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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, 2015

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
Sentii le ossa e i muscoli e i dettagli
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e i muscoli e i dettagli del corpo riappropriarsi
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era la tenerezza, dopo i mattatoi milanesi, dopo la
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chiese se avessi firmato i documenti per le pratiche
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scrivania, salutai Frida e i ragazzi e mi misi
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la Fiorucci. C’erano i due pouf, mancava lo
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coscia. ¶ Andai, Anna batteva i piedi per il freddo
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gli occhi, ridevano, e i capelli riuniti su un
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2015
del rispetto. Zigzagava tra i tavoli dell’osteria e
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2015
certe volte durante, quando i Navigli si gonfiavano di
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2015
si rimetteva a lucidare i boccali. Lorenzo mi passava
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a Milano. Mi aiutarono i romanzi, mi buttai sugli
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2015
come mai avevo fatto: i cazzotti di Hemingway e
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indagavano le contraddizioni attraverso i rituali, come me, che
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modo naturale di spostarsi i capelli? E se fosse
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nonna Olivia, mi salutavano i suoi genitori e non
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librerie e a sistemare i miei libri, fu il
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camicia di jeans e i pantaloni blu. Presi un
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fermai, le braccia lungo i fianchi, mi ostinavo a
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di quel lunedì: ¶ Tra i rumori della folla ce
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la mia incredulità e i suoi silenzi. Ci infilammo
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sopra, riuscivo ad ascoltare i gemiti della mia amante
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dopo aver fatto azzuffare i galli tra loro. ¶ Cominciò
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del lunedì. Lo chiamammo i Lunedì al sole, come
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anni dopo. Ribattezzai così i Martedì al cinema di
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chiese di girare tra i banchi per controllare. Qualcuno
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in tre si tiravano i tappi delle penne. La
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altri bambini. Giravo tra i banchi, a volte stavo
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figure. La aiutai con i senegalesi e con chi
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a comunicare meglio con i genitori e loro ritrovarono
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insieme le storie: Pinocchio, I ragazzi della via Pál
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mi scrutava, mi scrutavano i cinesi, mi scrutava Anna
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il “Corriere” per segnare i film della settimana e
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papà, arrivai a lambire i confini fragili della mia
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Finché le svelai: e i pompini. Il trauma originale
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della mia giovinezza. ¶ – E i pompini? ¶ – Anche. ¶ Avevamo varcato
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tornai in classe con i gelati diventai ufficialmente il
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e francofoni. C’erano i genitori di Affe e
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scelto per loro. Papà, i Deux Magots, Mademoiselle Rivoli
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Anna mi confidò che i bambini erano contenti di
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in colpa? Si spostò i capelli sulla spalla sinistra
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e mi risvegliavo tra i suoi gatti e con
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e una cosa grossa. I piccoli dettagli di felicità
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dettagli di felicità erano i miei bambini: Affe e
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una strega che mangiava i bambini. Tutta farina del
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pranzai con Giorgio e i suoi gatti, andai a
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ragazza pompon. In America i colored europei e gli
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sulla scrivania in studio, i capelli ordinati e la
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una stanzetta dove tenevamo i fusti di birra e
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disse che io e i tavoli eravamo sul retro
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ognuno ha, e che i liberi vivono. Si chiama
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ricostruzione. ¶ – Proteggetevi. In tutti i sensi. ¶ L’imperativo venne
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tutt’ossa che chiedeva i limoni a fine serata
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guardava giocare a freccette. I clienti lo chiamavano Gengiva
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Inter. La guidava con i comandi al volante, un
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Mastroianni era spenta e i fiori confusi nella notte
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di sapone, mi slacciò i pantaloni e mi spogliò
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solitudine, a volte con i ragazzi e con Vanessa
