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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1912
tanti peccati da subissare il mondo! - Chi lo capiva
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1912
quando tornavamo, e incontrammo il signor parroco che passeggiava
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1912
un vecchio ricco come il mare. Ebbene, Biagio voleva
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1912
gli fosse stato turbato il mondo in cui credeva
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1912
occhio smarrito, poi guardavano il morto, poi ancora lui
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1912
altri per la mente il pensier della fuga. Egli
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1912
Stette a sentire. Parlavano il padre e lo zio
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1912
di Nunzia. ¶ - Sorte che il flebotomo non c'era
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1912
su delle assi. Diceva il padre di Nunzia: ¶ - Così
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1912
Ma non sapete che il morto ha da stare
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1912
Eppure passarono anche quelli... Il primo oziarono tutti; nel
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1912
dirsi nulla con Pellegro, il quale andò nel bosco
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1912
gli altri. Così fecero il terzo; mentre il povero
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1912
fecero il terzo; mentre il povero Biagio, con la
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1912
egli aveva messo fuoco il sabato avanti, incarboniva. La
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1912
nulla di nuovo. ¶ Ma il mattino del quarto giorno
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1912
l'ora in cui il povero Biagio soleva uscir
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1912
prima che s'alzi il sole. ¶ Il più vecchio
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1912
s'alzi il sole. ¶ Il più vecchio dei boscaiuoli
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1912
vecchio dei boscaiuoli principiò il rosario, gli altri risposero
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1912
sparito anche lui. ¶ Ma il pensiero lo aveva lasciato
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1912
tra l'Appennino e il mare; la patria dove
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1912
ma nel momento che il parroco venne dall'altare
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1912
Nunzia. Si sentì tutto il sangue in un cavallone
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1912
angeli... ¶ Come aveva fretta il parroco! Lanciava quei bei
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1912
non ne avesse capito il senso; spruzzava la cassa
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1912
era più dubbio; ancora il tratto dalla chiesa al
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1912
poi la sua libertà, il suo amore, forse la
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1912
per menargli alle spalle. Il brigadiere gli diede con
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1912
con tal rabbia, che il boscaiolo andò a batter
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1912
di terra, ci fosse il loro padre. Rispondevano sbalorditi
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1912
Pellegro, e corse sommesso il nome di Nunzia. Doveva
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1912
po' chi vuole! - gridò il più vecchio della grossa
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1912
volta, ma beveva anche il parroco vecchio! ¶ - Aveva le
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1912
incontravamo solo, sempre diceva il rosario! ¶ - Morto lui non
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1912
del morto: poi intonarono il rosario, e ogni terza
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1912
essi d'aver fatto il mezzogiorno, e già l
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1912
ci stava di casa il becchino. Per un finestrello
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1912
sera e gli allagava il cuore. A un tratto
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1912
corse e gridò: - e il soldato? ¶ - L'han preso
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1912
al braccio del babbo il lenzuolo che aveva servito
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1912
petto, stette a sentire il racconto del fatto, che
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1912
posto per tutti: e il suo nonno intanto ci
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1912
lassù, nella casetta, Farinello, il messo del comune, dicendo
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1912
con la testa e il busto un po' innanzi
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1912
dibattersi le venne agguantato il roncolo che Pilo portava
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1912
morto! - gridò Nunzia, brandendo il roncolo alla gola di
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1912
pure, meglio cosi! - ruggiva il giovane - taglia, ma hai
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1912
alla macchia si indovinava il luogo del laghetto. ¶ - Nunzia
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1912
tre volte udì ancora il suo nome gridato di
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1912
sedere sulla palancola, sopra il bel laghetto, colle gambe
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1912
braccia sotto la superficie. Il sole scottava, eppure pareva
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1912
che andavano e venivano; il pensiero fisso era Nunzia
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1912
le si era allargato il cuore, ma non osando
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1912
