Enrico Panzacchi, Raffaello Sanzio da Urbino, 1893

poco pedantesco) quale era il cardinale Pietro Bembo, avesse

Notate. Egli era nato il 28 marzo 1483 nel Venerdì Santo

Venerdì Santo, e morì il 6 aprile del 1520 nel Venerdì

del 1520 nel Venerdì Santo. Il giorno della morte di

ne fu agitata, e il Vaticano si sentì come

proprie basi, tanto che il Papa spaventato fuggì dal

dopo che era morto il grande pittore, che le

Urbino, osa affrontare francamente il terribile paragone, e dice

paragone, e dice: - sì, il mondo si è scosso

si levò un lamento. Il popolo di Roma e

par Roma; vi manca il mio poveretto Raffaello! - ¶ Di

voglia non troppo indegnamente! ¶ Il Vasari, che molto ammirava

Dice che studiò sotto il padre, Giovanni Santi, e

patria e dal padre, il quale era un pittore

un pittore ondeggiante fra il buono e il mediocre

fra il buono e il mediocre. ¶ Questo Giovanni Santi

qualche fama. Per cui il giovine Raffaello cominciò molto

Uccello, Pier della Francesca, il Perugino, Melozzo da Forlì

Mantegna. Sopratutto del Mantegna, il padre di Raffaello mostravasi

a Mantova a fare il ritratto di un cardinale

cardinale Gonzaga. Là conobbe il Mantegna ed ebbe campo

discepolo dello Squarcione. Così il latte dell'arte veniva

succhiato da Raffaello; e il senso della pittura derivatogli

in faccende e viaggi. Il vanto d'essere stato

dimostrato con validi argomenti il Morelli) all'urbinate Timoteo

comincia veramente ad esprimersi il magistero del suo secondo

dell'arte sua. Esaminando il quadro di Raffaello in

del quadro consimile che il maestro avea dipinto, a

artista, mi pare impossibile il pensare. Non si dipinge

a lui per prendere il campo nel regno dell

vita artistica di Perugia; il magistero del Vannucchi e

Raffaello sarebbe indubbiamente riuscito il più squisito, il più

riuscito il più squisito, il più delicato, il più

squisito, il più delicato, il più immaginoso dei pittori

a Raffaello di slargare il suo spirito nella vita

popolo, Guidobaldo da Montefeltro, il quale, seguendo l'esempio

esempio del suo predecessero, il duca Federico, insieme alla

in una nobilissima idealità il tipo del gentiluomo del

ambiente eletto e fortunato, il giovine Raffaello potè agevolmente

artista. Egli non era il pittore isolato sopra un

Baldassare, che insisteva sempre (il libro del Cortegiano ne

la Grazia deve dominare il mondo. ¶ E qui notate

notate che per “Grazia„ il Castiglione non intendeva già

mai nulla per demeritare il benefizio della fortuna; anzi

mostrarsene degno. ¶ Così allargato il suo intelletto, così ingentilito

periodo della sua vita. Il giovane pittore lascia la

tutta curiosità per arricchire il patrimonio delle sue cognizioni

a copiare al Carmine il Masaccio, il Filippo Lippi

al Carmine il Masaccio, il Filippo Lippi, il Masolino

Masaccio, il Filippo Lippi, il Masolino da Panicale; poi

di rapire a lui il suo segreto. Vede la

che rivela di più il singolarissimo istinto eclettico di

schizzi, con cui laboriosamente il pittore lo preparò (si

contendevano, in qualche guisa, il dominio. Sulle prime egli

par che voglia rifare il processo dello Sposalizio, riproducendo

Sposalizio, riproducendo e assimilando il componimento della Deposizione del

Deposizione del suo maestro il Perugino, che ora si

ricerche e le prove. Il Mantegna, il Ghirlandaio, Fra

le prove. Il Mantegna, il Ghirlandaio, Fra Bartolomeo, lo

visto nel suo insieme il quadro, non vede, non

Urbino; ma è inutile; il buon momento passa e

nè fiorentino nè toscano. ¶ Il gran teatro della gloria

al grandissimo volo; qui il suo spirito fu visitato

ma inesatta, anzi ingiusta. Il movimento di attrazione di

VI e aveva raggiunto il suo apice luminoso, regnando

che fu Giulio II, il quale non contento degli

della guerra volle circondare il proprio pontificato con tutti

suo tempo. Egli fu il vero mecenate di Michelangelo

mecenate di Michelangelo; egli il vero iniziatore in Roma

già commesso a Michelangelo il proprio sepolcro; specie di

dantesco del grande fiorentino, il quale indarno si schermiva

grande e potentissimo concittadino, il Bramante, che godeva tutto

Bramante, che godeva tutto il favore di Giulio come

