Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

contraria, sotto quello e i seguenti capitani, finchè ebbe

per gli altri stranieri, i quali, per qualunque parte

apprensione, massime de' Bianchi, i quali tenevano tutti gli

si trovi. «Divisi così i cittadini di Firenze, cominciarono

paciaro in Toscana contro i discordanti della Chiesa. Fu

contrario; perchè volea abbattere i Bianchi e innalzare i

i Bianchi e innalzare i Neri, e fare i

i Neri, e fare i Bianchi nimici della casa

per Dio! Noi siamo i Guelfi di Firenze, fedeli

ambasciadori de' Neri, giunsono i Bianchi, i quali con

Neri, giunsono i Bianchi, i quali con grandissima reverenzia

in isdegno co' Pistolesi; i quali si maravigliarono, facesse

arme e con gente. I seminatori degli scandoli li

Il Signore non conoscea i Toscani, nè le malizie

erano d'intorno.» ¶ «Avevano i Guelfi Bianchi ambasciadori in

corte di Roma, e i Sanesi in loro compagnia

castello il quale tenevano i Fiorentini, dicendo che a

in breve si macchiarono i loro contrarii. Continuavano i

i loro contrarii. Continuavano i Bianchi, i Cerchi ad

contrarii. Continuavano i Bianchi, i Cerchi ad essere in

gente, molto più che i Neri e i Donati

che i Neri e i Donati, ma molto meno

a questo fatto, tutti i principi della setta con

caro ne' paesi piccoli i disprezzi, che ne' grandi

è certo da tutti i documenti, e da quanto

furono in Firenze eletti i nuovi Signori, quasi di

è l'ultimo rimedio. ¶ «I loro adversari n'ebbono

uomini deboli e pacifici, i quali sotto spezie di

credeano leggiermente potergli ingannare. ¶ «I Signori furono questi, che

Brandani gonfaloniere di giustizia. I quali, come furono tratti

altri non era compiuto. I Guelfi Neri incontanente furono

quando si convenia arrotare i ferri; e cominciamoci da

Capitani della parte guelfa, i quali erano riesser Manetto

ciò che domanderete. ¶ «Partironsi i Capitani molto allegri e

di piatà.»294 Ma tra i Neri che avevano oramai

tutto dal tempo, e i Bianchi che pensavano poter

così ordinarono e procurarono i Guelfi Neri che messer

essere il primo. Ma i Signori niuno lasciarono parlare

Cerchi era assai abbassata. ¶ «I Signori dissono agli imbasciadori

settantadue mestieri d'Arti, i quali aveano tutti Consoli

di nobile sangue; salvo i Fornai, che dissono, che

dì facea festa con i vini nuovi, e assai

assai scandali potrebbono incorrere, i quali, con la malizia

veniva con gran riguardo. I conducitori lo confortavano, e

signore verrà, e tutti i cittadini troverà divisi; di

Cari e valenti cittadini, i quali comunemente tutti prendeste

quali come voi sapete, i miei compagni e io

conviensi onorare. Levate via i vostri sdegni, e fate

altro mondo se non i morti prima di quell

son narrati se non i fatti allor compiuti, predicendosi

allor compiuti, predicendosi solamente i posteriori; certo è, dico

secondo il costume. Furono i cinque colleghi di lui

dittatoriale) «di pacificare insieme i Fiorentini; et per levare

piggior consiglio debbono intendersi i capi di parte Bianca

terra; e non forse i priori, o almeno non

o almeno non tutti. ¶ I particolari di questo fatto

era usanza, ed essendo i Consoli innanzi, furono manomessi

onori della nostra città. I Signori sdegnati ebbono consiglio

tra le Arti, e i popolani e i grandi

e i popolani e i grandi, fu considerata e

loro consorti a Serezano, i quali ubbidirono e andaron

tra loro era congiura. I Rettori» (sinonimo di Priori

vinta la terra; perocchè i Lucchesi» (Guelfi vecchi e

esercito di uomini. Vedendo i Signori» (altro sinonimo di

sinonimo di Priori) «che i Lucchesi veniano, scrissono loro

villate si comandò pigliassono i passi; e per istudio

tanto si procurò, che i Lucchesi ubidissono. ¶ «Molto si

Mozzi, per più sicurtà. ¶ «I Signori, per rimediare allo

