Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

spinoso ed acerbo? ¶ Tutti i fiori vi sono di

delle capanne lebbrose; ¶ lunghesso i margini che lambe e

sobborgo, alla campagna. ¶ Tutti i fiori vi son, che

tra le muffe ed i funghi, s'ammalan da

equivoci balconi meritrici: ¶ tutti i fiori cresciuti col sangue

tra la fede e i desiderii, ¶ tra la tentazione

ha letto migliore: ingoia i suoi maccheroni, o sorbisce

far casa polita, però... ¶ i sopracciò della diplomazia ¶ mandaron

raccogline le note, conservane i versi, ¶ dedicalo lezione alle

una fiaba estemporanea ¶ tra i gatti e i passeri

tra i gatti e i passeri dalla grondaia, ¶ per

le prime lagrime e i primi baci, ¶ e sopportai

e pazienza per tutti i gusti ¶ sí che i

i gusti ¶ sí che i piú frusti vengono a

cognome e pretese ¶ rinnovo i desideri. ¶ Dovunque mi presento

a richiesta dell'epoca: ¶ i petali di rosa son

molli, e nella polvere; ¶ i fianchi ondeggiano al passo

di là delle siepi i giardini ¶ colmi di frutti

le angoscie, le pazzie, ¶ i desideri vani e le

per le viuzze e i trivi tentando pis, pis

vendicazione. ¶ Ora ridiamo; ho i miei biondi perché ¶ innumerevoli

vani e molti come i ricci ¶ de' miei capelli

siton la vernice; ¶ tra i seni scoperti agonizzano i

i seni scoperti agonizzano i fiori ¶ allevati in serra

pelurie delle ascelle. ¶ Qui i fraks raggiustano il busto

smaniglie, li anelli ed i diademi ¶ rialzano il prestigio

commendatore. ¶ Canzone, attendi: ¶ sporgono i pettorali ¶ sotto lo smalto

incruenta, umilmente, cosí. ¶ " - Rappresento i miei pari: ¶ eccomi, Gentiluomo

come un ministro, ¶ sopra i jokeys e i bookmakers

sopra i jokeys e i bookmakers, scozzone patentato; ¶ dispongo

e vi disposi, dopo i restauri, ¶ galleria di quadri

compenso, Signori, ¶ ho tutti i regni d'Europa in

alla scadenza, ¶ di tutti i coronati e presenti e

fumi e di miasmi ¶ i campi suburbani e i

i campi suburbani e i rivi torbidi. ¶ Perché son

si rompe in gola, ¶ i borborigmi nel ventre vuoto

Eterno Mascolino snello, ¶ tra i diciotto e i trent

tra i diciotto e i trent'anni invidiato ¶ dai

dorata scintilla nel sole; ¶ i tre colori spampanati al

le carogne, si compiacciono i fiori. ¶ Ciborio pratico della

ore diem. ¶ OVIDIUS, Fasta I. ¶ Et je te dis

ridesta ¶ la festa animalesca: ¶ i Conigli squittiscono, ¶ cianciano le

additan le pollanche e i pollastrini, ¶ maturi al punto

strozzine. ¶ Tra le verze, i Conigli fanno scialo: ¶ contro

fugan dal verde festino i timidi: ¶ passata la paura

consiglio prudente, ¶ tornano tra i legumi, costituzionalmente. ¶ Ecco, cosí

se gavazza ¶ cuccagna sopra i frusti abbandonati ¶ dalli entusiasti

vecchie massaie ¶ si raccontano i guai della diuturna progenitura

non consente a confessare i suoi delitti. ¶ Uditelo a

sul far del dí; i castighi non valgono, ¶ né

Egli si affaccia, ed i rossi bargigli ¶ sgarra tra

colla fanfara ardita ¶ interrompe i consigli dell'Oche podagrose

insolente del padiscià impiumato. ¶ I Conigli si sbandano acciecati

