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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Filippo, 1783

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1783
di Filippo, di Filippo il figlio ¶ oso amar, io
2
1783
ti fero ¶ natura e il cielo?... Oimè! che dico
3
1783
non resta ¶ altro che il pianto; ed il pianto
4
1783
che il pianto; ed il pianto è delitto. — ¶ Ma
5
1783
più interne stanze ¶ vo´ il dolor mio; più libera
6
1783
corte ¶ mi è tutta, il so; l´odio, il
7
1783
il so; l´odio, il livor, la vile ¶ e
8
1783
non per anche ¶ corrotta il core infra quest´aure
9
1783
tu di pietade? ¶ Isabella ¶ Il sai, qual vita io
10
1783
oblio tal detto. E il dolor tuo ¶ divido io
11
1783
miglior di me: nudriala il padre; ¶ quel padre sì
12
1783
mio voler fu legge ¶ il suo volere: ei ti
13
1783
pensiero, ¶ fossi reo, sallo il ciel, che tutti vede
14
1783
cor del padre, ¶ quanto il dolore entro al mio
15
1783
in cor di padre, il credi; ¶ ma il sospetto
16
1783
padre, il credi; ¶ ma il sospetto bensì. L´aulica
17
1783
si adira ¶ quanto più il merta, entro al paterno
18
1783
paterno seno ¶ forse versò il sospetto... ¶ Carlo ¶ Ah! tu
19
1783
m´abbia: e voglia il ciel, che sempre ¶ lo
20
1783
esser padre, ¶ se pure il sa, si adira. Io
21
1783
dì potessi, ed allentare il freno ¶ ai repressi lamenti
22
1783
ei mi ha tolto il dì, che te mi
23
1783
Isabella ¶ Odiarti deggio, e il sai,... ¶ se amarmi ardisci
24
1783
profferire innanzi al re il tuo nome? ¶ Carlo ¶ Sì
25
1783
braccio ¶ ben mille volte il dì l´amato oggetto
26
1783
diresti ¶ lo andar seguendo il suo perduto bene; ¶ e
27
1783
già falli ¶ mi appone il padre. Il solo, ond
28
1783
mi appone il padre. Il solo, ond´io son
29
1783
lasciami: a morte se il duol non mi tragge
30
1783
mi tragge, ¶ l´odio, il rancor mi vi trarrà
31
1783
suo cor di sangue, ¶ il mio morire. In questa
32
1783
teco i pensieri, ¶ teco il mio core, e l
33
1783
è testimon finora ¶ soltanto il ciel; si asconda al
34
1783
svelli ¶ fin da radice il sovvenir,... se il puoi
35
1783
radice il sovvenir,... se il puoi. ¶ Carlo ¶ Più non
36
1783
la tradisce ogni uomo. Il cor, la mano ¶ poni
37
1783
affrontar periglio? ov´è il nemico ¶ che più ti
38
1783
nemico ¶ non ho, che il padre; che onorar di
39
1783
non vogl´io, né il deggio. ¶ Silenzio al padre
40
1783
Perez ¶ Ma, non sa il vero il re: non
41
1783
non sa il vero il re: non giusto sdegno
42
1783
Più che non credi, il re sa il ver
43
1783
credi, il re sa il ver; lo abborre ¶ più
44
1783
orribil reggia? ¶ Carlo ¶ Ma il mio destin, (qual ch
45
1783
è pur vero, ¶ che il duol diviso scemi, avrai
46
1783
un pegno, ¶ coll´aprirti il mio core, oh ciel
47
1783
non sai, ch´è il serbar fede ad uom
48
1783
uom, cui serba ¶ odio il suo re? ¶ Perez ¶ Ma
49
1783
dispetto d´ogni re, il serbarla. ¶ Ben mi trafiggi
50
1783
trafiggi, ma non cangi il core, ¶ col dubitar di
51
1783
che a morir teco il tuo dolor mi tragga
52
1783
negarmelo potresti? ¶ Carlo ¶ Tu il vuoi, tu dunque? ecco
53
1783
stimi a serbarla?... ¶ Gomez ¶ Il mezzo, ond´io la
54
1783
io... ¶ Filippo ¶ Tu fosti, il so, finora ¶ il più
55
1783
fosti, il so, finora ¶ il più fedel tra i
56
1783
nuova ¶ cura dovrò, che il tuo dover mi piacque
57
1783
Gomez ¶ Meglio dunque potrammi il gran Filippo ¶ conoscer oggi
58
1783
consigliarti?... ¶ Filippo ¶ Sì: più il parer tuo ¶ pregio che
59
1783
amor del tuo consorte il dei ¶ ascriver tu; né
60
1783
tampoco ¶ del re tu il dei: solo ai pensier
61
1783
mia sventura, ¶ giunto è il giorno, in cui veggo
62
1783
pur tanto, ¶ che tu il mio primo consiglier sei
63
1783
venerabil, sacro ¶ di padre il nome, o quel di
64
1783
dimmi inoltre, anzi che il fatto io narri, ¶ e
65
1783
io narri, ¶ e dimmi il ver: Carlo, il mio
