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Vittorio Alfieri, Bruto primo, 1787

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1787
CHIARISSIMO E LIBERO UOMO IL GENERALE WASHINGTON ¶ Il Solo
2
1787
UOMO IL GENERALE WASHINGTON ¶ Il Solo nome del liberator
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1787
quale avrebbe potuto essere il mio amor per la
4
1787
di mescere al vostro il mio nome. ¶ Parigi, 31 Decembre
5
1787
Senatori ¶ Congiurati ¶ Littori ¶ Scena, il foro in Roma ¶ ATTO
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1787
che intero scoppi e il tuo dolore immenso, ¶ ed
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1787
tuo dolore immenso, ¶ ed il furor mio giusto. ¶ Collatino
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1787
è vano ogni sollievo: il ferro, ¶ quel ferro sol
9
1787
Sperare? omai certezza ¶ abbine. Il giorno, il sospirato istante
10
1787
certezza ¶ abbine. Il giorno, il sospirato istante ¶ ecco al
11
1787
e, se allor dare il tuo vorrai, fia almeno
12
1787
e a Bruto, ¶ spetta il dar vita e libertade
13
1787
Tu ben udito forse ¶ il giuramento orribil mio non
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1787
palpitante ¶ cor di Lucrezia il ferro, che ancor stringo
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1787
infelice moglie tua. — Già il foro, ¶ col sol nascente
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1787
di Valerio ai molti il grido ¶ della orrenda catastrofe
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1787
doglia tua, più che il mio infiammato dire, ¶ atta
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1787
oppressa... ¶ Collatino ¶ Oh Bruto! il Dio ¶ che parla in
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1787
parla in te, già il mio dolore in alta
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1787
suono ¶ l'orecchio e il core. Esser poss'io
21
1787
tirannico lor sangue: ¶ ma, il vedrà Roma, ch'io
22
1787
noi: di favellare è il tempo. ¶ SCENA II ¶ BRUTO
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1787
Bruto ¶ Mirate: ¶ questo è il pugnal, caldo, fumante ancora
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1787
sua man svenata. ¶ Ecco il marito suo; piange egli
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1787
lo stupor cessi, e il pianto. — In me, Romani
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1787
me pien di ferocia il guardo: ¶ dagli occhi miei
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1787
dai lor feroci artigli. ¶ Il giorno al fin, l
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1787
Già di servi (che il foste) uomini farvi, ¶ sta
29
1787
scorta, e capo ¶ oggi il furor di Collatino, e
30
1787
furor di Collatino, e il mio. ¶ Liberi farvi è
31
1787
mio. ¶ Liberi farvi è il pensier vostro; e inermi
32
1787
Or, quale, ¶ qual fia il Roman, che pria morir
33
1787
vogliam lo stesso? ¶ Collatino ¶ Il nobil vostro sdegno, ¶ l
34
1787
nulla dirvi ¶ posso,... che il pianto... la voce... mi
35
1787
Ma, per me parli il mio romano brando; ¶ lo
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1787
della scena si vede il corpo di Lucrezia portato
37
1787
donna ¶ gli occhi affissate. Il muto egregio corpo, ¶ la
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1787
la generosa orribil piaga, il puro ¶ sacro suo sangue
39
1787
esangue ¶ alta innocente donna, il ferro stesso, ¶ cui trasse
40
1787
l'aure, in Roma il piede ¶ mai non porrà
41
1787
non è di Bruto il cuore. — Io giuro inoltre
42
1787
voce noi tutti anco il giuriamo. E peggio ¶ ne
43
1787
sarete a un tempo. ¶ Il senno voi, noi presteremvi
44
1787
senno voi, noi presteremvi il braccio, ¶ il ferro, il
45