l'Oche posate smettono i conciliaboli, ¶ e qua, qua

anfibie a pastricciare sopra i margini ¶ del rivoletto povero

a soppesar le vittime, ¶ (i Padroni, al domani, volevan

sono la turbolenza ¶ tra i timidi animali; ¶ ho rejetto

indugiai al viaggio; ¶ snelli i piroscafi della Navigazione Generale

Corano, ¶ e a mirar i piumetti bersaglieri, ¶ galli bruni

piú non dico: ¶ interrogate i gorghi di Stambul. ¶ Cosí

codazzo d'ingegneri; ¶ ecco i forzieri vuoti italiani, ¶ pezzenti

Ho a dovizia, Signora, ¶ i futuri progetti di colonizzazione

vago, propiziatore. ¶ Non avete i Tuaregs abbrunati ¶ di lutto

ancor ringrazia, ¶ ho rimesso i quattrini; ¶ e alli Abissini

Brillò nell'oriente tra i fiori del betél ¶ ed

e coraggio temprato ¶ come i cannoni Krupp; ¶ e vi

dolce amica perfetta! ¶ Agili i mozzi, color del cielo

aspettate... ¶ scendon nelle scialuppe i bersaglieri; ¶ applaudiamo, Signora, ai

di rose, ¶ perché, dentro, i cadaveri in pompa ¶ si

conservino a miglior putrefazione, ¶ i soliti cadaveri d'Eroi

contro le leggi ed i carabinieri dello stato, ¶ mi

Del resto, se sapete i nostri casi:... ¶ per tanto

dazio consumo! ¶ Certo, tutti i consigli comunali ¶ vorrebbero ospitare

impingua la réclame; ¶ corrono i curiosi, ¶ li sfaccendati e

delle Corse. ¶ Vi saranno i teuff-teuff, ¶ or, dopo

la meta di tutt'i lorgnons, ¶ sporgo il petto

improvvisazioni; ¶ dilettosa battaglia tra i codici, ¶ Ferri, Mancini, Canonico

battimani; ¶ io sto tra i ciarlatani, Barnums di conto

Ma guardatemi, qui, tra i ladri e li assassini

variopinte ed intinte ¶ dentro i varii colori delli inchiostri

lenta strategia; ¶ anfratti per i boschi, radure alla pineta

udita; ¶ e vi sono i giornali ultramontani, ¶ che al

delli Imbecilli ¶ di tutti i Paesi ¶ Un médecin célèbre

ceffo di Mammana, ¶ e i galanti Imbecilli alle sottane

occhi al luccicare: ¶ tutti i sordi Imbecilli ¶ s'inchinano

di sciupare, nella melma, i fiori. ¶ Ho visto l

Tra l'Imbecilli e i Coccodrilli è poca distinzione

eroicomiche evoluzioni primaverili; ¶ ed i gentili Ufficialetti ¶ dopo aver

Ufficialetti ¶ dopo aver scaldato i letti delle Quadrantarie, ¶ scendere

coda penzola e spazzola ¶ i gradini all'altare, e

liberisti. ¶ Alla falsa cuccagna i Pitocchi batteran le mani

Pitocchi batteran le mani? ¶ I Ciarlatani e i Ciurmatori

mani? ¶ I Ciarlatani e i Ciurmatori fanno a gara

Imbecilli son canuti: sono i piú astuti. ¶ Altri Imbecilli

questo diluvio? ¶ Zitti, passano i Zaffi: ¶ han lunghi baffi

han lunghi baffi come i Croati bene incerati, ¶ e

aspettare. ¶ Le lagrime e i sospiri ¶ ci rimutano in

spalle ¶ in questo inverno: i simboli si gloriano ¶ dell

sono impellicciati per guardarci i polmoni ¶ dal ghiacciato rovaio

davanti a Erode insatirito. ¶ I Filistei nobilitar la croce

guardarci nelli occhi, cosí? ¶ I polmoni richiedono ossigeno; ¶ vuoi

cocci e cervelli ¶ per i tranelli delle pragmatiche; ¶ e

Ed hanno in odio i galantuomini: ¶ li portar, per

ebber sollazzo e risa i volteggianti ¶ ufficialetti e carrossello

