Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

indicazioni per capire meglio i racconti contenuti in questo

di Casa «la Vita» i racconti più singolari e

di perdere. Talvolta però i ferrovieri hanno strane inflessioni

simile ai gridi che i rivenditori ambulanti lanciano la

intenzione di lui. Che i ferrovieri cercassero qualcuno che

lo costringevano a interrompere i suoi dialoghi col telegrafo

suoi dialoghi col telegrafo, i suoi giochi segreti col

le svuota. Ritrova non i soli fatti di allora

di allora ma anche i segreti emersi dall’oscuro

vaso di gerani guarda i treni che passano e

gli si aggrinza sotto i reni nudi e sudati

che si riformano, rammendando i buchi dell’oblio col

nel timore di liberare i ginn frequentatori assidui di

un oggetto di penitenziario. I cadaveri delle zanzare schiacciati

clienti di passaggio, costellano i muri. Davanti a una

offensiva avanzano a triangolo, i più forti in testa

forti in testa e i più deboli all’estremo

ora per tirargli fuori i sette spiriti continuano a

per annullamento. E quando i ricordi non soccorreranno più

caserme, chiama a raccolta i soldati che hanno marcato

l’erba alta fra i selci, la casa segnata

pelosi di muschio, sopra i quali come la spuma

ero bambina, da quando i miei poveri genitori erano

indugia a computare mentalmente i guadagni che avrebbe ricavato

in porto, con tutti i frutti e gli usufrutti

emigranti, Lodovico dové racimolare i pochi soldi che gli

istruttiva. Rivelò a Lodovico i veri rapporti corsi tra

nel salotto che riuniva i membri del Ku-klux

facce degli attori né i loro gesti. Giovane o

amici», ella disse fra i gridi delle rondini, e

sbavando confessioni. E quando i due cuori vennero a

in òrge, buttando via i soldi che con tanta

tempo gli buttò giù i denti e i capelli

giù i denti e i capelli, gli empì il

e pensava «quelle altre», i suoi occhi andavano insistentemente

poltrone vestite di bianco, i membri del Ku-klux

in ciabatte e cinto i fianchi di un lurido

E Lodovico parte tra i carabinieri, col nome di

Ai capricci di Belzebù, i quali capricci erano sciorinati

in ombra cinese, ruotava i lombi in una infaticabile

orifizio anale; ma poiché i giorni passavano e l

quella dell’imbalsamatore. Imparò i sistemi imbalsamatorii più pregiati

proprii. Studiò in Erodoto i tre modi usati dagli

trasportati nell’immobilità, serbano i colori e l’apparenza

a Mosca a portare i lumi della sua scienza

sul petto e fluidi i candidi capelli sulle spalle

Anche il suo portamento, i gesti, la voce avevano

nella scienza di conservare i cadaveri e chiamato Gerolamo

questa gentildonna a conciliare i precetti della religione con

novamente al pianterreno per i soliti quattro passi nel

vetrata, le piante e i miti animali erano immobili

immersi nel sonno, e i loro corpi avevano quella

pallida fosforescenza che hanno i corpi nudi nella penombra

capolavoro; e infine, salvati i due corpi dalla corruzione

barba sul petto, fluenti i candidi capelli sulle spalle

che non bisogna toccare i due primi uomini, addormentati

scuole di aviazione imita i movimenti e il frastuono

cattiva fama che presso i bempensanti aveva Carlo Darwin

il vapore di tra i raggi delle ruote. ¶ E

per la campagna, traversa i ponti, costeggia il mare

velocipedi. E come allora i suoi genitori e tutte

viaggiatori urlanti e imbestiati, i quali si aprivano un

ai propri figli quando i figli non hanno ancora

da quando costei, superati i vent’anni, era venuta

scompartimento aveva buttato fuori i suoi ultimi viaggiatori, così

gli uni sugli altri i manifesti degli spettacoli. Del

conoscere l’uomo che i suoi genitori le avevano

dell’uomo e dissangua i popoli, ma un oro

e odorose di vernice. I pianoforti erano o bradi

questi presumibilmente e quelli i padri. ¶ Passando, l’untuoso

dentatura, ad altri carezzava i fianchi o il lucido

bianco: un cigno fra i corvi. «Il nostro albino

posto il tappeto sotto i piedi del pianoforte lungo

morte. ¶ Egualmente erculei erano i quattro facchini che con

signorina Fufù su per i quattro piani della casa

