vegliavano per i ritrovi della città notturna
181
1910
Simile onore gli rendevan i quattro rappresentanti, fra i
182
1910
i quattro rappresentanti, fra i quali erano tre patrizi
183
1910
Clara Michelis volgeva sopra i trent’ anni, l’età
184
1910
ma il suo pallore, i suoi grandi occhi neri
185
1910
e lento brivido. Fra i due candelabri, nel riflesso
186
1910
lasciavano entrar la primavera, i candelabri si spensero in
187
1910
della primavera... ¶ PARTE SECONDA ¶ I. ¶ Trascorsero due lenti anni
188
1910
proseguì Franco Spada. — Rompe i timpani a tutti con
189
1910
sentenziò il Rigoli, — Perchè i padri legittimi non riescono
190
1910
e gli fecero narrare i particolari della bella partita
191
1910
accesso d’allegria. Ma i suoi grandi occhi neri
192
1910
prima di mettersi fra i labbri uno di quegli
193
1910
maldicenze dirette a smascherare i segreti altrui. ¶ Totò Rigoli
194
1910
nel suo piccolo cerchio i più dissimili esemplari delle
195
1910
marmo del tavolino, mentre i divi di tutte le
196
1910
le arti, di tutti i mestieri, di tutte le
197
1910
il fumo, le risate, i romori delle mense, nella
198
1910
luogo pubblico, fra tutti i frequentatori correva una specie
199
1910
impazzavano por le strade i carnovali memorandi e con
200
1910
dal quale sarebber usciti i Mammagnùccoli del domani. ¶ E
201
1910
tutti gli imberbi o i decrepiti peccatori della città
202
1910
tal pittore imitò per i suoi scheletri della Morte
203
1910
letto al barlume d i lampioni elettrici s’apprestava
204
1910
le strade ove passano i re. ¶ Quivi erano musicisti
205
1910
con un cuore morto i più vivi palpiti della
206
1910
dissimili. Poi v’erano i nomadi, quelli che di
207
1910
più spesso in disparte, i giovini corteggiatori del grande
208
1910
efebo, che si lisciava i lucenti capelli con un
209
1910
una furia bizzarra contro i più lontani ed i
210
1910
i più lontani ed i più alti, ai quali
211
1910
fasciata la fronte con i suoi veli meravigliosi. ¶ Ma
212
1910
che accarezza, che piace. I buontemponi lo vollero compagno
213
1910
la sua facile dimestichezza; i donnaioli lo corteggiarono per
214
1910
la sua bella donna; i giocatori lo tolleraron nelle
215
1910
padre, la madre, divorò i piccoli risparmi delle sorelle
216
1910
col cedere e slegò i cordoni della borsa. ¶ Ma
217
1910
abito nero, girar per i teatri a fianco della
218
1910
sue corse affannose per i vicoli oscuri della città
219
1910
lui riparava in parte i torti di Arrigo e
220
1910
pure piaceva: il lusso, i bei vestiti, le carrozze
221
1910
bei vestiti, le carrozze, i teatri, l’amore. ¶ L
222
1910
e dolce; aveva compiuti i suoi studi con un
223
1910
radi, le passeggiate brevi, i giardini nascosti? Quando allora
224
1910
cielo, non vasto fra i tetti vicini, prende quel
225
1910
madreperla che fa brillare i selciati e luccica su
226
1910
qualche tavoletta salace, dove i camini dai grandi alari
227
1910
voleva che l’accogliessero i vecchi gentiluomini borbottoni, che
228
1910
dovesse tediarlo, essere fra i pochi ed eroici nobiluomini
229
1910
volte nella stagione frequentavano i venerdì della vecchia contessa
230
1910
s’erano scatenati tutti i malanni dei Sedriano, rinomati
231
1910
l’invitassero in campagna i Mazzoleni, antichi profumieri fattisi
232
1910
tribù senza numero, contraddistinti, i maschi dal cranio rotondo
233
1910
dalla spaventosa magrezza: o i Nonaro del Monte, che
234
1910
a dir delle cronache, i letti angusti delle sue
235
1910
fa minor broccia che i modi compiuti, e qualche
236
1910
invece s’apparecchiò per i suoi ozi le poltrone
237
1910
sfavillanti di candelabri, per i suoi amori si diede
238
1910
requie, facendosi largo fra i molti che gli avrebbero
239
1910
ostacolata la via, spezzando i vincoli che gli avvincessero
240
1910
soci di maggior credito, i quali avrebbero potuto a
241
1910
propria fierezza e noi i risolversi a muovere il
242
1910
ben recisa. ¶ — Ho passato i ventun anno ormai, caro
243
1910
Arrigo, — lasciamo le pompe, i modi magnifici ed il
244
1910
l’alea che tende i nervi e tien sospeso
245
1910
gli era necessario per i suoi prossimi destini. Conosceva
246
1910
suoi prossimi destini. Conosceva i suoi compagni di gioco
247
1910
fratello si comandava per i suoi diletti. ¶ Con questi
248
1910
persuadente; nella casa, nonostante i suoi continui malanni, si
249
1910
retrobottega odorosa d’aglio, i suoi fazzoletti fini, quando
250
1910
velenose contro le bische, i nottambuli e le donne
251
1910
per spender meno, accettano i ritagli di tempo e
252
1910
dita né si strappò i capelli, ma con quella
253
1910
all’arte del canto i più sacri battesimi, quando
254
1910
giovini signori che tengono i palchi, i ridotti, i
255
1910
che tengono i palchi, i ridotti, i camerini deè
256
1910
i palchi, i ridotti, i camerini deè teatri, gli
257
1910
fortunose dei circoli ed i salottini delle cene notturne
258
1910
della sua naturale onestà; i romantici la credettero innamorata
259
1910
il bue d’oro; i maligni la supposero malata
260
1910
la sua bella voce, i libri snervanti, i viaggi
261
1910
voce, i libri snervanti, i viaggi lontani, le immaginazioni