piú: zitto, imprudente: ¶ oggi i Giudei fanno da scola

piffero montano, se tutti i montanari ¶ suscitati dal voto

della sivigliana; ¶ non valgono i dotti inchini dei Lanciers

di Dama Chrysanthème, tuonarono i cannoni ¶ per le tombe

Nazione. ¶ Vi hanno chiamato i chimici a ripulirla ¶ dalla

costume, ¶ come le mostra i fantaccini italici mutarono alla

le contrafazioni. ¶ Son ritornati i giorni d'Atella; ¶ conviene

La Baracca ci espone i suoi portenti ¶ in un

e serena: ¶ Tony fa i lazzi; le Ballerine mostrano

lazzi; le Ballerine mostrano i polpacci ¶ sotto le maglie

sotto le maglie bucate; i Pagliacci ¶ se la fanno

ribalta. ¶ Li Asini ragliano, i Corvi grigi frullano l

che si avanza ¶ sopra i fuochi distruttori, ¶ per purificar

lunga schiera ¶ vibran, tra i vortici della bufera, i

i vortici della bufera, i giorni consacrati al divenire

l'imperial straccioneria e i ricchi, ¶ soffio, furia, devastazione

ricchi, ¶ soffio, furia, devastazione: ¶ i pasciuti riusciti a pontificare

del Comune conquistato, ¶ tra i commossi e sbracati Consiglieri

rialzate la sottana, rimboccate i pantaloni, ¶ è allagata ogni

da rugiada a tutti i fiori. ¶ State quieti e

inchiavacciati: ¶ chi racconta tutti i baci ¶ della lama tersa

chimico, ¶ tra le cifre i lambicchi ed i fornelli

cifre i lambicchi ed i fornelli, ¶ prova e riprova

fors'anche canteremo. ¶ Saranno i lontani stornelli malinconici, ¶ autoctone

vocali delle cime ¶ tra i ceri oscuri dei cipressi

dei cipressi vegghianti; ¶ e i patrii canti agonizzanti su

non rimangano immote, se i fomenti, ¶ come vuol la

pompa richieste ¶ per riverire i morti oppressi di ricchezze

sempre le Cause ed i Fatti, Demiurghi insieme e

Miti sfatati e incatenati, ¶ i grigi e snelli fucilieri

gonfia minaccia; ¶ a stento i palazzi della piazza urbana

limpida e schietta, ¶ tra i medaglioni dell'orologio; ¶ perché

nude e folli, tra i ceri ed i drappi

tra i ceri ed i drappi neri. L'idea

sono del resto che i preti di tutte le

tutte le confessioni ed i vecchi signori senatori ad

meno, o piú, secondo i gradi; ¶ varian tariffe secondo

varian tariffe secondo difettano i galloni:... ¶ le teste incoronate

pei vecchi insatiriti e i soldatini epilettici di nostalgia

e bambine; ¶ le sorelle, i fratelli, i figliuoli ¶ de

le sorelle, i fratelli, i figliuoli ¶ de' vostri plurimi

ribrezzo della civiltà: ¶ ancora i tristi dí della menzogna

strambe aurore climateriche ¶ tutti i galli si increstan di

foglie di fico iperboliche, ¶ i nascosti perché distintivi ¶ tra

callipigia; ¶ l'Ebe arrotonda i fianchi e si comprime

e Imperia sorridono tra i riccioli; ¶ lezii, graziette e

Vecchio; ¶ casta Susanna tra i tre Vecchiardi ebrei; ¶ Caterina

oscenità; ¶ Olimpo, Olimpo, ¶ tra i furbi, l'impostori e

furbi, l'impostori e i deliranti, ¶ di tutti i

i deliranti, ¶ di tutti i paesi e di tutte

grasse dei banchieri, ¶ ed i musi infrolliti de' lerci

il sogghigno che rialza i baffetti ¶ ai biscazzieri e