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Hôtel de Lamoignon sotto i piedi e di vederti
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il volto, la pelle, i sessi, e più il
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sugli elfi che incartano i regali al Polo Nord
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disco dei Queen e i libri selezionati da lui
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di caramelle Rossana che i clienti sgranocchiarono in un
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cinesi e nordafricani, e i clienti storici, c’erano
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dei suoi gatti tra i piedi e il profumo
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grammofono che suonava contro i fascisti. Il nostro Natale
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e la mostarda, persino i nervetti in umido. C
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confusa di quel giorno. I parenti che si presentavano
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frizzante della zia e i lampadari di Swarovski e
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maggiore. ¶ – Libero. ¶ Era castana, i capelli le finivano sul
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imbracciò un fucile immaginario – I morti sanno soltanto una
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vivi – e si spostò i capelli dal lato destro
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per il bis stipai i chicchi contro il bordo
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evidenziatore e si legò i capelli. ¶ – Lo faresti? ¶ – Libero
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stanca, mentre le afferravo i fianchi e mi preparavo
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guardavo le bifore e i busti sporgenti della Ca
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fece ancora, si spostò i capelli da destra a
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2015
il recupero esami e i costi. Era un’impresa
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esami ti mancano? ¶ – Sette. ¶ – I morti sanno solo una
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rallentai fino a fermarmi. I morti sanno solo una
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per dividere, io offrii i popcorn. Prima che si
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parigina. Anna gli fece i complimenti per aver concentrato
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proposito: vedere Lunette, affrontare i miei Tartari. ¶ Quella notte
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Peugeot 305. La sera frequentavano i bistrot e si divertivano
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un bilocale in solitudine, i Fiori di Bach da
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Deux Magots. C’erano i due proprietari, i camerieri
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erano i due proprietari, i camerieri vecchi e nuovi
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avevo questi occhi allungati. I capelli più lunghi, si
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la colonna sonora. Scelse i Carmina Burana perché, sostenne
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2015
guidando due donne tra i tavoli di consultazione. Indossava
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2015
mio grammofono? Le portavo i saluti di Giorgio, dell
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Un filo di rossetto, i capelli legati. Aveva quarantaquattro
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in cucina e mangiucchiai i rimasugli di crostata, tornai
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2015
avrei approfittato per firmare i documenti di trasferimento, prima
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stipite della porta con i codini che puntavano al
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coraggioso, Libero – mi scompigliò i capelli e io le
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2015
in età adulta, abbattendo i freni inibitori. Per fonderle
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mia situazione, poteva applicare i suoi parametri alle mie
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est, ci piaceva risalire i binari del tram coperti
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2015
impresa. Stava per compiere i trenta e di lì
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amica lo avvertirà, allineerete i pesi. Lanciò l’ultima
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a tenerle calde incrociando i piedi vicino al fuoco
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del Buddha e con i cambi di rotta. ¶ Frida
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papà, della valigetta con i Fiori di Bach e
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tossicodipendente, si bucava e i suoi genitori non lo
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della poltrona dove allungavo i piedi. Anche lei li
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labbra fredde. Le scostai i capelli dal viso, la
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sovrappensiero, si era raccolta i capelli a chignon con
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approcci titubanti nel nascondiglio, i baci lunghi, le mani
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fatto Giorgio mentre asciugavamo i boccali: a cosa serviva
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Rivolevo un’avventura, forzare i freni inibitori e tirar
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L’audacia, adesso, nutriva i miei sentimenti. ¶ Marie, ¶ ho
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vedo un palazzo con i mosaici intorno ai balconi
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con una mano annaffia i gerani e con l
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davanti alla villa con i fenicotteri rosa che si
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E stavo perdendo me: i libri, le riunioni fervide