66
1783
dimmi il ver: Carlo, il mio figlio,... l´ami
67
1783
Ah! no; t´inganni: il prence... ¶ Filippo ¶ Ti è
68
1783
sposa, ¶ pur di Filippo il figlio ami d´amore
69
1783
Tu l´ami,... o il credo almeno; ... e in
70
1783
Filippo ¶ Poi ch´entro il tuo ben nato ¶ gran
71
1783
gran cor non cape il madrignal talento, ¶ né il
72
1783
il madrignal talento, ¶ né il cieco amor senti di
73
1783
fu; pria che, ritorto il piede ¶ dal sentier di
74
1783
me cercava! ¶ Ma già il suo ardire temerario insano
75
1783
che da un figlio il padre ¶ mai non l
76
1783
già non più figlio il fa... Ma che? tu
77
1783
cor ben forza ¶ sarà il morir, poiché obbedir non
78
1783
Or, chi a me il crederia? che a sì
79
1783
sì feroci ¶ nemici felli, il proprio figlio, il solo
80
1783
felli, il proprio figlio, il solo ¶ mio figlio, ahi
81
1783
lasso! aggiunger deggia... ¶ Isabella ¶ Il prence?... ¶ Filippo ¶ Il prence
82
1783
Isabella ¶ Il prence?... ¶ Filippo ¶ Il prence, sì: molti intercetti
83
1783
Ah! per te stessa il pensa; ¶ di re tradito
84
1783
aspetti, ¶ per me tu il di´. ¶ Isabella ¶ ... Misera me
85
1783
io ¶ del tuo figlio il destino?... ¶ Filippo ¶ Arbitra omai
86
1783
sì, ne sei; né il re temer, né il
87
1783
il re temer, né il padre ¶ dei lusingar: pronunzia
88
1783
temo, ¶ che di offendere il giusto. Innanzi al trono
89
1783
e l´innocente e il reo... ¶ Filippo ¶ Ma, dubitar
90
1783
Ma, dubitar di quanto il re ti afferma ¶ puoi
91
1783
par, che in questo il sia: ¶ ma, qual ch
92
1783
chi più del figlio il può? Se altero egli
93
1783
lui l´orecchio, e il cor disserra ai dolci
94
1783
te non mai tu il chiami, ¶ e non mai
95
1783
in duro ¶ fatal silenzio il diffidar si accresce, ¶ e
96
1783
ch´ami ed apprezzi il figlio tuo; che degno
97
1783
in un di scusa, il giovanile ¶ suo ardir tu
98
1783
Dal cor ti svelli il sospettar non tuo: ¶ basso
99
1783
che merti esser tradito, il lascia. ¶ Filippo ¶ ... Opra tua
100
1783
te sola, è questa; ¶ il far che ascolti di
101
1783
che ascolti di natura il grido ¶ un cor paterno
102
1783
tempo, che diam loro il varco ¶ libero, intero. — Assai
103
1783
pensi, ¶ chiara ogni cosa il tuo dir fammi... Ah
104
1783
poiché innocente ¶ credi tu il prence. — Ei tosto, o
105
1783
ei vien: soffri, che il piede ¶ altrove io porti
106
1783
rimani. ¶ Isabella ¶ Esporti ¶ osava il pensier mio, perché il
107
1783
il pensier mio, perché il volevi: ¶ a che rimango
108
1783
omai? testimon vano ¶ tra il figlio e il padre
109
1783
tra il figlio e il padre una madrigna fora
110
1783
necessario. Hai di madrigna il nome ¶ soltanto; e il
111
1783
il nome ¶ soltanto; e il nome, anche obbliare il
112
1783
il nome, anche obbliare il puoi. — ¶ Gli fia grato
113
1783
puoi. — ¶ Gli fia grato il tuo aspetto. Eccolo: ei
114
1783
Or, di´; quando fia il giorno, ¶ in cui del
115
1783
me vedresti ¶ (deh tu il volessi!) ognor confusi i
116
1783
perché almeno, ¶ da che il padre non ami, il
117
1783
il padre non ami, il re non temi? ¶ Carlo
118
1783
così non m´è il tacer; che s´io
119
1783
nulla pel padre; ¶ e il troppo udir lusingatori astuti
120
1783
deggia un padre; e il mezzo ¶ con cui sbandir
121
1783
te degli anni ¶ colpa il terrei; ma, col venir
122
1783
ma quale?... ¶ Filippo ¶ E il chiedi? — ¶ Or, nol sai
123
1783
nascosi, io so? — Regina, il vedi; ¶ non l´esser
124
1783
l´esser, no, ma il non sentirsi ei reo
125
1783
sentirsi ei reo, ¶ fia il peggio in lui. ¶ Carlo
126
1783
reggia,... ¶ furtivamente,... anzi che il dì sorgesse,... ¶ all´orator
127
1783
di que´ tuoi sudditi il destino; ¶ e ciò ardirei
128
1783
te noto appieno ¶ fosse il ferreo regnar, per cui
129
1783
di riaprirti alla pietade il core, ¶ col dirti intero
130
1783
