Giulio Bertoni, Introduzione alla filologia, 1941

consiste la vera critica. I mezzi per questo esame

del nostro quotidiano lavoro. ¶ I. Lingua e pensiero ¶ Che

e del mondo. Ma i filologi, in sede scientifica

la lingua di tutti i giorni. Nella poesia e

di età determinate. ¶ Naturalmente, i membri linguistici, avulsi dal

culturale, si diffondono propriamente i contenuti più che i

i contenuti più che i valori artistici, che per

scrittore; ma gli scrittori, i poeti, gli artisti, gli

artisti, gli scienziati e i filosofi sono altrettanti momenti

la sua prosa entro i confini netti e precisi

scienziato uso a scrutare i segni geometrici scritti da

linguaggio personale di tutti i poeti e contrapporre, ad

dell'erudizione che sono i momenti indefettibili, ineliminabili e

prepara e ordina sia i materiali atti a collocare

procurarci gli strumenti e i mezzi per rivivere relativamente

quando sono racchiuse entro i loro modesti limiti pratici

ad assommare e controllare i mezzi necessari alla rievocazione

ai materiali raccolti tutti i lumi dell'intelletto, comparando

messe in luce durante i primi momenti della sua

della sua ricerca, corregge i testi eventualmente guastati dagli

opera come uno scienziato. I fatti particolari gli stanno

permettono anche di considerare i fatti come effetti di

esame degli accadimenti presuppongono i fatti storici; ed è

ragiona» chi sostiene che i dialetti non esistono, e

bene «opera» chi crea i dialetti. Gli uni e

la vera storia. ¶ IV. I Problemi fondamentali ¶ Alla luce

questi criteri, esaminiamo ora i problemi fondamentali della nostra

possibile, scientificamente parlando, fissare i termini o le relazioni

delle lingue di tutti i gruppi linguistici: del camito

questi elementi non sono i progenitori delle famiglie dei

una piramide, che contiene i membri di una determinata

che le variazioni interne, i raddoppiamenti, le composizioni, ecc

e dei suoi seguaci, i quali si opponevano risolutamente

fu quello che ottenne i maggiori suffragi dei dotti

essere flessivo in tutti i luoghi e in tutti

luoghi e in tutti i tempi. Anzi, agglutinazione e

il genere, il numero, i modi, i tempi, la

il numero, i modi, i tempi, la negazione, ecc

dell'etnologia, come se i loro tratti, trasmissibili da

potessero essere confusi con i tratti etnici dei popoli

dalla constatazione (Meillet) che i dialetti indoeuropei non hanno

Darmesteter), secondo la quale i momenti schleicheriani delle lingue

incamminare la realtà per i sentieri della nostra immaginazione

apparirgli tale da coronare i vigorosi sforzi da lui

a poco a poco, i grammatici sulla china pericolosa

che ha dell'empirismo i pregi e i difetti

empirismo i pregi e i difetti, ma che rappresenta

storica, a cui tutti i nostri sforzi mirano e

modo nuovo di considerare i fenomeni linguistici, anzi a

buoni o cattivi sono i risultati, a cui si

fenomenica e di riunire i fili sparsi di queste

elementi di favelle perdute i quali rivivono e pulsano

linguistica è geografia umana. I piani prospettici si sono

che la storia rivendicasse i suoi diritti di fronte

con occhi aperti. Poiché i tiri birboni, che può

dell'assurdo, debbono fare i conti con la storia

in un solo disprezzo i due concetti del male

o spasimo di tutti i mortali, quello, insomma, di

animo particolare, per cui i loro eroi cavallereschi si

l’odorosa ginestra che i deserti consola. Vi sono

così dette scuole e i così detti «indirizzi» (realistico

realistico, spiritualistico, ecc.); ma i puri e semplici imitatori

a ragion d’esempio, i petrarchisti e li ha

membri discriminati. In essa i così detti elementi della

perchè riconosciamo in pieno i diritti dell'erudizione e