1787
noi presteremvi il braccio, ¶ il ferro, il core... ¶ Bruto
46
1787
il braccio, ¶ il ferro, il core... ¶ Bruto ¶ Al vostro
47
1787
entrin pur anco ¶ e il senato, e i patrizi
48
1787
tutti: assai (pur troppo!) ¶ il ferreo scettro ha infuso
49
1787
libertà per noi. ¶ Popolo ¶ Il primo dì che vivrem
50
1787
entro la mente attonita il vederti ¶ signor di Roma
51
1787
saranvi omai, più che il servir mio prisco ¶ non
52
1787
padre alto proposto, ¶ tu il giovenile tuo bollore accoppia
53
1787
figlio, ¶ Tito sarai. — Ma il tuo german si affretta
54
1787
son, ch'egli è il tiranno ¶ l'uom fra
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1787
l'uom fra tutti il minore. Il re superbo
56
1787
fra tutti il minore. Il re superbo, ¶ coll'infame
57
1787
appena ¶ Roma sommossa, abbandonava il campo; ¶ e a sciolto
58
1787
ci aggiriamo vegliando. Ecco il drappello, ¶ doppio del nostro
59
1787
già, morti ne abbiamo; il tergo ¶ dan gli altri
60
1787
in fuga, ed è il tiranno il primo. ¶ Gl
61
1787
ed è il tiranno il primo. ¶ Gl'incalziamo gran
62
1787
tornarne ¶ verso le mura, il suon da tergo udiva
63
1787
destra innalza; inerme ha il fianco; ¶ tien con la
64
1787
popol parte. ¶ Ed era il messo?... ¶ Tiberio ¶ Egli è
65
1787
opportuno, ¶ né più solenne il dì potea mai scerre
66
1787
per presentarsi de' tiranni il messo. ¶ Vanne; riedi alla
67
1787
Vanne; riedi alla porta, il cerca, e teco ¶ tosto
68
1787
fa che nel foro il più eminente loco ¶ a
69
1787
umani affetti; ¶ tu che il mio cor vedi ed
70
1787
causa eguali... Ah! sì, il farai; ¶ s'egli è
71
1787
ciò di stolta ambizione il tarlo: ¶ d'onori, no
72
1787
altro non bramo. ¶ Popolo ¶ Il dignitoso e forte ¶ tuo
73
1787
aspetto, o Bruto, e il favellar tuo franco, ¶ tutto
74
1787
in te ci annuncia il padre ¶ dei Romani, e
75
1787
amo. — ¶ Con molti prodi il mio collega in armi
76
1787
nulla escluder dal consesso il puote, ¶ se non l
77
1787
e voi, di loro il fiore, ¶ senatori; adunarvi infra
78
1787
re più non havvi. — Il labro ¶ a noi tremanti
79
1787
invan, sorgea. ¶ Valerio ¶ Bruto, il vero tu narri. — A
80
1787
che più? sforzati, oltre il comune incarco ¶ di servitù
81
1787
noi della plebe; e il fummo: ¶ né innocente parere
82
1787
nobil plebe ¶ riunir fidi il voler nostro intero; ¶ né
83
1787
dei figli nostri, ¶ tutti il giuriam ferocemente, a un
84
1787
moro: io, qual Romano il debbe, ¶ ho parlato una
85
1787
ogni nostr'opra, o il mio collega, od io
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1787
di favellarvi ei chiede. ¶ Il credereste voi? Tarquinio, e
87
1787
armi prime ¶ furò Tiberio, il figliuol mio. Ne andaro
88
1787
patto fra noi, che il morir loro, o il
89
1787
il morir loro, o il nostro. ¶ Bruto ¶ Ciò dunque
90
1787
dunque egli oda, e il riferisca. ¶ Popolo ¶ A noi
91
1787
noi ¶ venga su dunque il servo nunzio; i sensi
92
1787
favella; ¶ e sia breve il tuo dire: aperto e
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1787
aperto e intero ¶ sarà il risponder nostro. ¶ Bruto ¶ Udisti
94
1787
vostra lealtà, veniva: ¶ ma il respingeano l'armi. Indi
95
1787
me chiede, ¶ qual è il delitto, onde appo voi
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1787
oggi ei di Roma il trono ¶ a lui da
97
1787
chiede?... ¶ Mamilio ¶ Fu Sesto il reo, non egli... ¶ Tiberio
98
1787
Ah! perché in Roma il passo ¶ lor si vietò
99
1787
più re che padre, il suo figliuol traea, ¶ per
100
1787
tragge. ¶ Se, per serbarsi il seggio, il padre iniquo
101
1787
per serbarsi il seggio, il padre iniquo ¶ svenar lasciasse
102
1787
iniquo ¶ svenar lasciasse anco il suo proprio figlio, ¶ forse
103
1787
suo proprio figlio, ¶ forse il vorremmo noi? La uccisa
104
1787
vero, al soffrir nostro il colmo: ¶ ma, senz'essa