262
1910
primo venuto. Preferiva inasprire i più vivi desiderii col
263
1910
aveva di nascosto fatto i bauli, complice la sua
264
1910
le avvolgevano d’inerzia i sensi, le fasciavano le
265
1910
quella facilità nell’apprendere i linguaggi chèè comune agli
266
1910
chèè comune agli slavi, i suoi progressi eran veloci
267
1910
un poè nomade, amava i cieli diversi e le
268
1910
leggende che ne raccontano i libri dèamore. ¶ Quelli che
269
1910
pettinature lustre di pomate, i baffi tagliati a fil
270
1910
carezza; la sua figura, i suoi gesti, quel suo
271
1910
facile all’amore; ma i sensi talvolta gli si
272
1910
spirituale. ¶ Leggendo, ascoltando, frequentando i concerti, sèera formato una
273
1910
biglietto da visita tra i fiori, si volse a
274
1910
le mandò fiori, ed i più belli ed i
275
1910
i più belli ed i più rari che trovava
276
1910
freddo, che striscia lungo i muri, tutta curva, come
277
1910
piaceva. Così le piacevano i suoi begli occhi neri
278
1910
la sua presenza tra i confusi ordini della platea
279
1910
meglio, le sarebbe dispiaciuta; i suoi gesti, la sua
280
1910
ogni attitudine della persona. I capelli foltissimi, più che
281
1910
Nulla sono. Uno fra i tanti, uno fra i
282
1910
i tanti, uno fra i mille che vi avranno
283
1910
mettersi a cantare tra i vapori del suo bagno
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1910
e giullare della compagnia, i commenti furono senza fine
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1910
scevro di quasi tutti i loro vizi e liberale
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1910
lèun dopo l’altro i mezzi che a lui
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1910
son poi tutti insieme i benemeriti e spesso gli
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1910
il del Ferrante contro i suoi detrattori, durò nel
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1910
prematuro istinto materno, cullare i marmocchi in fasce quando
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1910
un uomo di cinquantatré. I suoi vent’anni le
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1910
bonaria e semplice; aveva i capelli d’un color
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1910
come le nutrici lombarde, i denti bianchi e forti
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1910
larga, le mani ed i piedi un po’ grandi
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1910
una passione vorace per i romanzi d’amore. Da
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1910
amava sopra tutto per i suoi malanni. ¶ C’era
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1910
compatimento. ¶ Ora, per distrarre i lunghi ozi campestri, s
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1910
divideva; s’udivano tutti i rumori. ¶ Una sera, mentre
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1910
si contorsero, giacquero supine. I capelli bagnaron nelle fontane
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1910
capelli bagnaron nelle fontane, i seni erti s’imperlarono
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1910
con un pettine fra i denti, nello specchio incline
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1910
luce delineava con mollezza i contorni della persona opulenta
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oscillazione del corpo, vedeva i duri capezzoli sbocciare, quando
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1910
corta camicia che scopriva i polpacci tozzi, le caviglie
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1910
le spalle, in disordine. I suoi capelli non eran
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1910
Pigramente l’Eugenia slacciò i bottoni che le tenevan
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a chi guardava. E i fianchi troppo robusti apparvero
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1910
verso l’altra, sotto i lenzuoli, e risero. ¶ — Tu
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1910
osasse ancor più. Tutti i romanzi d’amore letti
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1910
dell’erba calda, dietro i cespugli, la mollezza della
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1910
la camera, che tutti i mobili avessero scricchiolato nel
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1910
la domenica, scampagnate per i colli, merende nei boschi
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1910
sera. ¶ Si ballava, sotto i padiglioni, si ballava, con
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1910
lenti negli occhiali. Ed i roseti apersero tutte le
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1910
e le more, lungo i fossi, tra i dirupi
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1910
lungo i fossi, tra i dirupi, cominciarono a vaiare
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1910
finì. ¶ Si ballava, sotto i padiglioni, si ballava... ¶ VI
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1910
d’occhio, le attanagliava i seni, dolorosi di trafitture