punto la spia? Ma il nonno, ha visto? Povero
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1912
stati veduti da tutto il mondo. Poi ricomposti sorrisero
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1912
dovranno andare a servire il re: ma meglio dieci
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1912
cui sedeva, doveva esser il da parecchio tempo a
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1912
Anna gridare, gridare; e il nome di Nunzia mandato
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1912
ma, ve lo dissi, il caso del suo nonno
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1912
quand'è finita anche il prete dice: Andatevene. Ora
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1912
chi non vuol fare il male... ¶ - Zitta! Eccola là
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1912
d'aver tanto gridato il suo nome per le
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1912
meglio per voi; abbiamo il nostro onore, noi, e
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1912
porta improvviso. ¶ Pilo guardò il forestiero, poi Nunzia, poi
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1912
Nunzia, poi di nuovo il forestiero. Capì. Per la
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1912
e le pugna strette. Il montanaro diede tre passi
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1912
la puoi? To, piglia il tuo cappello" seguitava Pellegro
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1912
lui: - no, no! ¶ Fu il momento più amaro che
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1912
avesse avuto nella vita. Il cuore aveva indovinato: colui
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1912
dove veniva, chi era, il diavolo? Alla forza, sì
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1912
certi sagrati da lasciare il segno nell'aria. "Oh
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1912
della vita, lui? Smarriva il pensiero, e forse per
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1912
neppure cosa volesse dire il voler bene... ¶ - Povero disgraziato
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1912
facevi a casa tua? ¶ - Il pittore. ¶ - Pittore? dunque facevi
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1912
paese? ¶ - Altro! Ci comanda il papa. ¶ - Senti, il papa
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1912
comanda il papa. ¶ - Senti, il papa! E il padre
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1912
Senti, il papa! E il padre, la madre, delle
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1912
niente: - disse Nunzia - è il carro dello zio Babacco
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1912
Anna facendosi sulla porta. ¶ Il carro arrivava. Con la
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1912
di paglia, vi giaceva il povero Biagio; e alla
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1912
di striscio, si vedeva il suo corpo tutto torto
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1912
Pellegro notò subito che il vecchio aveva la bocca
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1912
traverso; e capì che il pover'uomo era stato
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1912
pover'uomo ha tutto il sangue nel capo. ¶ - Flebotomo
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1912
sangue nel capo. ¶ - Flebotomo? Il più vicino sta a
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1912
Pellegro guardò in faccia il padre di Nunzia. Gli
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1912
comando: - Andate a chiamare il flebotomo: qualcheduno pagherà. ¶ Colui
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1912
lì, a veder patire il padre. ¶ - E voi, Anna
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1912
un santo. Altro che il cappellano della Confraternita! Questo
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1912
mai, chiamerà. ¶ Uscirono lui, il padre di Nunzia. Nunzia
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1912
Ditelo voi, zio, - sospirò il padre di Nunzia. E
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1912
volle passare da Paino il vecchio per sentire se
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1912
quarant'anni, quando portava il sale di là dai
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1912
e Biagio, così, rigirando il discorso, lo tirò a
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1912
sentiva e rideva. Alfine il parroco saltò fuori dal
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1912
noi! ¶ A Nunzia tremava il cuore. ¶ - Ebbene, e io
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1912
avvicinavano venendo alla sfilata; il gallo rondeggiava austero, quasi
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1912
dormirà nel fienile? - chiese il vecchio a un tratto
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1912
donne! ¶ Così dicendo aspro, il vecchio si avviò, e
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1912
dal quale pareva montasse il silenzio e la notte
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1912
nè morto, nè cassa; il diavolo nella notte portava
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1912
nel sentiero e sparì. Il vecchio sedè su d
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1912
rincresceva d'aver messo il forestiero a quel cimento
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1912
a quel cimento. Ascoltava il passo di lui già
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1912
sono! - gridò dal basso il giovane: - le tre rocce
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1912
giovane: - le tre rocce, il lago, la palancola, un
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1912
un guizzo, si volse; il diavolo? No, era Nunzia
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1912
Biagino - seguitava Pellegro laggiù: - il diavolo non c'è
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1912