e l'Astronomia. Appena il Papa vede queste quattro

del grande artista; è il cominciamento di tutta un

va dunque che abbiamo il michelangiolismo? Ebbene, io vi

io vi dico che il michelangiolesimo non è che

di Borgo, allora soltanto il michelangiolesimo divenne cosa possibile

troppo facile a tutti il mettersi dietro a quella

verità storica, dicendovi che il vero, l'unico fondatore

artisti, senza contrasto, abdicavano il particolarismo della loro arte

alla supremazia romana, perchè il Raffaellismo si presentava come

Italia. ¶ E quale fu il carattere di questa scuola

solo una lunga conferenza. Il cattolicismo, giunto all'apice

d'Italia avevano rappresentato il sentimento religioso con libera

corrispondenza alla propria universalità, il pittore romano, guidato da

i prestigi dell'arte il dogma, onde meglio preservarlo

prossimi assalti. Aveva dominato il mondo nel medio evo

idea di un oratore, il quale parli ad un

forzare la voce e il gesto, perchè vuole che

gesto, perchè vuole che il senso della voce e

che poco o punto il suo stile se ne

Belvedere, era stato scoperto il Laocoonte, il Torso, l

stato scoperto il Laocoonte, il Torso, l'Arianna. Quasi

trascorre giornata senza che il sacro suolo non restituisca

e la Corte e il popolo li illustrano a

Quanto guasto ha fatto il tempo a quelle pitture

quelle pitture! Dapprima subì il sacco di Roma; poi

del Piombo, l'invidioso, il nemico di Raffaello, l

era stato lui! ¶ Ma il male non si è

tanto vandalismo. Ma intervenne il Papa e dette ragione

a Maratta perchè egli, il Papa, aveva dato la

ora sorridono di tutto il loro bel colorito, mentre

si adopri a coordinare il concetto informatore di quei

direi quasi, non genuflettere il proprio spirito davanti alla

del pittore d'Urbino. Il quale a Roma manifestò

Giurisprudenza si vede rappresentato il Giudizio di Salomone, una

Pandette a Triboniano, e Il papa Gregorio che bandisce

bandisce i Decretali. Ecco il diritto romano e il

il diritto romano e il diritto canonico, le due

meravigliose dalle quali uscirà il Medio Evo colle sue

potenti. - Corrisponde alla Poesia Il Parnaso, dipinto in una

con Apollo in cima, il bellissimo Dio che suona

fecero soffrire, li ispirarono. Il concetto artistico della Filosofia

II, bisogna dire che il Papa ebbe un presentimento

meditabondo. Era Martino Lutero, il quale, nel fervore della

Forse in quell'epoca il frate ribelle cominciò a

ribelle cominciò a pensare il motto: “Io farò un

tamburo„ che fu poi il grido di battaglia, che

per rompersi, e precisamente il dogma che doveva servire

questo dogma!... Poi verrà il Bellarmino e i Gesuiti

apostolato di riconquista; e il Concilio di Trento con

ammirati e quasi genuflessi. Il Papa, non contento di

da Raffaello uscì fuori il Raffaellismo; fu allora che

primo ordine; basti ricordarvi il Penni, il Pippi, Giovanni

basti ricordarvi il Penni, il Pippi, Giovanni da Udine

Raffaello non abbiamo che il nome: talvolta vediamo la

con frase felice) che il suo pensiero era assente

egli è e sente il bisogno di riaffermare con

pare fissato in perpetuo il tipo elegantissimo della pittura

appunto dall'aver negato il senso schietto e puro

nel suo aborrimento per il Papa e per il

il Papa e per il cattolicismo, è egli proprio

madonne di Raffaello? E il signor Ippolito Thaine, questo

qui più che mai il caso in cui ciascuno

Duccio da Siena, non il raccoglimento monacale di quelle

occhi l'aspetto e il valore di una gioconda

sentenza di Wolfango Goethe, il quale in materia d

compianto cittadino Marco Minghetti, il quale nella fine del

del pittore d'Urbino. Il quale, dice il Minghetti

Urbino. Il quale, dice il Minghetti, non segnò una

non tenda ad ingentilire il nostro spirito, mentre nulla

parole di rispetto verso il grande fiorentino; anzi (ce

anzi (ce lo narra il Condivi) fu spesso udito

moralità dell'arte, per il quale si sono versati

della nostra natura. Tutto il resto è sofisma e

di tutto cuore che il nostro grande pittore abbia

sarà anche vero; ma il loro amore somiglia spesso

con aspirazioni eroiche verso il rinnovamento dell'ideale religioso

anche una volta che il Cinquecento italico non è