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1910
profferire una bestemmia fra i denti, e l’aveva
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1910
tentato di dirgli fra i singhiozzi e le lacrime
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1910
busto. Bisognava stringere molto i legacci, e per aiutarla
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1910
memoria, venerava gli uomini i quali hanno tempo sempre
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1910
di gelosia. ¶ — Ah, benissimo I La figlia d’un
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1910
Un poco di pazienza: i dolori passeranno. ¶ Ogni scossa
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1910
baciò sul collo, dove i capelli schiacciati e sciolti
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1910
non poteva più guidare i proprii atti. ¶ — Cos’è
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1910
disse questi laconico, segnando i due estranei. I del
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1910
segnando i due estranei. I del Ferrante si ritrassero
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1910
si mise a prodigarle i rimedi e le cure
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1910
piccoli cerchi, urtando contro i mobili. Donna Grazia socchiuse
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1910
fuggito, e nella corte i vicini bisbigliavano già una
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1910
loro. Il Riotti sbolliti i primi furori e perduta
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1910
po’ d’acqua sotto i ponti. ¶ Per via d
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1910
era vicino a compiere i vent’anni, andava incontro
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1910
barbaro coraggio di rompere i vincoli che potessero impedirgli
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1910
di lana, lèuncinetto instancabile, i romanzi d’amore. ¶ Con
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1910
col mettere al bando i del Ferrante. E doveva
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1910
I. ¶ Dal primo all’ultimo
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casa per allevarlo con i figli suoi. Non fu
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1910
sere d’Aprile, quando i tigli si mettono in
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1910
in nulla come tutti i processi clamorosi, per certe
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1910
la sua capigliatura luccicante, i pochi gioielli di pregio
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1910
e diede loro successivamente i nomi di Arrigo, Luisa
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1910
e Anna Laura. ¶ Intanto i capricci della moglie, il
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1910
si mise a prosperare. I figli crescevano belli e
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1910
robusti; le loro voci, i loro giochi empivano d
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1910
arte lirica italiana, ricordando i bei tempi dei teneroni
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1910
paterna li nominava per i loro titoli di conti
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1910
un piccolo moscardino, faceva i capricci per indossare nei
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1910
volta l’accento caldo, i gesti rapidi. Ma il
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1910
modeste ed operose, quando i giuochi o gli strilli
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1910
una predilezione decisa per i fatti di sangue e
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1910
di sangue e per i suicidii d’amore. Non
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1910
avvelenata per lui!... Anche i delitti lo appassionavano, però
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1910
tacitamente riconosciuta da tutti i bottegai di quella contrada
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1910
sua casa, gli facesse i conti in tasca, gli
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1910
Per lo più erano i bimbi che facevano troppo
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1910
pietà, che rifaceva tutti i rumori e rifischiava tutte
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1910
buttavan sassi e facevano i soldati. Vedessero lèEugenia, mo
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1910
tu sapessi almeno educare i tuoi figli!... Del primo
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1910
già un’ombra leggera, i capelli scurissimi gli facevano
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1910
con diligenza, e verso i dodici anni lo mandarono
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1910
la natura aveva prodigato i suoi doni senza nemmeno
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1910
malato e di oscuro i suoi progenitori antichi. ¶ La
