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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Mirra, 1786

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1786
fregiar: benché di tutte il fonte ¶ tu sola fossi
2
1786
tu sola fossi; e il viver mio non conte
3
1786
da´ tuoi begli occhi il pianto elìce: ¶ provra emmi
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1786
MIRRA consacri a te il dolore. ¶ VITTORIO ALFIERI ¶ PERSONAGGI
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1786
me venir non suole ¶ il mio consorte. Or, della
6
1786
padre intender di donzella il pianto; ¶ tu madre, il
7
1786
il pianto; ¶ tu madre, il puoi. Quindi a te
8
1786
sua rara beltà languire il fiore ¶ veggo: una muta
9
1786
e asciutto sempre ha il ciglio. ¶ E invan l
10
1786
richieggo, ¶ invano ognor, che il suo dolor mi sveli
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1786
mi sveli: ¶ niega ella il duol; mentre di giorno
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1786
in lei soltanto; e il quarto lustro è quasi
13
1786
dolore, anco a me il niega, e insiste, ¶ e
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1786
affetti. In questo, ella il valor laudava; ¶ dolci modi
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1786
a una tal vista il core. ¶ Euriclea ¶ Deh, scelto
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1786
giorno in poi, sempre il suo mal più crebbe
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1786
in alte strida. ¶ Fra il lagrimar, fuor del suo
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1786
la scongiurai, di dirmi ¶ il suo martìr, che rattenuto
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1786
potevi, per certo. — Ella il sa bene ¶ s´io
20
1786
doglia; e a me il comando ¶ di tacervelo dava
21
1786
di tacervelo dava. Ma il suo male ¶ sì radicato
22
1786
lei ¶ spontanea scelto, onde il lamento, or ch´ella
23
1786
D´amor non nasce ¶ il disperato dolor suo; tel
24
1786
sempr´era custodita; e il core ¶ a passion nessuna
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1786
mia in amore, sorella. Il volto, e gli atti
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1786
i suoi sospiri, e il suo silenzio, ah! tutto
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1786
d´aver scelto: e il sai, quanto indugiasse ¶ a
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1786
ver, che parve ¶ ella il chiedesse, perché elegger uno
29
1786
elegger uno ¶ era, o il credea, dovere. Ella non
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1786
amor non è dunque il suo male. Amore, ¶ benché
31
1786
verrò, tosto che asciutto il ciglio ¶ io m´abbia
32
1786
e in calma ricomposto il volto. ¶ Euriclea ¶ Deh! tosto
33
1786
mi costi, ¶ pensar tu il puoi: ma in tanto
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1786
speme? ¶ Era pur meglio il non darcela, o Numi
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1786
Udito in breve ho il tutto; ¶ Euriclèa di svelarmelo
36
1786
nulla mi cal, nulla il mio regno, e nulla
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1786
lei preceder gli anni il senno; ¶ saggia ogni brama
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1786
nostre ognora. ¶ Ben ella il sa, se di sua
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1786
ch´ella al fine il cor ti schiuda, ¶ sin
40
1786
tempo. Io t´apro il mio frattanto; ¶ e dico
41
1786
dico, e giuro, che il pensier mio primo ¶ è
42
1786
amico farmi ¶ d´Epìro il re mi giova: e
43
1786
re mi giova: e il giovinetto ¶ Perèo suo figlio
44
1786
Padre, mi fea natura; ¶ il caso, re. Ciò che
