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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Renzo Bistolfi, Il segreto del commendator Storace ovvero, quando si dice morire sul più bello, 2019

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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una patata in bocca. ¶ I giovani carabinieri sparirono nel
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po, po, po!» ¶ Sognò i pompieri, un’ambulanza, delle
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immensa specchiera dorata, sistemandosi i pochi, grigi capelli sfuggiti
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e Lui provvede, secondo i suoi imperscrutabili piani. Non
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quindi iniziò a riporre i suoi attrezzi voltando le
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sono più rompiscatole tra i piedi, monsignore, tocca a
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ammetteva repliche. ¶ Nel frattempo i visitatori, una volta usciti
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come a voler contare i punti dell’enorme arazzo
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copriva il pavimento, «finché i tappeti si mettono per
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vasi lì, di tutti i colori e le forme
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che da sempre accompagnava i suoi bruschi risvegli. Aspirò
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le orecchie a punta, i capelli corvini e arruffati
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come luminarie di Natale. ¶ I marinai che andavano e
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sfrecciare sotto la murata. ¶ I rimorchiatori avevano mollato la
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ponte, dopo che tutti i passeggeri erano rientrati nei
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valigia e aveva contato i magri risparmi. ¶ Alfred lo
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così, immobile, a fissare i fantasmi delle sue paure
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buono da mettere sotto i denti!» ¶ L’infermiera lo
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e prese a sistemargli i cuscini dietro la schiena
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gravissimo. E superato come i precedenti. ¶ Era un uomo
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armatore. ¶ Prima della guerra i suoi tre bastimenti con
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sul fumaiolo avevano solcato i mari di mezzo mondo
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per diversi anni, finché i due fratelli non avevano
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disciplina delle orazioni allentò i suoi dubbi, alleviò i
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i suoi dubbi, alleviò i suoi timori. ¶ Così quella
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una certa eccitazione, trascinando i bagagli. Tutti avevano i
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i bagagli. Tutti avevano i segni della notte ancora
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poi le case e i palazzi si delinearono a
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magia. ¶ Ben presto distinse i tetti d’ardesia, le
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finestre scintillavano misteriose sotto i primi raggi del sole
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velocità era diminuita. Ora i gabbiani volavano a livello
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perché Nick potesse assaporarne i dettagli: gli altoparlanti gracchiarono
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in mano, sospinto tra i passeggeri che rumoreggiavano impazienti
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sessantina d’anni: aveva i capelli grigi raccolti a
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fissare il vecchio con i suoi occhi neri ed
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fatto. Sapevo benissimo che i tuoi genitori erano scomparsi
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vicini alla fine, invece, i punti di vista cambiano
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davanti alla finestra: indossava i pantaloni ma non la
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bretelle gli ciondolavano lungo i fianchi. Aveva appena finito
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maniglia, si stava spuntando i baffetti con grande attenzione
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aveva sette vite come i gatti. E poi se
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guardare fuori della finestra i gabbiani che giravano bassi
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orto, dal quale spuntavano i rami spogli di un
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dal volto rubizzo e i capelli bianchi, cantava in
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erano strumenti musicali e i marinai con la voce
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chiamiamo il controbasso, e i bassi, che sono i
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i bassi, che sono i più numerosi...» ¶ «E quello
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dai capelli bianchi e i modi gioviali, rideva volentieri
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ogni tanto si lisciava i baffetti bianchi, molleggiandosi sulle
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Il maresciallo fece scattare i tacchi e si piegò
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biancastro. Goccioline gelate solcavano i vetri appannati, tracciando sentieri
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intercettò uno sguardo, fissò i suoi occhi in quegli
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non era ancora arrivato.» ¶ I due uomini si scambiarono
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aveva più appartamenti che i bottoni della vostra sottana
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allungò il collo verso i fornelli e annusò l
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di funghi...» ¶ «Davvero? E i funghi dove li avete
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in cuor suo benedisse i giovanotti con la motoretta
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della Battistina ha trovato i funghi?» ¶ «Ah! E... quindi
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di certi film, dove i bianchi non erano mai
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mai veramente bianchi e i neri non erano mai
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Ormai era quasi buio, i lampioni si erano lentamente
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giallo. In piazza Baracca i passanti si affrettavano, piegati
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stato un armatore e i suoi commerci, i suoi
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e i suoi commerci, i suoi affari, si sarebbe
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sarebbe potuto ben dire i suoi traffici, li aveva
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un maresciallo dei carabinieri. ¶ I fatti, piuttosto, erano una
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commendator Storace aveva radunato i suoi pochi conoscenti per