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1910
brage viva. ¶ Ma verso i quindici anni cambiò carattere
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1910
bicchieri, imparò le carte, i vicoli dei postriboli, i
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1910
i vicoli dei postriboli, i vizii delle ore notturne
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1910
ne andava bighellonando per i marciapiedi, inseguiva le piccole
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1910
giostre delle fiere, frequentava i bigliardi clandestini e teneva
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1910
città, andare nelle tribune i giorni di corse, mangiar
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1910
grande sogno di tutti i conquistatori adolescenti: avere un
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1910
di Giannotto che incassava i gettoni. Quale patto aveva
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1910
di séguito, come tutti i padri, per infinite volte
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1910
il braccio ferreo ed i rimedi eroici. ¶ « Fosse mio
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1910
un annetto ancora: tramontarono i tempi della Li-lina
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1910
sua piccola saia tutti i più loschi e più
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1910
visione della vita, disperdono i pensieri tragici come nuvole
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1910
Riotti. È sempre fra i piedi; si renda utile
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1910
sborsare un millesimo per i debiti di quel farabutto
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proprio madornale! Oh, intendiamoci: i denari lui li aveva
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1910
passare con la famiglia i venti giorni di villeggiatura
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1910
estate, gli avrebbero riposato i nervi, lo spirito ed
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1910
IV. ¶ Donna Grazia faceva i bauli; Stefano, dopo aver
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1910
un cerchio d’ombra. I suoi capelli grevi e
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1910
che in inverno amava i cantucci presso il fuoco
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1910
sottile angoscia, e mentre i suoi occhi paurosi scrutavano
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1910
dolorose amanti, gli carezzò i capelli. ¶ — Sei triste? ¶ Egli
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cadere le braccia lungo i fianchi con un gesto
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1910
cacciandosi le dita fra i capelli, premendosi forte le
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1910
tempie come per contenerne i battiti. Poi camminò verso
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1910
insinuò le dita fra i suoi capelli folti. Era
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1910
le scalinate, gli spalti, i terrazzi; maraviglia di colori
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1910
assalivano le ringhiere e i terrazzi delle tribune, pendevan
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1910
nobildonne, dispensando sorrisi, avanzando i loro pronostici raccogliticci, offrendo
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1910
si contavano a decine i tiri a quattro, i
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1910
i tiri a quattro, i tiri a sei... ¶ Giuocatori
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1910
ripassano come palafrenieri tra i cavalli sellati, giocano pacchi
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1910
seguire la corsa, riconoscono i cavalli a tutte le
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1910
agli arrivi, e traversano i crocchi di signore con
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1910
ne fanno le spese: i cavalli da corsa, malcontentissimi
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1910
Dimmi, Arrigo: dove partono i cavalli? ¶ — Non vedi? Partono
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1910
il fondo della dirittura i nastri abbassati, là dove
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1910
giudice di partenza ordinava i competitori. ¶ — Como si chiama
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1910
far nulla. Ho visto i galoppi. ¶ Loretta era rimasta
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dell’ombrellino ed ascoltava i discorsi dei due con
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1910
Non posso giocare tutti i cavalli, ti pare? ¶ — Me
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1910
signore, minacciò di spezzare i loro esili ombrellini e
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1910
a tanti altri che i parrucchieri e la moda
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1910
fratello, intento a leggere: i baffi legger, sul labbro