105
1787
al soglio ascende ¶ calpestando il cadavero recente ¶ dell'ucciso
106
1787
dell'ucciso suo padre: il regnar loro ¶ intesto è
107
1787
a cui sol nasce il roman popol prode) ¶ tratto
108
1787
la loro empietà, né il soffrir nostro. ¶ Popolo ¶ L
109
1787
questo; ah! Roma tutta il giura... ¶ Valerio ¶ Il giuriam
110
1787
tutta il giura... ¶ Valerio ¶ Il giuriam tutti: morti cadrem
111
1787
oltre la patria e il seggio, ¶ gli si tolgan
112
1787
non fur mai, né il sono. ¶ L'onor loro
113
1787
sempre in Roma ¶ e il regno, e il re
114
1787
e il regno, e il re, dal voler nostro
115
1787
re, dal voler nostro; il seggio ¶ preda alle fiamme
116
1787
cor sublime! ¶ Un Nume, il genio tutelar di Roma
117
1787
Roma ¶ favella in Bruto. Il suo voler si adempia
118
1787
Ed esca ¶ coll'oro il vizio, e ogni regal
119
1787
quanto più a fretta il puoi: custodi e scorta
120
1787
Bruto ¶ Abbandonare, o cittadini, il foro ¶ dovriasi, parmi; e
121
1787
ardisce or di Tarquinio il brando. ¶ Popolo ¶ Ecco i
122
1787
stamane ei stesso?... ¶ Tiberio ¶ Il solo ¶ qui rimanerti a
123
1787
credo. Ma, di Roma ¶ il concorde voler... ¶ Mamilio ¶ Di
124
1787
un'altra Roma ¶ ho il voler poscia udito: io
125
1787
meglio di me, potrà il fratel tuo stesso ¶ il
126
1787
il fratel tuo stesso ¶ il dubbio stato delle cose
127
1787
debbe: uno assoluto ¶ comando il vuol del vostro padre
128
1787
forse in via ¶ quanto il fratel dirti or volea
129
1787
i soli, ¶ come tu il pensi, o Tito: Ottavi
130
1787
Disciolto ¶ dianzi era appena il popolar consesso, ¶ ch'io
131
1787
non mi fora attentato. Il solo Sesto ¶ chiamavan tutti
132
1787
colpevol Sesto; e irato il padre ¶ contr'esso è
133
1787
vita noi». Fu questo il grido ¶ della miglior, della
134
1787
me non si annida: il tutto io svelo, ¶ per
135
1787
ov'ei pur voglia, il vostro padre istesso. ¶ Tiberio
136
1787
serbarti in Roma ¶ stimo il miglior, fino al tornar
137
1787
Bruto inviò sì ratto ¶ il comando di espellerti; ma
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1787
intanto ¶ sovr'esso veglia. Il più sicuro asilo ¶ per
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1787
fuor di Roma ¶ volo, il ritorno ad affrettar del
140
1787
anco a Bruto piace il sacro ¶ diritto infranger delle
141
1787
diritto infranger delle genti, il faccia ¶ nella persona mia
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1787
or voi, Bruto, e il collega, ¶ e dell'infima
143
1787
la vil feccia, ¶ sono il sol nerbo che al
144
1787
tu vanne, ¶ Tito, se il vuoi; più di tornar
145
1787
tornar lo affretti, ¶ più il suo destin tu affretti
146
1787
Menzogna ¶ fia questa... ¶ Mamilio ¶ Il foglio, ove i più
147
1787
di Roma uscito; ¶ già il tutto è omai noto
148
1787
in armi ad aiutarlo; il forte ¶ re di Chiusi
149
1787
dei congiunti vostri ¶ forse il sangue per or; ma
150
1787
tardi, ¶ a certa morte il genitor trarrete: ¶ e il
151
1787
il genitor trarrete: ¶ e il re fia ognor Tarquinio
152
1787
Or via, che vale ¶ il favellar segreto? O fuor
153
1787
stessi; ¶ voi stessi, e il padre in un salvate
154
1787
a questi, ¶ fia salvo il tutto. ¶ Tiberio ¶ Oh ciel
155
1787
Oh ciel! la patria, il padre ¶ noi tradirem?... ¶ Mamilio
156
1787
invano, ¶ la patria e il padre a fere stragi
157
1787
aggiunto ai tanti nomi il nostro, ¶ a che ci
158
1787
farvi ¶ giudici voi, presente il re, del nuovo ¶ misfatto
159
1787
io non vorrei, né il posso: ¶ troppo ognora ti
160
1787
Roma ¶ né Collatin, né il padre, tornar veggio: ¶ ito
161
1787
è di costui già il messo: ¶ stretti noi siam
162
1787
or ci è forza il re placare... ¶ Mamilio ¶ È
163
1787
omai; risolvete: è vano il trarvi ¶ da me in
164
1787
ove adoprarvi ora vogliate, il meglio ¶ fia il più
165
1787
