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Leon Battista Alberti, I libri della famiglia, 1440

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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con ferma constanza sostenere i nostri acerbi casi e
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libidine del tiranneggiare e i singulari commodi, le ingiuste
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quanto e’ le vogliono, i consigli ottimi, la prudenza
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consigli ottimi, la prudenza, i forti, constanti e perseveranti
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sarei da inculpare s’i’ non facessi, Adovardo, di
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ascoltato molto e seguito i comandamenti miei, né in
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e disonesta la famiglia, i solleciti e officiosi padri
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infortunii e di miserie. I buoni, per mansueti, moderati
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e correggevano ciascuno tutti i disviamenti in qualunque loro
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si fusse, e aveano i suoi più stretti e
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vecchi, ma molto più i propri padri, e' quali
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chi hanno avuti sempre i suoi desiderii curiosi e
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odio e' vizii, fuggire i viziosi. Volsi adunque sempre
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sollecitudine per bene allevare i vostri nati. Né ora
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onde ne' padri verso i suoi nasca alcuna disparità
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tanti stenti e finirono i dì suoi giovinetti in
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tu ditermina che tutti i padri sieno stoltissimi, poiché
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grandissima sollecitudine che hanno i padri in scegliere quale
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astuti. Alcuni affermavano perché i Cartaginesi si trovavano il
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e stato in fra i suoi cittadini. E se
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nera. Sì che, se i padri fussero più che
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e a sé stesso. I figliuoli costumati sono testimoni
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essere alla patria, s'i' non erro, e' cittadini
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virtudiosi e onesti che i ricchi molto e possenti
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alabandese retorico quale, se i giovani non gli pareano
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a que' Ginnosofiste, aneghino i figliuoli nelle cupidità, facciangli
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luoghi compreendere a che i figliuoli suoi più s
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ample, storli da tutti i costumi e maniere femminile
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e lo stomaco sdegnoso, i nerbi pigri e tutto
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La natura si vivifica, i nervi s'ausano alle
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è amore paterno caricare i suoi di fatica, ma
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minor cosa. ¶ E se i padri da sé non
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ancora molto proccurino che i suoi figliuoli sieno in
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insegni come sieno fatti i veri buon padri. E
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sino a qui, s'i' t'ho bene inteso
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insieme si vogliono inanimare i giovani ancora alla virtù
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in molti modi gloriare i virtuosi, e fare sì
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da seguitare! Non restino i padri in ogni loro
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famiglia nostra curando che i giovani con opera e
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godano e' padri rendere i giovani suoi molto eruditi
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fai ascoltarti, stai tra i cittadini udito volentieri, miranoti
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a me dispiacerebbe se i fanciulli avessero per essercizio
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sicura. Non patiscano seco i figliuoli vincere alcuna pruova
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el giudicio di tutti i buoni in questo permetteno
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veramente benivolo animo verso i suoi. Adunque non mi
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che a' padri sieno i figliuoli meno che gli
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dì fa gli tolse i fratelli. La età omai
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cupidità amatorie. E ora i nostri duri e acerbi
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figliuoli sono più che i fratelli e che gli
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e ancora in questa, i costumi tuoi da ogni
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in lui fusse verso i suoi carità e amore
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te, in questo seguo i costumi tuoi difendendo opinione
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argumenti, quali tu apresso i buoni scrittori arai trovate
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molto mi piacerà séguiti i miei costumi e la
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animali bruti in prima, i quali da una ultima
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e ogni fatica; dimenticano i propri covili, non si
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d'amore, per essere i primi amati con ogni
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umani, e in prima i giovanili poco fermi e
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dipinto, non qual solevano i suoi antichi, ma nuova
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quasi nido di tutti i filosafi, dove si nutrirono
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di dignità e fama, i quali vinti d'amore
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strale divino, col quale i poeti descrivono che Cupidine
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quella sentenza qual solevan i medesimi filosafi dire esser
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animali silvestri e inutilissimi, i quali tutti, senza intero
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seguono affannandosi per lasciare i suoi doppo sé più
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a sé per rendere i suoi copiosi più e
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d'amore, non come i tuoi innamorati abandonorono le
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adunque acquistare amici assai, i quali siano a voi
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adoperi essere e fare i tuo' in qualunque laude
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satisfare a' desideri nostri, i quali sì da ogni
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la molta piova, e i furiosi impeti de' venti
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vivere e circa mantenere i suoi, però l'uomo
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e la donna e i figliuoli, e troppo dubitano
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cose prospere quanto siano i figliuoli sollazzosi e atti
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nella famiglia, acciò che i padri possano sperare a
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faccia costui qual fanno i buoni padri della famiglia
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buoni padri della famiglia i quali vogliono nelle compre
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donna in prima richiesti i buon costumi; ché già
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sarà maggiore. Notissimo tra i poeti detto: "Gratissima virtù
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un bel corpo". Lodano i fisici filosafi che la
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e sanza contumacia seguitano i costumi e voglie del
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non raro interviene che i nuovi parenti sapendosi nelle
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lamentansi della fortuna, accusano i tempi, riprendono gli uomini
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con molta dota comperavano i mariti, alle belle stava
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se io intendessi vituperare i femminili animi e costumi
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da non desiderarla. Provegghino i mariti non darsi alla
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disposte e sincere. Dicono i fisici e con molte
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ogni fermezza di tutti i membri suo' non sono
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e' bellissimi nomi, poiché i brutti sono odiosi e
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e rifermare quegli afflitti, i quali o per impeto
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famiglia. Dirò quello comandano i dotti fisici, quale confermano
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ed essecrabile. Adunque vorranno i savi prima salvare sé
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guarire, ove avendo atorno i suoi non però meglio
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non sostenuto da tutti i membri cade e si