core, ¶ col dirti intero il ver, forse oggi troppo
131
1783
alte ¶ ragioni tu, né il dei. Nel giovin petto
132
1783
esporre, ¶ quasi gran senno, il pensier tuo. Se il
133
1783
il pensier tuo. Se il mondo ¶ veder ti debbe
134
1783
venerarti un giorno ¶ sovra il maggior di quanti ha
135
1783
che a me, devi il mio perdono;... a lei
136
1783
l deggio. ¶ Per te il mio sdegno oggi ho
137
1783
dolce di padre, ho il mio figliuol garrito. ¶ Pur
138
1783
ei vada, ¶ più spesso il vedi,... e a lui
139
1783
a lui favella,... e il guida. — ¶ E tu, la
140
1783
voglio. ¶ Carlo ¶ Oh quanto il nome di perdon mi
141
1783
donna, ottenerlo, ah! voglia ¶ il mio destin (ch´è
142
1783
mio destin (ch´è il sol mio fallo) a
143
1783
Filippo ¶ Oh rabbia! ¶ Dunque il sospetto?... ¶ Gomez ¶ ... È omai
144
1783
pietà fea pompa; ed il perdon mi dava, ¶ pegno
145
1783
prima, ¶ da quell´istante il cor m´invase: oh
146
1783
parve a´ miei detti il suo furore. E or
147
1783
creda, ¶ ch´unico figlio, il genitor non l´ami
148
1783
e nol merta; e il pregio raro, ¶ no, non
149
1783
anch´io,... ma più il figlio assai, che il
150
1783
il figlio assai, che il padre. ¶ SCENA II ¶ CARLO
151
1783
Che vuoi? ¶ Gomez ¶ Aspetto il re: qui viene egli
152
1783
scorre entro ogni vena! Il pianto ¶ mi sta sul
153
1783
nieghi, ¶ tremula ondeggia... E il debbo io pur? sì
154
1783
debbo io pur? sì, il debbo; ¶ la patria il
155
1783
il debbo; ¶ la patria il vuol, non io. — Chi
156
1783
poi, quando ¶ di Carlo il nome profferir mi udrete
157
1783
perdonati falli ei muove il piede ¶ ver le mie
158
1783
ei già si appressa. Il ferro ¶ già innalza; entro
159
1783
inerme fianco ¶ già quasi il vibra... Ecco, da opposta
160
1783
in rapida fuga andarne il figlio. — ¶ Tutto narrai. Se
161
1783
ha tra voi chi il possa ¶ d´altro fallo
162
1783
V´inspiri ¶ a tanto il cielo. Opra tremenda è
163
1783
Filippo, ¶ tradir noi stessi, il potrem noi? Ma in
164
1783
al fero passo. ¶ Leonardo ¶ Il giorno ¶ può sorger forse
165
1783
o re, che udito il vero ¶ troppo t´incresca
166
1783
noi, che a te il dicemmo, ¶ farlo tu vogli
167
1783
vogli increscer anco. ¶ Perez ¶ Il vero ¶ nuocer non de
168
1783
de´. Chiesto n´è il ver; si dica. ¶ Filippo
169
1783
Qui non vi ascolta il padre; il re qui
170
1783
vi ascolta il padre; il re qui v´ode
171
1783
se Carlo accusi, ¶ tu il figlio assolvi: e annoverar
172
1783
figlio ¶ di un re, il cui senno, il cui
173
1783
re, il cui senno, il cui valor potria ¶ regger
174
1783
non che parte, intero il mondo. ¶ Ecco qual sorte
175
1783
vita, ¶ misfatto orrendo: ma il tradire a un tempo
176
1783
tradire a un tempo ¶ il proprio onor, vender la
177
1783
è forse al pari. Il primo ¶ puoi perdonar, che
178
1783
verace lingua. È giunto il giorno, ¶ l´ora, il
179
1783
il giorno, ¶ l´ora, il momento è giunto, in
180
1783
che a te dice ¶ il Re dei re, pien
181
1783
pien di terrore, ascolta. ¶ Il prence, quegli, ch´io
182
1783
re non l´oso; ¶ il prence orridi spregi, onde
183
1783
i ministri del ciel, il ciel si oltraggia, ¶ dalla
184
1783
tempio ardimentose innalza: ¶ biasma il culto degli avi; applaude
185
1783
Non io ¶ vedrò strappare il sacro vel, che al
186
1783
che al volgo ¶ adombra il ver, ch´ei non
187
1783
intende, e crede: ¶ né il tribunal, che in terra
188
1783
sossopra, ¶ come ei giurava; il tribunal, che illesa ¶ pura
189
1783
altrui, ci serba. ¶ Sperda il ciel l´empio voto
190
1783
Re sovrano innalza, ¶ Filippo, il guardo: onori, impero, vita
191
1783
in chi le sturba, il cielo. ¶ Perez ¶ Liberi sensi
192
1783
servaggio in seno ¶ lieve il trovar non è: libero
193
1783
libero sempre ¶ non è il pensier liberamente espresso, ¶ e
194
1783
re; vedrai ¶ qual sia il libero dir: m´odi
195
1783
ardir vedrai. — Supposto è il foglio; e troppo ¶ discordi