vogliate, il meglio ¶ fia il più tosto. Firmate; eccovi
166
1787
più tosto. Firmate; eccovi il foglio. ¶ Me, di tai
167
1787
rieda la pace. ¶ Tito ¶ Il ciel ne attesto; ei
168
1787
ciò mi sforza ¶ solo il bene di tutti. ¶ Tiberio
169
1787
Che fai?... ¶ Tito ¶ Ecco il mio nome. ¶ Tiberio ¶ — E
170
1787
Tiberio ¶ — E sia, se il vuoi. — Firmato, ¶ ecco, o
171
1787
Firmato, ¶ ecco, o Mamilio, il mio. ¶ Mamilio ¶ Contento io
172
1787
padre? — ¶ Ma, donde tanto il turbamento in voi? ¶ Perché
173
1787
breve udravvi ¶ Roma, e il console Bruto. Alla paterna
174
1787
Oh ciel! qual fia ¶ il fin di tante orribili
175
1787
placido. Se ardire ¶ avrà il nemico di rivolger fronte
176
1787
d'Ardèa venuti, ¶ né il re sapean respinto: al
177
1787
gli altri, anzi che il sol cadesse. ¶ Dal più
178
1787
altra porta al piano, ¶ il sai, scendeva io primo
179
1787
al figlio imposi, ¶ fu il traditor Mamilio. Andiam noi
180
1787
mercammo. Al sol novello, il foro ¶ ci rivedrà; che
181
1787
L'util di Roma il vuol; ten prego... ¶ Bruto
182
1787
alquanto. ¶ Collatino ¶ — Ah Bruto!... Il sonno, ¶ ancorché breve, infra
183
1787
in questa ¶ orribil notte, il cercheresti indarno. ¶ Bruto ¶ Che
184
1787
troppo!) ¶ in te sta il far libera Roma appieno
185
1787
Infra i tuoi Lari, ¶ (il crederesti?) in securtà non
186
1787
tosto di Roma. ¶ Collatino ¶ Il sole ¶ giungea già quasi
187
1787
figli entrambi ¶ ritrovava Mamilio. — Il dirtel duolmi; ¶ ma vero
188
1787
la congiura?... e quando il nome ¶ dei congiurati udrai
189
1787
Che ascolto? ¶ Mi agghiacci il sangue entro ogni vena
190
1787
fosse! — Ed io neppure il volli ¶ creder da prima
191
1787
per noi: leggilo. ¶ Bruto ¶ ... Il cor mi trema. ¶ Che
192
1787
foglio? ¶ Collatino ¶ Io stesso il vidi, ¶ bench'ei ratto
193
1787
vidi, ¶ bench'ei ratto il celasse, in mano io
194
1787
vidi ¶ del traditor Mamilio: il feci io quindi ¶ torre
195
1787
e piangendo, a te il narro: ¶ ma forza è
196
1787
in tua magion tu il piede... ¶ Bruto ¶ Altra magione
197
1787
all'infelice Bruto, ¶ fuorché il foro, e la tomba
198
1787
morte. ¶ Collatino ¶ Mi squarci il core. Il tuo dolor
199
1787
Mi squarci il core. Il tuo dolor mi toglie
200
1787
dolor mi toglie ¶ quasi il senso del mio... Ma
201
1787
convocato ho nel foro il popol tutto... ¶ Bruto ¶ E
202
1787
popol tutto... ¶ Bruto ¶ E il popol tutto, alla sorgente
203
1787
tutto, alla sorgente aurora, ¶ il vero appien, qual ch
204
1787
ch'esser possa, e il solo ¶ vero saprà, per
205
1787
Tito ¶ Ah padre!... ¶ Bruto ¶ Il consol io ¶ di Roma
206
1787
cittadini di Roma. ¶ Tiberio ¶ Il siamo; e figli ¶ ancor
207
1787
di Bruto... ¶ Tito ¶ E il proverem, se udirci ¶ il
208
1787
il proverem, se udirci ¶ il consol degna. ¶ Collatino ¶ Ai
209
1787
detti, agli atti, ¶ sento il cor lacerarmi. ¶ Bruto ¶ — Un
210
1787
ai proscritti Tarquini riportava ¶ il reo Mamilio. Oltre molti
211
1787
altri molti ¶ illustri nomi, il mio v'aggiunsi io
212
1787
mio esempio poscia, ¶ firmò il fratello. Ei non è
213
1787
salvar pur n'era il già tradito padre, ¶ ad
214
1787
ogni costo. Al falso il ver commisto ¶ avea sì
215
1787
da tutti abbandonato ¶ credendo il padre, a lui tradir
216
1787
Ah! se delitto è il nostro, al par siam
217
1787
fora, ¶ (l'odio paterno) il ciel ne attesto, e
218
1787
e in seggio ¶ riporre il re, voi, con quest
219
1787
Tarquinio? — E s'anco il fosse; ¶ perfido tu, tradir
220
1787
un tempo ¶ firmato avete il morir vostro;... e il
221
1787
il morir vostro;... e il mio!... ¶ Tiberio ¶ Tu piangi
222
1787
Ah! se del padre il pianto, ¶ sovra il ciglio
223
1787
padre il pianto, ¶ sovra il ciglio del giudice severo
224
1787
Che dico io figli? il disonor mio primo ¶ voi
225
1787
primo ¶ voi siete, e il solo. Una sprezzabil vita