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1910
sciupata dell’altro, con i suoi occhi d’un
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1910
un colore smorto, con i suoi capelli troppo ubbidienti
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1910
piedi sui cassetti, fra i cocchieri che s’eran
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1910
tolta la livrea, mentre i cavalli pazienti agitavan le
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1910
spettatori; gli steccati ed i cancelli parvero piegare sotto
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1910
altra campana squillò, ed i cavalli entraron in campo
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1910
già bianchi di schiuma. I fantini impassibili parevano annoiarsi
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1910
stupendamente vinceva. ¶ Arrigo conosceva i cavalli e li nominava
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1910
prato man mano acclamava i suoi favoriti. Quando Gabriel
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1910
mise a guardare verso i nastri di partenza. ¶ — Com
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1910
Arrigo tutto rivolto verso i cavalli partenti, cercava di
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1910
in fuori onde scorgere i cavalli. ¶ — Ecco: partono! — esclamò
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1910
subito: — No, hanno strappato i nastri. Partenza falsa. Peccato
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1910
testa e Samaritana poi, i due francesi su l
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1910
la gente correva inseguendo i cavalli; nelle tribune era
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1910
aveva sorpassato Arianna, ma i tre primi, nella curva
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1910
po’ ansante perchè vedeva i due francesi prevale. ¶ Gabriel
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1910
la sospensione di tutti i cuori. Erano alle prime
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1910
dal suo fantino, assalire i tre primi, giungere con
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1910
lasciato avvicinare alla sprovvista. I due fantini battevano, battevano
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1910
come un timpano sotto i fianchi fragili, rigati di
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1910
andavano a veder scendere i fantini per passare il
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1910
Per una volta, per I’ ultima volta... ¶ — Cos’avete
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1910
ferma nube di polvere: i carri enormi, carichi di
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1910
d’ombra, e salirono i quattro gradini del sagrato
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1910
s’udivano ancora tutti i rumori del villaggio: i
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1910
i rumori del villaggio: i fabbri martellare, i falegnami
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1910
villaggio: i fabbri martellare, i falegnami piallare, le tessitrici
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piallare, le tessitrici muovere i telai. Un bambinetto vestito
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1910
intorno all’abside guardando i quadri della Passione di
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1910
chiese, — disse Loretta — e i canti e gli organi
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sorrise levando la faccia. I suoi capelli biondi, in
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1910
che le appariva tra i capelli, come un piccolissimo
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1910
Ella si prese fra i denti minuti un de
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1910
sua temerità. Poi congiunse i palmi, appoggiò le labbra
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1910
lunga preghiera. ¶ Ma egli i restò confuso e non
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1910
tra la nuca, dove i primi capelli eran tenui
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1910
pensò di fuggire; fece i bauli, s’apparecchiò. Ma
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1910
sue profonde vene. ¶ Nè i mesi nè gli anni
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1910
Apri quei bauli. ¶ — Riaprire i bauli? — fece il domestico
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1910
entrò nella camera, vide i bauli chiusi, vide la
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1910
la strada mandava rumore, i veicoli stridevano; dai quadri
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1910
Come forse? Hai già i bauli pronti. E non
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1910
una sottanella greggia con i pizzi bianchi; ad ogni
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1910
parola d’amore, fra i baci, e farla sorridere
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1910