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scalare via Chiaravagna, dove i passanti erano diventati radi
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esercito, secondo il quale i militari potevano indossare la
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stucchevole e a ossigenarsi i capelli. Il doppio mento
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Aveva cominciato a tingersi i capelli vent’anni prima
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della vita, eliminato tutti i veleni. E ora si
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da studio, dove teneva i suoi innumerevoli tomi di
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tomi di matematica e i suoi romanzi gialli, dove
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di cucina nascosto dietro i libri. Andava a comprarli
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tenacia. Aveva persino stretto i pugni e incassato il
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mezzo alla tempesta. ¶ Ma i fatti erano andati diversamente
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le sostanze, con tutti i doveri e gli oneri
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O meglio, come tutti i giovani della sua età
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scrittoio del commendatore e i cassetti del comò, così
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gente. È meglio chiudere i cassetti e anche le
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pur mettere qualcosa sotto i denti, no?» ¶ Nick non
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spalle curve della donna, i capelli grigi raccolti a
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No», disse Nick stringendo i pugni come se stesse
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emozione. Alzò un dito. «I morti la bocca devono
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ne capitano di tutti i colori. ¶ Capitolo 14 ¶ Il 16 di
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futuro, e di affrontare i problemi uno alla volta
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tovaglie d’altare e i camici da messa: le
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che gli iscritti e i simpatizzanti di quel dannato
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chi poteva dire che i figlioli, nonostante la mala
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Aveva mandato a chiedere i documenti, il certificato di
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col circolo della musica, i suoi alberi e la
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dal vento benevolo, e i gabbiani volavano alti nel
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tempo non sarebbe cambiato. ¶ I passanti tenevano i soprabiti
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cambiato. ¶ I passanti tenevano i soprabiti sbottonati e qualche
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gialli. Colori che con i primi veri freddi sarebbero
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le caviglie gonfie e i piedi dolenti. ¶ «Non cantano
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trafficò un poco con i bicchieri che stava asciugando
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compassionevole. ¶ Capitolo 16 ¶ Sulla piazza i fanali si erano appena
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abbassava, si scorgevano soltanto i grandi paioli e gli
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così lucido da catturare i minimi bagliori. Sulla credenza
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va bene, ma io i denti non li apro
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si incontrano a tutti i cantoni come i can
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tutti i cantoni come i can guasti. Non è
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sapessi qualcosa non aprirei i denti, nemmeno con lei
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raspare l’aria come i passeri, sul conto di
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e, mentre si lavava i denti, sentì bussare alla
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e il bicarbonato per i suffumigi. ¶ Jole pensava davvero
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danni più tardi. ¶ Udì i passi furtivi di Jole
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Era in vestaglia, aveva i capelli spettinati e la
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sorrideva mettendo in mostra i denti grandi, che mordevano
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A Nicolò parve che i tratti di Gilda uscissero
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che le tirassero via i capelli dalla testa. Poi
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tono appena più alto. ¶ I rintocchi si insinuavano dovunque
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tacere e aspettare che i rintocchi cessassero. ¶ Un attimo
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dal vento che spazzava i ponti, sui barchi in
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piedi perché lo reggevano i quattro venti, da tanto
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Romana Chiesa. ¶ Si ravviò i capelli grigi passandovi le
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si alzò e fissò i suoi occhi risoluti in
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fin dei conti tutti i torti non ce li
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persiane, si intrufolano dentro i soprabiti, smerigliano le ossa
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fanno volare dai balconi i vasi mal fissati. ¶ Nicolò
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le tute blu sotto i cappotti e i baschi
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sotto i cappotti e i baschi calcati in testa
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in testa, andare verso i cantieri navali con i
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i cantieri navali con i baveri rialzati, le mani
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di Savona, e protendevano i loro grumi lugubri e
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indietro, con vigore. «E i preti sono come tutti
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altare della Madonna, e i poveretti di Sestri... ogni
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capire, scavare, rimettere insieme i fatti. Per esempio, mi
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provviste, le stoviglie e i servizi da tavola, dove
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dito e a osservare i continenti ingialliti, come se
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sul fondo della stanza. «I vasi sarebbero quelli?» ¶ Damonte
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centosettantasette. E questi sono i nomi degli artisti: Gallé
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spalla sinistra, forse perse i sensi per un attimo
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nel sottotetto. «Lei e i suoi belin di gerani
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mio?» ¶ «Sarà dell’Ersilia! I gerani ce li ha
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questo dopo un po’ i compagni avevano preso a