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1786
non tema, ¶ nel discoprirmi il vero: altro non tema
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1786
egli s´estima; e il voglio ¶ ir preparando a
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1786
lui. Ma pur, se il vuole il fato, ¶ breve
48
1786
pur, se il vuole il fato, ¶ breve omai resta
49
1786
gran sollievo mi arreca il veder, ch´uno ¶ voler
50
1786
t´abbia ¶ doppiamente, tu il pensa. Eri tu il
51
1786
il pensa. Eri tu il primo ¶ di tutti in
52
1786
regno, ¶ primo eri, e il sei, per le ben
53
1786
nome io godo) ¶ padre, il più grande, anzi il
54
1786
il più grande, anzi il mio pregio solo, ¶ è
55
1786
core ¶ degno sprone sarammi il parlar tuo, ¶ per farmi
56
1786
Di vera fiamma ¶ ardi, il veggo, per Mirra; e
57
1786
Ma,... dimmi;... ¶ se indiscreto il mio chieder non è
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1786
Ah! riamarmi, forse ¶ Mirra il vorrebbe, e par nol
59
1786
Inesplicabil cosa, ¶ certo, è il contegno, in ch´ella
60
1786
è l´alma; illanguidito il fiore ¶ di sua beltà
61
1786
sua beltà divina: — ecco il suo stato. ¶ Pur, di
62
1786
or ne assegna ella il giorno, ¶ or lo allontana
63
1786
chieggo ¶ di sua tristezza, il labro suo la niega
64
1786
pieno, e di morte, il viso ¶ disperata la mostra
65
1786
sublime, ¶ finger non sa il suo core. Udirne il
66
1786
il suo core. Udirne il vero ¶ io bramo e
67
1786
posso; ¶ né, senza averne il core, io possederla ¶ vorrei
68
1786
fai, quanto la figlia... Il tuo ¶ franco e caldo
69
1786
mia figlia io tremo. Il duol d´amante ¶ divido
70
1786
io teco; ah! prence, il duol di padre ¶ meco
71
1786
le incresce, ¶ senza temenza il dica: io non pentito
72
1786
me fia dolce ¶ anco il morir, pur ch´ella
73
1786
pianger puote?... ¶ Cor, né il più fido, né in
74
1786
me l´apristi, ¶ così il dischiudi anco alla figlia
75
1786
ti aprire anch´ella il cor, son certo, ¶ che
76
1786
cred´io pentita; ¶ (chi il fora, conoscendoti?) ma trarle
77
1786
Oh rio cimento! ¶ vieppiù il cor mi si squarcia
78
1786
dovria felice, ove tu il fossi. ¶ Di nuzial corona
79
1786
Di nuzial corona ornata il crine, ¶ lieto ammanto pomposo
80
1786
ver, ti veggo: ¶ ma il tuo volto, e i
81
1786
ti cale in somma ¶ il disperato duol d´uom
82
1786
me rileva or troppo ¶ il non farti infelice. — Ardita
83
1786
taci?... ¶ Disdegno e morte il tuo silenzio spira... ¶ Chiara
84
1786
spira... ¶ Chiara è risposta il tuo tacer: mi abborri
85
1786
scelta? e s´io il divenni ¶ dopo, deh! dimmi
86
1786
L´amor tuo troppo il mio dolor ti pinge
87
1786
Questo alle nozze ¶ è il convenuto giorno; io presta
88
1786
di me dubita intanto ¶ il da me scelto sposo
89
1786
lieta non son, quanto il dovria chi raro ¶ sposo
90
1786
d´altrui, ¶ senza chiarirne il fonte, in noi l
91
1786
addoppia. ¶ Pereo ¶ T´incresco; il veggo a espressi segni
92
1786
non sta (pur troppo!) ¶ il far che tu non
93
1786
me; da falsa ¶ vergogna, il sei. Per non incorrer
94
1786
altra non ha, che il nuovo ¶ stato a cui
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1786
cui mi avvicino; e il dover tormi ¶ dai genitori
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1786
dai genitori amati; e il dirmi: «Ah! forse, ¶ non
97
1786
andarne a ignoto ¶ regno; il cangiar di cielo;... e
98
1786
ciò fosse, ¶ a te il direi: te sovra tutti
99
1786
prego; ¶ chi m´ama il più, di questa mia
100
1786
di questa mia tristezza ¶ il men mi parli, e
101
1786
non penso, ¶ nol sa il mio labro: e pur
102
1786
a te. Fatal domanda! il peggio ¶ fia l´averne
103
1786
Mirra ¶ No; questo è il giorno; ed oggi ¶ sarò
104