calda. ¶ «Hanno la febbre i pianoforti?». ¶ Dissipata la prima

veniva ogni mattina per i servizi, bussò a precipizio

femmina: una pianessa, che i fabbricanti tengono in fabbrica

signorina Fufù trovò che i pianini già si erano

di come crescono presto i pianoforti. Alcuni camminavano beccheggiando

camminavano beccheggiando, altri digrignavano i dentini; un pianino a

riprendere la pianessa e i pianini, la signorina Fufù

teneva la pianessa e i suoi piccoli. Chi sa

volgere di pochi giorni, i piccoli pianoforti divennero dei

spirito può credere che i pianoforti si nutrano di

di crome e biscrome: i giovani pianoforti della signorina

e sogna di unire i nuovi pianoforti verticali con

nuovi pianoforti verticali con i pianoforti a coda, ossia

pianoforti a coda, ossia i pianoforti maschi con i

i pianoforti maschi con i pianoforti femmine, in fecondi

con la vita senza i quali un uomo rimarrebbe

che alcuni vanno tutti i giorni in grandi uffici

per tenerci prigionieri dentro i loro fratelli, buttano ponti

pelame della foca navigano i mari, salgono e scendono

nessuna attività, fa appena i movimenti indispensabili al coricarsi

vita indirettamente ossia attraverso i libri, e infatti così

cognome si chiama Leoni. I nomi animaleschi sono molto

Non lasciate, genitori, che i vostri bimbi crescano all

di un grande uomo. I grandi uomini dovrebbero o

sotto altro nome come i figli degli assassini. Non

Non lasciate egualmente che i vostri figli crescano all

aggiungere: non lasciate che i vostri figli crescano all

guardarsi dalla pioggia, come i guerrieri antichi portavano l

fisico. Gli ha spianato i tratti. Lo ha «neutralizzato

viso sporgenza di naso. I suoi occhi sono come

e talvolta lo urtano, i passanti per parte loro

ha diradato anche più i suoi contatti con gli

abbraccio nascono altri uomini, i quali a loro volta

È diventato uomo. ¶ ANIMA ¶ I genitori del piccolo Nìvulo

il tempo in cui i bambini cominciano a esprimere

esprimere in suoni articolati i loro piccoli pensieri, e

da solo e traballante i primi passi, arrivò tremante

Nìvulo ne aveva cinquanta. I coniugi Sapo non erano

onomatopee che emettono tutti i bambini e che sono

veniva «dall’interno». E i genitori del piccolo Nìvulo

torno torno ha murato i suoi archi. E intanto

ad abbandonare la preda? I genitori del piccolo Nìvulo

a insegnargli a vivere i genitori del piccolo Nìvulo

quando la stampa propagò i progressi e le applicazioni

in mente di cambiare i nomi del calendario) cercando

mistero di carattere fisico. I giornali intorno a quel

possono dirigere da terra i movimenti in mare di

esse funzionano. Gli svelava i loro segreti. E Nìvulo

libreria di suo padre i Principii di Scienza Nuova

solo quando Nìvulo toccò i tredici anni e la

anima di «lui». ¶ Anche i suoi genitori, vecchi ormai

non riusciva a trovare. I suoi genitori che ormai

agosto 1778, centosessantasette anni sono. I bambini vengono al mondo

creature vive, sembrava che i suoi genitori avessero esaudito

servire al bisogno contro i prepotenti e i sopraffattori

contro i prepotenti e i sopraffattori. Di questi tre

universali fremevano nella società i tempi nuovi. Eònio nonché

ai trent’anni e i trent’anni nel secolo

Eònio, in lui «eterno». ¶ I suoi figli crescevano e

che non si vede. I rapporti fra lui e

Lontano dalla «sua» vita. I nipoti, i figli dei

sua» vita. I nipoti, i figli dei suoi figli

l’ansia e secondo i casi la speranza oppure

gioia. Anche nell’ospizio i vecchi urlarono di gioia

anni, e sua moglie, i suoi figlioli. Aveva ritrovato

la «sua» vita. ¶ E i vecchi che lo circondavano

terremoto: il balcone e i due telamoni che lo

voce come per terra i grani di una collana

una collana rotta, riannodai i fili, risposi: «Definitivamente». ¶ «Bene

figlie. Senza dire che i Carii erano orientali ed

far portare alle donne i loro fardelli. Ma come

ha uno scopo decorativo? I Greci non facevano nulla

oggi ancora sa capire i loro templi e comunque

loro templi e comunque i loro edifici, li legge

a pigliare il fresco i membri della famiglia Oxifels