siano pochi; perchè sanza i consigli palesi non si

quella parte se non i maggiori, certo i migliori

non i maggiori, certo i migliori uomini di Firenze

armi e in travagli, i Priori, per consiglio di

principali delle due sette, i quali furono questi: messer

coloro a cui giovano i rigori delle condanne politiche

di alcuni o tutti i Neri. Imperciocchè, al mese

una morta da casa i Frescobaldi, sguardandosi insieme l

di gennaio 1301, essendo andati i Cerchi a lor possessioni

secondo le leggi e i due esempi già dati

furono messi in prigione. I Cerchi avevan di che

di Carnovale, che mangiando i Cerchi coi soprastanti, mangiarono

giorno: per modo che i Cerchi gli cominciarono a

e altre potenti stiatte. I Ghibellini similmente gli amavano

giù fino al fine, i Bianchi aver sempre più

ma meno vigore che i loro avversarii. Epperciò, molto

multe e prigioni. Stavansi i Bianchi soddisfatti di quel

nel governo. Non così i Donati, quasi esclusi da

quest'anno 1301,285 si adunarono i capi della parte de

lor seguaci, e ancora i Capitani di parte guelfa

che era per cacciare i Cerchi, e che furono

detto consiglio; e tra i Priori e loro fumo

con parole dolci raumiliamo i Signori. E messer Palmieri

rimasero questa volta cacciati i soli Neri, e la

dei Bianchi.288 ¶ Ridussero quindi i Bianchi a lor parte

Bianchi a lor parte i Pistojesi, che avevano fino

le due, ed eletti i loro Anziani dell'una

le solite cacciate, e i disfacimenti della parte contraria

fuori, la vittoria; e i meno puri, tacciati prima

di parte guelfa; e i nomi di Neri e

moderne, nelle quali, abbondando i documenti, è difficile che

della narrazione. Mi perdonino i leggitori di non saper

di tali storici contemporanei, i quali sono insieme i

i quali sono insieme i più efficaci scrittori di

l'esempio. ¶ Quali fossero i Donati e messer Corso

Corso lor capo, quali i maleficii di lui nella

nella propria famiglia contro i consorti, quali forse le

Pazzi e de' Donati, i quali erano più antichi

sì ricchi. Onde veggendo i Cerchi salire in altezza

gran vita, cominciarono avere i Donati grande odio contra

reda; ma non consentendo i parenti di lei perchè

altri conchiuse il parentado. I Cerchi, parenti di messere

nell'arme egli ed i suoi; di che molte

di Pistoja, e dando i nomi a quella dei

Firenze stessa a confino i principali e più da

in Firenze corruppe tutti i Fiorentini, et partilli d

de' nobili, appresso tutti i popolani, si partiro, et

gara cominciata, non che i Cancellieri per li Fiorentini

si racconciassono insieme, ma i Fiorentini per li Cancellieri

Donati ora de' Neri.254 I quali tralasceremo come a

artefici minuti, e tutti i grandi e popolani ghibellini

seguito grande ch'aveano i Cerchi, il reggimento della

ogni dove Ghibellini erano i grandi e Guelfi i

i grandi e Guelfi i popolani; qui, all'incontro

popolani; qui, all'incontro, i popolani furono se non

ma meno Guelfi che i grandi: il che venne

a far me o i miei di parte, o

una brigata de' Donati, i quali o non riconoscendo

non riconoscendo di dietro i Cerchi, o appunto perchè

cavalli. Quindi a rivolgersi i Cerchi e far rumore

vendetta. E perchè anche i circostanti cittadini, favoreggiando chi

fiorentina, che attribuiva tutti i malanni della città a

opposizione e lotta tra i due protettori, il celestiale

con alcuni da casa i Cerchi, con uno dardo

Cavicchia.261 E così rapportavano i giullari; e spezialmente uno

non si dicea, perchè i Cerchi si movessono a

Bianca pendente a Ghibellinismo, «i Capitani della parte Guelfa

più assai, e così i delitti più frequenti che

tra le passioni e i delitti, regnava universalmente una

ivi ogni vettovaglia, abbondantissimi i doni. Al ponte Sant

co' propri occhi: ¶ Come i Roman, per l'esercito

altri maestri di historie, i quali così le piccole

