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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Francesco Biamonti, L'angelo di Avrigue, 1983

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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1983
ora pareva insopportabile, e i giovani se ne andavano
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1983
giovani se ne andavano. ¶ I vecchi, ancora numerosi, erano
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mese di qualsiasi anno. ¶ I fatti acquistavano la forza
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a infrangere l’ordine. ¶ I vecchi sotto il portico
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Vado cosí. ¶ Salirono per i vicoli tra case che
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fin che poteva. ¶ Giunsero i carabinieri. Poi anche la
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del figlio; camminò tra i rosmarini con gli occhi
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Quel mondo che raccoglieva i suoi affetti se ne
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avorio dell’Artide – erano i ricordi piú recenti. ¶ Né
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salí per l’uliveto. I suoi capelli sollevavano, ad
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altra raffica le spartí i capelli sulla fronte, le
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del ferro» che colpisce i marinai saturi d’acqua
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1983
la crosta dell’esistenza i bagliori di una strana
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è infelice. ¶ Ester aprí i vetri per chiudere gli
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prenderla. ¶ Nella legnaia osservò i soliti gechi. Quei piccoli
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una parete del Nyon i marinai, puerili, avevano fatto
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cingeva la fronte e i capelli fluenti. ¶ «Adieu messieurs
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Ma tardavano a tornare i partecipanti al funerale. ¶ Avrebbe
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lussuosa opera del tempo. ¶ I suoi compagni s’erano
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a pensare. In tutti i suoi incontri con lui
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Martine. ¶ – Buona notte! Laurence. ¶ I compagni di viaggio di
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era volata della cenere. I lineamenti del soldato erano
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e figlio sulla scarpata, i loro capelli quasi identici
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lo precedeva, e strisciava i piedi alzando polvere. La
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uomo ingegnoso: si lavava i vestiti e se li
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la strada e deserti i sentieri fino al mare
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Deserta la strada, immobili i cespugli e leggermente agitato
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coppie di gheppi e i corvi vi comparissero di
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È lei che fa i suoi affari? ¶ – Le vorrei
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lunga... questo posto. ¶ – Tutti i posti dànno quella sensazione
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tormentato, aveva espresso subito i suoi scrupoli. Se quel
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accompagnò un tratto verso i bungalow allineati piú in
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per ricondurli a casa i ragazzi smarriti. ¶ Adesso, pomeriggio
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le tre, spariti anche i cirri del mattino, il
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si guardava intorno. Aveva i capelli castani con qualche
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onde del mare e i sonni attraversati dai sogni
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sogni... ¶ Ma stavolta erano i ricordi in arrivo. ¶ Un
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già sulla bara cadevano i calcinacci. Il dito della
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Avrigue. ¶ Credevano che fossero i frati invece erano i
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i frati invece erano i mulattieri ¶ credevano che fossero
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mulattieri ¶ credevano che fossero i frati che suonavano il
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il mattutino ¶ invece erano i mulattieri che scendevano dal
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e forse da prima... I Savoia... possono anche essere
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profonde intorno alla bocca. I suoi occhi erano luminosi
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tanto indugiava ad accarezzare i rosmarini. Molti erano violacei
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minuti raggiunsero il ponte. ¶ I gabbiani se ne erano
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piazza senza vita. ¶ Dentro, i soliti giocatori di belote
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ramo infisso alla parete. I soliti fiori finti sulla
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aveva visti di certo! – i marinai polacchi, nei porti
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passo furtivo. Andava per i serri. Ester camminò con
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della campagna. ¶ – Dove vanno i pellegrini? ¶ Edoardo li guardava
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che luceva lungo tutti i suoi scrimoli. ¶ Lassú un
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tepore del sole, e i tetti di Avrigue si
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Parkinson, di inciampare per i petreti di Crairora. ¶ – Com
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V’erano nell’albanella i rami che aveva colto
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gli uliveti. Aveva lasciato i suoi attrezzi in un
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sole. ¶ Gli pareva che i colpi fossero provenuti dalle
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mentre il sole toccava i rami e poi il
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cercò di rivedere tutti i suoi incontri con Jean
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vede Martine le faccia i miei saluti, – egli pregò
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si avvicinava, e sacri i gesti con cui un
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a chi aveva tutti i suoi beni in sangue
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negò con la mano. I contadini non amavano «lou
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era lontano. ¶ Sono indulgenti i pastori, pensò poi tornando
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per la strada sterrata. I suoi fari balzavano da
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pini mughi. Deviò verso i bungalow, dove si arrestò
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Vienna e per Praga i rami recisi. Avevano dato
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Sentí uno scricchiolio sotto i piedi, si chinò e
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dintorni e vi teneva i suoi arnesi, i suoi
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teneva i suoi arnesi, i suoi ferri. ¶ Non ebbe
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resto della notte. Spariti i muri neri e violacei
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e violacei della sera, i frequenti muri sul mare
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avevano già troppo guardato i suoi occhi. ¶ Fuori era
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a fare nella notte. ¶ I carruggi di Avrigue avevano
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alle finestre drappi damascati, i selciati erano stati spazzati
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dietro la pietra come i conigli. ¶ Era un uomo
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quell’uomo incuriosiva. ¶ – Difendevo i miei ulivi dai cacciatori
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un buon posto per i tordi. ¶ – E dove ha
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ti davano del «francese» i loro ufficiali dagli stivali
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e andarli a stanare i signori ufficiali con le
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che salivano su con i panini imbottiti. La frutta
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Non erano certo tornati i vecchi emigranti dall’America
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in giro. ¶ – Ci sono i vecchi là allineati e