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attorno, sul bel mobilio, i bei quadri, il tappeto
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eventi, o per seguire i consigli di Damonte su
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braccio al collo e i postumi del raffreddore, nella
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realtà domestica. Jole, con i suoi modi bruschi e
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calmarla, di controllarla, sistemava i guai che combinava in
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in giro e pagava i debiti che faceva. Credo
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il commendatore aveva sistemato i suoi vasi nel vestibolo
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Nicolò restò a rimuginare i suoi pensieri. E decise
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non poteva mica passare i prossimi due mesi in
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potesse mangiarlo, intingendo poi i pezzetti nella salsa verde
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secondo profondo sospiro, impugnò i braccioli della poltrona e
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pazienza. ¶ «A meno che i due non fossero sposati
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una smorfia di apprensione. ¶ I passi di Nicolò si
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trattava più di osservare i pesci nell’acquario, c
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quei giorni avevano perso i fiori. Adesso avrebbe dovuto
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e quando ci vogliano i carabinieri.» ¶ «Invece no?» fece
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foglietto. «Ecco qua. Sono i dati dello zio, me
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Galanti sorrise di nuovo, i suoi baffetti scuri e
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dieci anni... però, tutti i torti lei non li
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troppo e aveva assunto i tranquillanti.» ¶ «Mmm», fece Galanti
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erano tornati alla mente i dubbi e le elucubrazioni
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ha sopportate di tutti i colori. Poi, un bel
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altre, lei ha fatto i bagagli e se ne
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suo braccio al collo, i capelli arruffati e lo
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Rimasto solo, Galanti appoggiò i gomiti sul piano della
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tempo e aveva sopportato i suoi accessi di follia
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domenica, quando c’erano i canterini in azione. C
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quasi senza accorgersene. Sotto i grandi alberi, lungo un
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fossero dei trattori e i passeggeri come se fossero
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quella ci si legavano i bauli con due cinghie
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Era troppo vistosa per i miei gusti. Per me
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era dello spazio tra i posti davanti e il
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magro e per farle i raggi la metteranno in
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per vedere se tutti i suoi parametri sono a
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aveva deciso di ritirare i gerani dalle finestre. Otto
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qualcosa. ¶ Ma cosa? ¶ Trasportò i vasi nelle scale, uno
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specchio, aggiustò con cura i riccioli biondastri e stopposi
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era troppo nervosa. E i nervi non vanno d
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messo al posto giusto. I libri dovevano essere sempre
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Riprese a camminare sotto i portici di via Biancheri
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le idee, a collegare i fatti. Era come se
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le due donne tenevano i vasi sui davanzali: la
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essere chiamate a pagare i danni, magari di essere
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aggravare la situazione, confondendogli i sensi sempre più. Del
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si allargò subito sotto i suoi capelli, neri e
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a passo svelto lungo i muri, insinuandosi come un
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a lungo, a rimuginare i suoi pensieri: sembrava una
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sua lunga canna. ¶ Quando i lampadari del presbiterio si
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sotto.» ¶ «Ah. E invece?» ¶ I riccetti ossigenati della Pescetto
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funzione. ¶ Monsignor Malacalza depose i paramenti e si piazzò
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era liturgicamente precisissimo, mentre i curati, specialmente i due
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mentre i curati, specialmente i due giovani... be’, meglio
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aspettare il mezzogiorno, quando i succhi gastrici gli mantenevano
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mantenevano ben all’erta i centri dell’attenzione. ¶ Monsignore
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ad Ankara hanno usato i gas lacrimogeni durante un
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farmi gli indovinelli e i giri di parole?» ¶ Bertina
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ma è fortunato come i cani in chiesa...» ¶ Monsignore
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tempi! Una grana tutti i giorni. ¶ «Be’, apritela no
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la situazione precipita. ¶ E i nodi vengono al pettine
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al capezzale. «Hanno detto i dottori che se non
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Gazzo. Ha sempre protetto i sestresi dalle sventure. E
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scomparve. ¶ Un secondo dopo i capelli bianchi e ondulati
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collo. Gli avevano tagliato i capelli a zero, e
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rifletterci su. ¶ Aveva esaminato i pro e i contro
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esaminato i pro e i contro. Tutti, ma proprio
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dunque bisognava andarci con i piedi di piombo. Aveva
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ne sentivano di tutti i colori. I giornali erano
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di tutti i colori. I giornali erano pieni di
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campate in aria. Tutti i santi giorni ci si
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attorno, imprigionandolo. Per questo i tempi di reazione di
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perpetua sapeva ben discernere i casi d’indisposizione, quanto