è proprio nulla? - disse il vecchio dimesso e sgomento
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1912
reliquia, qualche cosa benedetta, il libro del comando in
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1912
Su, chiamatelo anche voi il diavolo. ¶ - No, no; torniamo
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1912
rispose Biagio tremando; - torniamo. Il mondo è cambiato. ¶ - Stiamo
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1912
Quando furono in cima, il vecchio si volse a
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1912
del braccio con cui il giovane cingeva la vita
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1912
via di quel forestiero, il marito di lei e
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1912
marito di lei e il cognato, se n'erano
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1912
parroco vecchio! Ma se il Signore ha cambiato il
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1912
il Signore ha cambiato il mondo, cosa ve li
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1912
addormentarsi! Ma di sotto il guanciale di paglia sentiva
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1912
prender sonno nel dire il rosario. Si era sempre
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1912
non si sentiva neppure il suo respiro. ¶ A un
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1912
aiuto. Alzò la testa. Il muggito della mucca tornò
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1912
chiuso lui, aveva messo il nottolino all'uscio, ma
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1912
uno sciocco? Ebbene chiamate il diavolo che mi porti
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1912
come quella voglia: raggiunse il vecchio, gli si mise
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1912
e sorella. ¶ - Nunzia! - urlò il vecchio; - ma per la
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1912
lo ha detto anche il prete? Avreste fatto meglio
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1912
Nunzia... ¶ - Era Nunzia!... - mormorava il vecchio: dunque erano tre
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1912
falso! ¶ Quando bestemmiava così, il vecchio diventava terribile; e
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1912
occhi. ¶ Pellegro ebbe appena il tempo di dare un
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1912
pò; - rispondevano tutti insieme il padre, lo zio, la
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1912
figli, la nuora guardavano il vecchio maravigliati e tristi
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1912
del forestiero; ma aveva il cuore allagato di paura
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1912
tornerò. ¶ Anna osò rammentare il forestiero, per dire che
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1912
che aveva detto lui; il quale, senz'altro, pigliato
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1912
quale, senz'altro, pigliato il bastone di pruno che
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1912
Poi lo seguiremo - disse il marito d'Anna: - mi
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1912
a darle di volta il cervello. Aveva anch'essa
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1912
che balli quando ha il suo nonno in quello
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1912
si tirò in disparte. Il padre e lo zio
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1912
alle mucche, girò tutto il prato, tutte le fagiolaie
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1912
sera innanzi aveva raggiunto il suo nonno. Giù giù
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1912
Giù giù, si sprofondava il borro selvaggio, e alla
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1912
per imbarcarsi ci vorrà il passaporto. ¶ - Passano porti e
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1912
là portano via magari il diavolo... ¶ In quel momento
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1912
scalza, facendo la maglia. Il caldo, il verde, il
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1912
la maglia. Il caldo, il verde, il silenzio da
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1912
Il caldo, il verde, il silenzio da cui usciva
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1912
vita in quei boschi. ¶ Il vecchio credè che guardasse
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1912
d'occhio, tutto come il palmo della mano, uguale
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1912
poterci più tornare! Guardava il vecchio negli occhi scintillanti
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1912
Romagna. ¶ - Del nove! - rispose il vecchio - Vi passammo coi
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1912
e poi vi è il mare. L'ho fatta
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1912
città. ¶ - La vostra? - disse il vecchio, mettendosi sulla vita
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1912
vien voglia di tagliarvi il collo! Ma... sono cose
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1912
mano. ¶ - La mano e il cuore. Mi par d
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1912
Se vi contentate! - aggiunse il marito di lei: - dico
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1912
bene babbo? ¶ - Sicuro! - rispose il vecchio. ¶ - Io lavorerò con
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1912
voi, imparerò a fare il carbone. Oramai mi sono
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1912
pareva d'aver dentro il birbante, perchè proprio il
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1912
il birbante, perchè proprio il pensiero di farsi pigliare
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1912
spuntata dal bosco. E il marito di Anna che
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1912
piaggiate, dove stava tutto il giorno. Delle statue che
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1912