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la bocca. Sapeva nascondere i denti e usare le
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chiesto il consiglio per i miei vestiti démodé. Poi
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leggero leggero. Mi tolsi i due peli che avevo
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come si tengono stretti i miraggi, l’avevo fissata
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2015
alla polvere che sbiancava i mobili. Appoggiò la valigia
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di corso Lodi e i binari dei tram e
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bianco e di umido. I maglioni e i jeans
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umido. I maglioni e i jeans erano stati piegati
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Niente era stato violato, i libri erano ammassati nello
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le mie cose e i mobili e le cianfrusaglie
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era lì, in maglietta, i capelli a mo’ di
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mo’ di ananas e i pantaloni della tuta, le
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averle telefonato e per i libri consigliati a suo
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2015
giravano a guardarla come i francesi, peggio dei francesi
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fino al Duomo, con i piccioni che la spaventarono
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2015
rimase fuori mentre sistemavo i tavoli e lucidavo i
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2015
i tavoli e lucidavo i boccali. Passeggiò per il
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2015
davanti al canale, spulciò i libri al mercatino dell
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gli impeti passati, e i desideri presenti, si fossero
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tolte, gli sguardi aggiunti, i sorrisi sornioni e un
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in Normandia, e che i genitori si godevano la
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2015
c’era lui dietro i libri che ti consigliavo
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bambino che lei e i suoi colleghi si trovavano
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2015
il suo pavé e i marciapiedi sottili e le
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case basse: adesso erano i miei. Percorsi la strada
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2015
entrai in casa: fissai i cartoni delle pizze sul
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2015
e dopo aver lasciato i cappotti al guardaroba, prima
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2015
amore. Passeggiavamo tutti insieme, i cappelli foderati di pelo
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un mese dopo. Stipai i miei ventitré anni nella
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strappo difficile avvenne con i Deux Magots e con
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organizzarono un brindisi con i clienti più affezionati a
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affezionati a cui parteciparono i miei amici e non
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diventando di moda. Per i parigini sarebbe stato un
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2015
lei. C’erano Mozart, i Pink Floyd, Brian Eno
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2015
riunioni al Café e i nostri sguardi clandestini, le
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2015
In loro c’erano i miei opposti. Mario Crespi
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legale, mentre camminavamo tra i negozi di via Torino
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2015
nient’altro. Avevo evitato i parenti alla lontana, i
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2015
i parenti alla lontana, i conoscenti alla vicina e
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ancora e per tutti i duecento metri del viale
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2015
rossa e una blu, i correttori, dei fogli bianchi
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2015
si rimise al lavoro. ¶ I Deux Magots, Philippe, i
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2015
I Deux Magots, Philippe, i turisti, il furore delle
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2015
un approccio che salta i naturali passi della seduzione
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2015
vestiti al passo con i tempi e un sorriso
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2015
la fiducia nella donna. I francesi la chiamano colibrì
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2015
che non scendevano sotto i quarantacinque anni. Ogni loro
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2015
ospitava: Milano. Le guglie, i rosoni, le statue, e
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2015
rosoni, le statue, e i palazzi nascosti e i
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i palazzi nascosti e i cortili timidi: c’era
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2015
in giro, spericolati, ricordo i clacson delle auto che
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Ambrogio dove si nascondevano i grandi cortili interni: se
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2015
a me, continuavamo con i tre bisous, erano cortesie
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L’odore dei quaderni, i bistrot stipati di fumo
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Era ancora possibile accamparsi, i ragazzi si ritrovavano per
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pelo. Dagli stereo suonavano i Metallica, gli Alice in
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2015
dopo, quando capii che i soldi non sarebbero bastati
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2015
bene? ¶ – Vuoi un invito? ¶ I ragazzi festeggiarono tempestandomi di