196
1783
lor le accuse. O il prence ¶ di propria mano
197
1783
che con lor diviso ¶ il paterno retaggio? a che
198
1783
retaggio? a che smembrato ¶ il proprio regno? — Ma, se
199
1783
empi mezzi a sé il destino ¶ ei spera, allora
200
1783
destino ¶ ei spera, allora il parricidio orrendo ¶ perché tentar
201
1783
oro, e possanza. ¶ Tu il figlio hai visto, che
202
1783
l giuro intanto. ¶ Sovra il mio capo il giuro
203
1783
Sovra il mio capo il giuro; ove non basti
204
1783
mio; di cui né il re, né il cielo
205
1783
né il re, né il cielo, ¶ arbitri d´ogni
206
1783
Dirò ben io, che il prence, ¶ giovine ognor d
207
1783
teneri anni: ¶ e tu il dicevi, e tel credea
208
1783
pianto. — È ver, che il pianto ¶ anco è delitto
209
1783
ei fosse; a morte il figlio ¶ mai condannar nol
210
1783
condannar nol può, né il debbe, un padre. ¶ Filippo
211
1783
di padre io cedo. Il regno mio, me stesso
212
1783
debbe in me: pera il mio regno, ¶ pera Filippo
213
1783
pera Filippo pria, ma il figlio viva; ¶ lo assolvo
214
1783
mani ¶ nell´innocente sangue, il sappia il mondo: ¶ qui
215
1783
innocente sangue, il sappia il mondo: ¶ qui rimanga chi
216
1783
ciel palese appieno ¶ è il ver... Ma che dich
217
1783
intento a me dattorno il guardo, ¶ non vegg´io
218
1783
che ciascuno appien sa il vero? ¶ che il tace
219
1783
sa il vero? ¶ che il tace ognuno? e che
220
1783
che l´udirlo, e il dirlo, ¶ qui da gran
221
1783
Tu sei di Carlo il padre: ¶ e chi ´l
222
1783
in pregio hann´essi il nome ¶ di figli tuoi
223
1783
abbia. ¶ Sol uno è il prence; innumerabil stuolo ¶ son
224
1783
altri innocenti tutti: ¶ fra il salvar uno, o tutti
225
1783
sono i mondani affetti: il ver rifulga ¶ per loro
226
1783
e sol si ascolti il vero. — ¶ Itene dunque, e
227
1783
tanto? Penetrato ei forse ¶ il cor mi avesse?... Ah
228
1783
reggia, ¶ quanto mi aggrada il tornar vostro! In tregua
229
1783
io per voi ponga il mio duol; ma tanti
230
1783
traditori e de´ tiranni il sonno? ¶ quel, che ognor
231
1783
a me non è il vegliare: io stommi ¶ co
232
1783
donde nasce ¶ in me il timor d´orror frammisto
233
1783
è forse ¶ al delitto il timor dovuta pena?... ¶ Pena
234
1783
da tante spade preceduto il padre? ¶ Filippo ¶ Di notte
235
1783
tu: meglio, è che il varco ¶ tu schiuda intero
236
1783
tua rabbia: or versa ¶ il mortal tosco che in
237
1783
in tua reggia... ¶ Filippo ¶ Il sei, fellon, per mia
238
1783
tu del proprio figlio il sangue? ¶ Filippo ¶ Mio figlio
239
1783
Filippo ¶ Mel chiedi? ¶ Tu il chiedi a me? Non
240
1783
più ne conosci; o il sol che senti, ¶ del
241
1783
del non compiuto parricidio il senti. ¶ Carlo ¶ Parricidio! Che
242
1783
Ma, né tu stesso il credi, no. — Qual prova
243
1783
e padre, ¶ le leggi, il cielo, e la natura
244
1783
sei tu iniquo? ¶ Se il vero parli, e nulla
245
1783
nulla ascondi, spera; ¶ se il taci, o ammanti, trema
246
1783
o ammanti, trema. ¶ Carlo ¶ Il vero io parlo; ¶ tu
247
1783
ma mio ¶ egli è il mio onor, né il
248
1783
il mio onor, né il togli tu, né il
249
1783
il togli tu, né il dai. ¶ Ben reo sarei
250
1783
Tu m´odi; ecco il mio sol misfatto: ¶ sete
251
1783
eccoti ignudo ¶ al ferro il petto. A che indugiar
252
1783
incrudelir cominci tu soltanto? ¶ Il tuo regnar, giorno per
253
1783
cospetto ¶ non vidi io il prence strascinato a forza
254
1783
vedesti; è desso. ¶ Isabella ¶ Il figliuol tuo?... ¶ Filippo ¶ La
255
1783
n´hai ben donde. — ¶ Il tuo tremar... dell´amor
256
1783
or tremi: ¶ ma, riconforta il cor; svanì il periglio
257
1783
riconforta il cor; svanì il periglio. ¶ Isabella ¶ Periglio!... e
258
1783
in salvo. ¶ Isabella ¶ Ma il traditor?... ¶ Filippo ¶ Del tradimento
259
1783
riapra a pietà stolta il core. ¶ Passò stagione; or
260
1783