vi richiese; ¶ volle, tra i fumi de' tripodi, godere

fresche alli steli, ¶ se i seni s'inturgidan erettili

anitre diguazzanti nel pantano, ¶ i campi estesi e piani

goffe le mani e i bitorzoli in faccia, ¶ seguendo

livide ferite obbrobriose; ¶ dicono i sacri vanti de' sessi

cadute nell'orgia, ¶ tra i fiori e i moccoli

tra i fiori e i moccoli schiacciati ed i

i moccoli schiacciati ed i frusti, ¶ il disgusto e

turbinarono li incensi, piegaronsi i ginocchi riverenti; ¶ siamo quanto

galloppasi a battuta. ¶ Stirinsi i muscoli ai balzi lussuriosi

Vibrin le coscie, ansino i fianchi, ¶ e il corpo

piú. ¶ Sibili di tra i denti, e i denti

tra i denti, e i denti freddi: ¶ li occhi

venite! ¶ Vi spiegheremo tutti i secreti, ¶ giovani e vecchi

comando, ¶ reggiam nel corso i maschi in fregola, ¶ sempre

sulla putredine assommato ¶ tutti i miasmi della corruzione: ¶ or

verde della campagna, ¶ come i torelli vegetati al chiuso

erba, su cui stanno i piedi, ¶ scendono dalle frasche

la folla trepidante: ¶ ondeggiano i pennoni ammaestrati, ¶ rispettan l

fiancheggian li argenti ed i pennacchi de' suoi corazzieri

Canzone, hanno ragione; ¶ comandano i Signori che son la

Puttina, abbiam gelo: ¶ tutti i monti ne sono assiderati

con lagrime gelate). ¶ E i lenti frulli d'ale

sole!? ¶ Ma Tu, tra i mille fortunata assai, ¶ accorgi

santa ai calendarii, ¶ per i turiferarii che s'intendono

Intanto, su pavesi; ¶ rimbombino i cannoni; ¶ che tutti i

i cannoni; ¶ che tutti i goccioloni guardino in su

alati fattorini telegrafici; ¶ anche i bambini battono le mani

bambini battono le mani, ¶ i ciarlatani attendon le commende

le commende, ¶ li indulti i galeotti. ¶ E li equipaggi

umori assai strani, ¶ spegne i lucignoli pigri e cortigiani

mitologica, ¶ nel nido profumato. ¶ I bei rasi intessuti di

e d'argento! ¶ Siano i legni scolpiti e stelleggianti

le pelliccie prolisse e i merletti ¶ e i gioielli

e i merletti ¶ e i gioielli ed i nastri

e i gioielli ed i nastri ed i sorrisi

ed i nastri ed i sorrisi. ¶ I sorrisi, Bambina

nastri ed i sorrisi. ¶ I sorrisi, Bambina; quanto meglio

perché di una gioja; i sorrisi, alla culla. ¶ La

intessute; ¶ dondola in pace. ¶ I sorrisi s'incurvan sulle

ringhiere fan la pispilloria i passeri: ¶ dal parco vengon

faccie grasse e lucide, ¶ i complimenti dei benevisi, le

dispaccia e scorazza, per i prati, sbraitando, ¶ e declama

l'eroi di tutti i mali! ¶ Esultiamo alla grazia

in libertà; ¶ si sgolano i facchini; ¶ dall'alto delle

dall'alto delle antenne ¶ i bei marinaretti urlano: "Hurrah

italiani a Vienna e i caduti percossero e ferirono

la Rivoluzione. ¶ Quando? fremono i giovani che videro ¶ pur

Absburgo! ¶ Ora, per tutti i martiri e le forche

arcangelo di Morte, ¶ fra i tuoni e i lampi

fra i tuoni e i lampi della Resurrezione; ¶ a

épicier" ¶ fait ses pâques. ¶ I ¶ La Coppia, che, tenendosi

cielo verde crepuscolare, ¶ sopra i flutti del mare increstato

ed erratico, ¶ emerso tra i roveti e la boscaglia

