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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Nella vita, 1903

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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1903
subito si sciolse. Allora i due uomini si staccarono
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1903
in là finalmente stavano i monti, con interrotto disegno
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vado a casa. Ho i guanti: guarda. ¶ E le
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mostrò, lamentando. ¶ - Vedi, ho i geloni. ¶ Ella taceva, guardandolo
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lembo dello scialle sbatteva i fili della sua frangia
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lambiva alle basi immani i pilastri quadrati degli archi
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prime avvisaglie della pioggia i capuani avevano disertata la
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sua nera fuggiva lungo i muri. Le donne lo
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1903
Placido. Più in là i fossati nereggiavano, lateralmente, e
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di lei: la città, i bastioni, la campagna medesima
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cui man mano tornavano i sensi e la coscienza
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1903
Palpitavano tutte e due, i loro cuori battevano forte
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scrosciar la pioggia contro i vetri e i fattori
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contro i vetri e i fattori parlavano più alto
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con un fragore assordante. I fattori si levarono e
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carrozze, e ora, mentre i primi ranghi si formavano
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trascinando la compagna. ¶ Sorpassarono i cancelli, e per un
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Letizia sbarrò nella oscurità i suoi grandi occhi pieni
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destino: sola. ¶ UN «CASO». ¶ I. ¶ Ai «Fossi», laggiù dietro
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il sole di agosto, i rigagnoletti e le pozze
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cronaca del Roma e i bollettini si leggevano da
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due, tre volte: squillavano i campanellini di un carretto
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sul panno, soffregando forte. I carabinieri aspettando, guardavano la
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lo sapete? ¶ - Dove sono i Lanzieri? ¶ - A Porto. ¶ - È
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stazione ferroviaria, tutta nera: i grandi occhi immobili delle
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due o tre secondi i suoi movimenti ne vennero
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guardare verso la porta i miei compagni di tavolino
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1903
mi viene a narrare i suoi patimenti e senz
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1903
in quel chiaro. Appresso i lumi si spensero tutto
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1903
paio d'anni durante i quali vi avevo tranquillamente
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1903
faccia al balcone, dietro i vetri appannati. Vedevo venir
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1903
procedeva, scotendo il capo. I carabinieri, infilavano i guanti
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capo. I carabinieri, infilavano i guanti. Lo conducevano alla
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storie che seguono tutti i giorni, cose che s
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in consegna al Tribunale. I carabinieri presero l'orso
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figlio del sindaco accolse i due cavalli nella sua
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di quindici giorni, durante i quali mi sostituì a
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altro, rivedere e salutare i miei maestri. La vecchia
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gran cortile soleggiato - ove i parenti, aspettandolo, gli preparavano
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1903
mi cascavan le braccia. I ricordi la mancanza di
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mancanza di esercizio... specie i ricordi, caro lei, che
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Egli era commosso. Strinse i pugni, fece per sollevarsi
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ercole il professore e i suoi scolari. ¶ - La rivedrò
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si guardava attorno, guardava i giovani che, fra tanto
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in una nebbia fredda i più teneri ideali ch
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Tutto è a posto..... I parenti di lei mi
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Dimmi, hai visto niente i miei pettini?.... Non ti
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le sue poesie larmoyantes, i suoi sonetti pieni d
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anima, come dicono adesso, i suoi straziantissimi drammoni, brani
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lo scoppio, a sentire i medici, d'una latente
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lungamente. Un angelo. Tutti i giorni gli portava il
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lo consolava, gli leggeva i libri e i giornali
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leggeva i libri e i giornali, gli scriveva le
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grande, indizio, come osservano i grafologi, d'una passionalità
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popolo, mettono a dormire i loro piccini. La piccola
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una giovane donna ripigliava i sensi a mano a
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guancia, sanguinante. Ella strinse i denti, con un brivido
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l'ora della visita. I parenti delle ricoverate arrivavano
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a uno a uno i nuovi venuti dei quali
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figliuola! ¶ E le carezzò i capelli, col suo solito
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ella sciorinava al sole i piccoli peperoni rossicci destinati
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manine insudiciate di terriccio: i pulcini della chioccia gli
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1903
scappati, di que' giorni. I briganti scorazzavano ad Atina
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le viuzze di Durazzano, i soldati inferociti se li
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la mano ricadde. Fuori, i bambini giocavano al sole
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Cristo! La moglie con i dolori del parto, la
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casa, la vacca venduta, i figliuoli nudi! ¶ E Bernardino
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entro vi fossero passati i denti d'un pettine
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a vedere! L'ufficio? I doveri dell'ufficio? L
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una vita, di tutti i ricordi che v'inchiodano
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segnava le ore e i minuti a' tardi arrivati
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nel sancta sanctorum senza i titoli che ci vogliono
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compagni locali e con i lettori - e però badava
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necrologo de' nostri compagni - i nomi di coloro che
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ritiri - un refrigerio per i superstiti - occupava quelle constatazioni
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1903
occhi. Guarda quassù, guarda i nostri balconi. ¶ - Difatti. ¶ Il
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amore da lontano, tutti i giorni. ¶ Non risposi. Ordinavo
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del pavimento sul quale i suoi piedi nudi avanzavano
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azzurrino di una fiammata: i martelli picchiavano già sulle
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bastone con cui minacciava i suoi persecutori infantili. ¶ - Quella
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fumo. Rimpetto a lei i due facchini parlavano di
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una fontanina di cui i monelli avevano deviato il
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altra, rannodando sull'occipite i lunghi capelli neri, balbettò
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vaso di menta e i fascicoli d'un romanzo
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sai, dove si prendono i biglietti... ¶ La signorina frugava
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la penna, sospirò profondamente. I suoi grandi e dolci
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era posta a rivedere i compiti delle sue scolarette
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scritti infantili aspettava ancora i suoi segni di correzione
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buono e pietoso come i suoi buoni e dolci
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mani nervose e tormentavano i fascicoli del romanzo, il
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mise a riordinare, macchinalmente, i suoi compiti sulla tavola
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e contemplò, muta, meditando, i suoi compiti. Gli occhi
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tempietto freddo e malinconico, i cui quattro finestroni affacciano
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1903
le scranne in fila, i muri coperti di vecchie
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strepito breve e ferreo, i fucili: una voce dava
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non dico meglio, perchè i buoni padri Gesuiti lo
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vetrate sbattute. Nella infermeria, i cui quattro poggiuoli stampavano
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raccomandano alla santa Vergine. I Gesuiti ci raccomandavano a
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una risata folle, tenendosi i fianchi, battendo i piedi
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tenendosi i fianchi, battendo i piedi a terra, scotendo
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piedi a terra, scotendo i pugni stretti. ¶ L'altra
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scapola percotevano l'aria, i suoi denti stridevano, ed