stagione; or di giustizia il solo ¶ terribil grido ascolterò
261
1783
A chi del padre ¶ il sangue vuol, (s´ei
262
1783
al par) nulla parrebbe il sangue ¶ versar della madrigna
263
1783
Che parli?... ¶ Ahi lassa!... Il prence... ¶ Filippo ¶ Ingrato, i
264
1783
diss´egli? avrebbe ¶ forse il mio amor?... ma no
265
1783
che risposi? ¶ Nomato ho il prence? Oh! di qual
266
1783
fo? — Seguirlo ¶ voglio;... ma il piè manca, e il
267
1783
il piè manca, e il vigor... ¶ SCENA V ¶ GOMEZ
268
1783
mio troppo; io teco il re pur anco ¶ stimava
269
1783
Isabella ¶ L´evento?... Arresta il piè: dimmi... ¶ Gomez ¶ Se
270
1783
me parlò; ma... ¶ Gomez ¶ Il nome ¶ del traditor non
271
1783
l´assenso. ¶ Isabella ¶ E il tenor n´è? ¶ Gomez
272
1783
lui? ¶ Gomez ¶ Tel tacque il re? ¶ Isabella ¶ Mel tacque
273
1783
sì. ¶ Gomez ¶ ... Tentato ¶ ha il parricidio. ¶ Isabella ¶ Oh ciel
274
1783
Carlo?... ¶ Gomez ¶ Lo accusa ¶ il padre stesso; e prove
275
1783
stesso; e prove... ¶ Isabella ¶ Il padre?... E quali ¶ prove
276
1783
avravvi. ¶ Deh! mi appalesa il suo vero delitto. ¶ Gomez
277
1783
suo vero delitto. ¶ Gomez ¶ Il suo delitto vero? — E
278
1783
tu nol sai?... Può il dirtelo costarmi ¶ la vita
279
1783
tradire ti possa? ¶ Gomez ¶ Il re tradisco, ¶ s´io
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s´io nulla dico; il re. — Ma, qual ti
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sì caldo ad indagarne il vero? ¶ Isabella ¶ Io?... Sol
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somma or che rileva? — Il prence ¶ sta in gran
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fin sei tu?... Già il suo morir non nuoce
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parli? ¶ Gomez ¶ Amor, che il re ti porta. Ei
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mai non credea; che il padre, il padre stesso
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credea; che il padre, il padre stesso, ¶ il proprio
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padre, il padre stesso, ¶ il proprio figlio abborre... ¶ Gomez
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finor conosci ¶ sì poco il re! ¶ Isabella ¶ Ma, in
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silenzio io rompo, ¶ che il cor mi opprime. È
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È ver pur troppo, il prence ¶ (misero!) non è
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lo snaturato odio paterno? Il muove ¶ vile invidia: in
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pur troppo ¶ ei dissimile il vede; ed, empio, ei
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ei vuole ¶ pria spento il figlio, che di sé
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padre! Ma, più iniquo ¶ il consiglio che il re
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iniquo ¶ il consiglio che il re, perché condanna ¶ un
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furor siam noi; ¶ fremendo il siam; ma invan: chi
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presto sarei, purché salvare il prence ¶ potessi; e sallo
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prence ¶ potessi; e sallo il cielo. Io, dai rimorsi
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già sento, ¶ già straziarmi il cor; ma... ¶ Isabella ¶ Se
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cor; ma... ¶ Isabella ¶ Se il rimorso ¶ sincero è in
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puoi non poco; ¶ sì, il puoi; né d´uopo
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Filippo, ¶ in sé tornando, il generoso ardire ¶ d´uom
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ardissi io pure, ¶ Carlo il vorrà? quant´egli è