1786
te stessa affatto ¶ discordi? Il patrio suol, gli almi
105
1786
così, per sempre?... ¶ Mirra ¶ Il vo´;... per sempre ¶ abbandonarli
106
1786
dolore... ¶ Pereo ¶ Che ascolto? Il duol ti ha pur
107
1786
men crudo ¶ mi fia il partir: sollievo in te
108
1786
onde agitato, ¶ lacerato è il tuo core. — Omai vietarti
109
1786
non ti posso abbandonare, il sai: ¶ e mel perdoni
110
1786
ah! figlia; almeno ¶ liberamente il tuo pianto abbia sfogo
111
1786
pianto abbia sfogo ¶ entro il mio seno. ¶ Mirra ¶ Ah
112
1786
almeno pianger... Sento ¶ scoppiarmi il cor dal pianto rattenuto
113
1786
all´imenèo persisti? ¶ Mirra ¶ Il dolor pria ¶ ucciderammi, spero
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1786
no; breve ¶ fia troppo il tempo;... ucciderammi poscia, ¶ ed
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1786
Euriclea ¶ — Mirra, altre furie il giovenil tuo petto ¶ squarciar
116
1786
stima ¶ esserne amore? Ah! il tuo dolor pur fosse
117
1786
innanzi al santo simulacro, il nome ¶ tuo pronunziava... ¶ Mirra
118
1786
e in giù ritorto il fumo ¶ sovra il canuto
119
1786
ritorto il fumo ¶ sovra il canuto mio capo cadeva
120
1786
dai Numi; aperto ¶ è il mio petto all´Erinni
121
1786
fida Euriclèa, ¶ tu sola il puoi, trammi d´angoscia
122
1786
troppo, ancor che immenso, il duolo. ¶ Euriclea ¶ Tremar mi
123
1786
poco ¶ strugger tu vedi il mio misero corpo; ¶ il
124
1786
il mio misero corpo; ¶ il mio languir miei genitori
125
1786
Di pietade magnanima capace ¶ il tuo senile petto io
126
1786
reputarmi ingrata; ¶ né che il dolor de´ mali miei
127
1786
presumi adunque. Ai genitori il tutto ¶ corro a narrar
128
1786
sfogo (a cui concesso il pari ¶ non ho giammai
129
1786
giammai) mi è stato il pianger teco; ¶ e il
130
1786
il pianger teco; ¶ e il parlar di mia doglia
131
1786
già quindi ¶ addoppiato è il coraggio. — Omai poch´ore
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1786
necessario alto proposto mio ¶ il vieppiù raffermarmi, a te
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1786
ch´io saldamente afferri ¶ il partito, che solo orrevol
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1786
dal di lei labro il vero. In nome tuo
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1786
somma: ¶ quanto l´amiamo, il sa ben ella, a
136
1786
omai chiuda ¶ in ciò il suo core a noi
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1786
alquanto; ¶ e più franco il suo passo... Ah! pur
138
1786
ciel! che veggo? ¶ anco il padre!... ¶ Ciniro ¶ T´inoltra
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1786
secura; ¶ e non temere il mio paterno aspetto, ¶ più
140
1786
ci dai; ma, se il tacerla pure ¶ più ti
141
1786
figlia, tu puoi; che il tuo piacer fia il
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1786
il tuo piacer fia il nostro. ¶ Ad eternare il
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1786
il nostro. ¶ Ad eternare il marital tuo nodo ¶ manca
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1786
omai sola un´ora; il tien ciascuno ¶ per certa
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1786
noi, ci è noto il tutto: ¶ di te, del
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1786
Tu dunque appieno ¶ adempi il voler tuo; purché felice
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1786
Cecri ¶ Deh! sì: tu il vedi; ¶ né dal materno
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1786
Lascia, deh! lascia, ¶ che il tuo cor ci favelli
149
1786
Ciniro ¶ Ma donde, ¶ donde il tremar? del padre tuo
150
1786
vi veggo; ¶ ciò stesso il duol mi accresce. Oltre
151
1786