et nuova cronica tutti i fatti et cominciamenti d

in poi, il matrimonio, i figliuoli, forse altri amori

vita compagnevole, e poi i negozii pubblici, le ambascerie

inferiorità di tali prove, i tre primi versi di

XVI. ¶ Già vedemmo che i tempi di Dante furono

confederarla o liberarla. Ma i Guelfi non se ne

se non per esagerare i propri principii popolani, opprimere

Campaldino e di Caprona, i Fiorentini fecero una nuova

delle sconfitte. ¶ E allora i Fiorentini rivolsero in sè

altre città d'Italia. I nobili, cacciati del governo

aggiunse a far eseguire i lor comandi un Gonfaloniere

l'altro;215 e che i maleficii si potessero provare

Collegi.» E ordinarono che «i Signori vecchi, con certi

voti, avessero a eleggere i nuovi.» Questo dell'anno

per forza, ma rilottando, i Grandi, «fortemente dolendosi delle

contro il popolo, e i versi da noi messi

suo giudice, e udendo i testimoni prodotti da amendue

e condannò messer Simone. I cittadini che intesono il

al fuoco, al fuoco. I primi cominciatori del furore

si tornò a dietro. I Priori, per piacere al

del palagio, e rubarono i cavalli e arnesi del

Anche il Villani reca i medesimi particolari, e v

quindi, di siffatta occasione i nemici di Giano, cioè

nemici di Giano, cioè i Grandi, e, come pare

e, come pare, anche i principali popolani nemici di

il cui nome e 'i cui pregio ¶ La festa

popolana. ¶ Imperciocchè, non tornarono i Grandi in potenza per

ovvero per poter aver i carichi della Repubblica, da

ordini del 93 erano esclusi i Grandi; ad ogni modo

una legge oppressiva. Certo i reggitori popolari, non che

quale tanto lo avvilupparono i vani onori che a

secondo piace a tutti i filosofi.»226 Peccato è sì

Medici e Speziali. Certo, i due passi posti in

pensare poco popolaresco; e i versi recati su Giano

Ei le annovera così: «I. Ai Sanesi, per li

cittadini sostenuti a Perugia, i quali ei ricondusse seco

accostò agli Aretini, e i Fiorentini mandarono al Papa

quale e di tutti i grandi scrittori troppe numerose

sue deliberazioni, sua potenza. I magistrati chiamavansi Capitani di

conveniva che si raunassero i sindaci ed ambasciadori solenni

nome di poeta acquistato, i suoi studi, le sue

governo poi, a malgrado i vizi detti, e tali

di Giano della Bella, i Fiorentini s'accordarono di

stato, con tutto che i grandi avessono cominciato a

ambizioni di grandezza fossero i Fiorentini quando intrapresero sì

ammirata ai nostri dì, i due templi maggiori, il

secolo XIII. E se i pubblici monumenti non sono

insieme s'accrescono e i monumenti pubblici e le

et balli.»242 ¶ CAPO DECIMO ¶ I BIANCHI E I NERI

DECIMO ¶ I BIANCHI E I NERI, IL GIUBILEO, LA

è più morte ¶ Inf. I. ¶ A te convien tener

come pur succede sovente, i puri o più esagerati

Presersi quindi d'amore i due cognati, o dopo

poscia, restituiti in Rimini i Malatesta, furono i due

Rimini i Malatesta, furono i due corpi là riportati

che seguirono. Chè se i grandi eventi della vita

perchè mi ricorda ch'i parlai ¶ Della mia donna

vedere moltitudine di Angeli, i quali tornassero in su

poi nel Poema, cerchi i diversi luoghi del Purgatorio

morta, «e compiere tutti i dolorosi mistieri, che ai

per le donne ed i congiunti testimoni o partecipi

donna, non sanno vedere i segni tutti della verità

cose umane; e coloro, i quali misurando ogni altro

Chè siccome infiniti sono i dolori quaggiù, infinite sono

pe' versi d'amore i più belli che allor

cielo del Paradiso tra i sommi filosofi, con lode

egli pensò di vincere i conflitti in lui sorti

E così interpretano veramente i migliori.179 Al che tutto

donna perduta, le tentazioni, i conflitti venutigli dalla donna

conscienziosi e dell'intendere i secoli lontani, s'informino

or innanzi. ¶ Certo poi i conflitti, e, diciam pure

desiderio, si rivolsero tutti i miei pensamenti alla loro