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2015
cig della carrozzella dava i tempi, io servivo ai
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sarei andato a prendere i panini ai miei colleghi
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2015
Gregori e certe volte i Queen o Bob Dylan
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2015
faceva suonare mentre apparecchiavo i tavoli con tovagliette di
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2015
allo sportello che nascondeva i fusti, tirò fuori la
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2015
poltrona del Marais e i biglietti sotto il cuscino
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2015
di cadute. Giorgio riconosceva i miei maremoti e metteva
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miei maremoti e metteva i dischi della risalita, Rino
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telefono Panasonic senza fili. I libri li avevo ammassati
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pausa pranzo, le sfiorai i capelli. Avevo due possibilità
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2015
dei tassisti in pausa, i ragazzi erano venuti a
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2015
il venerdì che precedeva i Morti, Leoni l’aveva
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2015
sulla scala e catapultare i faldoni sul pouf abbandonato
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aperto, le scrivanie con i tarli, vecchi telefoni e
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2015
e gli spazi sotto i letti, rassicuranti. E io
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2015
gli occhi gonfi e i capelli scompigliati dalle cuffie
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2015
un’occhiata, io prevedevo i miei doveri e li
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2015
mio modo di catapultare i faldoni sul pouf mi
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2015
l’amante ricco eludevano i cliché lolitiani e si
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2015
alle mie future impudicizie: i tempi della repressione erano
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2015
Parigi e nel passarle i ferri del mestiere durante
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2015
fissava e rideva sotto i baffi, Stai sbocciando ometto
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gli altri di Simenon. I Maigret erano al pari
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2015
materasso e mi slacciò i pantaloni. Li sfilò e
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2015
mi indurii. Si sfilò i pantaloni, si tolse la
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2015
le braccia e ricordo i suoi occhi vitrei mentre
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2015
da lei per limitare i danni. ¶ Mamma aveva intravisto
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la sua passione per i minerali: un’onice del
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2015
la mia fidanzata amò i cappelletti alla scorza di
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2015
e rimise in equilibrio i dinosauri in miniatura che
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la sua, e anche i dolori e le apprensioni
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2015
illibato per antonomasia agitava i gruppi di ragazze ai
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2015
j’aime Lunette. ¶ Tra i due il possessivo ero
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2015
aveva eternamente bramata. Immaginavo i suoi lineamenti alterati durante
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Erano eccitazioni eterne. Triplicai i miei onanismi, tutti dedicati
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2015
adesso lui sapeva tutti i suoi peccati e di
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2015
e di conseguenza anche i miei. Mamma le parlava
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2015
avevano invaso di endorfine i neuroni, che diventarono scaltri
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2015
non quanto e come i primi tempi: lei si
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2015
affanno. Si erano estinti i toni medi, ora esistevano
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2015
medi, ora esistevano solo i bassi o gli acuti
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2015
di Lunette e anche i miei furori quando la
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2015
e bisogna tirare fuori i conigli dal cilindro. ¶ Impegno
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2015
adeguatezza di tutti, per i cappuccini walking, per l
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2015
allora che tirai fuori i due biglietti per Broadway
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2015
la schiena e scuoteva i fianchi, si tolse il
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2015
carte, non il rischio. I due ragazzi strinsero Lunette
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2015
ne tornai ai margini, i due ragazzi mi guardarono
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2015
vedere il patto tra i due amici, quello più
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2015
e quattro cabine con i cessi. Sentii che erano
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2015
afflosciai a terra. Vedevo i loro piedi spuntare dal
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2015
spuntare dal séparé e i pantaloni di lui alle
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2015
era il punto dove i glutei e le gambe
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2015
ogni ordinazione. Lunette lesse i racconti di Somerset Maugham
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2015
il vecchio che applaudiva i clienti e a sbirciare
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2015
conto e uscimmo tra i neri di Harlem con
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2015