confini ¶ del natural dolore il mio trascorre; ¶ invan lo
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1786
vorrei pur dirlo,... ¶ ove il sapessi io stessa. Assai
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1786
e l´ho: ma il debil corpo, ¶ egro ei
154
1786
tosco: ognor mi sfugge il sonno; ¶ o con fantasmi
155
1786
morte tremendi, ¶ più che il vegliar, mi dan martìro
156
1786
Oh madre amata!... entro il tuo seno ¶ ch´io
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1786
tuo pianto?... ¶ Ciniro ¶ Squarciare il cor mi sento da
158
1786
ma, quanto poi più il giorno ¶ del nodo indissolubil
159
1786
o questo esser demmi il giorno estremo. ¶ Cecri ¶ Che
160
1786
spero, ¶ Perèo sarà, quanto il debb´esser; seco ¶ vivendo
161
1786
compia or dunque, ¶ come il voleste, e come io
162
1786
come io ´l voglio, il tutto. ¶ Poiché maggior del
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1786
siatel pur voi. Quanto il potrò più lieta, ¶ vengo
164
1786
Un po´ mi acqueta ¶ il tuo parlar; ma tremo
165
1786
stessa io donna, ¶ (ove il voglian gli Dei) pur
166
1786
vista; e in ciò il più tosto, il miglior
167
1786
ciò il più tosto, il miglior fia. ¶ L´abbandonarvi
168
1786
costi, ¶ dir nol posso; il diranno le mie lagrime
169
1786
lagrime, ¶ quand´io darovvi il terribile addio: ¶ se il
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1786
il terribile addio: ¶ se il potrò pur, senza cadere
171
1786
pure ¶ lasciar vi posso, il dì verrà, che a
172
1786
di lasciarci ¶ parli? e il vuoi tosto; e in
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1786
un lo temi e il brami? ¶ Ma qual fia
174
1786
Tosto, più o meno, il mio destin mi chiama
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1786
faremo un dì, quando il paterno scettro ¶ Perèo terrà
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1786
rivedrete in Cipro, ¶ se il concedono i Numi: e
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1786
Voi primi allor benedirete il giorno, ¶ che partir mi
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1786
presagio funesto, che dove ¶ il partir mi neghiate, (ahi
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1786
dolente ¶ cedendo, secondar piacciavi il mio ¶ errore. La mia
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1786
errore. La mia vita, il mio destino, ¶ ed anco
181
1786
oh cielo! io fremo) il destin vostro; ¶ dal mio
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1786
Qual ch´esser possa il mio dolor, pria voglio
183
1786
certa, come (ahi trista!) il sono ¶ di viver sempre
184
1786
Ma, poich´è tale il suo strano pensiero, ¶ pur
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1786
son fra un´ora. Il tempo ¶ vel proverà, s
186
1786
asciutto affatto ¶ recar vo´ il ciglio all´ara; e
187
1786
no, non mi basta il core. Invan l´opporci
188
1786
nostri occhi appena ¶ toltasi, il fero suo dolor la
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1786
fai, ¶ in questa guisa, il mio parlar superbo. ¶ Ma
190
1786
Cecri ¶ Me lassa!... ¶ Odi il mio fallo, o Ciniro
191
1786
modestia, e senno) ¶ ebra, il confesso, di mia sorte
192
1786
o donna; e fu il tacermel, peggio. ¶ Padre innocente
193
1786
e forse ancor (spero) il potrò. — Ma intanto, ¶ io
194
1786
da quest´isola sacra il suo cospetto. ¶ Chi sa
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1786
ignoto in petto, ¶ tanto il partir desia, tanto ne
196
1786
Alto non duolmi, ¶ che il non poter, con util
197
1786
ah! no, non voglio. Il nodo ¶ fatal si rompa
198
1786
a un tempo ¶ rompasi il filo. ¶ Ciniro ¶ Oh figlio
199
1786
di tal nome; e il sarai tra breve, io
200
1786