breve digressione, ove sono i semi del libro del

il Paradiso. E quindi i più, attendendo a queste

quasi tiranno in Firenze. I sette figliuoli di Dante

non a ciascuno. Lascino i filosofanti lo sposarsi a

da allegare. Troppo sovente i biografi, per iscusare il

ogni sestiere formare poi i varii magistrati popolari e

vicini gli Alighieri e i Portinari, e ciò che

del medesimo vicinato erano i Cerchi e i Donati

erano i Cerchi e i Donati. Gli Alighieri discendenti

e così Dante e i suoi consorti «abitavano in

che va a casa i Sacchetti, e dall'altra

parte si stendono verso i Giuochi e i Donati

verso i Giuochi e i Donati.»193 I Donati, così

Giuochi e i Donati.»193 I Donati, così vicini degli

canto de' Pazzi:194 e i Cerchi e i Portinari

e i Cerchi e i Portinari abitavano presso al

Gemnna Donati, furono probabilmente i Donati stessi. Qual grado

solendo allora abitare insieme i consanguinei, perciò detti allora

Dante, che ne trae i versi seguenti pieni d

trarne vanto. ¶ Accompagnandosi quindi i due amici su per

tal disputa, e riferiremo i soli versi più narratorii

Dante, che son pure i più affettuosi; e il

a leggere ere intieri i Canti III e IV

volgo o da lungi i fatti politici. Nè so

prima o poi, esercitarono i due una inimicizia che

e contro a lui, i quali li promisero essere

veritiero, a quei pettegolezzi i quali appunto si fanno

La gente nuova, e i subiti guadagni ¶ Orgogli, e

della sorgente poesia, tra i compagni e le socievoli

errore di molti ignoranti; i quali credono, niuno essere

anni, dividevansi tra loro i Guelfi Pisani, anzi la

Sardegna (si sa che i giudicati erano provincie pisane

traendo seco, come pare, i Guelfi più esagerati. Ugolino

per cinque mesi; passati i quali rassegnò l'ufficio

mesi il vecchio e i cinque giovani. E così

Di questa crudeltà furono i Pisani per lo universo

allora intorno a Dante i personaggi dei suoi canti

Morto fin dal 1285 Carlo I d'Angiò re di

nuova in città, apparecchiarsi i Ghibellini d'Arezzo a

Siena; onde è che i Fiorentini accorsero con ottocento

e, secondo il costume, i Guelfi uscitine eran venuti

Casentino. «Fatta tal deliberazione, i Fiorentini accolsono l'amistà

l'amistà, che feciono i Bolognesi con dugento cavalli

Minialo, gli Squarcialupi, e i Colligiani, e altre castella

insegne al giorno ordinato i Fiorentini, per andare in

ove se avessono trovato i nimici, arebbono ricevuto assai

chiama Campaldino, dove erano i nimici; e quivi si

e feciono una schiera. I capitani della guerra misono

capitani della guerra misono i feditori alla fronte della

fronte della schiera; e i Palvesi134 col campo bianco

mura sono? fugli risposto: I Palvesi de' nimici. ¶ «Messer

brigata de' Pistojesi fedì i nimici per costa. Le

la polvere era grandissima. I pedoni degli Aretini si

si mettevano carpone sotto i ventri de' cavalli con

messi in caccia, uccidendoli. I soldati Fiorentini, che erano

alle sconfitte, gli ammazzavano; i villani non aveano pietà

Messer Talano Adimari e i suoi si tornarono presto

seppono, se non quando i nimici furon rotti. Non

a Poppi.135 » ¶ Spero che i miei lettori non mi

sotto di sè, oltre i Pistojesi, anche i Lucchesi

oltre i Pistojesi, anche i Lucchesi, ed altri forestieri

sua schiera, et fedìo i nimici per costa, et

messer Corso. Ma notinsi i due, come primo segno

schiere equestri; nella quale i cavalieri che erano dalla

battaglia agli Aretini, perciò i loro cavalieri vincitori perseguitando

luogo interi combatterono, ma i cavalieri soli e di

sussidio di pedoni, ed i pedoni poi di per

chè per essere fuggiti i loro cavalieri alla schiera

e agevolmente vinsero prima i cavalieri, e poi i

i cavalieri, e poi i pedoni. Questa battaglia racconta

tu 'l ridi' tra i vivi: ¶ L'Angel di