226
1787
per salvarlo, or serbavate il padre. ¶ Tito ¶ Timor, nol
227
1787
nomi entro quel foglio, il petto ¶ invaso mi ebbe
228
1787
sé dubbia, e perigliosa (il sai) ¶ la credea; benché
229
1787
in sì brev'ora il tutto, e al re
230
1787
invano, ¶ scorrer dovrebbe, e il tuo primiero. Aggiunti ¶ nomi
231
1787
regia vendetta così fora ¶ il padre almeno: e in
232
1787
eri tu allor poiché il suo onor vendevi ¶ al
233
1787
dei comuni ceppi. ¶ Tiberio ¶ Il tuo giusto furor, deh
234
1787
anch'io. ¶ Per te, il confesso, anch'io tremai
235
1787
amato ¶ da noi fu il padre, che la patria
236
1787
patria nostra: ¶ sì, padre, il nostro unico error fu
237
1787
me ne incolpo, ed il servir mio prisco, ¶ e
238
1787
servir mio prisco, ¶ e il mio tacere; e, ancorché
239
1787
tacere; e, ancorché finto, il mio ¶ stesso tremar, che
240
1787
scelta era pure o il tradir Roma, o a
241
1787
o a morte ¶ sottrarre il padre; oh ciel! perché
242
1787
ei lo aveva; ed il sapean suoi figli: ¶ tremar
243
1787
Collatino ¶ Deh! per ora il dolore e l'ira
244
1787
ch'io viva. ¶ Ma il tristo esemplo mio bensì
245
1787
Tiberio ¶ Orrido è molto il nostro fallo, o padre
246
1787
non ne dai pena. Il tutelar celeste ¶ Genio di
247
1787
a libertà perenne ¶ fosse il severo esempio nostro. ¶ Bruto
248
1787
Deh! per or basti... Il vostro egregio e vero
249
1787
gelo... Ah! tutto, ¶ tutto il mio sangue per la
250
1787
sangue or necessario, è il mio: ¶ pur ch'io
251
1787
stringa, ¶ amati figli;... ancora il posso... Il pianto... ¶ dir
252
1787
figli;... ancora il posso... Il pianto... ¶ dir più omai
253
1787
voi lieto e raggiante il sole ¶ ier sorgea; quando
254
1787
giuramento vostro ¶ venìa proscritto. — Il credereste or voi? ¶ Alla
255
1787
della tirannide portavi ¶ soltanto il peso; ma la infamia
256
1787
degni. ¶ Io n'ho il presagio; a spergiurarsi i
257
1787
miglior sorte!... — Ah! voglia ¶ il ciel, che i pochi
258
1787
plebei né di patrizi il nome ¶ abbian da noi
259
1787
Havvene, a cui ¶ spiace il servaggio; e han cor
260
1787
delle porte io trarre il fea: che salvo ¶ il
261
1787
il fea: che salvo ¶ il sacro dritto delle genti
262
1787
sacro dritto delle genti il volle, ¶ bench'ei colpevol
263
1787
bench'ei colpevol fosse. Il popol giusto ¶ di Roma
264
1787
a lor bandiere intorno ¶ il tradimento, la viltade, e
265
1787
in mano, ¶ che non il ferro. ¶ Popolo ¶ È ver
266
1787
è di voi, magnanimo, il partito; ¶ eseguirassi il voler
267
1787
magnanimo, il partito; ¶ eseguirassi il voler vostro, in breve
268
1787
Quando parlar mi udrete, il dolor stesso ¶ che il
269
1787
il dolor stesso ¶ che il cuor mi squarcia e
270
1787
Roma uscisse, io torre il fea: ¶ e confessava il
271
1787
il fea: ¶ e confessava il perfido, atterrito, ¶ che avean
272
1787
è la morte. ¶ Collatino ¶ Il fatal foglio ¶ da Valerio
273
1787
omai si legga. ¶ Eccolo; il prendi: io profferir non
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nome?... — ¶ Romani, udite. — Aquilio il padre, e i sei
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ognun di loro ¶ mostrato il foglio, il confessavan tutti
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loro ¶ mostrato il foglio, il confessavan tutti: ¶ già in
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d'orror... Di mano... il foglio... ¶ a tal vista
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costoro. ¶ Di versar tutto il sangue mio per Roma
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chi più fero oggi il periglio ¶ sovrasta? il dite
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oggi il periglio ¶ sovrasta? il dite: a Bruto, o
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e ad ogni patto il de'. Sovrastan ceppi, ¶ e