neri di Harlem con i loro sacchi portati sulle
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2015
portati sulle spalle e i bambini che avvicinavano i
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2015
i bambini che avvicinavano i turisti sui marciapiedi. Lunette
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2015
quel bagno. Mi doveva i dettagli e le minuzie
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2015
sfilai la maglia e i pantaloni. La portai sul
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2015
proteggevo il viso tra i palmi. Mi aiutò e
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2015
venne da me ritrovammo i nostri angoli e facemmo
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2015
in California. Gli feci i complimenti. ¶ E gli nascosi
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2015
ferita e brulicante, con i suoi poveri diavoli al
240
2015
Il passeggero era Lunette, i capelli legati a codini
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2015
della carne non dava i suoi frutti? ¶ – Ci vuole
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2015
due divani piccoli e i muri coperti da libri
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2015
tuta da ginnastica e i piedi scalzi. Mi offrì
244
2015
da dividerci. ¶ Ci guardammo I 400 colpi. Truffaut per Marie
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2015
via il piatto con i resti di pancetta e
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2015
per andarmene quando sentii i passi di Marie che
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2015
alla libreria. Indossava sempre i pantaloni della tuta ma
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2015
Era un seno bianco, i capezzoli rosa e l
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2015
gote che scottavano e i polsi traballanti. Bevvi un
250
2015
mi aiutò a sopportare i Deux Magots con il
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2015
aiutava a orientarmi tra i romanzi italiani: uno di
252
2015
povera gente. Avrei aiutato i noirs oltre la siepe
253
2015
noirs oltre la siepe, i Malavoglia del mondo e
254
2015
Malavoglia del mondo e i fontamaresi delle province. Mi
255
2015
e lo farò per i miei diciotto anni. ¶ Si
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2015
passò una mano fra i capelli, aggrottò la fronte
257
2015
quasi un anno dopo. I miei propositi di diventare
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2015
al suo posto passarono i vari François, Bernard, Henri
259
2015
Marie ci vedevamo per i libri in prestito e
260
2015
L’unico a disertare i Deux Magots era Antoine
261
2015
me stesso e passavo i fine settimana da papà
262
2015
mese, prima bisognava proteggere i punti di sutura con
263
2015
un contorsionista cinese per i venti giorni successivi. A
264
2015
tennis. Gli avevano pettinato i capelli con un ciuffo
265
2015
e ripartirono subito con i genitori. C’era qualcuno
266
2015
proprietari, c’erano tutti i miei amici: Lunette, Antoine
267
2015
nelle tasche di tutti i vestiti e controllai che
268
2015
riviste di tennis e i suoi ritagli di giornale
269
2015
ritagli di giornale. Conservai i ritagli e mi dedicai
270
2015
turno. ¶ Feci due conti: i soldi delle mance e
271
2015
Toro come ascendente tramutò i miei sogni in tattiche
272
2015
dato come termine ultimo i vent’anni. Il lavoro
273
2015
mia camminata timida e i miei modi gentili, arrivavano
274
2015
sconvolse la Sorbona e i Deux Magots. ¶ Si presentò
275
2015
e il fuori, ascoltavo i passi leggeri salire, poi
276
2015
cinema – sparecchiò e appoggiò i piatti nel lavello, – Ti
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2015
lascito di papà, e i cappelletti con la scorza
278
2015
lo sguardo sognatore e i capelli al vento. ¶ C
279
2015
quel momento, mentre appoggiavo i fiori sulla pietra, che
280
2015
l’estetica, l’eros, i modi garbati e un
281
2015
gelato a Bologna che i bambini si affrettavano a
282
2015
farfalla nera continuammo con i Martedì al cinema, e
283
2015
nella fotografia della Marmolada, i capelli spettinati per il
284
2015
dedicato all’Est, con i turisti cechi e polacchi
285
2015
e polacchi a riempire i tavolini delle prime file
286
2015
tavolini delle prime file. I posti sotto la foto
287
2015
una zampa di netto. I draghi di Komodo hanno
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e lei mi sfilò i pantaloni senza slacciarli. Lui
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Provai a staccarmi con i miei silenzi, Camille insistette
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si sentì dire che i noirs non facevano per
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eredità di Camille furono i baci. Il suo petit
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di Antoine a fare i compiti. Abitava nel XIX
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mangiai lo spezzatino con i miei e ricordo che
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perché peccando ho meritato i tuoi castighi”, – dissi, e
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sa nemmeno cosa sono i castighi. ¶ – A volte il
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schiarì la voce, – Per i peccati violenti e per
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peccati violenti e per i peccati gratuiti che vuol
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la troppa felicità, per i divorzi e gli aborti
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per le ingiustizie e i comunisti, per l’impazienza
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alla televisione per guardare i duelli McEnroe-Borg. Certe
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mancavano rimmel e rossetto, i capelli di Monsieur Marsell
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tre, e io vidi i miei genitori sorridersi. A
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le mani che tremavano. I vestiti li aveva già
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collezione di dischi e i ritagli de “L’Équipe