stalla codeste muccherelle; - disse il vecchio: - e voi Anna
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1912
le mucche intelligenti; e il giovane rimase a guardarle
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1912
Adesso al fuoco! - disse il vecchio; e cavato l
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1912
pietra focaia, l'esca, il fosforo, batti ribatti, sagratava
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1912
zolfanello. ¶ - Via, via! - gridò il vecchio dandogli una manata
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1912
un momento ebbe dato il fuoco da capo in
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1912
a esser cotta butta il fumo bianco; dopo, questo
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1912
volete imparare? ¶ Così dicendo, il vecchio segnò la carbonaia
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1912
era stato delle streghe, il vecchio tornò pronto sui
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1912
te". E mi impediva il passo, e mi canzonava
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1912
casa! Ce l'avrei il negozio da servirvi! ¶ Avete
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1912
fila. Lo credereste? Ebbi il coraggio d'andar a
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1912
a vedere. Feci come il lampo; eppure non trovai
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1912
han rifinite. ¶ Proprio mentre il vecchio diceva così, mettevano
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1912
vecchio diceva così, mettevano il piede nell'aia. ¶ - Sono
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1912
calzata, con al collo il fazzoletto della festa, e
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1912
Non abbia paura, è il signor curato. ¶ - O don
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1912
piglia l'altra; - rispondeva il prete dalla finestra. ¶ - Passa
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1912
dalle feste? ¶ Nunzia chinò il capo e non disse
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1912
esclamava a ogni poco il prete; ma a un
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1912
bestia? Lo sapeva persino il parroco vecchio, buon anima
186
1912
aiutò lui, mi diede il piombo benedetto... ¶ - Bestia anche
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1912
potè mettere in sella. Il sagrestano con la cesta
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1912
buona sera sberrettandosi, e il prete a cavallo spariva
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1912
bisbigliò Nunzia a Pellegro; - il mio nonno è in
190
1912
Già! Bestia io, bestia il parroco vecchio, bestie tutti
191
1912
appicco per litigare. Ma il giovane non lo dava
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1912
pei fatti vostri? - gridò il vecchio infalconito: - avevate detto
193
1912
E al dott. Asquini, il Terenzi, l'amico che
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1912
perchè l'Abba credeva il sentimento religioso, oggi sì
195
1912
virile. ¶ Tali convinzioni dirigevano il suo pensiero, e per
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1912
simboli di purezza morale, il sig. Saul, il dott
197
1912
morale, il sig. Saul, il dott. Paleari, il dott
198
1912
Saul, il dott. Paleari, il dott. Asquini; gli altri
199
1912
quel suo aborto innocente, il dileggio e la persecuzione
200
1912
si dica che dà il malocchio ai bambini. E
201
1912
volta a lei, mentre il parroco canta Angeli ed
202
1912
quasi profondare in esse il loro riflesso spirituale, com
203
1912
e molto più esteso il significato. Da quest'occhiata
204
1912
ricordi fecero all'Abba il suo stile; più vibrato
205
1912
ho sentito e riconosciuto il mio povero amico, sempre
206
1912
messo a fare, aveva il suo lato bello. Libero
207
1912
Novara, dopo la battaglia, il suo capitano lo aveva
208
1912
la relazione. Al capitano il linguaggio italiano era parso
209
1912
stretta di mano. Ma il tenente, quel pelo rosso
210
1912
quella faccia che neppur il vaiolo l'aveva voluta
211
1912
d'azzurro che tirava il cuore. Doveva essere il
212
1912
il cuore. Doveva essere il mare. Bianche come file
213
1912
non essersi mosso mai; il resto del mondo non
214
1912
galline! Adesso vado. ¶ Prese il bastone e giù di
215
1912
diceva la donna: - ha il far da soldato. Non
216
1912
da sfamare. Lasciami pigliare il corno. ¶ Rientrò, ed usci
217
1912
di nuovo con sotto il braccio un nicchio marino
218
1912
per un sentiero tra il prato e il campicello
219
1912
tra il prato e il campicello, e all'ultime
220
1912
Essa alzò un poco il tono. ¶ - Buon giorno. Venga
221
1912
si scusò dicendo che il corno non lo aveva
222
1912
sono laggiù a fare il carbone. Anzi se vuol
223
1912
vela di bastimento. ¶ - È il mio campanile. Prima che
224
1912
Prima che ci sposassimo, il mio uomo ci veniva
225
1912
Di quelle che fa il lupo? E ditemi una
226
1912
schifezza! - esclamò Pellegro alzando il bastone: - ma che biscia
227
1912
mezzo ingoiato, e guardava. Il rospo annaspava colle zampine
228
1912
torse rabbiosa e morì. Il rospo raccolte le ultime
229
1912
mio cognato le porta, il vecchio le mette al
230
1912
ecco la profenda: - disse il vecchio che vide di
231
1912
Un soldato potrebbe essere il figlio d'un barone
232
1912
entrò a dire Pellegro: - il voi fa comodo. Sì
233
1912
si chiama Anna? - mugulò il marito della donna. ¶ - Sento
234
1912
Pellegro. ¶ - Io? - rispose aspro il vecchio: - io disertai e
235
1912
dei castagni lasciati ritti, il marito d'Anna le
236
1912
Dicevo, perchè sa già il tuo nome. ¶ Pellegro avvezzo
237
1912
e pensando che tutto il mondo è paese, e
238
1912
ammazzai tre streghe! - disse il vecchio facendo fiera la
239
1912
che narrasse come. Ma il vecchio che era entrato
240
1912
strana. ¶ - Del resto - proseguiva il vecchio già infalconito un
241
1912
chi non l'osserva. Il giusto qui ne patisce
242
1912
della colpa, e per il quale la colpa diviene
243
1912
la colpa diviene enorme. Il vero, il grande infelice