moglie nata Pedalini e i loro due figli Armanda

poco prima mi vantavi i Greci che non facevano

colpe. Stupidità a tutti i piani, in tutte le

e nel vuoto fra i due muri laterali che

La migliore qualità e i prezzi migliori! Tutti alla

taccuino. Non oso pubblicare i nomi e del resto

già strapieno e straboccante i finestrini di uomini scamiciati

scamiciati e grondanti sudore, i quali con grida inarticolate

delle ruote sui binari, i tonfi regolari della vettura

sui raccordi delle rotaie. I corridoi erano ingombri di

camminavano di profilo, scavalcavano i loro compagni appollaiati sui

sempre in giro per i corridoi? Perché sporti ogni

ritirata a ritirata tra i due capi estremi della

treni ma in tutti i luoghi pubblici e privati

e gl’inciampi che i miei piedi incontravano in

vetrata. Pochissimi mangiavano palesemente, i più si voltavano di

silenzio. Coloro, ed erano i meno, che mangiavano palesemente

alle gengive, si pulirono i denti chi con l

era servita a decorticare i salumi, e alla fine

di nebbia, trascinandosi dietro i bimbi che si lasciavano

come se guardassero con i loro occhietti chiusi i

i loro occhietti chiusi i sogni abbandonati nel treno

circonda me e ritarda i miei atti; ma aguzzando

faticare a trattenerle dietro i denti? ¶ Accavalla colui la

sento che bisogna guardarla. ¶ I miei occhi tirano su

senza nome, e anche i due viaggiatori del nostro

sopportato che costui calpestasse i miei piedi; ho sopportato

ho sopportato che scalciasse i miei stinchi, ho sopportato

d’acqua fresca secondo i casi oppure di vino

compagno di viaggio. ¶ Entrambi i finestrini sono aperti in

compagno di viaggio per i piedi, lo infilo nel

mi guarda con tutti i suoi occhi, mi ghigna

sua luce non spegne i colori. Alla finestra dello

quanto vegliando, e anche i suoi dialoghi segreti con

appassiti. Sola traccia che i sogni si lasciano dietro

le stecche dell’avvolgibile. I mobili sono ombre gravi

fare. Prima di aprire i battenti di Bago Ismene

sonare le ore e i quarti. ¶ Babbo, mamma, Bug

nome Rutiliano! ¶ Altri sono i momenti di vergogna. Quando

Rutiliano. Fin dove arrivano i suoi ricordi d’infanzia

quali estraeva con meticolosità i regali. Ismene allora lo

seta, il velo bianco, i regali, gl’invitati, il

giorno parlò di rinnovare i mobili della camera da

giovane sposa. Ismene difese i «suoi» mobili con un

vista nascere, aveva custodito i suoi abiti di bambina

fanciulla e ora custodiva i suoi abiti di donna

socchiuso, come per ascoltare i palpiti di quel cuore

Rutiliano» e le portava i regali di Natale. ¶ Ora

che di colpo richiude i battenti. Billi è saltato

Nel momento in cui i battenti dell’armadio si

disordine è questo? Perché i tuoi abiti sono sparsi

un abito!». ¶ Ismene guarda i suoi abiti sparsi per

camera. Ma sono davvero i suoi abiti? Ora tutti

suoi abiti? Ora tutti i suoi abiti sono bianchi

dormiva sulla poltrona presso i battenti socchiusi di Bago

non siano tolti: sono i miei amici». In fondo

di corsa. Mentre forzava i muscoli delle gambe per

delle gambe per vincere i minuti, un cascherino che

dieci. Luigino e tutti i suoi compagni della terza

un àrgano a mano. ¶ «I tuoi calzoni nuovi!». ¶ Tocca

dei modelli di calligrafia. I fiori del tappeto della

il suo occhio «costeggia» i grandi fiori di lana

compenso questo viaggio tra i fiori del tappeto porta

schiavo, sia per punire i suoi genitori. Elàbora a

del fumatoio. Segno che i suoi genitori non sono

Che hanno fatto finora i suoi genitori? Prima di

si scaldano di pianto. I suoi genitori si sono

Doloristi! Che bisogno hanno i suoi genitori d’inquietarsi

La verità è che i suoi genitori sono i

i suoi genitori sono i capitalisti, e a lui

dalla sala da pranzo i suoi genitori sono passati

sarà libero e rispettato. I primi tempi saranno duri

Si risolve infine per i lenzuoli a corda, che

letto e tira giù i lenzuoli. Quando scopriranno la

madre – mai più? ¶ Pèsano i piedi a staccarli dal

estremo dei gradini. Posa i piedi sulla parte più