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indossava un tailleur senape, i capelli raccolti in uno
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lei. La stessa bellezza, i capelli più sfilati di
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rimbecillì più del dovuto: i pantaloni del tailleur segnavano
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magazzino sconfinato dove conservavano i volumi che gli addetti
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premetti la carta con i polpastrelli, aveva le grinze
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al suo protagonista: perché i condannati a morte non
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a un Café con i tendoni verdi e bianchi
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pipa. Fumacchiava e puntava i gomiti su un paio
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di bluffare, lei e i suoi cliché di spiritualità
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vide restò immobile. Aveva i capelli a coda di
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quando andai a compilare i moduli per il prestito
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femminile era meno pronunciata. I libri spostavano la mia
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pigiama, mi ero lavato i denti, avevo spento le
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sugli italiani, lui preferiva i sudamericani e i russi
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preferiva i sudamericani e i russi. ¶ E Buzzati? Nel
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pensavo, guardavo sua sorella, i capelli a nuvola e
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non stonava. Mi rasavo i due peli di barba
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tentavano di affiorare, e i baffetti. I brufoli mancavano
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affiorare, e i baffetti. I brufoli mancavano. In compenso
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e La città e i cani di Vargas Llosa
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ferro. Tornammo a scambiarci i compiti e piccole occhiate
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l’affondo. Le cinsi i fianchi e lei intrecciò
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in salotto capii che i suoi non c’erano
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sue tabaccherie stipate e i suoi robivecchi a cielo
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comunanza. Con mio padre, i suoi capelli spettinati, e
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davanti ai Deux Magots, i soliti e i nuovi
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Magots, i soliti e i nuovi. Ci facemmo largo
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pendeva dalle sue labbra, i due codini e le
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è l’unico. Sciolse i capelli e si ricompose
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mi alzai e salii i gradini del Sacré-Cœur
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no” significa che ho i miei che ascoltano). À
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a che fare con i movimenti politici studenteschi. Erano
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un mese, mamma riempiva i piatti di cappelletti e
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liberalizzato le coscienze. ¶ – E i pompini. ¶ La crepa fu
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cucchiaio mentre sentenziava: e i pompini. ¶ Mamma lo fissò
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Lui continuò a raffreddare i cappelletti e aggiunse – Sono
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la Francia perché adorava i luccichii di place Vendôme
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Emmanuel la aiutava con i pantaloni alle caviglie. Li
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Fu allora che decisi i miei comandamenti: avrei scelto
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lo mise. Mi scompigliò i capelli e andò in
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gli insegnanti, gli imbianchini, i direttori di banca, i
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i direttori di banca, i commercianti di surgelati e
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commercianti di surgelati e i padri dei miei amici
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ogni volta che invitavo i loro figli a casa
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con le berline e i vizietti sospettabili. Noi avevamo
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di Mario e Lorenzo, i miei amici di Milano
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e noi che facevamo i ritornelli, un cappello di
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dal riflesso e incrociai i suoi occhi, avvampai. ¶ Fu
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cantava Charles Aznavour. ¶ – Dammi i noccioli. ¶ Accadde lì, quando
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cabine degli stabilimenti con i nomi delle star del
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Pizza ai quattro formaggi, i film senza lieto fine
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film senza lieto fine, i mori e i brizzolati
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fine, i mori e i brizzolati, la Provenza meglio
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Detestava la roulette e i barboncini. Aveva avuto grandi
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o la guardia forestale, i libri mi davano noia
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e a me piacevano i pochi. ¶ – Ti piace Dio
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bagno e mi lavai i denti e la faccia
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rifiutai di passeggiare, rifiutai i racchettoni con Emmanuel che
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appoggiare gli occhiali e i miei vestiti. Adocchiò Emmanuel