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immediatamente in ospedale.» ¶ «E... i punti?» ¶ «Quelli se li
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della campanella. Ci furono i soliti passi frettolosi nelle
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vede, io per tenere i vasi sul davanzale ci
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ne capitavano di tutti i colori e si sentiva
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da che parte arrivassero i colpi. Furono la rabbia
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e prese ad asciugare i piatti. Cosa ci avesse
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stagionata: prosperosa, con tutti i quarti a posto e
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loro faccende, per fare i loro riveriti comodi. Due
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riposti gli attrezzi e i prodotti necessari. Agguantò la
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a rimettere in ordine i pensieri. ¶ Era molto strano
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fare. Dopo suo nonno i bisnonni erano arrivati sino
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ci siano le censure, i divieti da rispettare e
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divieti da rispettare e i permessi da chiedere? Già
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ricevere tua madre.» ¶ Ma i cinque minuti gli erano
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parliamo un’altra volta.» ¶ I ragazzini dormivano da un
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una sedia e sollevò i piedi nudi dal pavimento
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la camera matrimoniale, grattandosi i capelli arruffati. ¶ «Te l
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con l’alzata: dietro i vetri delle ante le
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luce nell’androne affrescato: i vasi di vetro brillarono
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di vedere a tutti i costi cosa si celasse
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posato il telefono, strinse i pugni e aggrottò la
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prima ma più lunga: i sotterranei del palazzo. ¶ Anche
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coperta di muffa verdastra, i muri scrostati... quando il
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non riusciva a distinguere i tratti. ¶ «Lei è uno
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addensata sulla testa e i fulmini gli colpissero a
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gli colpissero a ripetizione i capelli brizzolati, incenerendoglieli sempre
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per calmare un po’ i nervi e prender sonno
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continuato: «Se non funziona i casi sono due: o
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viso tingendosi di rosso, i capelli bianchi si allargavano
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si allargavano galleggiando, come i serpenti attorno alla testa
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avrebbe dovuto prima chiamare i soccorsi e dopo scendere
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a tornare? ¶ Finalmente udì i passi della fantesca alle
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a ridere. Stare con i suoi uomini lo metteva
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gonfio, l’intestino spasmodico, i linfonodi ingrossati, e...» Pausa
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gli dice che vuole i risultati per la sera
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ha sette vite come i gatti quella, e adesso
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avesse bisogno di riassumere i fatti. ¶ «Il commendatore era
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Galanti, «aprite il portone.» ¶ I militari presero gli attrezzi
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una maschera di sangue. I carabinieri sparirono nel portone
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azionò la radio: chiamò i pompieri e l’ambulanza
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porco e si misero i fazzoletti sulla bocca. Dalla
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era in piedi, guardava i due militari con uno
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e fissò su Nicolò i suoi occhietti taglienti. ¶ «Però
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tutte, e siccome secondo i miei ragionamenti il cadavere
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da poco. ¶ Nicolò sciorinò i suoi dubbi a Ersilia
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Lisandro non aveva più i sigilli, ma era ancora
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nell’appiccarlo e se i pompieri non fossero intervenuti
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pensarci l’indomani. ¶ Intanto i giorni passavano l’uno
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volte andava a guardare i treni alla stazione, altre
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volte gli piaceva osservare i gozzi che tornavano dalla
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uomini del circolo cantare i trallalero. Si metteva nel
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sul biliardo, dove nonostante i cori i giovani continuavano
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dove nonostante i cori i giovani continuavano imperterriti a
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di vino, fa avventurare i canterini nei pezzi più
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pezzi più difficili con i risultati migliori. ¶ Senza la
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Il cerchio si sciolse, i mugugni si smorzarono a
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e tre giovanotti tra i venti e i trent
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tra i venti e i trent’anni si voltarono
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dietro». ¶ Il canto partì, i bassi risuonarono come un
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è il prete ma i miei lettori. ¶ Questa volta
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lettori. ¶ Questa volta trascurerò i personaggi e racconterò soprattutto
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altra occasione che spesso i miei romanzi nascono da
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possa farci niente. ¶ Dunque i luoghi sono importanti. ¶ Per
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e la pipa tra i denti, invece, mi è
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che si intuivano dietro i vetri. ¶ Confesso che a
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teatro dell’intera vicenda. ¶ I personaggi se ne sono
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sempre a riempire tutti i buchi. ¶ L’unico personaggio
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nello stesso ambiente dove i canterini formavano le squadre
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la realtà non rispetta i ricordi. ¶ La storia naturalmente
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piuttosto esiguo e riportava i numeri degli abbonati secondo