cinse. ¶ Purg. v. 91-130. ¶ Tornati i Fiorentini a casa, secondo

Nè questi furono forse i soli versi ispirati a

quell'impresa di tutti i vicini Toscani contra Pisa

di sì poco frutto i collegati Toscani. Ma, o

Ragunavansi nell'animo giovanile i soggetti di poesia; ma

alla lingua del sì. I migliori trovatori e poeti

non prendea se non i vantaggi. Le altre erano

gloria letteraria, che disprezzano i principianti pur destinati ad

uno di quegli uomini, i quali risplendono naturalmente in

in poesia; chè anche i più generosi possono ingannarsi

ragione contraria che fa i concettisti di tutte le

di tutte le età, i seicentisti di tutte le

da lui tanto lodati, i due Guidi, Guinicelli e

Purgatorio, dove sono puniti i superbi, ei riconosce fra

ultimo, che quasi tutti i commentatori s'accordano a

stesso. ¶ Nè furono soli i poeti a circondar Dante

volgare, ed avea seguiti i medesimi andamenti. Primo scrittore

più giovane di lui: i quali amendue avremo occasioni

corona in patria. ¶ Bensì i nomi di Cimabue e

in Firenze. Dove, trascurando i più oscuri, primo appunto

lui. Quanto grandi fossero i passi fatti fare all

che ne furono meravigliati i contemporanei. Nè Dante si

non insolita, tra' sommi; i quali lasciano a' lor

si scorge quali fossero i progressi d'ogni maniera

Arno, onde furono capo i Rossi con loro vicinanza

guari diversi da' bruti, i secoli de' quali non

punto ove sono giunti i predecessori, per avviare i

i predecessori, per avviare i successori ad una meta

gli studi morti e i vivi, tra la rettorica

certamente in questi secoli; i quali, dicansi di libertà

che seguirono, ora alterando i discorsi veri, ora inventandone

buon tempo hanno pure i letterati!96 Nè si astenne

università di Parigi. Anche i grandi uomini forza è

differenza v'è tra i grandi e i piccoli

tra i grandi e i piccoli, che costoro servon

e restan gregge, dove i grandi sanno trovare qualche

poesie di Dante, e i commenti che ne fece

dell'universo, con intorno i sette-cieli rotanti dei

ciò è notissimo; ma i periti ammirano in molti

prosegue, nominando fra essi i principali del suo tempo

ecclesiastici; ai quali dopo i principii delle lettere eran

accostantesi a spiritualità, tutti i sommi si vogliono non

ce lo dicono tutti i biografi, e principalmente il

per cantarsi realmente, e i sonetti per essere dal

cel dicesse, sono innumerevoli i luoghi della Commedia, ove

mette il maestro tra i dannati del più brutto

et maestro in digrossare i Fiorentini, et farli scorti

Imperadori, or dai Papi; i quali si disputavano non

Bologna, e si toglievano i maestri e gli scolari

ci dice, che egli «i primi inizi prese nella

e nell'esilio; duranti i quali bensì egli sempre

vita di lui. Facciano i dotti d'ogni scienza

FRANCESCA. ¶ (1289). ¶ Le donne e i cavalier, gli affanni, e

IN PATRIA. ¶ CAPO PRIMO. ¶ I COMUNI ITALIANI SEI SECOLI

a cui ho dedicati i miei studi, che ho

l'ingegno, le virtù, i vizi, le fortune della

di lettere, come furono i migliori nostri; egli uomo

posizione degli astri, o i sogni. Ma a quell

che Dante con tutti i buoni di quei tempi

dove Manfredi raccoglieva, oltre i titubanti Pugliesi e Siciliani

titubanti Pugliesi e Siciliani, i suoi Tedeschi, i suoi

Siciliani, i suoi Tedeschi, i suoi Saraceni di Nocera

pugnavano fortemente per Manfredi i suoi Saraceni e Tedeschi

e Tedeschi: ma usando i ferri di taglio, furono

si dice. ¶ Poscia ch'i' ebbi rotta la persona

Federico s'erano mossi i popoli, i padri de

erano mossi i popoli, i padri de' Guelfi, la

s'alzavano se non i Ghibellini, la parte dei

addì 11 novembre, si sollevarono i Guelfi, facendo raunate e

giorno appresso. Rientrarono quindi i fuorusciti Guelfi a Firenze

e 17 aprile 1267, furono cacciati i Ghibellini; e nell'agosto

suo nemico. Venduti tutti i restanti beni paterni, e