e la boscaglia, ¶ tra i fiori e la ramaglia

sacrificio. ¶ Rozze coppelle racchiudono i profumi, ¶ sangue nelle coppelle

altipiano iranico ¶ di tra i graniti ed i pini

tra i graniti ed i pini odorosi, ¶ Aria, pel

amante, ¶ sementa bionda come i figli d'Aria, ¶ mari

boschi dorici, ¶ di tra i mirti e li acanti

ed occhieggian d'oltre i tronchi rugosi e scabri

erbe fresche e lunghe ¶ i piedi nudi e rispondon

braccio velloso, e, riversa, ¶ i seni rigidi, li occhi

pei crepuscoli calmi per i laghetti crepuscolari, ¶ che i

i laghetti crepuscolari, ¶ che i papiri recingono e frascheggiano

per le vasche e i delubri di Venere: ¶ Tritone

per la Guerra e i Poeti. ¶ Lidia s'appressa

tese di sciamito, ¶ tra i mirti e i sicomori

tra i mirti e i sicomori; ¶ né incanti alla

delle belve numide ed i bissi di Tiro; ¶ non

aiuole de' verzieri ¶ tutti i fiori per coltivar roveti

creatura, ¶ tra la Kabbala, i Veda e i Libri

Kabbala, i Veda e i Libri Apocrifi, ¶ da Porfirio

concilii e ambascerie. ¶ Brillano i Candidati nelle terse corazze

drappeggi di tonache, ¶ sopra i mosaici istoriati; ¶ passan diaconi

reggono l'imperio ¶ e i ciechi abbacinati, un dí

Cristo Gesú insensibile domina i figli suoi: ¶ per lui

nel granito imperituro, ¶ sopra i frontoni dell'Urbe in

Giordano. ¶ Roma vede passare i Flagellanti, ¶ Guglielma di Boemia

d'oro infranti, ¶ non i cori osannanti dei Cherubini

Acqua d'Oblio sopra i morti Mostri, ¶ sulle defunte

passione esalata ¶ da tutti i sensi, da tutti i

i sensi, da tutti i pori della nostra carne

OLDRADO, Le Cose nuove. ¶ I ¶ Gemono i rivi e

Cose nuove. ¶ I ¶ Gemono i rivi e mormorano i

i rivi e mormorano i venti Freschi... ¶ G. CARDUCCI

acquitrino della campagna. ¶ Fumano i colti: ¶ speranza di ricolti

vano? ¶ Ciarlano in vano i passeri nidificanti ¶ sulla fortuna

dell'ampia foce ondosa i torrenti ¶ spumanti, rumorosi e

night. ¶ Furono, a preparare i lieviti nascosti, ¶ voci chiare

affratellò con lui, ¶ moribondi, i decisi galeotti della Giovine

Giovine Italia. ¶ E ricercar i Messi di valore ¶ aule

Vendita, ¶ li atti ed i segni del conoscimento. ¶ A

irrompa dalla pietra, ¶ tutti i tristi e bastardi scherani

e con lui tutti i Martiri ¶ senza preghiera e

ferir sicuri e esperti ¶ i Tirolesi, dalla Catedrale; ¶ e

ed eroine bionde tra i feriti a raccorre. ¶ Manara

cimitero; ¶ fanciulletti sublimi tra i cannoni; ¶ fiori al passaggio

bastioni improvvisati ¶ di tra i bronchi e i canneti

tra i bronchi e i canneti, ¶ sulla palude, che

irto di larici, ¶ tra i balzi de' torrenti e

come un poeta. ¶ Tutti i Figli giocondi e dolorosi

giocondi e dolorosi: ¶ tutti i cordogli, le fedi, i

i cordogli, le fedi, i consigli ¶ timidi, irresoluti, o

irresoluti, o tenebrosi; ¶ tutti i rimorsi: ¶ gesti puri e

giovane donna arrotata. ¶ Seppero i laghi glauchi, come le

bande d'Arcioni. ¶ Seppero i fiumi, or garruli e

garruli e or muti, ¶ i greti grigi, li estuarii

tra la ghiaja e i roveti; ¶ seppe il Ticino

Ticino e specchiò tra i rosai ¶ l'irrequiete cime