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sua moglie. Accanirmi con i puzzle avrebbe rimesso a
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avrebbe rimesso a posto i pezzi della mia infanzia
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ambizioni piccolo-borghesi e i parvenu. Anche per il
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fuori con la sentenza: i nostri ospiti sarebbero tornati
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in Montenapoleone e per i suoi santoni. Frequentava un
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théâtre con dettagli significativi. ¶ I miei pianeti si allinearono
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c’era da fare i conti con Giscard d
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eravamo trasferiti solo per i musei? ¶ Tremai io, e
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lacrime di dispiacere. Finimmo i sorbetti e facemmo una
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bar du Soleil, adocchiai i due sgabelli su cui
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in camera e anche i miei genitori. Marie non
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su una guancia e i capelli erano scompigliati. Bevvi
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altro spazio. Finii tra i suoi capelli e la
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tenevo sullo stomaco come i morti. Sentivo il seno
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e western per tutti i giorni di mare, placidi
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Dal mio banco vedevo i bobo che socializzavano e
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invisibilità. A scuola anche i professori faticavano a ricordarsi
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pronuncia. Mi interessavano poco i miei coetanei, al contrario
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il doppio per ottenere i risultati degli altri. Guadagnai
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organizzammo un’uscita con i miei compagni di liceo
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avesse tentato di calmare i guaiti del mio vecchio
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dal satellite e lessi i racconti esotici di Maugham
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Statale e in tutti i nostri posti. Frequentavo il
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vide me che lucidavo i boccali e lei sul
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le gambe incrociate e i capelli sciolti. A metà
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da me che pulivo i posacenere. Domandò se stavo
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e mi aiutò con i tavoli e a riordinare
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e a riordinare, asciugò i calici. Mi disse che
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tranne una volta per i repubblicani – mi strappò la
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dove un tempo abitavano i ferrovieri. Avevo le palpitazioni
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Yassim, continuava a ripetere I re salvano, i re
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ripetere I re salvano, i re salvano, ecco perché
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parte e si legò i capelli. Mi dava la
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le ballerine. Si tolse i pantaloni. Aveva un costume
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tolsi la maglietta e i pantaloni, rimasi in costume
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perché l’erba stimola i neuroni. In quella camminata
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c’era fretta, indossava i Persol e guardava il
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ritorno con Phil Collins, i Pink Floyd, Ivan Graziani
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e la maglietta umida, i pantaloni. Si spogliò da
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passai le dita tra i capelli bagnati, lo feci
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le gambe, le mordicchiai i capezzoli e il costato
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Assuntina. Del parco ricordo i primi grilli e le
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cominciammo. Mentre scavavamo rimasero i grilli, nessuna cicala, rompemmo
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per aiutare a estinguere i debiti di famiglia, lavorava
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in voglia di riparare i sospesi. Chiamai Marie, e
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mi misi a lucidare i boccali e i calici
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lucidare i boccali e i calici, caricai il fusto
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mi ero sentito con i bambini del Centro e
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perché lasci alla letteratura i fatti e per te
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cornetta, la schiacciai tra i palmi, la rigirai mentre
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strofiniamo anche le ascelle. I capelli, e i sessi
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ascelle. I capelli, e i sessi. Rimaniamo insaponati, uno
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della perdita di forza. I gesti erano meccanici e
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poi le passeggiate e i cinema, e i bimbi
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e i cinema, e i bimbi del Centro: volevo
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riuscito perché doveva mantenere i genitori in difficoltà, così
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di Parigi. Cominciammo con i Deux Magots, quando Philippe
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Marsell: le dissi che i miei mi avevano generato
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in Provenza, anche se i pareri erano cambiati nel
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in cui vengono concepiti i figli, sembrava che l