lor signoria, nè accrescere i Guelfi nella Penisola. E

il popolo di Firenze, i non nobili, gli artieri

in arti, e sotto i priori di ciascuna di

Ma nel 1282, sollevatisi contra i XIV Signori, diedero il

secoli di essa. Basterebbero i fatti di Rosmunda e

patria vennero l'indipendenza, i costumi, la famiglia, e

costumi, la famiglia, e i legittimi amori così ben

semplici gli amori ed i costumi come testè, ci

si figuri non solo i piccoli interessi di ogni

convenia fare compiutamente tutti i suoi piaceri. Egli mi

tempi tra' cittadini, aveva i circostanti vicini raccolti nella

Alighieri; il quale (siccome i fanciulli piccoli, specialmente a

parve allora veder tutti i termini della beatitudine... E

farlo sentire a molti, i quali erano famosi trovatori

quale io salutassi tutti i fedeli d'amore, e

Cavalcanti, il maggiore tra i poeti predecessori di lui

Dante da Majano; gentili i due primi, non questo

l'attenzione di tutti i poeti di grido allora

sua donna vera, introdusse i nomi di sessanta delle

E poi immaginate ¶ «S'i' son d'ogni tormento

dolce e soave, ¶ «Ch'i' mi sentia dir dietro

fu distruggitrice di tutti i vizi e reina delle

delle quali una volgendo i suoi occhi verso me

era fine di tutti i miei buoni desiderii. Ma

Imperciocchè, recata questa e i due sonetti, passa Dante

E LA POESIA VOLGARI: I POETI E GLI ARTISTI

di Troveri o Trovatori. I primi par che fossero

primi par che fossero i troveri in lingua d

provenzale furono più numerosi i poeti e trovatori; fra

non che varii sono i gusti, le ammirazioni, le

od è Shakespeare fra i popoli di lingue germaniche

e semplicità; ma quindi i loro difetti pur giovanili

origine; Dante e Shakespeare i due grandi del risorgimento

ancor terra. E tra i due poeti cristiani, doveva

origine sovrumana. ¶ Nè fra i tre, Dante è solamente

lettura del Poema, solendo i leggitori aver la mira

insufficiente. Si contentino, quindi, i leggitori di non risalir

chiamata da molti Beatrice, i quali non sapevano che

Nova rivolta in Filosofia, i cieli in Iscienze ec

soggetto su cui corrano i due sensi.»522 E così

delle pene.»523 Abbiano pazienza i leggitori, se, com'io

seguaci, e da tutti i poeti così detti Platonici

non più che innamorati; i quali, in una donna

il mondo di quaggiù, i regni, le città; e

le parti, per tutti i vizii fiorentini, ei dice

e sono quindi accennati i dubbii, le interruzioni al

ad ogni modo attentamente i due Canti da chiunque

in tutte l'arti, i grandi non sogliono inventar

far qui meraviglia, che i due ultimi sieno accennati

II° cerchio, ove incominciano i tormenti, sta Minosse, demonio

che ei condanna. Qui i peccatori carnali son tormentati

guardato da Cerbero, sono i golosi fitti nel fango

nel fango.533 E fra i primi è Filippo Argenti

Il VI° cerchio e i tre inferiori sono chiamati

aggravan le colpe e i tormenti, e qui incomincian

questo VI° cerchio sono i superbi, cioè gli eresiarchi

Centauri che li saettano, i violenti contro il prossimo

trasformati in secchi sterpi i violenti contro sè stessi

una pioggia di fiamme i violenti contro Dio, come

e gli accenna poi i proprii compagni nelle pene

III, ma morde insieme i venturi Bonifazio VIII e

passando; e sonvi poi i moderni Michele Scoto, Guido

tra que' diavoli e i poeti e l'anime

terra, Caifasso, Anna, e i sozii loro nella condanna

fa un'invettiva contro i conti da Romena, per

per cui aveva falsificati i fiorini di Firenze; e

dove il Poeta accumulò i supplizi, i peccatori, e

Poeta accumulò i supplizi, i peccatori, e le satiriche

rimembranze. Ma non finiscono i frodolenti. I pessimi de

non finiscono i frodolenti. I pessimi de' quali, e

quasi comprendenti in sè i maggiori peccati, i traditori

sè i maggiori peccati, i traditori, sono nel cerchio