alla poltrona. ¶ «Perdono... perdono...». ¶ I singhiozzi gli strozzano la

parti come due braccia i braccioli a tortiglione. La

ogni trasferimento venivano collocati i mobili di casa Fos

soprattutto d’estate che i suoi lo precedevano in

la «sua» poltrona. Carezzava i suoi fianchi di velluto

sapiente mano da chirurgo i tiranti rilassati, le molle

Sua moglie non sa. I suoi figli non sanno

suoi figli non sanno. I suoi nipotini non sanno

estranei! Che associazione assurda i cui soci credono di

tiene stretti e nascosti i propri interessi personali, e

non sapevo che anche i vecchi piangono come piangiamo

ecco quello che scrivono i biografi di Schopenhauer. «Vicino

cognome non fiorivano commenti. I cognomi sono intangibili, anche

che lo porta, ma i suoi ascendenti pure fino

di Dazio Bottoni, tutti i Bottoni defunti uscirebbero dalla

tempo della sua nascita i suoi genitori abitavano vicino

tempo della sua nascita i suoi genitori abitavano al

Valadier, essa volse intorno i suoi celesti occhi di

non avrebbe mai abitato. I suoi occhi si fermarono

avesse dovuto vedere tutti i giorni l’immagine del

metallo che poco fa i dipendenti della ditta ATMA

disposto che l’indomani i mobili paterni tirati su

casa nel pomeriggio tardo. I mobili paterni erano ritornati

di sua madre. ¶ Tutti i mobili erano stati rimessi

commovente, più tragico. ¶ Ora i mobili sono rientrati nel

molli molle di carne i singhiozzi di un figlio

e realtà che scioglie i problemi più ardui, svela

problemi più ardui, svela i segreti della vita. ¶ L

immagini di farfalle, e i colori diversi delle loro

seduti. L’odore che i fiori mandano da sotto

ancora di lei. Anche i fiori dunque faticano e

Immagina congegni per lavare i fiori, apparecchi per profumarli

mutande, prendeva in mano i reggipetti. Cercò la sua

la sua Teresa dietro i mobili, dentro i cassetti

dietro i mobili, dentro i cassetti, nel comodino. Trovò

guancia, come per lenire i dolorosi palpiti di una

Cercò luogo nel quale i ricordi fossero men vivi

affinché Teresa coricata tra i ceri e i fiori

tra i ceri e i fiori ricevesse l’ultima

dei sogni nel quale i morti ritornano vivi e

morti ritornano vivi e i vivi sono già morti

cose non s’accorgono i giovani. Vedere è un

domandano a una voce i mobili del salotto. ¶ «È

invocano a una voce i mobili del salotto. ¶ «Racconta

che dieci anni sono i nostri padroni, per mettersi

un tozzo di pane i mobili corposi, sontuosi, opulenti

prendermela con voi per i vostri difetti. Dico soltanto

soltanto che nel barattare i mobili di prima per

che vi hanno generati, i nostri padroni si dimostrarono

avanti in età, con i capelli finti e le

commendatore, quello che portava i baffi alla Kaiser e

commendatore Candido diede via i mobili vecchi perché “facevano

dire col contagocce seguivano i ricatti, e i pianti

seguivano i ricatti, e i pianti, e le crisi

come fanno ora, e i superstiti, non trovando altri

il salotto per consumare i suoi amori, e te

soddisfare fino alla sazietà i suoi appetiti amorosi, ma

signora Teresa usasse per i suoi amori anche sedi

io che per “reggere” i suoi amori ci ho

in salotto, segno che i mobili ridono di buon

toccare terra, e con i suoi piccoli pugni a

corte a dilaniarla, con i suoi denti finti a

era in cattive condizioni: i ricami dello schienale strappati

vedevano sotto il sedile i tiranti in parte lacerati

a ripeterlo a tutti i portieri e a tutte

la Rosa disse che i mobili del salotto buono

discorso della vecchia poltrona, i mobili del salotto buono

tale che tutti, anche i più giovani e fino

mute, non sanno vedere i paesaggi che popolano l

duro?... Voi dite che i grandi sono persone serie

un’altra volta... Tutti i giorni la mamma mi

lì bisogna crederci... Ma i giorni passavano e la

e voi... E mentre i vostri li chiamate lavori

vostri li chiamate lavori, i nostri li chiamate giochi

in giardino e calpesteranno i miei lavori, li distruggeranno

giardino... Andrò a sorvegliare i miei lavori che per

Devo portare a termine i miei lavori... la fortezza

permesso?... Perché voi siete i miei genitori e io