tra le dighe e i vigneti, ¶ tra li intrighi

Revolution. ¶ Cantiam, cantiamo ¶ sopra i mutati accenti e inusitati

al pirricchio fiammante; ¶ balzino i ritmi come i Saliari

balzino i ritmi come i Saliari ¶ danzarono la guerra

danzarono la guerra, tra i lampi delle daghe cozzate

georgico tornato a dirazzare i bovi ¶ sopra li ispidi

nembo, ¶ nel sole, tra i flutti e le messi

mura, alle mura! ¶ Tutti i Romani alli spalti di

dalli obizzi ¶ le donne, i fanciulli, i malati ed

le donne, i fanciulli, i malati ed i vecchi

fanciulli, i malati ed i vecchi, ¶ come un dí

bloccata, ampio bersaglio tra i pini, ¶ ai sapienti fucili

de' suoi sponsali, ¶ legandogli i due corpi per la

la terra lombarda. - ¶ Ed i dragoni azzurri di Masina

Gianicolo a Porta Angelica, ¶ i fuochi del bivacco, la

tuo poema! ¶ Vennero per i secoli le torme, li

Saba, l'Aventino, ¶ rispondono i mortai; ¶ da Villa Pamphili

sol di Luglio accolsero i nemici ¶ cauti, guardinghi da

formidabili, ¶ Marc'Aurelio e i Dioscuri; ¶ rifiutarono mute al

rotte schiere, le sbandano i lancieri. ¶ Livido Carl'Alberto

singhiozzanti e rotti. ¶ Stiano i confini indifesi e interrotti

contrapasso elegge e prepara ¶ i maggiori e piú belli

nel parco, se tacciono i serragli delle belve, ¶ se

statue, ¶ li alberi ed i laghetti e il pispillar

biondo e affabile, ¶ reggendo i Lombardi e sorridente ¶ alla

bigami sposi di tra i picchieri, ¶ rifuggiti al carnajo

la vide ridente donzella, ¶ i capelli fluenti alle spalle

viene, sul cocchio imbrigliando i polledri, ¶ alla canzon di

Ellade, ¶ ed Ettore morente, i marmi di Canova, ¶ Heine

postillare il bosco tra i cavalieri scarlatti - ¶ hallalí, hallalí

tutte le colpe ed i conflitti: ¶ anche vi ha

e si diffonde ¶ Oltre i regni di morte e

primavera impaziente spia, ¶ ma i rigogli son tardi a

prati brucano le capre ¶ i primi fiori: ¶ ma hanno

menti, sigillo d'amore. ¶ I bronzi si conciliano? ¶ Sogno

partenze, tra le rose, i cipressi e li scogli

ricercar le notti silenziose i giovanetti fervidi, ¶ nel segno

pompe ufficiali e tra i clangori delle fanfare, ¶ questi

l'aste lucenti ancora i biondi eroi, giovanetti sublimi

è morte. ¶ UGO FOSCOLO, I Sepolcri. ¶ Sto colla Morte

fianco delle Oceanine; ¶ onde, i boschetti preziosi e fiammanti

fiammanti di croco, ¶ come i capelli delle Oceanine; ¶ onde

sdrajarsi, sformato, assassinatosi, ¶ tra i merletti, i gingilli ed

assassinatosi, ¶ tra i merletti, i gingilli ed i sorrisi

merletti, i gingilli ed i sorrisi ¶ di un favorito

baciar la coda e i denti, nello stesso minuto

nuda Bellezza si cinge i fianchi di porpora. ¶ Volle

l'arringo; ¶ Antinomia incorona i due poli stridenti ¶ di

Perché sorresse per tutti i millenni ¶ il carico dell

senza efficacia di ferire. ¶ I. CAPPA, Italia del Popolo

lacerarsi le guancie ¶ dentro i profumi e le corolle

ho nascosto bombe, ¶ sotto i fiori selvaggi, e che

col Messo del Senato, ¶ i massimi papaveri di tra

questa canaglia favorita, ¶ e i vostri tradimenti, e la