perch´ella appien seguisse ¶ il suo libero intento: ma
201
1786
la cagion sola. Ma il suo duol profondo ¶ merta
202
1786
l´esser più teco, il divenir più tua. ¶ Pereo
203
1786
Pereo ¶ Creder, deh, pure il potess´io! ma appunto
204
1786
Perèo, ¶ noi l´affidiamo: il vuole oggi il destino
205
1786
affidiamo: il vuole oggi il destino. ¶ Pur troppo qui
206
1786
a lungo ¶ cel sofferisse il core. In giovin mente
207
1786
mente ¶ grande ha possanza il variar gli oggetti. ¶ Ogni
208
1786
Ciniro ¶ A me tu il puoi ¶ creder, deh! sì
209
1786
in un (pur troppo!) il tutto, ¶ per involarci al
210
1786
andar non vuolsi; ¶ che il troppo lungo rito al
211
1786
dì ritornerò... ¶ Euriclea ¶ Deh! il voglia, ¶ il voglia il
212
1786
Euriclea ¶ Deh! il voglia, ¶ il voglia il cielo! Oh
213
1786
il voglia, ¶ il voglia il cielo! Oh figlia amata
214
1786
Deh! ti sia fausto il dì!... Pur ch´io
215
1786
pianto?... ¶ Euriclea ¶ E come il pianto ¶ celar poss´io
216
1786
oggi ten chieggo; ¶ frena il tuo pianto,... e il
217
1786
il tuo pianto,... e il mio. — Ma, già lo
218
1786
gioia hammi ricolmo, ¶ Mirra, il tuo genitore: ei stesso
219
1786
genitore: ei stesso, lieto, ¶ il mio destin, ch´io
220
1786
mie vele, ¶ poiché tu il vuoi così. Piacemi almeno
221
1786
sole ¶ tutta ardo, e il voglio. Il ritrovarmi io
222
1786
ardo, e il voglio. Il ritrovarmi io tosto ¶ sola
223
1786
pianto, e cagion forse; ¶ il solcar nuovi mari, e
224
1786
non fia lunga; accertati. Il mio duolo, ¶ se tu
225
1786
nomarmela. Fia questo ¶ rimedio, il sol, che asciugherà per
226
1786
che asciugherà per sempre ¶ il mio finor perenne orribil
227
1786
Pereo ¶ Strano, inaudito è il tuo disegno, o Mirra
228
1786
o Mirra: ¶ deh! voglia il ciel, ch´ei non
229
1786
brama. ¶ Ove poi voglia il mio fatal destino, ¶ ch
230
1786
pianger teco, ove tu il brami; a farti, ¶ tra
231
1786
tra giuochi e feste, il tuo cordoglio e il
232
1786
il tuo cordoglio e il tempo ¶ ingannar, se a
233
1786
gioia or m´infiammi: il tuo bel labro ¶ tanto
234
1786
davver sia fausto, ¶ come il più bello è a
235
1786
noi gli Dei, ¶ schiudasi il canto; al ciel rimbombin
236
1786
vostri alti-sonanti. ¶ CoroOve il coro non cantasse, precederà
237
1786
sì nobil prole, ¶ che il padre, e gli avi
238
1786
sembiante non so;... ma il cor, la mente, ¶ salda
239
1786
diverse, ¶ mi squarcian pure il cuore. Al mondo intero
240
1786
popolo ¶ Ciniro ¶ Contaminato è il rito; ogni solenne ¶ pompa
241
1786
che a vita, ¶ stassi: il vedete, ch´io a
242
1786
all´altar venirne, ¶ contra il voler dei genitori quasi
243
1786
genitori quasi, ¶ ella stessa il voleva: e sol, per
244
1786
non fummo, è giunto il giorno ¶ d´esserlo al
245
1786
sono: ¶ e di tutti il più misero... Mi sforza
246
1786
ella udrà poscia favellarle il padre. ¶ SCENA VI ¶ CECRI
247
1786
MIRRA ¶ Mirra ¶ — Uscito è il padre?... Ei dunque, ¶ ei
248
1786
dolor mi accresce anco il vederti: il cuore, ¶ nell
249
1786
accresce anco il vederti: il cuore, ¶ nell´abbracciarmi tu
250
1786
la cagion?... Ma già il tuo pianto a rivi
251
1786
ad un´empia; e il sei, ¶ s´or di
252
1786
regge ¶ a tante furie... il languente... mio... corpo... ¶ mancano
253
1786
lungo ¶ nasce in te il vaneggiare. Ah! vieni; e
254
1786
ratto ¶ al giunger era, il crudo acciaro forse ¶ tu
255
1786
ferreo usbergo ¶ armato ho il core. Ella ben merta
256
1786
Ella ben merta (e il vede) ¶ il mio sdegno
257
1786
merta (e il vede) ¶ il mio sdegno; ed in
258
1786
messo ella ode ¶ già il paterno comando. — Orribil certo
259
1786
questi suoi travagli. O il vero udirne ¶ dal di
260
1786
Ah! mi si spezza il core... ¶ Pure, il mio
261
1786