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quant´egli è altero, il sai? ¶ Già il suo
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altero, il sai? ¶ Già il suo furor ravviso, in
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udir solo ¶ di fuga il nome, e di sentenza
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di morte; anzi, già il veggo ¶ ostinarsi a perire
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Fa´ pur ch´io il vegga; al carcer suo
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Vedi,... ten priego; ¶ andiamo; il cielo avrai propizio ognora
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ogni costo tentarla. Andiamvi. — Il cielo ¶ perir non lasci
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peggior d´ogni morte, il cor mi punge. ¶ Forse
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suo, tralucer vidi... ¶ e il suo parlar colla regina
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lei la incerta colpa il crudo; ¶ che del tiranno
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Ma, se a tutti ¶ il nostro amor, ed a
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quasi, è ignoto, ¶ donde il sapria?... me forse avrian
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un cotal padre ¶ penetrare il mio amor mestier fors
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indugiar potea. ¶ Ben venga il dì, ben venga, ov
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pago ¶ della mia testa il posso. — Ahi menzognera ¶ turba
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tacciato sei di parricida; il padre ¶ ti accusa ei
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morir sol bramo. ¶ E il sai ben tu, da
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hai di avvilirmi assunto ¶ il crudo incarco; il genitore
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assunto ¶ il crudo incarco; il genitore iniquo ¶ a te
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genitore iniquo ¶ a te il commette... ¶ Isabella ¶ E il
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il commette... ¶ Isabella ¶ E il puoi tu creder, prence
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ti lascia? ¶ Isabella ¶ E il sa Filippo? Oh cielo
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Oh cielo! ¶ guai, se il sapesse!... ¶ Carlo ¶ Oh! che
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s´io a me il credessi ¶ amico mai, più
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a tal pietà? Se il ver ti disse ¶ dell
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t´ingannò. ¶ Isabella ¶ Ma il dir, che giova? ¶ Di
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non tardar, t´invola: il padre sfuggi, ¶ la morte
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no. Poc´anzi io il vidi, ¶ mentre dal suo
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poscia, ¶ in me tornata, il suo parlar rammento; ¶ e
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speri, ¶ s´anco egli il vuol, che gliel consenta
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la vita ¶ cara?... ¶ Carlo ¶ Il mio onor, dunque, e
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pur rea. Va´: cela il pianto; ¶ premi i sospir
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brano ¶ deh non squarciarmi il cuore! ultimo addio ¶ prendi
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basso loco, ¶ qual è il tuo cor, l´alto
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suo non pone; ¶ né il può tradir donna che
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può tradir donna che il merti. Offeso ¶ in me
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merti. Offeso ¶ in me il tuo re, non il