244
1912
diviene enorme. Il vero, il grande infelice, qui è
245
1912
qui è Prospero, non il padre. E sarebbe anche
246
1912
padre. E sarebbe anche il padre, se quello scapolo
247
1912
premurosa, falsa e nemica. Il padrone è la mosca
248
1912
mosca, e la serva il ragno che non la
249
1912
per i suoi fini. Il che secondo la natura
250
1912
la giusta punizione che il dottor Crisante s'è
251
1912
Crisante s'è meritato. Il dott. Crisante, con tutti
252
1912
in casa nessuno, è il male: il bene invece
253
1912
nessuno, è il male: il bene invece è il
254
1912
il bene invece è il dott. Paleari coi suoi
255
1912
mani di morti". Mentre il dottore rilegge in quel
256
1912
Anderemo in Campidoglio!" ¶ e il dottore ne trae buon
257
1912
trae buon augurio per il suo sesto figliuolo. ¶ * ¶ * * ¶ Perchè
258
1912
ogni cosa che scrisse: il che se restrinse quasi
259
1912
tragica novella che prende il titolo da Nunzia, il
260
1912
il titolo da Nunzia, il duca di Genova "un
261
1912
quei contadini lo credono il Re. ¶ - Oh quando lo
262
1912
nella strada, a vedere il Re. E non sa
263
1912
nella novella dell'Abba il fatto pubblico, impassibile e
264
1912
novella: "I baffi e il cuore del sig. Saul
265
1912
bieco del vecchio dispotismo. ¶ Il sig Saul aveva un
266
1912
era nel 1834, di domenica; il sig. Saul, venuto ad
267
1912
sentir la banda; e il governatore della città, il
268
1912
il governatore della città, il terribile Galateri, lo fissava
269
1912
un sergente a chiamarlo. ¶ Il sig. Saul non se
270
1912
chi siete? - gli grida il governatore. ¶ - Saul... ¶ - Un ebreo
271
1912
Alessandria?... Sergente, fate entrare il barbiere. ¶ I baffi del
272
1912
se ne ricordi. Sentendosi il labbro nudo, e le
273
1912
cadrà la sua ingiuria". ¶ Il sig. Saul muore poi
274
1912
e benedetto da tutto il paese per le sue
275
1912
un vero gioiello. Anche il sig, Saul, buono e
276
1912
avuta dal confessore e il timore, se non la
277
1912
e avvilitivi, che, sotto il dispotismo, si usavano nelle
278
1912
a un tratto... Riporto il bellissimo luogo: ¶ "La distanza
279
1912
tranquillo che doveva essere il mare. Gli parve di
280
1912
sentirsi rapire. E allora il suo cuore si sciolse
281
1912
cui si vedeva appena il bianco della vela laggiù
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1912
stupore dell'infinito verso il quale si sente rapire
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1912
anguste, fredde, calcolatrici, muoveranno il suo cuore a quella
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1912
disagio, quando glielo imponevano il dovere e l'onore
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1912
ombra fugace può offendere il loro sacrario interiore; e
286
1912
e basti questo passo: ¶ Il dott. Asquini "alzando il
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1912
Il dott. Asquini "alzando il capo, si vide nello
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1912
questo pensiero gli rimorse il cuore... D'una madre
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1912
percuoteva nel volto, ristorava il mio petto. Camminava spedito
290
1912
petto. Camminava spedito, e il rumore degli sproni distraeva
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1912
luna splendeva bellissima sopra il mio capo, ed io
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1912
cimitero. Ma a Carcare il mio cuore si commosse
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1912
degli anni, e rimpiansi il passato che come folgore
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1912
campagnola, mia Madre preparava il caffè, andava, tornava, rideva
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1912
dal "suo grande amico" il cavallo del reggimento, il
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1912
il cavallo del reggimento, il quale, come i cavalli
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1912
quel cavallo penserà che il suo padrone è partito
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1912
padrone è partito. E il padrone parte a piedi
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1912
a piedi, e durante il suo viaggio notturno sotto
300
1912
gli parla a stento, il figliuolo s'accorge che
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1912
figliuolo s'accorge che il padre è imbiancato, la
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1912
è ringiovanita dalla gioia. Il figliuolo, seduto al focolare
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1912
di quel momento, anche il rammarico d'aver lasciato
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1912
rammarico d'aver lasciato il suo cavallo, e di
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1912
che ritrae sì fedelmente il giovane Abba in seno
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1912
alla sua famiglia, è il proemio migliore alle sue
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1912
e di tempo. Perchè il cavalleggere del 59, il garibaldino
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1912
Perchè il cavalleggere del 59, il garibaldino del 60 e del
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1912
divenuto, in questa novella, il dott. Asquini, medico di
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1912
per sè la fatica, il costume austero, e la
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1912
pena espiatoria del celibato. Il primo è presso a
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1912
morir tisico allo spedale. Il secondo si ridusse da
313
1912
ora, in perfetto accordo, il che non accade mai
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1912
minuto di differenza, e il pover uomo s'arrabbia
315
1912
pover uomo s'arrabbia. Il terzo, vivo e verde
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1912
eroi! ¶ Non è che il dott. Asquini non veda
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1912
dott. Asquini non veda il rovescio della medaglia, cioè
318
1912
trista, e per salvare il figliuolo dai vae soli