uno di costoro prendendo i due poeti su all

nel IX°.555 E qui i traditori son tutti puniti

chiamasi Caina, e contiene i traditori dei proprii parenti

Antenora, e vi sono i traditori della patria; fra

è noto a tutti, i due Pisani, l'arcivescovo

fece conoscere agli altri, i quali non erano nemmeno

le case rubate, similmente i parziali più possenti occuparono

con un altro, sopra i beni stati dei ribelli

di Dante erano scritti i precedenti sette canti; e

principio del canto ottavo: I' dico seguitando, alle cose

Canti trovati essere stati i Latini;* non certo poi

e non solo lodò i Malaspina senza que' veli

una qualità di peccatori i meno odiosi; posciachè per

vostra casa onora, ¶ Grida i signori, e grida la

Con tutti e quattro i piè cuopre ed inforca

dubiti chi vuole tra i due, allegando in pro

Lucca e Siena. Raccoltisi i Pontificii Ghibellini ad Arezzo

Arezzo, mossero quindi contro i Fiorentini fino a Bibbiena

fine dell'anno, prima i Fiorentini poi i Pontificii

prima i Fiorentini poi i Pontificii, o sbigottiti gli

o per trattare. Ma i trattati non riuscirono a

mal contenti di lui; i Guelfi, come di nemico

naturale e così traditore; i Ghibellini, come di amico

traditore.492 ¶ Le condizioni e i travagli d'Italia in

questi mi perdonerà, e i lettori mi saranno grati

e deride, accese fra i successori di lui cotanto

darsi piacere, od arricchire i due suoi figli naturali

da Branca Doria. Intanto, i Romagnuoli con miglior consiglio

ufficio di capitano.»493 ¶ Dopo i quali eventi, non un

romore, et feciono sonare i Priori la campana a

incontanente mosso da casa i Priori, il Gonfaloniere della

popolo cominciò a combattere i detti serragli da più

se lo scampassono, et i detti volendolne pur menare

lasciò cadere da cavallo. I detti e Catalani veggendolo

mortale, lasciollo per morto; i monaci del detto monistero

incontro, traendo frutto presso i Ghibellini l'amico di

anni l'Inferno tra i viaggi, le parti e

viaggi, le parti e i negozi, facendo o no

quel golfo, frequenti appariscono i castelli ove imperavano gli

ove imperavano gli Spinola, i Doria, i Fieschi ed

gli Spinola, i Doria, i Fieschi ed i Malaspina

Doria, i Fieschi ed i Malaspina. Intorno al Corvo

principio del secolo XIV i Romitani di santo Agostino

sopravanza che il coro; i naufraghi vi appendono i

i naufraghi vi appendono i voti.499 » A questo frate

guardati attorno me e i fratelli, disse: pace.501 Quindi

essere del tutto abietti i Canti degli illustri poeti

è comparar co' minori i sommi ingegni. Meglio compararli

ci mancano in patria i paragoni, e ci è

a cercare in tutti i paesi, in tutte le

lui, Omero e Shakespeare, i quali sieno a lui

arti, che sono forse i soli giudici legittimi de

vero, ricusati da taluni, i quali restrignendosi in un

e ad aggiungervi poi i nuovi pensieri accumulati ma

de' libri, sono alcuni i quali tengon più conto

storici di quelle scienze, i quali ne troverebbero più

autori speciali di ognuna. I libri veramente gloriosi allo

gloriosi allo scrittore sono i libri veramente utili a

Capo XII del Libro I, è chiaro dal trovarsi

Penisola;463 esamina ed apprezza i meriti e demeriti di

argomento. Ma non giovano i disprezzi contra a un

pure scritti in tutti i secoli nostri: come si

Dante, che di tutti i dialetti insieme debba trarsi

Che fin d'allora i Toscani vantassero il loro

gli stili, accettare tutti i dialetti, e raccogliere da

di Fiorenza; pure, rivolgendo i volumi dei poeti, e

e discorrendo fra noi i vari siti dei luoghi

lodare sopra que' tanti i quali sembrano non poter

e virile in tutti i suoi amori, seppe amare

e la nazionale e i dialetti provinciali; amare, e

poesie volgari allora usate; i sonetti, le ballate e

od altissimo, ed intentati i due altri, che doveano

frase seguente: «Di tutti i miseri ei mi duole