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stragi rie; per Roma il consol trema; ¶ quindi or
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I molli affetti, ¶ ed il pianto, (che uscir da
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i molli affetti, e il pianto. — ¶ Io primo a
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primo a voi (così il destino impera) ¶ dovrò mostrar
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nel foro. — Omai tu il sol, tu il vero
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tu il sol, tu il vero ¶ di Roma re
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si debbe; e spetta ¶ il vendicarti, ai consoli...Bruto
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Ognun di voi, se il puote, ¶ si scolpi al
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pronunzionne, a un grido, ¶ il popol re. Che più
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Bruto ¶ Oh! muto ¶ piange il collega mio?... tace il
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il collega mio?... tace il senato?... ¶ Il popol tace
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mio?... tace il senato?... ¶ Il popol tace? ¶ Popolo ¶ Oh
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è nel foglio, appo il suo nome, il mio
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appo il suo nome, il mio. ¶ Bruto ¶ Niun degli
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noto ¶ soltanto ai Numi il pensier nostro; e fora
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lo assolver rei, come il saria il dannarli, ¶ su
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rei, come il saria il dannarli, ¶ su l'intenzion
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lor fea credere, che il tutto ¶ dei Tarquini era
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quindi aggiunsero anch'essi, (il credereste?) ¶ sol per sottrar
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per sottrar da morte il padre... ¶ Popolo ¶ Oh cielo
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lor mertata or porgeriano il collo ¶ tanti e tanti
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soli, iniquo fia, se il pare. ¶ Più assai che
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discolpò, col dir che il padre ¶ volean salvar: forse
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gli altri ¶ salvar, chi il padre, chi 'l fratel
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lor congiunti, vollero. — Può il padre ¶ piangerne in core
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debbe ¶ far la cittade il vero consol pria:... ¶ ei
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esangue. — ¶ Fra poche ore il vedrete, a qual periglio
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Deh! Collatino, è questo il tempo ¶ di tua pietà
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pietà: per me tu il resto adempi.Collatino fa
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non gli osa, ¶ misero! il padre... Eppur, lor morte
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è giusta. ¶ Bruto ¶ — Già il supplizio si appresta. — Udito
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ciel! partirmi ¶ già sento il cor... Farmi del manto
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Oh sovrumana forza!... ¶ Valerio ¶ Il padre, il Dio ¶ di
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forza!... ¶ Valerio ¶ Il padre, il Dio ¶ di Roma, è
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è Bruto... ¶ Popolo ¶ È il Dio di Roma... ¶ Bruto
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sia nato mai.Cade il sipario, stando i littori