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1912
moglie. ¶ Altro scapolo è il dott. Crisante nella novella
320
1912
è qui considerato sotto il riguardo morale. Qui apparisce
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1912
bastardi, nome che, secondo il tono, suona offesa, o
322
1912
po' tutti di vilipendio, il più roseo, il più
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1912
vilipendio, il più roseo, il più soave, è figlio
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1912
porta tutta la vita il sentimento della più egoistica
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1912
ringraziare? Vattene, poveraccio". ¶ Così il foriere della compagnia consola
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1912
foriere della compagnia consola il soldato Prospero. Questo è
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1912
amore del dott. Crisante, il quale ne ha popolato
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1912
quale ne ha popolato il paese, a sentir Lupinella
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1912
mantenergli tutti ci vorrebbe il bene di sette chiese
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1912
eredità del padrone. ¶ E il dott. Paleari (una seconda
331
1912
giorno, per far pentire il dott. Crisante d'una
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1912
del male! - esclama allora il dott. Crisante. Ma egli
333
1912
ne sappia più nulla, il dott. Crisante rientra nei
334
1912
quale aspetta intanto che il vecchio muoia per beccargli
335
1912
temuto di perderla per il ritorno del figlio. ¶ Questa
336
1912
dell'arte. Egli individua il fatto, ossia lo distingue
337
1912
vorrei risparmiarmi le frasi, il che non è facile
338
1912
d'Artagnan, e neanche il rozzo Fanfulla da Lodi
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1912
sentimento romantico e cristiano, il D'Azeglio, se mai
340
1912
avrebbe riconosciuto in lui il modello vivente del suo
341
1912
Achille di Omero. Spogliando il Pelìde della forza sterminatrice
342
1912
e divina di sè: il suo intimo io. ¶ Tale
343
1912
aure di quei giorni, il fuoco sacro che condusse
344
1912
cui l'Abba era il più notevole) tenevano sempre
345
1912
i generali piemontesi, sotto il piede di Garibaldi, ferito
346
1912
sue due grandi regine. Il loro affetto di patria
347
1912
dovevano avere da coloro il dottorato o l'avvocatura
348
1912
malvone anche Silvestro Centofanti, il rettore, ottimo uomo, autore
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1912
non saluta? - gli domanda il rettore. - E chi è
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1912
non intese d'offendere il venerando uomo, ma soltanto
351
1912
venerando uomo, ma soltanto il malvone, e l'autorità
352
1912
Generale. ¶ L'Abba ammirava il Generale come un eroe
353
1912
sangue d'Italia, era il generoso desiderio di stabilire
354
1912
roseo, ma più equo. "Il nostro secolo (egli mi
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1912
operai contro la borghesia; il venturo comincierà coi soprusi
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1912
si contenterà di fare il bene per tutti". ¶ Illusioni
357
1912
voler aguzzare in sè il patimento perchè vi sentiva
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1912
influenze; perchè sopportando nobilmente il dolore, gli pareva di
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1912
grandezza e di gloria, il cui apice gli appariva
360
1912
forte, ¶ E, ambito guiderdon, ¶ Il cavalier d'Italia, a
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1912
d'Italia, a chi il seguiva in guerra, ¶ Offria
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1912
guerra, ¶ Offria per tenda il cielo, e per letto
363
1912
quale uragan; ¶ Morire, e il fin dell'ultime pugne
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1912
numerosa famiglia, egli ripeteva il suo carme nella sua
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1912
udendo da bambino mugolare il vento invernale, egli pensava
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1912
patria, la civiltà, occorre il cuore di Cristo, di
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1912
avere ben sussultato udendo il primo tuonar del cannone
368
1912
armi, giovanissimo: Virgilio, Dante, il Foscolo erano stati i
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1912
suoi padri intellettuali, e il suo clima, quello che
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1912
sospiranti la libertà, cioè il romanticismo. Non quello falso
371
1912
movesse a una meta. Il romanticismo più fecondo fu
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1912
e sogna, si dà il più terribile avviso e
373
1912
più terribile avviso e il più vero che mai
374
1912
Abba patì egli pure il contagio di questo romanticismo
375
1912
ora mancare sempre più il respiro consolatore alla nostra
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1912
sua camera a Pisa. Il giovane romantico, finito il
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1912
Il giovane romantico, finito il 59, cosi racconta il suo
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1912
finito il 59, cosi racconta il suo ritorno al paese
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1912
vent'anni fan battere il cuore d'un montanaro
380
1912
che la tromba rompesse il sonno de' miei commilitoni
381
1912
ne scesi alla scuderia. Il mio grande amico pareva
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1912
notte, perchè nel sentire il mio passo, nitrì di
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1912
affetto inesprimibile, e stazzonandogli il collo superbo e lisciandogli
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1912
scuola militare. E seguitando il mio viaggio, povero quanto
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1912
l'Asquini, e come il bambino ebbe bevuto e
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1912
alla stazione. ¶ Lantieri chinò il capo e diede ordine