spezza il core... ¶ Pure, il mio immenso affetto, in
262
1786
non mi udia parlarle: il cor sì saldo, ¶ no
263
1786
Mirra, che nulla tu il mio onor curassi, ¶ creduto
264
1786
ti senti tu stessa. Il tuo più grave ¶ fallo
265
1786
più grave ¶ fallo, è il tacer col padre tuo
266
1786
usciva ancor di Mirra il nome. — Ingrata... ¶ Mirra ¶ Deh
267
1786
E ancor respiro?... ¶ Ciniro ¶ Il duolo orrendo ¶ dell´infelice
268
1786
in lui, l´odio, il desio di farne ¶ aspra
269
1786
ogni tuo menom´atto. — Il parlar rotto; ¶ lo impallidire
270
1786
impallidire, e l´arrossire; il muto ¶ sospirar grave; il
271
1786
il muto ¶ sospirar grave; il consumarsi a lento ¶ fuoco
272
1786
consumarsi a lento ¶ fuoco il tuo corpo; e il
273
1786
il tuo corpo; e il sogguardar tremante; ¶ e il
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il sogguardar tremante; ¶ e il confonderti incerta; e il
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il confonderti incerta; e il vergognarti, ¶ che mai da
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dice, e invan tu il nieghi;... ¶ son figlie in
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T´inganni. ¶ Ciniro ¶ Più il nieghi tu, più ne
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caldo amator, Perèo? — Ma, il turbamento ¶ cotanto è in
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è in te;... tale il tremor; sì fera ¶ la
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sul volto; ¶ che indarno il labro negheria... ¶ Mirra ¶ Vuoi
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Ancor son padre: ¶ scaccia il timor; qual ch´ella
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veggo ¶ tuttor, (misera figlia!) il generoso ¶ contrasto orribil, che
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orribil, che ti strazia il core ¶ infra l´amore
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infra l´amore, e il dover tuo. Già troppo
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assai di noi; ma il non svelarla al padre
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conobbi amor per prova: il nome. ¶ Mirra ¶ Oh cielo
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tu mai, ¶ né persona il saprà: lo ignora ei
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re strappar non puote ¶ il vero amor di padre
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padre dal mio petto. ¶ Il tuo amor, la tua
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amor, la tua destra, il regno mio, ¶ cangiar ben
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da te... per sempre... il piè... ritragga... ¶ Ciniro ¶ O
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forsennata or mi respingi? Il padre ¶ dunque abborrisci? e
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parli? iniqua, ¶ ove primiero il genitor tuo stesso ¶ non
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Raccapricciar d´orror vedresti il padre, ¶ se la sapesse
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l´ultima volta, ¶ lasciami il piè ritrarre. ¶ Ciniro ¶ Ingrata
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ascondo?... Ove morir? — Ma il brando ¶ tuo mi varrà
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Figlia... Oh! che festi? il ferro... ¶ Mirra ¶ Ecco,... or
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Oh dolore! — A chi il mio pianto?... ¶ Mirra ¶ Deh
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infelice!... E ad ingoiarmi il suolo ¶ non si spalanca
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darmi... allora,... Euriclèa, dovevi il ferro... ¶ io moriva... innocente