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da dolersene. E poi i maggiori così faranno quanto
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e pestifero quanto sono i cittadini ignavi e inerti
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onesto e più sopra i lascivi appetiti, in essere
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e ove si rendono i premi e onori meritati
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ne' vilissimi mestieri sempre i più dotti più sono
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in ogni contratto volsono i nostri osservare somma simplicità
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le ricchezze, e se i guadagni seguono la fatica
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così fatti come furono i nostri passati, come sono
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nostri passati, come sono i presenti, e non dubito
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per avenire sempre saranno i nostri Alberti, - fare grande
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invidioso, o sospettoso, imperoché i vizii signoreggiano e premono
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e modi, in tutt'i fatti, opere ed essercizii
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necessità o volontà inducea, i popoli, parte per bene
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io volli provare quanto i' potessi imitare quel greco
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Carlo e io circa i ditti di sopra ragionamenti
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in quale giustamente erano i nostri Alberti, e dall
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delicatezze, allo ozio, fuggono i lodati essercizii, pongono la
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a ruinare ogni famiglia. I vecchi massari e modesti
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spendenti veramente sono avari, i quali perché e' non
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perché uno di questi i quali leggono tutto il
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quali mi piaceranno? Quelli i quali a' bisogni usano
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usare e contenere, amare i buoni, odiare i viziosi
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amare i buoni, odiare i viziosi, sdegnarti contro a
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miei, sapete voi perché i' dissi fare mai se
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collegio di quelli pochi i quali reggono tutta la
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grande letizia di tutti i nostri cittadini e merito
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e amplificata. Come sapete, i primi fondamenti del nostro
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miei, stimare che quelli i quali avevano per qual
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e odio che noi, i quali ogni dì più
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vedi tu da questi i quali si travagliono agli
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O pazzia degli uomini! i quali tanto stimano l
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essere assediato da tutti i cattivi, né sapete vivere
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e confratellarvi a tutti i ladroncelli, quali perché sono
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quelle gravezze, per gastigare i mali, sollevare e ornare
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mali, sollevare e ornare i buoni. Adunque per gastigare
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perduto, ché a noi, i quali siamo contenti del
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il bene di tutti i cittadini, e per non
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cedere luogo a' viziosi, i quali per negligenza de
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sempre fu debito riverire i maggiori e apresso di
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e dignità in quale i maggiori si truovano amati
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piissima esterminare e spegnere i ladroni e ciascuno vizioso
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de' maligni e furiosi, i quali per ancora non
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co' quali ti consigli, i quali t'aiutino sostenere
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fermo reggimento. E se i cittadini saranno onesti e
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gl'industriosi e onoreranno i buoni. ¶ LIONARDO ¶ E dove
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masserizia? ¶ GIANNOZZO ¶ Vorrei tutti i miei albergassero sotto uno
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ogni anno a scemare i danari anoverati in cassa
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possessione in luogo donde i frutti e le ricolte
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in Sicilia per pini, i quali nati fruttano prima
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figliuoli vostri? ¶ GIANNOZZO ¶ Se i figliuoli miei non avessoro
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con poca fede, e i miei mi porterebbono odio
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LIONARDO ¶ E a quelli i quali si riducessono con
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molto saranno migliori meco i miei che gli strani
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se le lucerne avessino i lucignoli troppo doppi, e
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dubitare, Giannozzo, questi scioperati, i quali si stanno il
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mi spiacciono alcuni mariti, i quali si consigliano colle
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roba, questa famiglia, e i figliuoli che nasceranno sono
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sperare le preghiere e i voti tuoi essere non
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voi litterati e studiosi, i quali tutto il dì
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alla bottega sono necessarii i servi, fattori, strumenti, buoi
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danaio supplisce a tutti i bisogni, che fa mestiere
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famiglia nostra Alberta, quelli i quali si truovano avere
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portarne gli edificii e i molti nostri campi drietoci
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tu più stimi utili i danari che' terreni: ove
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dilettano lettere. Ma se i litterati sono quelli e
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conoscete. ¶ LIONARDO ¶ Del trafficare i danari risponderò io quanto
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religione tua. Né tra i viziosi a te sarà
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in principe (perché sono i principi quanto vogliono d
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che la fortuna, sono i ricchi più forse che
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ricchi più forse che i buoni in prima accetti
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pregiano quanto loro acade i viziosi, e preferiscono la
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d'amicizia, co' quali i principi allettano e ablandiscono
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parse per allora rispuosi: i cittadini nostri quanto meno
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splendidissima e diurna continuati i dì appariva in que
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stolsi, come accadde che i nostri di Rodi prestissimo
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così me ascrivete fra i vostri, e godone non
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lui tanto potessi, quanto i' volea. Non però mai
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scelerati e da tutti i buoni odiati e vituperati
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animo; a qual cose i' desidero pratico alcuno uomo
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costoro più sono che i giovani tardi e pesati
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proposito e sperata commodità. I giovani quasi tutti godono
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amicizia più siano atti i ricchi uomini che i
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i ricchi uomini che i poco fortunati; e quali
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el ricevi; e se i prudenti più sono ch
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ché sì fur tutti i tuoi antiqui amici. ¶ Tu
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bench'io sia, come i' sono, cupido di beneficarti
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le gravi cure e i duri pensieri con dolce
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desiderarti felice, però che i voluttuosi amanti non per
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la tua virtù e i tuoi lodati costumi. Né
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gli strani prosuntuosi che i suoi modestissimi e onestissimi
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iniuriando a' suoi, amando i lascivi, aspetto ancora sé
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uomo grave e constante, i lascivi tutti essere odiosi
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oda male". Se adunque i re, quali poteano vendicarsi
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sarà se sapremo, quanto i' dicea, far che men
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Credi tu forse, come i' dicea, così qui qualunque