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1912
che non si levò il cappello per salutare Veronica
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1912
non disse nulla, frustò il cavallo e via. ¶ Per
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1912
non parlarono: poi come il silenzio pesava, Lantieri tornò
390
1912
io che mi diceva: Il taglione! il taglione... ¶ Così
391
1912
mi diceva: Il taglione! il taglione... ¶ Così disse Lantieri
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1912
disse Lantieri per avviare il discorso, ma la sua
393
1912
Entrarono nella stazione che il treno giungeva sbuffando. ¶ L
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1912
madre e figlio, e il mondo dica quel che
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1912
quel che vuole... Viene il mondo a pregarti di
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1912
meno infelice degli altri. ¶ Il treno partì. Lantieri stette
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1912
tante, troppe! "Eppure!" pensava il dottor Asquini, e ogni
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1912
che colui non avesse il cuore contento, e mulinasse
399
1912
lui e sicuro. ¶ Ecco il suo campanile, ecco i
400
1912
di più volgare, - pensava il dottore: - si sono traversati
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1912
giorni di lontananza, ecco il viaggiatore che torna; cosa
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1912
che ci aspettano. ¶ - Oh! il babbo! il babbo! - gridò
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1912
aspettano. ¶ - Oh! il babbo! il babbo! - gridò Mario vedendolo
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1912
m'ha fatto vedere il ritratto, la ragazza è
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1912
moglie. ¶ I BAFFI E IL CUORE DEL SIGNOR SAUL
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1912
non posso mangiare! - esclamò il signor Saul, spingendo in
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1912
Saul, spingendo in là il piatto di carne che
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1912
ho appetito. Perchè fate il muso ora? Non ho
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1912
ho mica detto che il vostro arrosto non sia
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1912
po' anche maravigliata che il padrone fosse quella sera
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1912
deve dir neppure che il tale è salvato e
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1912
tale è salvato e il tal altro è dannato
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1912
mi sento solo...! - continuò il signor Saul cambiando quasi
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1912
la quale raccontava che, il giorno dopo gli uscieri
415
1912
sarebbero andati da Colombano il calzolaio a pigliarsi tutto
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1912
po' di roba che il poveretto teneva in bottega
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1912
bottega. ¶ - E perchè? - disse il signor Saul. ¶ - Dice che
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1912
signor Venanzi, e che il signor Venanzi l'ha
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1912
quel signor Venanzi! - esclamò il signor Saul, piantando gli
420
1912
uno scapaccione da cane. Il ragazzo cadde in terra
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1912
terra e si ruppe il naso: suo padre, un
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1912
deve aver detto allora il cappellaio, "questo è il
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1912
il cappellaio, "questo è il mondo degli allocchi, e
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1912
ora i nipoti fanno il resto. Hanno già mezza
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1912
quel vecchio, - soggiunse poi il signor Saul, dopo aver
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1912
con quei ragazzi, quando il cappellaio diede quello scapaccione
427
1912
e andar a letto. ¶ Il signor Saul soleva coricarsi
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1912
e se? Cosa dice il Parroco? Che i se
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1912
e i ma sono il patrimonio dei grulli! - interruppe
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1912
un grave pensiero. Se il padrone fosse morto, dove
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1912
ogni rispetto perchè tutto il paese gli voleva bene
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1912
gli voleva bene; ma il pensiero di questa sepoltura
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1912
pensando che veramente tutto il mondo è paese, e
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1912
aveva riguardo, ci lasciava il segno: mi capisce nevvero
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1912
far rimanere in casa il patrimonio... ¶ - Già, già - diceva
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1912
l'Asquini mangiò, pagò il conto di tutto e
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1912
attaccato - rispose mogio, mogio. ¶ Il vetturino schioccava la frusta
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1912
è, e mi pare il più infelice. Era meglio
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1912
la carrozza andava, e il cavallo trottava allegro come
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1912
la casa dove stava il suo amico Lantieri e
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1912
arco di sopracciglia orientali; il naso fine e aristocratico
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1912
non palesarsi. ¶ - Lei è il signor Lantieri? ¶ - Ai suoi
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1912
cena pure... ¶ - Grazie; accetterò il letto, ma per la
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1912
continuo scoppio di cuore. ¶ Il vetturino pagato dal dottore
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1912
