Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

sì gran copia d'idee, di pensieri e di

testa un'anarchia d'idee. ¶ Di venti opposti l

pensa e dice ¶ Sublimi idee, pensier profondi e nuovi

gli animali ¶ Le politiche idee, qual'io d'esporle

e il Can d'idee cotali ¶ Profitto trarre, e

libere in te volgi idee secrete, ¶ O muovi dubbio

scuote appoco appoco ¶ Cavalleresche idee dell'età vecchia; ¶ Di

altra essenza. ¶ Eran l'idee più chiare e meglio

avean di nobiltà confuse idee, ¶ Nè della lor genealogia

una tal semplicità d'idee ¶ Ch'edificarci e consolar

Che serie di brillanti idee bizzarre ¶ Dall'inesausto imaginar

e tronca ¶ Di politiche idee prospetto vasto, ¶ E d

non ha pensier nè idee; ¶ E la stessa politica

Sempre felici son le idee tue prime, ¶ Felicissime poi

ragiona e pensa, ¶ Quantunque idee fornisca e sentimenti, ¶ E

America cotanta ¶ Perfezion d'idee finor non vanta. ¶ E

libere espor le proprie idee, ¶ Purch'egli o serva

volo alto elevarsi, ¶ Pure idee, grand'acume, alti pensieri

sul soglio, ¶ Adottò nuove idee, nuovo linguaggio; ¶ La magnanimità

la natia ferocia, ¶ L'idee presenti alle passate associa

leggi ella perverte, ¶ L'idee corrompe, e il bene

E a secondar certe idee sue dilette: ¶ Questa era

gl'inspiran sentimenti e idee ¶ Misere, pusillanime e plebee

del regno. ¶ Oh pervertite idee! dunque in tal guisa

rettorica asinina ¶ Di dispotiche idee nel capo imprime ¶ E

capo empie di tali idee, ¶ Crede ciò che ode

o men di tali idee ¶ In tutto ciò che

anime servili; ¶ E coll'idee d'onore e di

arcano pensier, d'occulte idee; ¶ Ma ch'eloquenza sol

vote ¶ Eran voci ed idee del tutto ignote. ¶ Vivan

Ma dall'urto d'idee fervide e nuove; ¶ Narrami

mente poi ben altre idee mi pose. ¶ E forse

capo pien d'ambiziose idee, ¶ Nuovi regolamenti anche introdusse

scelleraggine, ¶ E le volgari idee e il pregiudizio ¶ Scuoter

sentiero ¶ Torca da tal'idee, torca il pensiero! ¶ E

per fatal sovversion d'idee ¶ A lui virtù e

e del ver l'idee confonde, ¶ E la menzogna

augelli due. ¶ Quantunque tali idee pajano strambe, ¶ In quanto

segno: ¶ Di simular le idee, le norme prime ¶ Ivi

sogno ¶ Non conforme all'idee del ministero; ¶ Onde provò

rubelli oprar con altre idee, ¶ Trattar con altre regole

grandi e più sublimi idee. ¶ Ah Barbon replicarono i

guisa mai, con altre idee ¶ Mai fra noi pace

spazio immenso, ¶ Analoga all'idee ed al costume ¶ Diegli

dubbiose ognor rende l'idee; ¶ E se ciascun particolar

son conformi colle nostre idee: ¶ Ma fra religion pur

comprendea. ¶ Benchè alle nostre idee non sia conforme, ¶ E

Di parole e d'idee strano mescuglio, ¶ E ritrova

altri principj ed altre idee ¶ Che quelle che un

e d'onor l'idee v'associa. ¶ Se vecchio

del mal fissa le idee, ¶ Qual stupor se politica

o niente ¶ Combina coll'idee del continente. ¶ Giunto là

fecondo ¶ Non escon moltiformi idee bizzarre! ¶ Potentissima Moda, a

d'indole e d'idee ¶ Reciproca tendenza e simpatia

le alti torri abbatte, ¶ Idee non sono al gran

luminose e sì sublimi idee ¶ Passar di bestia in

più puro ¶ Le imaginose idee dirette furo. ¶ Poichè la

riconosciuto! ¶ So che d'idee chimeriche mi pasco; ¶ Ma

i vocaboli e l'idee ¶ Panegirista menzogner confonde; ¶ E

la Volpe, suo malgrado, idee ¶ Di pace alfin anch

Bestie talor di certe idee s'invasino, ¶ Vogliono l

parlasse; ¶ Ma oh come idee dovria cangiar, se a

sempre s'adatta ¶ All'idee di quei tempi onde

tra loro ¶ Le reciproche idee, traeansi appresso ¶ Dragomanni in

Onde colei gridò che idee cotali ¶ Astratte e più

mio non celo. ¶ D'idee cangiano i saggi e

E dove son l'idee del giusto ignote ¶ Esister

e natura ¶ Fissò l'idee ed i giudizi nostri

bestie esiste, ¶ Più luminose idee, più eccelse viste. ¶ Anzi

preadamitiche ¶ Costumi, usi, pensieri, idee, parole ¶ Eran troppo diverse