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Era provata, ma per i medici si avvicinava alla
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da Mohammed. Le promisi i tre anni sperando in
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Quando entrammo, stava compilando i moduli per un gruppo
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chiese quali fossero stati i miei movimenti abituali: le
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movimenti abituali: le mostrai i passi verso il tavolo
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sul retro. Lei ricalcò i miei spostamenti e io
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e una camicetta fantasia, i capelli raccolti in uno
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con contegno, le diedi i tre bisous e le
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la cavava, e contava i giorni che la separavano
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la doccia. Singhiozzava e i gemiti si confondevano con
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ne aveva. Si asciugò i capelli, e io mi
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come auto da tutti i giorni e uno su
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prima – Anna le diede i tre baci. ¶ Emmanuel era
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aveva scelto personalmente, distribuì i calici e chiese un
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chiamò al baule con i dischi di papà, aveva
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a cui si aggiunsero i cappelletti con variazione a
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ero riuscito a conquistare i bambini del Centro con
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a Claudia Cardinale con i capelli più corti che
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all’osteria, Giorgio convocò i clienti storici e offrì
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Palermo, quando io e i ragazzi disertammo musei e
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trasferivo al Centro: con i bambini mi inventavo cacce
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corso Lodi, a vedere i film degli adulti o
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Anne Frank aveva fregato i nazisti con la sua
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lezione rimetteva a posto i miei narcisismi e mi
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le corpulenze massicce e i caratteri complessi, credo si
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stretti e qualche volta i tacchi, sempre un velo
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sentimento per lei custodiva i miei atti osceni. ¶ Capii
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la vidi addormentata con i disegni dei bambini del
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sentii gemere, e tra i sospiri mi ordinò di
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politica dove stava scalando i vertici della Gioventù comunista
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in coro, in alto i calici. ¶ Mancava Mario. Fece
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una seccatura”. E naturalmente i due figli o forse
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dopo essere stato con i bambini del Centro, dissi
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erano l’elastico per i capelli, una crema da
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per il Centro, mancavano i finanziamenti, ma Mohammed e
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Madame Marsell mi comunicò i suoi progetti. Voleva viaggiare
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furono sempre e soltanto i quattro mesi che mancavano
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guerra in Apocalypse Now, i ragazzi si appassionarono all
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e non ho mai i soldi. Ma c’è
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le file al cinema, i miei ritardi, e ogni
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e un interesse per i dettagli. Studiava il ciuffo
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indisciplinato dei miei capelli, i titoli di coda dei
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di ribellione. Adesso aveva i capelli lunghi, li tingeva
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si era lasciato crescere i baffi in segno di
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un jukebox di modernariato. I tavoli erano gli stessi
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servire e nello scegliere i dischi. Bevvi un sorso
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gambe, Giorgio. ¶ Sorrise sotto i baffoni, diede un colpo
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nel raccontare. Prima con i film e i libri
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con i film e i libri, poi con l
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anche al Louvre perché i bambini decidono cosa saranno
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lei se ne andarono i significati delle parole che
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tutte. Rimasero vuoti che i suoi orfani pronunciavano al
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e le avevano chiesto i documenti che certificassero il
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Non ho mai saputo i suoi ultimi gesti, la
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sulla giostra del Trocadéro i primi giorni in cui
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giorno dopo aveva scongelato i ravioli, c’erano anche
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scoperchiai e vidi che i ravioli erano i cappelletti
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che i ravioli erano i cappelletti lasciati da mia
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noi, ogni tanto. Apriva i canali energetici del neonato