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il tuo re, non il tuo amante, hai dunque
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dunque. ¶ Di mia consorte il nome, il sacro nome
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mia consorte il nome, il sacro nome, ¶ contaminato hai
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te sì immenso ¶ dovea il tremor del signor tuo
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amor ti fosse anco il pensiero. — ¶ Tu seduttor, tu
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in te inaspettato; era il misfatto ¶ di te sol
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vostri ¶ rei sospiri; e il silenzio, e i moti
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e i moti, e il duolo, ¶ che ne´ vostri
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è in lei. ¶ Puro il suo cor, mai di
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l giuro: appena ella il mio amore ¶ seppe, il
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il mio amore ¶ seppe, il dannò... ¶ Filippo ¶ Fin dove
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sol ti offesi; ¶ né il niego: a me lieve
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sul ciglio balenò: ma il dileguava ¶ la sua virtude
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ell´era, ¶ mia sposa, il sai; tu me la
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pure ¶ (né val che il nieghi) ardi d´orribil
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mel dicesti; assai, troppo il dicesti, ¶ quand´io parlava
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men di lui forse il tuo dover tradisti, ¶ l
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leggi? ¶ Isabella ¶ ... In me il silenzio nasce, ¶ di timor
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gli attoniti miei spirti... Il grave fallo ¶ d´esserti
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al tiranno fosse ¶ dato il sentir pur mai di
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disciorre i nodi santi, il festi. ¶ Sciorgli era lieve
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ad assoluta voglia; ¶ ma il cor, così si cangia
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gli anni, ¶ ben io il farò: sì, nel tuo
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versar più sangue, ¶ è il sol tuo pregio; ma
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fia pregio, ond´io ¶ il mio amore a lui
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quanto ¶ dalla virtude è il vizio. — Uso a vedermi
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sola ¶ potessi, io sola, il suo furor malnato! ¶ Filippo
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riman, che morte: ma il velen deh! scegli; ¶ men
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amor infausto ¶ quest´è il consiglio estremo: in te
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in te raccogli ¶ tutto il coraggio tuo: — mirami...Si
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ferisce. Io moro... ¶ Segui il mio esempio. — Il fatal
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Segui il mio esempio. — Il fatal nappo afferra... ¶ non
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pianto: ¶ mi fia sollievo il tuo lungo dolore. ¶ Quando
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Filippo, se ne trafigge.... il tuo pugnal... ¶ Filippo ¶ T
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vedi... ¶ la sposa,... e il figlio,... ambo innocenti,... ed
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fama, ¶ a te, se il taci, salverai la vita