anche Terenzi - disse levando il quadro dal muro e
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1912
era a ventisei anni, il bel capitano della prima
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1912
dove lei ha preso il cavallo. Un infelice! Era
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1912
perdette la gioventù e il meglio della vita a
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1912
nobile lei e nobile il marito, ma questo soltanto
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1912
potuto viaggiare sola tutto il mondo, che egli non
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1912
nuvole temporalesche! Una notte il marito di donna Virginia
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1912
testa bassa, camminando rasente il muro, passò dinanzi a
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1912
a ogni momento, e il passato, e gli amici
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1912
o le lascio prendere il bambino per tenerlo con
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1912
lì, al freddo, presso il mio letto. - Veronica, andatevene
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1912
d'aver condotto seco il bambino. La solitudine mi
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1912
puoi neppur immaginare... ¶ Intanto il tempo s'era venuto
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1912
e la pioggia e il vento, come se facessero
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1912
che si senti lontano il rumore di una carrozza
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1912
Così diceva ripigliando poi il discorso con l'Asquini
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1912
barba, gli si gonfiava il petto; uno scoppio di
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1912
di stupore; c'era il suo cuore. Ond'egli
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1912
mia età ho avuto il buon tempo di fare
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1912
si levò, buttando via il bambino dalle ginocchia e
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1912
innocente! - gridò Lantieri, strappandole il bambino - che colpa ci
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1912
la pioggia che flagellava. ¶ Il bambino strillava sbigottito, Lantieri
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1912
tenendo stretto al petto il bambino. Essa singhiozzava, si
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1912
siete tutta molle; mettete il vostro bambino in letto
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1912
in letto... ¶ - In quale? Il mio è stretto... ¶ - E
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1912
tornate giù. ¶ Veronica prese il suo figliuolo in braccio
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1912
gli confidava che faceva il male perchè non era
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1912
pace?... Invece ecco, ora il cuore glie lo mangia
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1912
sopra a far addormentare il bambino. Lì poi, fece
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1912
Lì poi, fece come il lampo, apparecchiò, andò in
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1912
l'Asquini a vedere il bambino nel suo letto
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1912
poco ripigliò da solo il discorso fatto coll'Asquini
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1912
pietà. Un momento che il sonno lo prese, si
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1912
di fuori e dicesse: "Il taglione... la legge del
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1912
era quasi l'alba. ¶ Il sole non era ancora
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1912
in cucina, dove fece il caffè, lo diede al
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1912
Alle volte uno loda il passato, ma se si
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1912
bene!", diceva tra sè il dottore, e adesso si
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1912
uno che ha preso il broncio. ¶ E andò diviato
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1912
domandata una camera, volle il caso che gli toccasse
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1912
alla stazione per prendere il treno di Venezia. E
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1912
al borgo dell'Offlaghi il viaggio non era lungo
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1912
di desiderarlo. Anzi, quando il treno si fermò e
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1912
fu gridato dalle guardie il nome del borgo, egli
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1912
Ah!... l'Offlaghi... quale? il garibaldino?... oh, povero signore
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1912
poco, poi picchiò risoluto. ¶ Il mugolìo d'un grosso
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1912
a piedi l'Asquini. ¶ - Il maggiore Offlaghi. ¶ - E chi
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1912
E chi è lei? ¶ - Il dottor Asquini, suo amico
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1912
pensare mestamente a loro. Il cortile era vasto e
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1912
piantato da suo padre il giorno in cui era
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1912
facilità di un visionario, il suo castello in aria
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col padre, porto via il ritratto, vado a mostrarlo
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disparte per lasciar passare il forestiero, e intanto chinava
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passò avanti confusa, e il dottore le tenne dietro
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spaurito. ¶ - Oh! oh! - esclamò il dottore - questo sarà l
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Maritata in casa? - pensò il dottore. ¶ Egli si spiegava