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vasi di fiori per i carruggi. ¶ – Quello che c
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fece Edoardo. Aggiunse che i gracchi erano monogami e
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gracchi erano monogami e i vedovi restavano fedeli agli
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dell’aprico sopra, e i gracchi presero il volo
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Laggiú sulla via pianella i vecchi lasciavano il sole
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telo prima di annodarne i canti. La falce la
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in questi ultimi tempi. ¶ I portatori della statua, consci
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il suo gonnellino lambiva i fiori nei cesti e
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dei bis... ¶ La ripetevano. I musicanti non si facevano
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laconica da far nascere i peggiori sospetti. ¶ – Che cosa
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tacque. ¶ – Io sono fra i fortunati: ti ritrovo sempre
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una folata le spartí i capelli sulla fronte e
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scaldò a quel fuoco, i gomiti poggiati alla cappa
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ricordi la costa basca, i boschi di eucalipti inzuppati
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una lunga mulattiera fra i dirupi. Ma perché parli
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sorvolava il vuoto sopra i due crinali della valle
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famiglia già regnante. Rimpiange i suoi boschi lontani. ¶ – Che
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voluto con sé tutti i suoi morti per condurli
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commossa, quasi sconvolta, toccava i suoi piú fondi istinti
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Era nuvolo ma chiaro. I muri erano dorati e
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Neve effimera. ¶ Rientrò con i rami e la trovò
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1983
sulla porta di casa i verdoni erano ritornati. ¶ Si
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una mano si tenne i capelli. C’era un
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intere. ¶ Si avviarono verso i bungalow. L’aria era
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terra di nessuno dove i morti e i vivi
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dove i morti e i vivi si potevano incontrare
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1983
dal mare. Peccato che i bungalow non fossero piú
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Com’era agile, levigata, i suoi fianchi guizzavano sereni
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È proprio vero che i giocatori cercano la perdita
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di andar giú per i greppi guardò se vedeva
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gelo avevano certamente bruciato i colli piú alti. Doveva
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Venivano donne di tutti i continenti. Le piú belle
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belle erano le mulatte. I francesi non avevano piú
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niente andavano di là i nostri vecchi nelle annate
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scompigliando con mano impacciata i capelli. ¶ – Non lo tormenti
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una cosa sottovoce e i vetri non ne tremavano
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Montecarlo in poche sere i suoi risparmi e tutto
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era la perdita che i giocatori cercavano, ma non
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rivedeva quei frati per i sentieri tra gli ulivi
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guerra era imminente, e i contadini già divisi da
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un monotono mondo tetro i suoi ricordi. Ma fu
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imparato a destreggiarsi come i capitani di Camogli: di
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arroccati sulle terrazze, verso i conventi e le cime
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stasera. La fortuna accompagna i marinai... Ma poi ne
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maglione dal collo ampio. I capelli raccolti erano compatti
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scendevano fino al mare. I pendii erano irti di
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deciso cosa puntare. Cambiò i gettoni, rinunciando a giocare
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e come incavernato. Sussurravano i pini della Rocca intorno
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Riapparve la baia tra i due fari, da lassú
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serenamente, troppo serenamente, spiccavano i seni e il perfetto
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ora in cui svaniscono i ricordi. ¶ Sentí Laurence che
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essere lasciata appena sotto i bungalow, sullo sperone di
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diradare; emergevano dal buio i pendii quasi verticali che
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Nell’osteria c’erano i soliti ubriachi di fine
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c’erano al sole i soliti vecchi sulla via
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ancora l’invernenco e i passi risuonavano; ma negli
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crepuscolo? ¶ Sentí sbattere tra i rami, cammin facendo. ¶ Dove
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pronto in attesa tra i limoni. Aveva un tascapane
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ulivi radi. Evitavano beninteso i lavori pesanti e tornavano
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situazione di quel ragazzo, i motivi della generosa tristezza
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Geneviève. Pioveva, pioveva tutti i giorni. Giugno del quaranta
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fu un mese piovoso, i rigagnoli solcavano le petraie
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una rarefazione che portava i rumori lontano. Io sono
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Sento ancora quelle voci: i francesi tra loro, gli
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gli italiani tra loro, i francesi agli italiani: «Estce
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suo plotone di avanzare, i soldati finirono contro un
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un riflettore. Nessuno sparò. I francesi gridarono di tornare
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ch’era uscito fra i cespugli a gridare: «Italiens
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maniaco, – disse Gregorio. ¶ – Amava i sonagli, diceva che gli
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avevano la barba, altre i pendagli. Due ritardatarie andavano
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È un antico saluto. ¶ I rosai dell’Annunciata adesso
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la rosa canina sotto i coppi del tetto. Il
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si volse a guardare i monti verso cui andava
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e grigio perla come i vicini monti di Francia
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aveva vista sognare vivi i morti. ¶ Passione antica, del
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dormez-vous? ¶ Si mormorava i versi di quel libretto
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dolcemente. ¶ – Mi piacciono anche i luoghi chiusi purché spogli
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foulard che teneva schiacciati i capelli. ¶ – C’è un
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lei ancora piú dolcemente. ¶ – I morti bisognerebbe lasciarli dormire
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sarebbero sprigionati di nuovo i miraggi distruttori dalle lamiere
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nel chinarsi, senza spostare i piedi. La terra smossa
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autunno cominciava a dorare i cespugli e mi sono
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povero marinaio dell’Atlantico i suoi complessi di colpa
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pare di sentire tutti i tuoi lamenti: il mare