bambola viva, odorosa, disciogliere i suoi capelli, assaporare la
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1910
di tutti, mentre, dietro i muri e nel silenzio
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1910
aveva gli occhi rossi, i capelli in disordine, un
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1910
maltrattati ed insensibili come i loro bauli. Mangiano, dormono
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1910
contro il cielo fiammeggiante i loro impetuosi vèrtici; la
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1910
dalla lor titubanza, persuadeva i genitori a non favorire
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1910
sguardo paurosamente filiale, che i suoi occhi non avevan
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1910
Figuriamoci!... Un viaggetto per i luoghi e per gli
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1910
buona volta a riparare i suoi malanni! O non
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1910
non aveva pazienza con i suoi di casa; quando
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1910
una buona volta per i suoi vestiti troppo elefanti
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1910
vestiti troppo elefanti, per i suoi cappellini ed i
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1910
i suoi cappellini ed i suoi mantelli, visto che
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1910
giusta? E le movenze? I gesti? La ¶ Padronanza della
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1910
gli aveva permesso tutti i capricci, secondato tutti i
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1910
i capricci, secondato tutti i vizi; per essere le
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1910
di riavere qualche volta i suoi violenti baci. ¶ Ed
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1910
alcun rimprovero. Sapeva che i suoi amori eran fuochi
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1910
bianca, per non spettinare i suoi capelli così ben
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1910
da’ suoi gingilli, riordinava i vestiti, i suoi libri
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1910
gingilli, riordinava i vestiti, i suoi libri; metteva l
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1910
si sentiva quasi felice. ¶ I suoi giorni d’amore
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1910
bella bocca violenta sotto i baffi sottili, e ogni
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1910
notte, non le cene, i teatri, gli amici, non
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1910
sia nell’amore. ¶ Forse i grandi peccati propagano intorno
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1910
radici, fremere in sè i tormenti di questo inconfessabile
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1910
E siccome talvolta siamo i peggiori nemici di noi
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1910
scendeva con ilarità per i viali del fragrante giardino
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1910
rado aveva inteso parlare i linguaggi stranieri, non s
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1910
di barche, leggere come i petali di fiori sopra
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1910
gonfia nuvola di polverone, i battelli giungere ad intervalli
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1910
verso la darsena per i viali del giardino traboccante
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1910
bambina. ¶ Si chinava tra i fiori, saltava le piccole
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1910
risata così limpida che i taciturni forestieri si volgevano
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1910
quell’ebbro giardino, tra i fiori gonfi di pòlline
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1910
pareva subacquea. Le ville, i golfi, le rive, l
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1910
guardava: ell’aveva pesato i piedi su lo stesso
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1910
perfetti, e sparire tra i pizzi della gonnella in
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1910
per ischerzo, ella toccava i suoi. E ridevano, ridevano
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1910
una trasparenza bionda, come i calici delle rose tee
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1910
nel giardino saltellava tra i fiori buttando ciottoli nelle
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1910
le braccia lente lungo i fianchi, abbandonata nel soave
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1910
da un lato fra i capelli semisciolti, la bocca
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1910
avrebber forse lasciati sfuggire i due canapi. Quelle mani
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1910
Eran fatte per tutti i peccati, erano destinate ad
499
1910
sue vene. Allora lasciò i remi, si curvò innanzi
500
1910
gioia che le inebbriava i sensi. — Baciami ancora una